Slide sul calore, la temperatura e i cambiamenti di stato. Il Pdf esplora i meccanismi di propagazione del calore e come la temperatura influenzi il passaggio tra stato solido, liquido e aeriforme, adatto per la Fisica nella Scuola superiore.
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Nel linguaggio comune si usano indifferentemente i termini calore e temperatura, ma nel linguaggio scientifico i due termini si riferiscono a concetti diversi.
Il calore è l'energia termica totale posseduta da un corpo, cioè l'insieme di tutte le energie di movimento delle singole particelle. Il calore è legato al movimento delle particelle e ciò spiega perche si trasmette sempre da un corpo caldo a un corpo più freddo. In un corpo caldo le particelle si muovono molto velocemente: quando si avvicina un corpo freddo, esse urtano le sue particelle più lente e trasmettono loro il movimento, cioè il calore. Nei corpi caldi le particelle si muovono molto velocemente mentre in quelli freddi si muovono più lentamente.
Nei solidi la dilatazione termica è difficile da osservare. Le particelle che compongono i solidi sono molto vicine tra di loro e sono legate da una grande forza di coesione, perciò anche quando vengono riscaldate si possono allontanare poco e l'aumento di volume non è molto evidente. Nella costruzione di ponti e viadotti autostradali vengono inseriti tra un blocco e l'altro dei giunti, che permettono ai blocchi di dilatarsi con il caldo e di contrarsi con il freddo.
Nei liquidi la dilatazione termica è più facile da osservare. Le particelle che compongono i liquidi hanno maggiore libertà di movimento e quindi occupano più spazio. In generale, i corpi scaldandosi si dilatano e raffreddandosi si contraggono. L'acqua fa eccezione: se si congela, il suo volume aumenta. La massa rimane sempre la stessa e quindi diminuisce la densità: per questo motivo gli iceberg galleggiano sull'acqua.
Nei gas la dilatazione termica è molto evidente. Le particelle che compongono i gas si possono muovere liberamente in tutte le direzioni, perciò quando vengono riscaldate l'aumento di volume si nota parecchio. Su questo principio si basa il funzionamento della mongolfiera. L'aria contenuta all'interno del pallone, riscaldata da un bruciatore, si espande e la mongolfiera può sollevarsi.
I nostri sensi funzionano abbastanza bene per quanto riguarda la percezione del caldo e del freddo ma non sono in grado di dirci il valore esatto della temperatura dei corpi con cui veniamo in contatto. Lo strumento che misura la temperatura è il termometro. È formato da un finissimo tubo di vetro collegato a un bulbo che contiene del liquido colorato. Di fianco al tubicino si trovano dei numeri che indicano il livello della temperatura. Il funzionamento del termometro si basa sulla dilatazione termica: a contatto con un corpo più caldo, il liquido contenuto nel bulbo si dilata e sale nella colonnina; a contatto con un corpo più freddo, il liquido si contrae e scende.
Per misurare la temperatura si utilizzano le scale termometriche, che hanno come punti di riferimento due temperature fisse e costanti: la temperatura del ghiaccio che fonde e la temperatura dell'acqua che bolle.
Il movimento delle particelle di un corpo aumenta e diminuisce rispettivamente all'aumentare e al diminuire della temperatura. Possiamo immaginare che, diminuendo la temperatura, i movimenti diventano sempre più lenti, fino a ridursi del tutto quando si raggiunge la temperatura più bassa possibile: - 273,15 ℃. Questo valore è chiamato zero assoluto.
L'unità di misura del calore più utilizzata è la caloria (cal), cioè la quantità di calore che deve essere fornita a 1 g di acqua per far aumentare la sua temperatura di 1 ℃ (esattamente da 14,5 ℃ a 15,5 ℃). Poiché questa unità di misura è piuttosto piccola, spesso si utilizza un suo multiplo: la chilocaloria (kcal). Il calore, essendo una forma di energia, può essere misurato anche in joule (J). 1 J = 0,239 cal 1 cal = 4,18 J 1 kcal = 4180 J Le etichette presenti sui prodotti alimentari riportano le chilocalorie e i chilojoule che quei cibi contengono, cioè la quantità di energia che si introduce nel proprio corpo mangiando una certa quantità di quei prodotti.
La conduzione è la trasmissione di calore per contatto diretto e senza spostamento di materia. È una caratteristica dei corpi solidi. Se immergi un cucchiaio di metallo in una pentola di acqua bollente, il cucchiaio si riscalda. Questo fenomeno accade perché le particelle calde dell'acqua entrano a contatto con quelle fredde del cucchiaio e trasmettono parte della loro energia termica. A poco a poco il calore si diffonde lungo tutto il cucchiaio fino al manico. Se però nella stessa pentola immergi un cucchiaio di legno, il calore si trasmette molto più lentamente. I materiali, come i metalli, che trasmettono molto bene il calore sono detti conduttori; i materiali, come il legno, che non conducono bene il calore sono detti isolanti.
La convezione è la trasmissione di calore in cui avviene anche spostamento di materia. È una caratteristica dei fluidi, cioè dei liquidi come l'acqua e dei gas come l'aria. Liquidi e gas, quando vengono scaldati, iniziano a muoversi verso l'alto perché il calore li dilata e li fa diventare più leggeri. Questi movimenti causati dal calore si chiamano moti convettivi. I moti convettivi sono molto importanti per la vita sulla Terra. Il calore del Sole rimescola le masse di aria generando i venti; le masse d'acqua (mari e oceani) si rimescolano distribuendo calore, ossigeno, sali e sostanze nutritive.
L'irraggiamento è la trasmissione di calore, senza contatto o trasferimento di materia, attraverso le radiazioni. Qualsiasi corpo caldo emette radiazioni invisibili, le radiazioni infrarosse, che trasportano il calore attraverso lo spazio: basta stare al sole o vicino a una stufa per sentire il calore sulla pelle. Anche il calore del Sole arriva sulla Terra per irraggiamento.
La materia può trovarsi allo stato solido, liquido o aeriforme, ma può anche passare da uno stato a un altro in seguito a un cambiamento di temperatura. Quando una sostanza modifica il suo stato di aggregazione si dice che è avvenuto un cambiamento di stato. Il comportamento delle particelle al variare della temperatura ci spiega meglio i passaggi da uno stato della materia all'altro.