Slide sull'Arte Bizantina. Il Pdf esplora l'arte bizantina, le sue origini con Costantino e la fondazione di Costantinopoli, le caratteristiche distintive e l'importanza di Ravenna. Questo materiale di scuola superiore per la materia Arte analizza i mosaici di Giustiniano e Teodora nella Basilica di San Vitale.
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Durante il suo regno Costantino fa di Bisanzio (l'antica città greca sul Bosforo) la nuova capitale dell'impero, con il nome di "Costantinopoli".
Ben presto in essa fiorisce una cultura molto raffinata, che rielabora in forme originali gli elementi occidentali e quelli orientali. In Italia il centro culturale diventa Ravenna, città presso la quale si trovano i maggiori capolavori dell'arte bizantina in terra occidentale.
Dal 402 Ravenna è capitale dell'Impero d'Occidente fino alla sua caduta (476); successivamente mantiene questo ruolo con il regno ostrogoto di Teodorico.
MARE DEL NORD Vichinghi MAR BALTICO Anglo- Sassoni OCEANO ATLANTICO Slavi REGNO DEI FRANCHI Burgundi Longobardi Alani Lione Baschi Tolosa Ravenna C MAR NERO Toledo Tarragona Roma REGNO DEI VISIGOTI Costantinopoli IMPERO SASSANIDE Siviglia IMPERO D'ORIENTE Antiochia Cartagine MAR MEDITERRANEO Gerusalemme Alessandria Impero d'Oriente nel 527 Conquiste di Giustiniano fino al 565 REGNO DEI SUEB GepidiConquistata dall'imperatore d'oriente Giustiniano (540) la città mantiene la sua preminenza come capitale dell'esarcato ma diventa città periferica di un impero che ha ormai sede a Costantinopoli.
Dagli inizi del V fino alla seconda metà del VI secolo, Ravenna si arricchisce di nuovi edifici adeguati alla sua dignità. Sono costruzioni di straordinario interesse per il valore artistico intrinseco e perché testimoniano il passaggio dalla concezione tardo-imperiale alla concezione cristiana, da quella concreta, occidentale a quella astratta, orientale.
+ E Vista di Ravenna con la chiesa di Sant'Apollinare Nuovo Mausoleo di Teodorico Sant'Apollinare in ClasseLe chiese bizantine hanno di preferenza la pianta centrale (quadrata o ottagonale) e copertura a cupola.
Diversamente dalla basilica paleocristiana, che si sviluppa longitudinalmente e ha nell'altare un punto di riferimento, nella chiesa bizantina a pianta centrale ci si trova immersi nello spazio sacro, completamente avvolti nella dimensione divina e senza un centro d'attenzione privilegiato.
**** Battistero Neoniano Battistero degli Ariani Mausoleo di Galla Placidia Basilica di S. VitaleUna pianta molto frequente è quella ad ottagono. La forma ottagonale per chiese e battisteri è carica di significati:
C O 8 0-1-1-2-3-5-8-13-21-34 ....I Bizantini svilupparono un nuovo tipo di cupola, quella a pennacchi. Mentre i Romani impostano la cupola su una base circolare e il raccordo tra cupola e pareti è immediato, i Bizantini utilizzano una base poligonale che viene raccordata alla semisfera attraverso la curvatura degli angoli superiori (pennacchi) sino ad ottenere una base circolare su cui innestare la cupola.
mudanha 1 Pantheon, Roma Cupola Tamburo Piani di ritaglio Volta a vela Piani & cupola su base circolare cupola a pennacchi cupola a pennacchi su base quadrata cupola a pennacchiNelle chiese bizantine le colonne presentano il fusto liscio con base poligonale.
Sopra il capitello è posto il pulvino, un elemento a forma di tronco di piramide rovesciata che fa convergere il peso delle strutture sovrastanti sulla parte centrale del capitello. Spesso è decorato con ricchi motivi ornamentali a traforo o a rilievo.
erOYLe arti figurative si esprimono attraverso i mosaici. Inizialmente sono realistici e con fondo azzurro, simili a quelli di età romana imperiale, poi le figure diventeranno sempre più rigide, convenzionali, piatte e frontali mentre il fondo diventerà d'oro per dare il senso di uno spazio ultraterreno.
Mosaici di questo tipo sono a S. Vitale a Ravenna con i pannelli di Teodora e di Giustiniano con Massimiano.
Ai Bizantini non interessa più creare immagini vere, ambienti reali: Cristo, la Madonna, l'imperatore e i dignitari sono considerati come simboli del potere spirituale e non sono più raffigurati come uomini comuni.
000 000 MOSAICI: Buon Pastore (Mausoleo di Galla Placidia) e Teodora (S. Vitale).La progressiva idealizzazione delle immagini e dello spazio è dovuta all'influenza delle icone orientali dove la divinità appare eterna, immutabile e solenne.
Le figure bizantine rispecchiano, nella loro fissità, frontalità e rigidità proprio queste caratteristiche divine, mentre i colori splendenti e i fondi oro contribuiscono a creare un'atmosfera irreale intorno a queste figure.
XC "Schema dei tre cerchi" dell'arte bizantina e bizantineggiante Testa di Cristo, inizio del secolo XIIIMAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA Fra le più antiche costruzioni di Ravenna(425-426) si presenta esternamente in forme semplici e dimesse, con i 4 bracci della croce disposti intorno al cubo centrale (tiburio) sopraelevato e chiari richiami all'architettura romana. Originariamente era più slanciato ma lo sprofondamento del terreno di circa 1,5 m ha fatto perdere le proporzioni originali.
L'interno è molto diverso: il tiburio cela una volta a vela mentre i bracci con spioventi nascondono delle volte a botte. Tutta la parte superiore è rivestita da mosaici che (grazie alla diversa giacitura delle tessere) riflettono la luce in tutte le direzioni smaterializzando le strutture architettoniche.
MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA (Ravenna), 425-426 d.C. esterno e interno.
a b) schema della volta a vela: una sfera sezionata da quattro piani verticaliIl mosaico della volta centrale, riprendendo il tema della notte, mostra una cielo notturno con giri concentrici di stelle dorate sempre più piccole, culminanti con una croce. Ai quattro angoli, invece, i simboli degli evangelisti.
Le altre superfici musive presentano figure umane e animali, temi naturalistici e perfino decorazioni astratte come quelle delle volte a botte.
Sulla lunetta della parete di fondo è Il Buon Pastore, un mosaico che mostra ancora realismo e classicismo ma già presenta temi tipici dell'arte bizantina: lo sguardo distaccato di Cristo e la sua veste dorata, priva di chiaroscuro tendono a superare la realtà per coglierne il significato sacro.
T @ Franco Cosimo Panin Mosaici di Galla Placidia: cupola, lunetta del Buon Pastore, forme floreali e greca tridimensionale approfondimento sui Mosaici di Galla Placidia approfondimento sulla Lunetta del Buon PastoreBATTISTERO DEGLI ORTODOSSI Edificato nel 396 e ristrutturato intorno al 450, il Battistero degli Ortodossi è quello meglio conservato di tutto il mondo antico. L'interno si sviluppa su due ordini. Quello inferiore è articolato da quattro absidiole che sporgono all'esterno, alternate ad archi ciechi rivestiti in marmo. Questo livello era in origine molto più slanciato ma l'edificio è sprofondato di circa tre metri e il pavimento è stato più volte sollevato. Il secondo ordine è decorato con stucchi che incorniciano le grandi finestre con edicole e colonnine. Mosaici con tralci vegetali completano la lunetta sopra ogni apertura.
Il mosaico prosegue su tutta la cupola fino al grande tondo centrale con Giovanni Battista nell'atto di battezzare Cristo nel fiume Giordano. Attorno al tondo si avvolge la lenta processione dei dodici apostoli che, abbigliati con grande ricchezza, portano in mano una corona. Tutto è prezioso e splendente, come la grazia divina che scende sui cristiani attraverso il battesimo.
gettyimages 6 De Agostini / A. Dagli OrtiSANT'APOLLINARE NUOVO Eretta sotto Teodorico all'inizio del VI secolo, la basilica ha pianta a tre navate senza transetto ed esterno in mattoni. La grande novità sono i mosaici della navata centrale.
La decorazione è divisa in tre ordini: in alto si alternano immagini di nicchie con colombe e 26 scene della vita di Cristo; nella fascia centrale, tra le finestre, le figure dei profeti; in basso una lunga teoria di martiri che si muovono dal palazzo di Teodorico verso Cristo in trono e una fila di vergini (sul lato sinistro) che vanno dal porto di Classe verso la Madonna.
--------- 0 Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna, VI sec., interni ed esterniTutti i mosaici presentano un fondo d'oro a rappresentare un luogo astratto, uno spazio divino, ottenuto con tessere nelle quali una sottile foglia d'oro è incapsulata in due strati di vetro. Le figure sono aspaziali, atemporali, bidimensionali (poiché la tridimensionalità indica qualcosa di corporeo, quindi di terreno) e frontali.
I mosaici delle due processioni sono il punto culminante dell'arte ravennate: martiri e vergini sono statici, separati, non comunicano tra loro, sono molto simili ma tutti leggermente diversi. È il punto di massima astrazione dalla realtà, il momento più "orientale" dell'arte italiana e il più distante dalla tradizione romana.
LL Corteo delle Vergini Corteo dei MartiriIl porto di Classe (da cui si muovono le Vergini) è riconoscibile per le navi. Tuttavia queste sono poste in verticale per eliminare il senso di profondità spaziale che sarebbe scaturito dal loro scaglionamento orizzontale. Si tratta dunque di simboli dei luoghi terreni e non rappresentazioni documentarie.
La processione di Martiri parte dal palazzo di Teodorico rappresentato con le due ali ribaltate sullo stesso piano del prospetto ad annullarne la profondità. Entro le arcate erano raffigurati dignitari di corte e forse il re stesso ma furono cancellati con tendaggi (si scorgono solo alcune mani rimaste sulle colonne).
ANGVI CLASSES Il porto di Classe (lato sinistro della navata) ALA TIVM Il palazzo di Teodorico (lato destro della navata) a sinistra: ricostruzione prospettica del cortile del Palazzo di TeodoricoMAUSOLEO DI TEODORICO Per la sua sepoltura Teodorico fa erigere nel 520 un monumentale mausoleo recuperando la soluzione a pianta centrale tipica delle grandi tombe romane e paleocristiane. L'edificio, organizzato su due livelli, è impostato su una base decagonale.
Al primo livello ogni lato è profondamente scavato da una nicchia con arco a tutto sesto; l'ambiente interno è una sala cruciforme con volta a crociera, usata forse come cappella liturgica. Al secondo livello, di diametro minore, si trova la camera funeraria circolare. Al centro della sala è posta una vasca in porfido rosso di età romana forse usata come sarcofago di Teodorico. Copre la costruzione un'immensa cupola monolitica, un blocco unico di pietra del diametro di 10,76 metri e del peso di 230 tonnellate.