L'Età Giolittiana: il periodo dal 1903 al 1914 e il ruolo di Giolitti

Slide sull'Età Giolittiana, un periodo storico cruciale dominato dalla figura di Giovanni Giolitti. Il Pdf esplora le strategie politiche di Giolitti per ottenere consenso, inclusi i rapporti con i Socialisti e il Patto Gentiloni con i Cattolici, e le implicazioni delle elezioni del 1913. La presentazione è utile per lo studio della Storia nella Scuola superiore.

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ETÀ GIOLITTIANA
Il periodo dal 1903 al 1914 è noto come «età
giolittiana» perché dominato politicamente dalla
figura di Giovanni Giolitti, prima come Ministro
degli Interni (1901 - 1903), poi come Presidente
del Consiglio (1903 - 1914). Giolitti si trovò
davanti un’Italia DIVISA in due
1901
Giolitti Ministro
dell’Interno
(governo
Zanardelli)
29 luglio1900
Attentato a
Umberto I, ucciso
dall’anarchico
Gaetano Bresci
1903
Giolitti
Presidente del
Consiglio dei
Ministri
1914
Giolitti si dimette,
eletto Salandra
Suo successore è Vittorio
Emanuele III che affida il
governo alla sx liberale di
Giuseppe Zanardelli

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L'Età Giolittiana

Il periodo dal 1903 al 1914 è noto come «età giolittiana» perché dominato politicamente dalla figura di Giovanni Giolitti, prima come Ministro degli Interni (1901 - 1903), poi come Presidente del Consiglio (1903 - 1914). Giolitti si trovò davanti un'Italia DIVISA in due

Cronologia degli Eventi

29 luglio1900 Attentato a Umberto I, ucciso dall'anarchico Gaetano Bresci 1901 Giolitti Ministro dell'Interno (governo Zanardelli) 1903 Giolitti Presidente del Consiglio dei Ministri 1914 Giolitti si dimette, eletto Salandra Suo successore è Vittorio Emanuele III che affida il governo alla sx liberale di Giuseppe Zanardelli

Il Decollo Industriale al Nord

Il Nord conobbe in quegli anni un primo decollo industriale, in particolare

  • Nacquero NUOVE AZIENDE
  • Fu mantenuto il PROTEZIONISMO (per difendere le nostre aziende dalla concorrenza dei paesi stranieri)
  • I maggiori PROGRESSI si registrarono nell'industria ELETTRICA, SIDERURGICA e MECCANICA che si svilupparono nel «triangolo industriale» (Torino, Milano, Genova).

Sviluppo Settoriale

Nel settore AUTOMOBILISTICO, inoltre, nacquero aziende come Fiat e Lancia; nel settore TESSILE divenne trainante l'industria del cotone.

  • La PRODUZIONE AGRICOLA si sviluppò e si modernizzò sempre più nella Pianura Padana

Proteste Operaie e Sciopero Generale

MAgli OPERAI iniziavano a protestare per

  • i salari troppo bassi
  • la poca sicurezza nelle fabbriche
  • Orari di lavoro eccessivi

Tutto questo portò - dal 16 al 21 settembre del 1904 - al primo SCIOPERO GENERALE della storia italiana.

L'Azione di Giolitti al Nord

Mostrò un atteggiamento APERTO e DEMOCRATICO Non impedì gli scioperi, ma li controllo affinchè si svolgessero in modo civile attendendone lo spontaneo esaurirs1, concedendo il diritto di sciopero. Migliorò le norme sul lavoro Promosse provvedimenti per tutelare le donne lavoratrici Rinnovò la Cassa nazionale (di previdenza) per l'invalidità e la vecchiaia dei lavoratori.

Povertà e Arretratezza al Sud

Il Sud, differentemente dal Nord, era POVERO, ARRETRATO, legato al sistema delle «CLIENTELE» (cioè favori fatti da politici in cambio di voti). Permaneva, cioè, la «QUESTIONE MERIDIONALE», cioè il divario netto tra Nord e Sud. Ricordiamo anche che tra il 1901 e il 1915 iniziò la GRANDE EMIGRAZIONE: più di 9 milioni di persone, in particolare dal Sud (es. Sicilia e Campania) migrarono verso gli USA,la cui economia in forte espansione richiedeva tanti lavoratori non qualificati per l'industria, l'edilizia, le infrastrutture.

L'Azione di Giolitti al Sud

Al Sud Giolitti S1 dimostrò SENZA SCRUPOLI e CORROTTO:

  • Ricorse ai PREFETTI per controllare le elezioni politiche aiutavano gli uomini politici legati a Giolitti ad essere eletti in Parlamento)
  • Si servì della MALAVITA avversari. per intimidire gli

La Politica del Doppio Volto

Parliamo perciò per questo modo di agire di POLITICA DEL DOPPIO VOLTO NORD: aperto e democratico SUD: senza scrupoli e corrotto

Politica Interna ed Estera di Giolitti

Ma vediamo ora come agì Giolitti sul piano della politica interna e di quella estera ....

La Politica Interna di Giolitti

1912: fece approvare una nuova LEGGE ELETTORALE che prevedeva il SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE per tutti i 21enni alfabetizzati (se analfabeti dovevano aver compiuto 30 anni o aver prestato il servizio di leva) Cercò di INSERIRE

  • Sia i cattolici
  • Sia i socialisti NELLA VITA POLITICA(per lui governare significava allargare la capacità dell'esecutivo di rappresentare la popolazione). Si parlò perciò di «DOPPIO FORNO» (nero e rosso). Questo cosa comportò? La sua azione di governo però divenne sempre più moderata, più debole, meno riformatrice rispetto alle aspettative (tanto che «GIOLITTISMO» divenne sinonimo di compromesso inconcludente). Elezioni del 1913: tutto chiaramente. questo apparve

Rapporti con Socialisti e Cattolici

Prima cercò l'appoggio dei Socialisti, in

  • particolare l'ala riformista di Filippo Turati, ma il tentativo fallì a causa dell'opposizione dell'ala radicale guidata da Mussolini (che temeva di perdere la fiducia della base di consenso del partito).
  • A questo punto temendo l'avanzata delle sinistre si avvicinò ai CATTOLICI stipulando con essi il «PATTO GENTILONI».

Questo prevedeva che i candidati liberali, in cambio del voto cattolico, si sarebbero opposti a norme sfavorevoli e sgradite alla Chiesa (es. opposizione all'introduzione del divorzio) e avrebbero approvato misure ad essa gradite (es. finanziamento alle scuole private e difesa dell'insegnamento cattolico nelle scuole pubbliche). L'accordo raggiunse lo scopo, portando alla vittoria nelle elezioni del 1913, con vantaggi per liberali e cattolici

La Politica Estera di Giolitti

Giolitti riprese la POLITICA COLONIALE

  • Per dimostrare che il suo governo era in grado di aumentare il prestigio internazionale dell'Italia
  • Per accontentare l'opinione pubblica, convinta della necessità di trovare nuove terre per dare lavoro ai braccianti del Sud.

Il suo obiettivo coloniale fu la LIBIA (ma furono occupate anche 12 isole greche che formarono il dominio italiano del Dodecaneso); le cose però non andarono come previsto:

Costi e Conseguenze della Spedizione in Libia

I costi economici della spedizione in Libia furono elevati: furono investiti molti solidi nell'agricoltura (la Libia non si rivelò quella terra fertile propagandata dai nazionalisti e nella costruzione di strade e ferrovie. Non divenne nemmeno quella terra «mitica» verso cui inviare la manodopera in eccedenza, inoltre non era ancora stato scoperto il petrolio (avverrà dopo la seconda guerra mondiale) La guerra in Libia, pur vincente, indeboli - per quanto detto sopra - il governo Giolitti.

La Fine dell'Età Giolittiana

Nel marzo del 1914, perciò, Giolitti lasciò il Governo e a sostituirlo fu il conservatore (appartenente alla Destra storica) ANTONIO SALANDRA. Era ormai la vigilia della prima guerra mondiale: venti di guerra già soffiavano in Europa e l'Italia era percorsa sempre più da scontri tra nazionalisti militaristi (tra cui Gabriele D'Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti) e socialisti pacifisti. Giolitti, il giolittismo e l'epoca liberale uscivano di scena, travolti dalle onde della storia.

Risorse Aggiuntive

PER INTRODURVI ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE https://youtu.be/sD2aqC5KK3U?si=OMSH08i3I hY-GMD3 https://youtu.be/FttzM5x55- s?si=10gndWpCSlt7gVIE https://youtu.be/2NRkF-2DFiE?si=doTeQPn- PAi5g7W4 https://youtu.be/EJjx14ehCbw?si=mkEOLTnekof gEYFt https://youtu.be/UltDBvfNKJI?si=SFOW46wr8s 6eEgXo

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