Documento dall'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE) su Estetica Elementare Giovanni Ferrario. Il Pdf esplora il concetto di estetica e il suo legame con la politica, analizzando l'evoluzione dell'arte e i contributi di filosofi come Platone e Aristotele. Utile per lo studio della Filosofia a livello universitario.
See more32 Pages
Unlock the full PDF for free
Sign up to get full access to the document and start transforming it with AI.
ESTETICA ELEMENTARE Giovanni Ferrario Estetica Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE) 31 pag. Prova gratis! docsity AI Genera mappe concettuali, riassunti e altro con l'AI ~Clicca qui Document shared on https://www.docsity.com/it/estetica-elementare-giovanni-ferrario/7645212/ Downloaded by: francesca-cura-1 (curafrancesca3@gmail.com)
Questione etimologica: il termine "arte" deriva dalla parola "ars" (latino), che a sua volta traduce la parola "techne" (greca).
Nell'antichità arte e tecnica erano un tutt'uno. L'arte era la capacità di produrre qualcosa in base a regole generali (ciò che noi chiamiamo abilità o appunto tecnica) e l'artista doveva quindi sottostare alle leggi della natura, considerata perfetta.
Durante il medioevo è stata ripresa la distinzione tra arti già fatta dai romani:
Durante il rinascimento l'artista si è separato sempre di più dall'artigiano, rivendicando l'aspetto intellettuale del suo lavoro.
Fu il periodo del divorzio tra arte e tecnica:
Schiller ha guardato alla condizione dell'uomo nella società borghese, nella quale il "selvaggio" (uomo che riconosce la natura come assoluta sovrana) è stato sostituito dal "barbaro" (uomo che deride la natura). Era quindi necessaria una rivoluzione che portasse l'uomo ad una via di mezzo tra le due tipologie, questo soprattutto perché nel nuovo mondo industriale l'uomo si forma solo in parte (a causa della parcellizzazione del lavoro) e non sviluppa l'armonia del suo essere. Ecco lo scopo dell'educazione: formare l'uomo estetico (uomo perfetto). La rivoluzione di cui parlava Schiller puntava anche all'eliminazione del divorzio tra arte/tecnica, gioia/lavoro, individuo/società.
Document shared on https://www.docsity.com/it/estetica-elementare-giovanni-ferrario/7645212/ Downloaded by: francesca-cura-1 (curafrancesca3@gmail.com)
Du Bos, Batteux, Hume, Burke cercano di 1) rispondere ai problemi del bello e delle arti, 2) chiarire il ruolo delle passioni e dei sentimenti nella formazione del giudizio (quindi intreccio tra educazione estetica ed educazione generale).
Document shared on https://www.docsity.com/it/estetica-elementare-giovanni-ferrario/7645212/ Downloaded by: francesca-cura-1 (curafrancesca3@gmail.com)
Alla fine del settecento il problema del gusto si incontra con quello dell'IMMAGINAZIONE, facoltà che media tra sensi e intelletto e capacità artistica e produttiva tipica del genio. Inizia così una svolta in direzione romantica.
Originalità dell'opera sorpassa la sua bellezza/perfezione. Nonostante vengano contestati i canoni assoluti, però, l'estetica novecentesca rivaluta la progettualità che sta nelle regole che l'artista si da nel suo operare. Per molti artisti infatti LE REGOLE FAVORISCONO LA PRODUZIONE artistica e non la ostacolano, perché sono il mezzo attraverso il quale l'immaginazione ordina i dati empirici. Luciano Anceschi parla di POETICA, ovvero la riflessione che gli artisti esercitano sul loro fare indicandone i sistemi tecnici, le norme operative ecc; viene sottolineata quindi la componente metodico-razionale dell'attività artistica. Quindi esistono dei sistemi normativi, chiamati ISTITUZIONI (ad esempio: idea di analogia, i generi, le categorie, idea di tragico, comico ecc) che si trasmetto di generazione in generazione e fanno cogliere la forte VALENZA INTERSOGGETTIVA DELL'ARTE. Sono quindi delle norme che servono per insegnare gli aspetti delle opere artistiche che possono essere appresi. Il punto di vista di Anceschi mette chiaramente in discussione l'estetica di Benedetto Croce, secondo il quale l'arte è conoscenza intuitiva, individuale, diversa sia dalla conoscenza concettuale che dall'attività pratica; oltretutto è indipendente da ogni dato tecnico e da ogni realtà sociale e culturale. L'arte per Croce è così intuitiva ed individuale che non è possibile ridurla ad uno schema, a delle norme, è irripetibile. Nel secondo dopoguerra la PROSPETTIVA CROCIANA VIENE CONTESTATA sotto due punti di vista:
Document shared on https://www.docsity.com/it/estetica-elementare-giovanni-ferrario/7645212/ Downloaded by: francesca-cura-1 (curafrancesca3@gmail.com)