Principio di Uguaglianza e articoli fondamentali della Costituzione italiana

Documento dall'Università sul Principio di Uguaglianza e gli articoli fondamentali della Costituzione italiana. Il Pdf analizza i concetti di uguaglianza formale e sostanziale, democrazia e diritti inviolabili, offrendo una panoramica completa della struttura costituzionale per lo studio del Diritto.

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PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA
L'Articolo 3 della Costituzione italiana stabilisce il principio di uguaglianza, rivolgendosi a tutti i
cittadini, inclusi stranieri e enti giuridici. I due commi dell'articolo descrivono l'uguaglianza formale
e quella sostanziale, indicando che entrambe sono cruciali per garantire l'eettiva parità."
- Uguaglianza formale: Comprende l'uguaglianza davanti alla legge, che vieta privilegi basati sulla
dignità sociale, e l'uguaglianza nella legge, che impone al legislatore di evitare discriminazioni
basate su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Vi
possono essere distinzioni legittime, ma il divieto si applica a discriminazioni irragionevoli."
- Uguaglianza sostanziale: La Costituzione ada alla Repubblica il compito di rimuovere ostacoli
economico-sociali che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, cercando di collocarli
in una situazione di sostanziale parità. Questo rende il sistema costituzionale italiano di natura
interventista (cioè che lo Stato può intervenire)"
Il principio di ragionevolezza delle leggi richiede che le leggi siano adeguate e congruenti rispetto
al loro fini. La violazione di questo principio si verifica quando esiste una contraddizione intera alla
legge o tra la legge e l'interesse pubblico. Questo principio limita il potere decisionale del
legislatore, prevenendo un suo esercizio arbitrario. La verifica della ragionevolezza coinvolge la
congruenza tra mezzi e fini, l'analisi dei presupposti di fatto e l'accertamento degli obiettivi della
legge. Se la legge risulta irragionevole, può essere considerata costituzionalmente illegittima."
Il focus principale del principio di uguaglianza è sconfiggere un modello di Stato diviso in ordini e
ceti, dove le categorie superiori godono di privilegi ingiustificati. L'uguaglianza, secondo Norberto
Bobbio, si traduce nella necessità di trattare in modo identico situazioni equiparabili e in modo
diverso situazioni diverse. La "regola di giustizia" da lui enunciata stabilisce che gli eguali devono
essere trattati in modo eguale, e i diseguali in modo diseguale."
La questione fondamentale è quando due persone o situazioni possono considerarsi "uguali".
L'Articolo 3, comma 1, non copre tutte le possibili situazioni illegittime, e la violazione del principio
di eguaglianza si verifica quando si tratta in modo uguale situazioni oggettivamente diverse."
La Corte, nell'esaminare la legittimità di una norma, si basa sia su un controllo ternario, valutando
il rispetto dell'uguaglianza in senso stretto, sia su un controllo binario, esaminando la coerenza
delle scelte legislative in base ai valori della Costituzione. Inoltre, si fa riferimento al principio di
razionalità come parametro autonomo."
Nel diritto penale e in altri settori, si presentano sfide diverse nel garantire l'applicazione ecace
del principio di uguaglianza, specialmente quando si tratta di discriminazioni e problemi di natura
sostanziale."
ARTICOLI COSTITUZIONE
Art. 1
L'articolo sancisce che l'Italia è una Repubblica (forma di Governo) Democratica (forma di Stato) e
questo non è modificabile, neppure con leggi costituzionali. Il potere è nelle mani del popolo e
deve essere esercitato nei modi e entro i limiti previsti dalla costituzione. Inoltre si parla anche del
lavoro, sul quale appunto è fondata la nostra Repubblica, eliminando cosi tutti i privilegi che
riguardano l'appartenenza a classi sociali nobili."
Approfondimento sulla democrazia:"
Può essere sia diretta (con decisioni prese direttamente dal popolo) che rappresentativa (le
decisioni sono prese da rappresentanti eletti dal popolo)."
Perché si possa parlare di un paese democratico, devono essere presenti determinate condizioni:"
- Suragio universale"
- Costituzione"
- Pluralismo"
- Metodo democratico (maggioranza e opposizione)"
Art.2
L'articolo 2 sancisce 3 principi fondamentali: - Principio Personalistico"
- Principio Pluralistico"
- Principio Solidaristico"
1) Principio Personalistico: Si riferisce ai diritti inviolabili dell'uomo, cioè quei diritti che
appartengono all'uomo in quanto tale (quelli "tipici" riconosciuti dalla costituzione, dalla
dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dalla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo; e i
nuovi diritti come il diritto alla privacy, all'identità sessuale e il divieto di clonazione umana)"
2) Principio Pluralistico: Riguarda i diritti inviolabili dei gruppi in cui l'uomo vive e si sviluppa, ad
esempio famiglia, scuola, sindacati, associazioni religiose e culturali, ecc. (detti formazioni sociali)"
3) Principio Solidaristico: Richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà, che
riguardano:"
- La politica (es. votare)"
- L'economia (es. pagare i tributi)"
- Il sociale (es. mantenere i figli)"
Art. 3
L'articolo 3 sancisce l'uguaglianza formale di tutti i cittadini di fronte alla legge. Non ci può essere
discriminazione in base a sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali o
sociali. Le leggi in contrasto con questo articolo diventano automaticamente incostituzionali."
Secondo il principio di ragionevolezza vengono trattati in modo uguale situazioni uguali e in modo
diverso situazioni ragionevolmente diverse."
Nel comma 2 si esprime l'uguaglianza sostanziale, tale per cui lo Stato ha il compito di eliminare
gli ostacoli economici e sociali che impediscono l'uguaglianza tra i cittadini (es. concedere borse
di studio agli studenti meritevoli o l'eliminazione delle barriere architettoniche per permettere
piena"
mobilità ai disabili)."
Art.4
Il primo compito comma dell'articolo riconosce il lavoro come diritto dei cittadini, che lo Stato
deve impegnarsi a garantire creando le condizioni per una piena occupazione di tutti."
Il secondo comma riconosce il lavoro come dovere morale di tutti i cittadini."
Art.5
L'articolo 5 sancisce il principio di unità e indivisibilità dello Stato e si riconoscono al suo interno
ampi poteri gli enti locali (regioni, province, comuni)."
Ogni regione è un ente autonomo con un proprio statuto, propri poteri e proprie funzioni e può
emanare leggi regionali in materie non di competenza dello Stato."
In questo articolo si parla della tutela e della protezione delle minoranze linguistiche, ossia gruppi
minoritari in cui la lingua uciale non è quella italiana (si trovano in Trentino Alto Adige, Valle
D'Aosta, Sicilia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia)."
Art. 7
L'articolo 7 sancisce che lo Stato e la Chiesa sono indipendenti e sovrani. La Chiesa ha sovranità
sul territorio del Vaticano. Con l'attuale Costituzione lo Stato e la Chiesa hanno ordinamenti
distinti e perseguono fini autonomi e i rapporti tra queste due istituzioni sono regolati dai Patti
Lateranensi."
Art.8
L'articolo aerma l'uguaglianza e la libertà delle varie associazioni religiose, che sono libere di
organizzarsi con un proprio statuto purché non contrasti con l'ordinamento giuridico italiano."
Art.9
Comma 1: la Repubblica deve incentivare lo sviluppo della cultura e della ricerca (es. tramite
finanziamenti da parte dello Stato)."
Comma 2: lo Stato deve proteggere la ricchezza del nostro paesaggio (= ambiente) e del
patrimonio storico e artistico."
Art. 10
In questo articolo si sancisce il principio internazionalista, tale per cui l'ordinamento giuridico
italiano si adegua alle norme del diritto internazionale emanate dagli organismo internazionali ai
quali aderisce. Si parla poi"
- Della condizione giuridica dello straniero (si distingue tra cittadini comunitari e extracomunitari).
Sono clandestini gli stranieri che entrano nel paese o vi rimangono senza il rispetto delle leggi
previste per l'immigrazione."
-Del diritto d'asilo, concesso ad uno straniero che proviene da un paese dove manca il
riconoscimento delle libertà democratiche e dove vendita perseguitato per motivi politici"
-Del divieto di estradizione per reati con movente politico."
Art. 11
L'articolo sancisce il ripudio della guerra, quindi rinuncia all'uso della guerra come strumento per
attaccare altri Stati, legittima la guerra di difesa in caso di aggressione e promuove la pace e la
giustizia tra popoli."
Art. 12
L'articolo 12 determina la bandiera che deve essere tricolore (verde, bianco e rosso), a tre bande
verticali di eguali dimensioni."
I DIRITTI DI LIBERTÀ (INVIOLABILI) NELLA COSTITUZIONE

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Principio di Uguaglianza

L'Articolo 3 della Costituzione italiana stabilisce il principio di uguaglianza, rivolgendosi a tutti i cittadini, inclusi stranieri e enti giuridici. I due commi dell'articolo descrivono l'uguaglianza formale e quella sostanziale, indicando che entrambe sono cruciali per garantire l'effettiva parità.

  • Uguaglianza formale: Comprende l'uguaglianza davanti alla legge, che vieta privilegi basati sulla dignità sociale, e l'uguaglianza nella legge, che impone al legislatore di evitare discriminazioni basate su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Vi possono essere distinzioni legittime, ma il divieto si applica a discriminazioni irragionevoli.
  • Uguaglianza sostanziale: La Costituzione affida alla Repubblica il compito di rimuovere ostacoli economico-sociali che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, cercando di collocarli in una situazione di sostanziale parità. Questo rende il sistema costituzionale italiano di natura interventista (cioè che lo Stato può intervenire)

Il principio di ragionevolezza delle leggi richiede che le leggi siano adeguate e congruenti rispetto al loro fini. La violazione di questo principio si verifica quando esiste una contraddizione intera alla legge o tra la legge e l'interesse pubblico. Questo principio limita il potere decisionale del legislatore, prevenendo un suo esercizio arbitrario. La verifica della ragionevolezza coinvolge la congruenza tra mezzi e fini, l'analisi dei presupposti di fatto e l'accertamento degli obiettivi della legge. Se la legge risulta irragionevole, può essere considerata costituzionalmente illegittima.

Il focus principale del principio di uguaglianza è sconfiggere un modello di Stato diviso in ordini e ceti, dove le categorie superiori godono di privilegi ingiustificati. L'uguaglianza, secondo Norberto Bobbio, si traduce nella necessità di trattare in modo identico situazioni equiparabili e in modo diverso situazioni diverse. La "regola di giustizia" da lui enunciata stabilisce che gli eguali devono essere trattati in modo eguale, e i diseguali in modo diseguale.

La questione fondamentale è quando due persone o situazioni possono considerarsi "uguali". L'Articolo 3, comma 1, non copre tutte le possibili situazioni illegittime, e la violazione del principio di eguaglianza si verifica quando si tratta in modo uguale situazioni oggettivamente diverse.

La Corte, nell'esaminare la legittimità di una norma, si basa sia su un controllo ternario, valutando il rispetto dell'uguaglianza in senso stretto, sia su un controllo binario, esaminando la coerenza delle scelte legislative in base ai valori della Costituzione. Inoltre, si fa riferimento al principio di razionalità come parametro autonomo.

Nel diritto penale e in altri settori, si presentano sfide diverse nel garantire l'applicazione efficace del principio di uguaglianza, specialmente quando si tratta di discriminazioni e problemi di natura sostanziale.

Articoli Costituzione

Art. 1

L'articolo sancisce che l'Italia è una Repubblica (forma di Governo) Democratica (forma di Stato) e questo non è modificabile, neppure con leggi costituzionali. Il potere è nelle mani del popolo e deve essere esercitato nei modi e entro i limiti previsti dalla costituzione. Inoltre si parla anche del lavoro, sul quale appunto è fondata la nostra Repubblica, eliminando cosi tutti i privilegi che riguardano l'appartenenza a classi sociali nobili.

Approfondimento sulla democrazia

Può essere sia diretta (con decisioni prese direttamente dal popolo) che rappresentativa (le decisioni sono prese da rappresentanti eletti dal popolo).

Perché si possa parlare di un paese democratico, devono essere presenti determinate condizioni:

  • Suffragio universale
  • Costituzione
  • Pluralismo
  • Metodo democratico (maggioranza e opposizione)

Art.2

L'articolo 2 sancisce 3 principi fondamentali: - Principio Personalistico - Principio Pluralistico - Principio Solidaristico

  1. Principio Personalistico: Si riferisce ai diritti inviolabili dell'uomo, cioè quei diritti che appartengono all'uomo in quanto tale (quelli "tipici" riconosciuti dalla costituzione, dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dalla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo; e i nuovi diritti come il diritto alla privacy, all'identità sessuale e il divieto di clonazione umana)
  2. Principio Pluralistico: Riguarda i diritti inviolabili dei gruppi in cui l'uomo vive e si sviluppa, ad esempio famiglia, scuola, sindacati, associazioni religiose e culturali, ecc. (detti formazioni sociali)
  3. Principio Solidaristico: Richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà, che riguardano:
  • La politica (es. votare)
  • L'economia (es. pagare i tributi)
  • Il sociale (es. mantenere i figli)

Art. 3

L'articolo 3 sancisce l'uguaglianza formale di tutti i cittadini di fronte alla legge. Non ci può essere discriminazione in base a sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali. Le leggi in contrasto con questo articolo diventano automaticamente incostituzionali. Secondo il principio di ragionevolezza vengono trattati in modo uguale situazioni uguali e in modo diverso situazioni ragionevolmente diverse.

Nel comma 2 si esprime l'uguaglianza sostanziale, tale per cui lo Stato ha il compito di eliminare gli ostacoli economici e sociali che impediscono l'uguaglianza tra i cittadini (es. concedere borse di studio agli studenti meritevoli o l'eliminazione delle barriere architettoniche per permettere piena mobilità ai disabili).

Art.4

Il primo compito comma dell'articolo riconosce il lavoro come diritto dei cittadini, che lo Stato deve impegnarsi a garantire creando le condizioni per una piena occupazione di tutti.

Il secondo comma riconosce il lavoro come dovere morale di tutti i cittadini.

Art.5

L'articolo 5 sancisce il principio di unità e indivisibilità dello Stato e si riconoscono al suo interno ampi poteri gli enti locali (regioni, province, comuni).

Ogni regione è un ente autonomo con un proprio statuto, propri poteri e proprie funzioni e può emanare leggi regionali in materie non di competenza dello Stato.

In questo articolo si parla della tutela e della protezione delle minoranze linguistiche, ossia gruppi minoritari in cui la lingua ufficiale non è quella italiana (si trovano in Trentino Alto Adige, Valle D'Aosta, Sicilia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia).

Art. 7

L'articolo 7 sancisce che lo Stato e la Chiesa sono indipendenti e sovrani. La Chiesa ha sovranità sul territorio del Vaticano. Con l'attuale Costituzione lo Stato e la Chiesa hanno ordinamenti distinti e perseguono fini autonomi e i rapporti tra queste due istituzioni sono regolati dai Patti Lateranensi.

Art.8

L'articolo afferma l'uguaglianza e la libertà delle varie associazioni religiose, che sono libere di organizzarsi con un proprio statuto purché non contrasti con l'ordinamento giuridico italiano.

Art.9

Comma 1: la Repubblica deve incentivare lo sviluppo della cultura e della ricerca (es. tramite finanziamenti da parte dello Stato).

Comma 2: lo Stato deve proteggere la ricchezza del nostro paesaggio (= ambiente) e del patrimonio storico e artistico.

Art. 10

In questo articolo si sancisce il principio internazionalista, tale per cui l'ordinamento giuridico italiano si adegua alle norme del diritto internazionale emanate dagli organismo internazionali ai quali aderisce. Si parla poi - Della condizione giuridica dello straniero (si distingue tra cittadini comunitari e extracomunitari). Sono clandestini gli stranieri che entrano nel paese o vi rimangono senza il rispetto delle leggi previste per l'immigrazione. -Del diritto d'asilo, concesso ad uno straniero che proviene da un paese dove manca il riconoscimento delle libertà democratiche e dove vendita perseguitato per motivi politici -Del divieto di estradizione per reati con movente politico.

Art. 11

L'articolo sancisce il ripudio della guerra, quindi rinuncia all'uso della guerra come strumento per attaccare altri Stati, legittima la guerra di difesa in caso di aggressione e promuove la pace e la giustizia tra popoli.

Art. 12

L'articolo 12 determina la bandiera che deve essere tricolore (verde, bianco e rosso), a tre bande verticali di eguali dimensioni.

I Diritti di Libertà (Inviolabili) nella Costituzione

Art. 13 della Costituzione italiana (e seguenti) tratta del diritto alla libertà personale

Esso afferma che la libertà personale è inviolabile, e nessuna forma di detenzione, ispezione, perquisizione o altra restrizione è ammessa se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei casi e modi previsti dalla legge. In situazioni eccezionali di necessità ed urgenza, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, ma devono essere convalidati dall'autorità giudiziaria entro 48 ore.

Il diritto alla libertà personale può essere limitato solo in base a un atto motivato dell'autorità giudiziaria, rispettando la riserva di legge, riserva di giurisdizione e il ricorso alla Cassazione.

La riserva di legge significa che solo il potere legislativo può stabilire i casi e i modi in cui la libertà personale può essere limitata.

La riserva di giurisdizione assicura che solo l'autorità giudiziaria può emanare provvedimenti restrittivi, garantendo imparzialita.

Il ricorso alla Cassazione consente il ricorso diretto per violazione di legge contro provvedimenti sulla libertà personale.

La limitazione della libertà personale è ammessa solo in casi eccezionali di gravità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge. La violenza fisica e morale su persone sottoposte a restrizioni della libertà è vietata e punibile.

In quali casi può essere limitata la libertà personale?

La libertà personale non è assoluta, perché essere sottoposta a misure restrittive nell'interesse generale.

È da notare che:

  • Le limitazioni della libertà personale sono ammesse solo nei casi previsti dalla legge e in base a un atto motivato dell'autorità giudiziaria
  • Sono ammesse anche in casi eccezionali di necessità e urgenza, nei quali bisogna intervenire subito e procedere con l'arresto in flagranza, se vi è un pericolo concreto di fuga.

Il provvedimento di polizia è solo temporaneo ed è soggetto a un controllo successivo del giudice. In mancanza della comunicazione o della convalida da parte del giudice, il provvedimento restrittivo è inefficace dall'inizio e bisogna procedere alla scarcerazione della persona arrestata o fermata.

Un'altra limitazione della libertà personale individuale è la carcerazione preventiva (detta anche custodia cautelare).

La carcerazione preventiva può essere ordinata nei confronti di una persona in attesa di giudizio, cioè indagata oppure imputata in un processo.

La custodia cautelare è consentita soltanto quando vi è un pericolo concreto di:

  • Inquinamento delle prove
  • Fuga dell'imputato/indiziato
  • Commissione di reati dello stesso tipo o di altri reati

Inoltre la carcerazione preventiva è ammessa soltanto per reati gravi e non può superare 6 anni per i reati più gravi Le decisioni relative alla libertà personale sono adottate dal Gip (Giudice delle indagini preliminari), che è un organo giudiziario autonomo, su richiesta del PM (Pubblico Ministero).

Contro i provvedimenti che limitano la sua libertà una persona può esercitare, 2 rimedi giurisdizionali:

  • il ricorso la Cassazione per violazione di legge;
  • il ricorso al Tribunale del riesame che è un organo collegiale istituito presso ogni tribunale incaricato di confermare o annullare i provvedimenti del Gip entro termini molto brevi (10 gg dalla richiesta)

Art. 14 Libertà di domicilio

L'articolo riconosce il diritto di escludere chiunque dallo spazio privato di cui una persona dispone. Il domicilio è qualunque luogo di cui si disponga a titolo privato anche non in modo continuato. Non solo la casa, ma anche l'ufficio, un capannone, una camera d'albergo, camper, barca, ecc.

Le perquisizioni sono possibili sono nei casi previsti dall'articolo 13 (quindi nei casi previsti dalla legge, con un atto motivato del giudice, in casi eccezionali di urgenza).

Art. 15 Libertà e segretezza della corrispondenza

Qui si riconosce il diritto di un individuo di comunicare con determinate persone escludendone altre. Comprende qualunque forma di comunicazione con un destinatario determinata: lettere, telefonate, fax, telegrammi, ecc.

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