Documento dall'Università sull'arte contemporanea: dall'Illuminismo ai giorni nostri. Il Pdf esplora i mutamenti stilistici e le reazioni critiche, presentando casi studio di artisti come Courbet, Whistler, Brancusi e Van Gogh. Questo documento di Arte per l'Università è stato prodotto per approfondire il sistema dell'arte e il ruolo di critici e mercanti.
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Anche nel mondo dell'arte del 1800 assistiamo ad un mutamento continuo, cambiano stili, tecniche , scelte espressive, ogni volta tra le perplessità - sconcerto- di pubblico e critica. A fronte della sua incredibile eterogeneità, come possiamo avvicinarci all'arte contemporanea?
COMPRENDENDONE ANZITUTTO LA SUA DUPLICE NATURA: volta all'incessante ricerca del nuovo e al contempo consapevole dell'impossibilità di recidere i ponti con la tradizione (il passato ci traccia l'avvenire)
PREGIUDIZI 3 esempi Gustave Courbet (1819-77) capofila del Realismo nella Francia di metà 800 , in visita a Salon (principale espsizione parigina) - del 1853 l'imperatrice Eugenia sostò divertita e insieme un po' sdegnata di fronte alle sue "Bagnanti", inconsapevole che la robusta fisicità delle due modelle fosse in realtà una sfida ai modelli classicisti, la sovrana chiese se il dipinto ritraesse gli stessi cavalli ammirati qualche sala più avanti in altre tele. L'episodio fu diffuso subito dalla stampa dell'epoca e corrispose ad una plateale umiliazione della poetica realistica.
1877 il pittore statunitense JAMES ABBOTT MCNEILL WHISTLER presentò una serie di Notturni in una galleria londinese , erano opere lontane dai canoni della tradizionale pittura di paesaggio: vedute di Tamigi dopo il tramonto , dalla ristretta gamma cromatica e dal taglio essenziale ispirato alla stampe giapponesi . visitando la mostra l'autorevole JHON RUSKIN (critico) rimase sconcertato "Duecento ghinee per buttare un barattolo di vernice in faccia al pubblico" disse di fronte alla esosa richiesta dell'autore, Whistler denunciò per diffamazione e il processo che ne seguì divenne una requisitoria sull'arte: le ragioni della modernità si contrapponevano a quelle della tradizione, il punto di vista del pittore a quello del critico.
Dipinto nel corso di tre anni (1872-75) Nocturne in Blue and Gold finì al centro di una vera e propria disputa: se ne contestava il taglio compositivo troppo ravvicinato per riconoscere il vecchio ponte di Battersea, che somigliava di più ad una scaletta per pompieri, il pittore rivendicò la propria distanza dall'interprete "Per quanto riguarda il soggetto, questo dipinte da chi guarda. Per alcuni può significare tutto ciò che io intendevo, per altri può significare niente".
In occasione di una personale a New York nel 1926 lo scultore rumeno COSTANTIN BRANCUSI imbarcò per gli Stati Uniti una ventina di sue sculture recenti , alla dogana però gli agenti americani non le riconobbero come opere d'arte ma come una scaltro espediente per importare bronzo e ottone evadendo la tassa del 40 per cento imposta dalla legge. La mostra fu cmq autorizzata a patto che i potenziali acquirenti saldassero i conti con l'ufficio doganale. Il fotografo e collezionista Edward Steichen , si oppose al provvedimento appellandosi in giudizio. Ancora una volta l'arte contemporanea finì in tribunale.
I tre es testimoniano incomprensioni e preconcetti che spesso gravano su opere dirompenti , rispetto al panorama artistico in cui si collocano , salvo poi essere riconosciuti come capolavori. La troppa fedeltà l reale o al contrario , la completa astrazione fanno sì che ancora oggi pittura, scultura, o installazioni siano considerate brutte, irriverenti, astruse ... attributi pregiudiziali , anche se talvolta non privi di fondamento.
Diversamente da altre epoche, quella contemporanea no n è conclusa ma in divenire: dalle sue origini tardo settecentesche a noi corrono quasi tre secoli fittissimi di eventi storici e mutamenti culturali per descrivere i quali serve una periodizzazione :
Riguardo alla dialettica presente -passato il filosofo WALTER BENJAMIN dice : "Non c'è mai stata un'epoca che non si sia sentita, nel senso eccentrico del termine, moderna , e non abbia creduto di essere nelle immediate vicinanze di un abisso. La lucida coscienza, disperata di stare in mezzo ad una crisi decisiva è qualcosa di cronico nell'umanità"
Per cogliere allora i tratti essenziali della contemporaneità bisogna allora cambiare prospettiva, osservando per esempio come il suo sviluppo abbia coinciso con l'affermarsi di un moderno sistema dell'arte.
Diffusesi nel 700 le Accademie esercitarono a lungo un ruolo egemonico : qui si conduceva un tirocinio ferreo, improntato alla pratica e al disegno, alla copia dell'antico e all'anatomia , prospettiva, mitologia, solo i migliori allievi nei grandi formati storici avrebbero convinto la giuria del Salon , esposizione ufficiale in grado di garantire committenze ed acquirenti.
Dopo la rivoluzione francese e l'età napoleonica questo sistema si incrinò a vantaggio di un modello ancora attuale: molti artisti divennero insofferenti a canoni accademici producendo opere di rottura, accanto a giurati e professori emersero critici e mercanti, fiorirono le gallerie private.
Emile Zola da conto di questi cambiamenti ne "L'Opera" in un brano ritrae la figura del mercante innovativo del tempo, colui che di fatto ha permesso agli innovatori (dagli impressionisti in poi) di seguire il proprio percorso in autonomia :
"Papà Malgras sotto lo spesso strato di grasso, era un valente intenditore che aveva il gusto e il fiuto della buona pittura ... questo non gli impediva di mercanteggiare ferocemente e con scaltrezza per portarsi via a basso prezzo il quadro che gli faceva gola , poi si contentava di un guadagno onesto da brav'uomo . il vento massimo trenta per cento , avendo puntato sul rapido ricambio ... senza comprare mai nulla al mattino che non sapesse a quale dei suoi amatori rivenderlo la sera, oltre tutto sapeva mentire in modo eccelso."
Dunque se a seconda metà dell'800 l'artista conquisto una autonomia fino ad allora mai avuta , il suo lavoro divenne però oggetto di scambio e speculazioni : investimento economico e simbolo di prestigio sociale oggi portati all'esasperazione tramite aste alle quali si può facilmente accedere on line.
Insieme alle capacitò di rinnovare pubblico, generi, e canoni estetici secolari l'arte C. si distingue per l'estremo sperimentalismo: dall'800 in poi assistiamo ad un continuo mutare di tecniche, stili, ogni volta accolto dalla critica con turbamento se non addirittura di scandaloso. Nei dipinti di Courbet l'uso della spatola in luogo del pennello determinò effetti materici inconcepibili per quanti osservavano ancora i precetti neoclassici della bella pittura.
A fine secolo Signac e Seurat applicarono sulla tela la teoria del contrasto simultaneo del fisico Chevreul dando avvio al Pontillisme. Nei primi 900 Braque e Picasso concepirono collage e papier colle inserendo nelle proprie nature morte oggetti prelevati dalla quotidianità , nel 1917 si Signor M Duchamp fu ancora più radicale con la sua Fontana : orinatoio capovolto, firmato , egli privilegiava l'atto mentale a quello creativo (che pigro il signor Duchamp) legittimando ogni manufatto (artigianale o industriale) ad assumere uno statuto artistico. Tale assenza di gerarchia nei procedimenti , mezzi e tecniche fu accentuato nel 2° dopo guerra , con il diffondersi di un immaginario prima popolare poi protestatario , postmoderno , globalizzato : inserzioni pubblicitarie, riproduzioni giornalistiche. Animali vivi e impagliati , il proprio corpo, il gesto degli astanti , teloni di nylon, penumatici , resine, poliuretano espanso, neon diamanti, video , fotografia oltre alle tecniche tradizionali ma se il coinvolgere ambiti tanto diversi implica in chi guarda nuovi pregiudizi, permette all'artefice di raggiungere un obiettivo quanto mai importante in un'epoca in cui tutto viene condiviso virtualmente e spesso con superficialità: gli consente di sfidare i limiti dell'abitudine . di sollevare interrogativi, provocare domande, reazioni prese di posizione di superare quella "CRISI DECISIVA" di cui ci parlava Benjamin.
Ascesa della borghesia, fiducia nella scienza benessere economico dominarono la Belle epoque ovvero i decenni tra fine 8 inizi '900, segnati però da una situazione politica sempre più instabile e conflittuale.
Potremmo dire che la belle époque aveva due volti: se in effetti fu davvero una stagione felice anzi euforica, segnata ancora da una sconosciuta stabilità politica (l'ultimo conflitto quello franco prussiano del 1870 )e da un progresso scientifico -tecnologico che di fatto generò una seconda rivoluzione industriale.
Nei decenni compresi tra 1880 e lo scoppio della Grande Guerra (1914) la società europea o almeno il ceto borghese visse nel benessere guidata da un senso di fiducia apparentemente incrollabile nel pensiero positivista. A quali esiti erano giunte le conquiste umane fu chiaro nel 1900 e l'occasione fu offerta dalla grande Esposizione Universale di Parigi: nuovi monumenti, ponti, architetture , stazioni ferroviarie , la metropolitana e molto altro i visitatori provenienti da ogni parte del globo poterono incontrare il volto della capitale moderna che grazie a quello'evento ratificava ancora una volta di più il suo indiscusso ruolo nel mondo. Solo all'apparenza però si tratta di un'epoca di pace: in realtà covavano tensioni e risentimenti destinati ad esplodere con la guerra di inizio secolo, i rapporti tra le nazioni risultano infatti alquanto instabili , tendenze aggressive , spinte nazionalistiche, corse al riarmo ecco l'altra faccia della bella epoca.
In politica avanzavano governi autoritari specie in Germania dove il cancelliere del secondo Reich , Otto von Bismark ha sì trasformato lo stato in una eccellenza burocratica ma al contempo ha usato il pugno di ferro nel controllo sociale.
In risposta a questo stato di cose e prima ancora in risposta all'eccesso di fede nel Positivismo e nella scienza si diffusero nella seconda metà dell'800 nel mondo della cul, sensibilità sempre più attratte dalla dimensione irrazionale. Si insinua il desiderio di conoscere il mondo attraverso una via alternativa a quella eccessivamente ottimista della scienza, è il misterioso, il non espresso , l'intuibile che ora esercitano un fascino e attrazione più di ciò che si presenta concretamente agli occhi.
Sono il richiamo del Simbolismo: corrente artistica e letteraria che con il manifesto pubblicato da GUSTAVE MOREAU su LE FIGARO nel 1886 ha trovato l'atto di battesimo ufficiale.
Nei più aggiornati ambienti culturai si diffonde un clima raro, iper-raffinato . è l'estetismo : un vero e proprio culto per la bellezza , il perseguimento dell'arte per l'arte (che finisce con l'invadere ogni aspetto della vita) ovvero un'arte tutta concentrata in sé e pertanto sottratta a quei fini morali e sociali esaltati dal realismo di Courbet. L'esteta di fine XIX sec., si propone di raggiungere un tutt'uno tra lavoro ed esistenza.
ARTE e VITA dunque: l'una sfuma nell'altra e divengono così una unica cosa.
Il comportamento che ne deriva sfuma nella figura del DANDY un esteta appunto , come potevano essere al tempo gli scrittori Huysmans , Wilde, D'Annunzio . abbigliato secondo i dettami dell'eleganza più mondana attorniato da oggetti rari e preziosi (pensa al vittoriale di Gardone riviera)., questi i tratti più appariscenti.