Pde-1: la dottrina dell'Esercito Italiano e le sue funzioni operative

Documento sulla dottrina dell'Esercito Italiano, la sua missione e i principi fondamentali. Il Pdf descrive l'organizzazione della dottrina attraverso diverse pubblicazioni e analizza la capacità di combattimento e le funzioni operative, come manovra, fuoco, comando e controllo, intelligence e information, per il grado universitario.

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PDE-1 LA DOTTRINA DELL’ ESERCITO
La missione dell’esercito può essere sintetizzata nel seguente enunciato: Addestrare e
approntare unità, reparti e pacchetti di forze e capacità, integrati nello Strumento
Militare interforze, al fine di assicurare, quale componente operativa terrestre, la
difesa dello Stato e dei suoi interessi vitali, contribuendo alla salvaguardia delle libere
istituzioni e alla realizzazione della pace e sicurezza internazionale, nonché al
supporto delle autorità nazionali in circostanze di pubblica calamità e in casi di
straordinaria necessità e urgenza.
1 LA DOTTRINA
È l’insieme di principi fondamentali che informano le azioni condotte dalle forze
armate per il conseguimento degli obiettivi. Ha carattere autorevole ma la sua
applicazione richiede capacità di giudizio. Aiuta a capire quale deve essere l’approccio
alle operazione militari e illustra come impiegare al meglio le risorse disponibili per la
condotta delle operazioni contemporanee o che saranno disponibili nell’immediato
futuro.
Basata: su lezioni apprese e dall’osservazione dell’ambiente operativo
Contiene: insieme di principi e procedure intese a fornire una visione comune ed una
base concettuale uniforme
Organizzazione della dottrina:
Dottrina Generale (PDE, Pub. Dottrinali Esercito): illustra la filosofia e i
principi fondamentali per la condotta delle attività di Forza Armata, definiti sulla
base delle direttive ministeriali, della dottrina interforze e di quella alleata
ratificata dall’Italia. È costituita da:
PDE-1: documento centrale (Capstone) da cui discendono tutte le altre
PDE (Keystone). Illustra i principi generali della dottrina;
PDE-2: spiega come comprendere l’ambiente operativo;
PDE-3: spiega come operare;
PDE-4: spiega come sostenere le forze;
PDE-5: spiega come pianificare;
PDE-6: spiega come comandare uomini e unità;
PDE-7: spiega come prepararli al combattimento.
Dottrina Analitica (PSE, Pub. Di Supporto dell’Esercito, Cornerstone):
pubblicazioni dottrinali fondamentali su materie chiave”, illustra l’approccio
dell’Esercito a specifiche materie, all’assolvimento di specifiche funzioni e alla
pianificazione e condotta di particolari operazioni in specifici ambienti;
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Dottrina d’Impiego (PIE, Pub. D’Impiego dell’Esercito) definisce:
Modalità d’impiego delle Armi/Specialità;
Modalità d’impiego delle G.U., Unità e Complessi pluriarma;
Normativa Tecnica (PTE, Pub. Tecniche Esercito): documenti dottrinali atti a
fornire agli operatori le istruzioni per il corretto ed efficace impiego dei
materiali nell’ambito delle attività tattiche, compresi i limiti, le prestazioni e le
misure di sicurezza.
Inoltre esistono altre tipologie di pubblicazioni che servono a colmare i gap
dottrinali, poiché descrivono le modalità esecutive di dettaglio di particolari attività:
Note dottrinali: illustrano idee emergenti non ancora consolidate e trasferite nel
corpo dottrinale che scaturiscono dall’osservazione dell’ambiente operativo e/o
dall’esperienza pratica maturata dalle unità in operazione o in addestramento;
Procedure Operative Standard (SOP): disciplinano dettagliatamente sia il
comportamento da tenere in situazioni specifiche, sia le modalità esecutive di
attività particolari non disciplinate da pubblicazioni di livello superiore.
La PDE-1 descrive:
Gli elementi fondanti la dottrina;
La natura e il carattere dei conflitti;
I principi dell’arte della guerra;
Gli aspetti caratterizzanti l’ambiente operativo terrestre;
Il ruolo, i compiti e la missione assegnati all’Esercito;
I concetti base che contraddistinguono la pianificazione e la condotta delle
operazioni;

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La Dottrina dell'Esercito

La missione dell'esercito può essere sintetizzata nel seguente enunciato: Addestrare e approntare unità, reparti e pacchetti di forze e capacità, integrati nello Strumento Militare interforze, al fine di assicurare, quale componente operativa terrestre, la difesa dello Stato e dei suoi interessi vitali, contribuendo alla salvaguardia delle libere istituzioni e alla realizzazione della pace e sicurezza internazionale, nonché al supporto delle autorità nazionali in circostanze di pubblica calamità e in casi di straordinaria necessità e urgenza.

Principi Fondamentali della Dottrina

È l'insieme di principi fondamentali che informano le azioni condotte dalle forze armate per il conseguimento degli obiettivi. Ha carattere autorevole ma la sua applicazione richiede capacità di giudizio. Aiuta a capire quale deve essere l'approccio alle operazione militari e illustra come impiegare al meglio le risorse disponibili per la condotta delle operazioni contemporanee o che saranno disponibili nell'immediato futuro.

Basata: su lezioni apprese e dall'osservazione dell'ambiente operativo Contiene: insieme di principi e procedure intese a fornire una visione comune ed una base concettuale uniforme

Organizzazione della Dottrina

Dottrina Generale (PDE, Pub. Dottrinali Esercito): illustra la filosofia e i principi fondamentali per la condotta delle attività di Forza Armata, definiti sulla base delle direttive ministeriali, della dottrina interforze e di quella alleata ratificata dall'Italia. È costituita da:

  • PDE-1: documento centrale (Capstone) da cui discendono tutte le altre PDE (Keystone). Illustra i principi generali della dottrina;
  • PDE-2: spiega come comprendere l'ambiente operativo;
  • PDE-3: spiega come operare;
  • PDE-4: spiega come sostenere le forze;
  • PDE-5: spiega come pianificare;
  • PDE-6: spiega come comandare uomini e unità; PDE-7: spiega come prepararli al combattimento.

Dottrina Analitica (PSE, Pub. Di Supporto dell'Esercito, Cornerstone pubblicazioni dottrinali fondamentali su materie "chiave", illustra l'approccio dell'Esercito a specifiche materie, all'assolvimento di specifiche funzioni e alla pianificazione e condotta di particolari operazioni in specifici ambienti;

1Dottrina d'Impiego (PIE, Pub. D'Impiego dell'Esercito) definisce:

  • Modalità d'impiego delle Armi/Specialità;
  • Modalità d'impiego delle G.U., Unità e Complessi pluriarma;

Normativa Tecnica (PTE, Pub. Tecniche Esercito): documenti dottrinali atti a fornire agli operatori le istruzioni per il corretto ed efficace impiego dei materiali nell'ambito delle attività tattiche, compresi i limiti, le prestazioni e le misure di sicurezza.

Inoltre esistono altre tipologie di pubblicazioni che servono a colmare i gap dottrinali, poiché descrivono le modalità esecutive di dettaglio di particolari attività:

Note dottrinali: illustrano idee emergenti non ancora consolidate e trasferite nel corpo dottrinale che scaturiscono dall'osservazione dell'ambiente operativo e/o dall'esperienza pratica maturata dalle unità in operazione o in addestramento;

Procedure Operative Standard (SOP): disciplinano dettagliatamente sia il comportamento da tenere in situazioni specifiche, sia le modalità esecutive di attività particolari non disciplinate da pubblicazioni di livello superiore.

PDE-2 COMPRENDERE AO PDE-7 PDE-3 PREPARARE OPERARE PDE-1 PRINCIPI GENERALI PDE-6 PDE-4 COMANDARE SOSTENERE PDE-5 PIANIFICARE

LIVELLO ENTE EDITORE Capstone Dottrina Generale SME PDE Keystone Dottrina Analitica COMFORDOT PSE Cornerstone Procedure d'Impiego delle Armi/Specialità Dottrina d'Impiego COMFORDOT PIE Procedure d'Impiego delle Unità Normativa Tecnica Comandi d'Arma * PTE ! Procedure d'impiego, uso e manutenzione di armi/mezzi/materiali (*) ovvero Comandi e Comandanti di Corpo con funzione equivalente nell'ambito di Armi/Corpi/Specialità dell'Esercito (es. COMAVES, lagunari ecc.) nonché specifici Enti/Centri per quanto attiene al materiale peculiare.

Fig. 2 - Gerarchia della Dottrina dell'Esercito Italiano

Contenuti della PDE-1

La PDE-1 descrive:

  • Gli elementi fondanti la dottrina;
  • La natura e il carattere dei conflitti;
  • I principi dell'arte della guerra;
  • Gli aspetti caratterizzanti l'ambiente operativo terrestre;
  • Il ruolo, i compiti e la missione assegnati all'Esercito;
  • I concetti base che contraddistinguono la pianificazione e la condotta delle operazioni;

Dottrina e Interoperabilità in Ambito NATO

21.1.2 Dottrina e interoperabilità in ambito NATO L'Alleanza pone una grande enfasi sul concetto di interoperabilità, per la quale è necessario standardizzare le seguenti dimensioni:

  • Tecnica (es. hardwere e sistemi di telecomunicazione);
  • Procedurale (es. dottrina, Standing Operating Procedure);
  • Umana (lingua, formazione, addestramento).

A livello concettuale la dottrina consente ai Comandanti delle diverse nazioni di avere la stessa forma di approccio alle operazioni, mentre a livello procedurale consente alle forze di operare insieme.

In tale ambito la dottrina è caratterizzata dalle seguenti dinamiche:

  • La diffusione ed applicazione ai minimi livelli degli Accordi di Standardizzazione (Standardization agreement, STANAG);
  • L'adeguamento ed armonizzazione della dottrina di F.A. in linea con quella interforze e multinazionale.

Per questo è indispensabile una dottrina condivisa al fine garantire il successo dell'Esercito nelle esercitazioni/operazioni NATO e nelle coalizioni multinazionali.

Sviluppo della Dottrina e Apprendimento

1.2 Sviluppo della dottrina e apprendimento ossia La dottrina militare è riferita al presente, ma deve essere costantemente rivista e aggiornata in ragione alla mutevolezza dell'ambiente operativo terrestre.

L'aggiornamento della dottrina rientra nel ciclo di continuo apprendimento e adattamento il quale interessa la Forza Armata. Il processo di apprendimento e adattamento si traduce nella raccolta, analisi e diffusione delle lezioni identificate dalle interazioni con l'ambiente operativo, che diventeranno lezioni apprese quando verranno implementate nel corpo dottrinale.

Quanto più veloce sarà il ciclo di apprendimento e adattamento più sarà aggiornata e rispondente alle esigenze dei Comandanti e Unità. La fase più delicata del ciclo è rappresentata dal "decidere" che si divide in:

Adattamento: consiste nell'adeguare la propria organizzazione e le capacità esistenti a nuovi eventi o situazioni e può condurre all'innovazione. Questo si può sviluppare in due modi:

  • Anticipazione: consiste nella capacità di introdurre nuovi materiali, sistemi d'arma, programmi d'addestramento e nuove tecniche per usi futuri;
  • Improvvisazione: consiste nell'abilità di adeguarsi tempestivamente a situazioni impreviste senza specifica preparazione;

3Innovazione: comporta lo sviluppo di nuove capacità con impatto di lungo periodo

COMPRENDERE Doctrine, Organization, Training, Materiel, Leadership, Personnel, Facilities, Interoperability.

VALUTARE Individuare necessità cambiamento

VALUTARE Interazione con Ambiente Operativo (Lezioni Apprese) Previsione AO futuro DOTLMFI

AGIRE STATO MAGGIORE ESERCITO (Direzione e conttrollo) ORIENTARSI Applicare i cambiamenti necessari Analizzare e sintetizzare necessità cambiamento

VALUTARE Sviluppare i cambiamenti

VALUTARE DECIDERE

L'adattamento e l'innovazione si basano sulla conoscenza approfondita dell'ambiente di riferimento, sullo studio del comportamento e delle interazioni dei soggetti in esso operanti (amici, neutrali od ostili) e sull'esperienza maturata dalle unità impegnate in azione. Entrambe richiedono capacità di comprendere la situazione per decidere rapidamente in relazione all'intendo del Comandante, pertanto bisogna stimolarle in addestramento.

Natura e Caratteristiche del Conflitto

2. NATURA E CARATTERISTICHE DEL CONFLITTO I conflitti armati possono essere una delle possibili modalità d'interazione (la più estrema, violenta e devastante) tra due o più collettività, sospinte dalla volontà di conseguire "interessi" ritenuti "vitali". La guerra può essere intesa come un violento scontro di interessi, perpetrato tra gruppi organizzati, caratterizzato dall'uso della forza. Questi gruppi possono essere:

  • Stati-Nazioni;
  • Attori non statali:
    • Coalizione internazionale (aggregazione di Stati o di forze, accomunati in modo contingente per il conseguimento di comuni obiettivi);
    • Fazione interna a un paese.

4con una propria agenda politica e con la capacità di esercitare l'uso della forza anche attraverso l'utilizzo dello strumento militare tale da comportare significative conseguenze per gli altri soggetti.

Ogni attore che prende parte al conflitto ha come obiettivo quello di imporre la propria volontà all'avversario. Nello scenario internazionale raramente guerra totale e pace si manifestano nella realtà in senso assoluto e globale. Piuttosto, esse rappresentano gli estremi entro i quali si sviluppa l'intera gamma dell'interazione tra la maggior parte dei contendenti, quindi la forza militare può essere utilizzata per mantenere o ripristinare la sicurezza in caso di disordini popolari od operazioni di soccorso umanitario, oppure può essere utilizzata per ribaltare completamente l'ordine esistente all'interno di una società o tra due o più di esse. Quindi, la guerra è da intendersi come una forma estrema di conflitto, nell'ambito del più ampio spettro di possibile intervento dello Strumento Militare.

La Condotta della Guerra come Arte e Scienza

2.1.1 La condotta della guerra come arte e scienza La locuzione che meglio definisce la disciplina che governa l'impiego della forza militare in combattimento è arte e scienza militare.

Guerra come Arte

2.1.1.1 Guerra come arte La condotta delle operazioni richiede ai Comandanti ai vari livelli creatività, flessibilità e intuito, quali abilità necessarie per affrontare un nemico che è a sua volta adattivo e condizioni ambientali estremamente mutevoli ed eterogenee. Quindi, la guerra come arte è funzione dell'imprevedibilità del comportamento umano e degli altri elementi intangibili del conflitto. I Comandanti devono saper intuire saper intuire l'elemento di unicità che caratterizza il contesto operativo in cui sono impiegati e possedere la capacità creativa di ideare un piano che consenta che consenta l'adozione di appropriate soluzioni che conducono al successo.

Guerra come Scienza

2.1.1.2 Guerra come scienza Per contro, la messa in pratica di tale arte richiede imprescindibilmente l'applicazione di un approccio di tipo scientifico, ossia fondato su conoscenze determinate in modo rigoroso attraverso lo studio e l'applicazione di metodi teorici e sperimentali. La guerra come scienza include la conoscenza delle limitazioni e delle potenzialità dei sistemi impiegati e della tecnologia disponibile, ovvero delle leggi fisiche che governano i fenomeni naturali suscettibile di incidere sulla condotta delle operazioni (es. balistica).

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