Antropologia di genere: identità, potere e mutamento sociale

Documento sull'antropologia di genere 2.0, esplorando come le società costruiscono le identità e le relazioni di potere. Il Pdf, di livello universitario, approfondisce teorie sull'identità e il ruolo del genere nella società, con un focus sulla sua natura fluida e performativa, includendo esempi come la cultura Sambia.

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30 pagine

Antropologia
Di
Genere
2.0
2

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Anteprima

A Miopologia®

Genere 2.02Bulgorri Mily (2016): Genere, Geçço, cultura uno sguardo a Wopologico

Filo conduttore del testo

Il filo conduttore del testo è il genere e l'uso che si fa di esso come tema, categoria, concetto nel discorso antropologico e sociale.

Obiettivi

Mantenere la variabilità dei modi con cui le varie società, in momenti determinanti della loro storia, hanno pensato, rappresentato, operato una spartizione di carattere psico-attitudinale, politiche e sociali tra esseri umani, in modo tale che alcuni fossero riconosciuti come donne e come uomini. Far luce sulla connessione esistente tra alcune questioni solo apparentemente fuori dal discorso sociale (come il versante biologico del sesso) e la loro manipolazione e/o gestione e/o controllo all'interno delle strutture di rappresentazione sociale del genere.

Suddivisione libro

Il libro consta in due parti:

  1. Sesso, genere, cultura
    1. Dal sesso fondamentale del genere ...
    2. ... al genere modello del sesso
  2. Il genere in antropologia
    1. Il genere e Margaret Mead. Una metaetnografia
    2. Contro l'androcentrismo. Il progetto critico femminista in antropologia
    3. Etnografia e genere

Prima parte: sesso, genere, cultura

Dal sesso fondamento del genere

Nella nostra società, l'esistenza di uomini e donne è considerata in egual modo rispetto a quella di oggetti e fenomeni naturali. Questa idea è rispecchiata su un settimanale del 18 dicembre 1998: al mondo vi sono due "gruppi" di esseri umani che si distinguono per alcune caratteristiche fisiche 3riconducibili alla diversa conformazione dei loro organi sessuali, dalle quali originano altre caratteristiche. Uomini e donne stanno tra loro in una relazione contrapposta. L'idea di innato si coniuga con quella dell'esclusività: quel che ci rende esseri umani passa prima attraverso ciò che ci fa uomini o donne - esseri umani sessuati. La forma maschile o femminile degli organi sessuali è ritenuta determinante del nostro essere nel mondo in quanto uomini o donne.

1.1 - Inuit dell'Artico: L'anima-nome e il "sesso sociale"

Nascere, tra gli Inuit dell'Artico, significa ritornare: ogni persona è la reincarnazione di un individuo già vissuto in precedenza. Alla nascita viene determinata quale sia la persona che il nuovo nato viene a rimpiazzare, e di cui assumerà nome, personalità sociale e precedenti relazioni parentali. Sono le "anime- nome" che prendono l'iniziativa di tornare in vita. Questo costume porta elementi del tutto nuovi. I nomi inuit non hanno specificazioni di genere, quindi capita che a un essere umano nato con un sesso femminile venga dato il nome portato in precedenza dal nonno, come nel caso di Igallijuq: il sesso del nuovo nato è un accidente, un dettaglio trascurabile rispetto a quello dell'anima-nome. In base a quest'ultimo e all'identità che questa aveva avuto in vita, viene decisa come verrà educata la persona appena nata. Bernard Saladin d'Anglure calcola che nelle popolazioni che lui studiava, ci fossero almeno il 22% di individui in questa posizione. I sipiniq erano i bambini che si pensava avessero cambiato sesso alla nascita, e si accettava l'intera individualità per tutta la durata della loro vita; si accettava che fossero donne con organi sessuali maschili. Tuttavia, questo cambiava al momento della pubertà: allora dovevano reimparare da capo i comportamenti e gli atteggiamenti, le attività e la posizione sociale corrispondenti al sesso biologico con cui erano nati. Il mutamento non era indolore ne accettato di buon grado, soprattutto per coloro che dovevano assumere la posizione sociale di donne, che comportava anche una discesa di status. Nel caso di Iquallijug, vestirsi e comportarsi da donna fu motivo di angosce non solo per lui/lei ma anche la madre, che fece l'esperienza di vedere la reincarnazione di suo padre alle prese con il ciclo mestruale. L'identità personale era sottoposta a trasformazioni traumatiche e difficili da assorbire. Il primo compagno di Iquallijug fu un suo cugino, la cui anima-nome era femminile ed era stato educata/o come donna. Anche dopo questi radicali cambiamenti, l'identità personale restava per tutta la vita quella dell'anima-nome. 4

1.2 - Sesso e genere: prime notazioni

Gli Inuit sfidano il credo riguardo l'immutabilità e permanenza dei "tipi" sessuali, rendendo meno certe le convinzioni riguardo ad una femminilità e maschilità come "dati". Suggerisce alcune considerazioni:

  • Sesso biologico e attitudini, comportamenti e identità personale non sono collegati: si può nascere con un sesso femminile ed essere riconosciuti maschi e viceversa. Il modo in cui si è educati è essenziale à bambole e automobiline sono prefigurazioni di ambiti sociali, rosa e celeste marcatori di quegli ambiti. Fin da bambini ci viene insegnato che ciò che fanno femmine e maschi è diverso, e che a ciascuno è attribuito un valore. Questo è il genere: un insieme di attributi, caratteristiche psico-attitudinali e comportamenti che si ritengono adeguati ad un uomo o ad una donna, ad esseri sociali. La piccola inuit può essere uomo: a lui/lei viene insegnato tutto ciò che è adeguato alla sua identità maschile e tutti si comportano come nei confronti di un uomo. Femminilità e maschilita diventano caratteristiche apprese à un conto è il sesso anatomico, un altro ciò che in ogni società e in ogni epoca si ritiene adeguato a uomini e donne.
  • Una seconda considerazione riguarda l'identità personale, ciò che un individuo "sa" di essere. Per noi occidentali, c'è una stretta correlazione tra la morfologia del sesso biologico e il proprio senso di esistenza definita; per gli Inuit, le due cose hanno tra loro un rapporto non necessitante.
  • Il sesso biologico è associato alla riproduzione e al matrimonio, e pertanto all'eterosessualità. Per gli Inuit, la concordanza tra sesso e genere è solo rimandata à le anime-nome hanno un sesso, e si può parlare di attraversamenti, o trasgressioni, di genere. Il caso Inuit ci pone di fronte ad un fatto nuovo: il sesso non determina il genere, sesso e genere sono eterogenei. Questa distinzione lascia, da un lato il versante biologico, e dall'altro tutti gli elementi che appartengono al sociale, alla cultura e alla storia.

1.3 - "Genere", "genere": traduzioni approssimative (e ambigue) del termine " gender "

La nozione di genere è allo stesso tempo una categoria dell'analisi sociale e un tema di ricerca. Alla sua elaborazione ha contribuito il lavoro delle studiose che appartenevano a movimenti femministi di varia collocazione politica: la denominazione "genere" è frutto degli studi di scienziate sociali statunitensi e inglesi. Bisogna distinguere il concetto dal termine che lo esprime; il termine inglese e quello italiano hanno significati e aree semantiche di estensione diversa. L'italiano "genere", 5derivato dal latino genus, ha nella lingua corrente una pluralità di significati. Genere non può che essere la quinta accezione di un termine la cui qualità più evidente è la contraddizione, e che perde la capacità di portare un messaggio. Il rischio di re- biologizzare un costrutto dell'analisi critica è intrinseco anche all'uso del termine "genre" francese, che incontra difficoltà analoghe a "genere", mentre per "género" spagnolo, vi è la tendenza ad usarlo direttamente come sostituto di "sesso". Questi termini sono traduzioni più per assonanza che per significato dell'inglese "gender". In esso è in rilievo la derivazione grammaticale, il fatto che è un termine categoriale. Ciò che in italiano è espresso con una sola parola, in inglese è spartito in tre termini: a "gender" si affianca "genre" (genere letterario), e "genus". In questo modo, non si verifica le sovrapposizioni tra genere letterario, raggruppamento biologico e categoria linguistica.

1.4 - La nozione/categoría di genere

Il concetto di genere è un avanzamento pe l'analisi sociale dei rapporti materiali tra uomini e donne e per quella sui costrutti simbolico-culturali della differenza tra sessi. Il concetto di genere esprime qualcosa di più à non soltanto il carattere sistematico, sociale e variabile delle relazioni tra sessi ma anche quello del loro incardinamento nelle strutture simboliche e ideologiche. Genere è l'ammontare e l'insieme delle nozioni e informazioni, "il sapere" in base al quale si stabiliscono "i significati" da attribuire alle differenze fisiche. L'introduzione di questa categoria ha avuto degli effetti positivi:

  • Si è potuto riunire in un solo concetto tutto quel che vi è di sociale, costruito e arbitrario nella ripartizione delle differenze tra sessi.
  • Nell'uso singolare del termine si pone l'accento sul "principio di partizione" invece che su ciò a cui si applica. Si sottolinea l'aspetto relazionale delle forme sociali maschili e femminili. Non si possono studiare le donne senza studiare al contempo gli uomini e viceversa.
  • Il termine "genere" ha contenuto ed espresso l'idea di asimmetria e di gerarchia, assumendo parte dell'elaborazione femminista precedente sui "ruoli di sesso". Il carattere arbitrario delle differenze tra sessi/genere diventa il punto di partenza per una critica all'assetto sociale degli status di donne e uomini.

Se è un fatto che tutte le società adottano una divisione del lavoro tra uomini e donne, è anche vero che essa non risponde ad alcun criterio naturale. In una data società, operazioni riservate in un dato momento storico al gruppo femminile possono diventare di pertinenza maschile in un'epoca successiva. Attività, qualità e ruoli maschili sono considerati e rappresentati come superiori a quelli 6riservati alle donne praticamente in tutte le società e in ogni epoca. Lo status degli uomini è più alto di quello che occupano le donne. Genere indica le divisioni e le disuguaglianze che esistono tra i due gruppi di attori sociali degli uomini e delle donne, mostrandone il carattere artificiale. Le discriminazioni impregnano di se ogni atto e ogni discorso, a tutti i livelli e in tutti i momenti del vivere sociale.

1.5 - La costruzione di uno spazio físico e sociale improntato al genere: í Kanaki della "Grande Terra" (Nuova caledonia)

Nella società kanak, patrilineare e virilocale, "tutto è uomo o donna". Nella Grande Terra abitata da Kanaki, a partire dagli anni Trenta la colonizzazione francese ha stravolto l'habitat tradizionale, l'antagonismo maschile/femminile persiste. Il dualismo sessuale impregna di se ogni atto e aspetto, anche la persona umana. L'essere umano si forma nel secondo mese di vita intrauterina da un grumo di sangue materno e paterno. A partire da quel momento è già una persona à il suo riconoscimento sociale avviene dopo la nascita, ma se il neonato muore prima di questo evento è sepolto senza alcun segno di lutto, perché è ancora affetto dal sangue del parto, potente causa di impurità. La differenziazione dei generi è costruita da una serie di idee sulla contaminazione originata dal sesso femminile. I suoi effetti sono considerati talmente devastanti da impedire che il nome di una donna venga incluso in una lista elettorale. E tuttavia, il compito materno delle donne è altamente valorizzato a livello sociale. Il valore sociale dell'uomo è affermato fino da prima della nascita, e non è legato all'esseri padri. Diventare adulti è per i maschi ritualizzato con una cerimonia di iniziazione, durante la quale viene "subinciso" il prepuzio del pene. Ma ciò che costruisce davvero la maschilità sembra essere la continua e ripetuta affermazione del valore, della forza e del potere degli uomini nei confronti delle donne. Si deve abbattere il valore della madre per poter affermare quello dell'uomo à si adottano misure normative che ribadiscono la preminenza maschile:

  • Le donne devono tenere comportamenti di sottomissione
  • Gli uomini fanno rispettare queste norme con comportamenti che stabiliscono il modello maschile agli occhi dei più giovani

In questa società, non esistono sanzioni verso le sevizie sessuali praticate su bambine, gli stupri di nuore da parte dei suoceri o altri tipi di violenza. Le vittime della violenza sessuale sono nella stragrande maggioranza donne e bambine. Le donne possono sposarsi soltanto con uomini più vecchi di loro di almeno cinque-dieci anni, fatto che comporta sottomissione, subalternità permanente. Le reazioni delle donne erano ammesse soltanto nel caso in cui la violenza subita fosse avvenuta in casa. Questo crimine non è punito affatto se la donna ha già messo al mondo almeno 7

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