Programma TFA: le metodologie didattiche e le teorie dell'intelligenza

Documento universitario sulle metodologie didattiche del programma TFA. Il Pdf esplora le teorie dell'intelligenza di Gardner e Sternberg, applicandole alla didattica inclusiva, cooperative learning, peer education e flipped classroom, con un focus sul compito di realtà.

Mostra di più

39 pagine

ed adattarsi all’ambiente.
: l’intelligenza è la capacità di adeguarsi progressivamente
Il concetto di intelligenza generale, definita fattore g, è stato introdotto da Spearman nel 1904: secondo
questa teoria, sottoponendo un individuo ad un’ampia gamma di test di abilità, si osserva unelevata
correlazione positiva tra i risultati.
1 . LE INTELLIGENZE MULTIPLE DI HOWAR GARDNER
Si pensava abitualmente che l’intelligenza fosse identificabile e misurabile in tutti gli individui, attraverso
test di valore scientifico(Vedi scala Binet-Simon, Tulving).
Howard Gardner con il libro Frames of Mind nel 1983 introdussero al mondo scientifico ed accademico la
cosiddetta Teoria delle Intelligenze Multiple, secondo la quale non esiste una facoltà comune di
intelligenza, bensì diverse forme di essa, scardinando l’idea che l’intelligenza fosse identificabile con test
standard di valore scientifico. Ognuno quindi ha una propria intelligenza. Si parla quindi dell’esistenza di più
intelligenze e non di una sola.
Le intelligenze secondo Gardner inizialmente erano sette: linguistica, logico-matematica, musicale,
spaziale, cinestesica (tipica dei ballerini), interpersonale (l’abilità di interpretare gli umori, le motivazioni e
gli stati mentali degli altri), e intrapersonale (l’abilità di essere consapevoli dei propri sentimenti e di saperli
esprimere senza da questi farsi prendere la mano) e quest’ultime stanno alla base dell’intelligenza
emotiva. Dopo aver incluso, recentemente, anche quella naturalistica (abilità nella classificazione di oggetti
naturali e sensibilità nei confronti delle problematiche ambientali) Gardner ne sta prendendo in
considerazione una nona, lintelligenza esistenziale, relativa alla tendenza umana a elevarsi e a riflettere
sulle questioni fondamentali che riguardano l’esistenza, la vita e la morte(es. Dalai Lama).
Applicazione didattica di questa teoria nella didattica:
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, attualmente a scuola si lavora per la maggior parte del tempo
proprio con le intelligenze nelle quali questi alunni sono più deboli. Alternando le modali di lavoro è
possibile sia stimolare lo sviluppo delle intelligenze nelle quali l’alunno è p debole sia permettergli di
apprendere mettendo in campo le sue risorse e punti di forza negli altri tipi di intelligenza.
2 . LA TEORIA TRIARCHICA DELL’INTELLIGENZA DI ROBERT STERNBERG
Concepisce l’intelligenza come una relazione dell’individuo con il contesto (ovvero l’ambiente) a livello
cognitivo, allo scopo di adattarvisi e trasformarlo a seconda delle circostanze.
Analizziamo il primo aspetto di questa teoria.
Secondo questa teoria l'intelligenza si esprime attraverso tre modalifondamentali: analitica, creativa e
pratica.
L'intelligenza analitica comprende la capacidi analizzare suddividendo in parti e scendendo nei dettagli,
di valutare, di esprimere giudizi, operare confronti tra elementi diversi. Essa permette buoni risultati nei
compiti scolastici tradizionali. L'intelligenza creativa, legata all'intuizione, si realizza nella capaci di
inventare, di scoprire, di immaginare, ipotizzare. L'intelligenza pratica comprende invece la capacità di
usare strumenti, applicare procedure e porre in atto progetti, saper organizzare e pianificare, dimostrare
come si fa, ecc.
La struttura dell’intelligenza viene descritta all’interno della Teoria tripolare e suddivisa nelle subteorie
contestuale, esperienziale e componenziale.
Sternberg analizza i “componenti dell’intelligenza, che sarebbero un elementare elaborazione di
informazione che opera su rappresentazioni interne di oggetti o simboli che possono venire suddivise in
subcomponenti sempre p raffinate chiamate metacomponenti, componenti dell’esecuzione o
prestazione, componenti dell’acquisizione della conoscenza.
Le metacomponenti sono processi mentali di ordine superiore esecutivi di ordine superiore che servono a
svolgere vari compiti e che gli individui sono in grado di attivare per raggiungere la soluzione di un
problema, vengono chiamate direttivi o homunculus.
Nell’approccio intelligente ad un problema, le metacomponenti possono indurre una strategia di ricerca
della soluzione che non è necessariamente quella p veloce. Sternberg ha suggerito un’importante

Visualizza gratis il Pdf completo

Registrati per accedere all’intero documento e trasformarlo con l’AI.

Anteprima

Le Metodologie Didattiche

La nozione di intelligenza: l'intelligenza è la capacità di adeguarsi progressivamente ed adattarsi all'ambiente.

Il concetto di intelligenza generale, definita fattore g. è stato introdotto da Spearman nel 1904: secondo questa teoria, sottoponendo un individuo ad un'ampia gamma di test di abilità, si osserva un'elevata correlazione positiva tra i risultati.

0

Le Intelligenze Multiple di Howard Gardner

Si pensava abitualmente che l'intelligenza fosse identificabile e misurabile in tutti gli individui, attraverso test di valore scientifico(Vedi scala Binet-Simon. Tulving).

Howard Gardner con il libro Frames of Mind nel 1983 introdussero al mondo scientifico ed accademico la cosiddetta Teoria delle Intelligenze Multiple. secondo la quale non esiste una facoltà comune di intelligenza, bensì diverse forme di essa, scardinando l'idea che l'intelligenza fosse identificabile con test standard di valore scientifico. Ognuno quindi ha una propria intelligenza. Si parla quindi dell'esistenza di più intelligenze e non di una sola.

Le intelligenze secondo Gardner inizialmente erano sette: linguistica, logico-matematica, musicale, spaziale, cinestesica (tipica dei ballerini), interpersonale (l'abilità di interpretare gli umori, le motivazioni e gli stati mentali degli altri), e intrapersonale (l'abilità di essere consapevoli dei propri sentimenti e di saperli esprimere senza da questi farsi prendere la mano) e quest'ultime stanno alla base dell'intelligenza emotiva. Dopo aver incluso, recentemente, anche quella naturalistica (abilità nella classificazione di oggetti naturali e sensibilità nei confronti delle problematiche ambientali) Gardner ne sta prendendo in considerazione una nona, l'intelligenza esistenziale, relativa alla tendenza umana a elevarsi e a riflettere sulle questioni fondamentali che riguardano l'esistenza, la vita e la morte(es. Dalai Lama).

Applicazione Didattica della Teoria di Gardner

Applicazione didattica di questa teoria nella didattica: Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, attualmente a scuola si lavora per la maggior parte del tempo proprio con le intelligenze nelle quali questi alunni sono più deboli. Alternando le modalità di lavoro è possibile sia stimolare lo sviluppo delle intelligenze nelle quali l'alunno è più debole sia permettergli di apprendere mettendo in campo le sue risorse e punti di forza negli altri tipi di intelligenza.

La Teoria Triarchica dell'Intelligenza di Robert Sternberg

Teoria Tripartita dell'Intelligenza (Sternberg, 1985)

Analizza- confronta- valuta analitica pratica Applica-usa- utilizza creativa Crea-progetta - inventa

Concepisce l'intelligenza come una relazione dell'individuo con il contesto (ovvero l'ambiente) a livello cognitivo, allo scopo di adattarvisi e trasformarlo a seconda delle circostanze.

Analizziamo il primo aspetto di questa teoria.

Secondo questa teoria l'intelligenza si esprime attraverso tre modalità fondamentali: analitica, creativa e pratica.

L'intelligenza analitica comprende la capacità di analizzare suddividendo in parti e scendendo nei dettagli, di valutare, di esprimere giudizi, operare confronti tra elementi diversi. Essa permette buoni risultati nei compiti scolastici tradizionali. L'intelligenza creativa, legata all'intuizione, si realizza nella capacità di inventare, di scoprire, di immaginare, ipotizzare. L'intelligenza pratica comprende invece la capacità di usare strumenti, applicare procedure e porre in atto progetti, saper organizzare e pianificare, dimostrare come si fa, ecc.

La struttura dell'intelligenza viene descritta all'interno della Teoria tripolare e suddivisa nelle subteorie contestuale, esperienziale e componenziale.

Sternberg analizza "componenti" dell'intelligenza, che sarebbero "un elementare elaborazione di informazione che opera su rappresentazioni interne di oggetti o simboli'l che possono venire suddivise in subcomponenti sempre più raffinate chiamate metacomponenti, componenti /dell'esecuzione 0 prestazione/componenti dell'acquisizione della conoscenza.

Le metacomponenti sono processi mentali di ordine superiore esecutivi di ordine superiore che servono a svolgere vari compiti e che gli individui sono in grado di attivare per raggiungere la soluzione di un problema, vengono chiamate direttivi o homunculus.

Nell'approccio intelligente ad un problema, le metacomponenti possono indurre una strategia di ricerca della soluzione che non è necessariamente quella più veloce. Sternberg ha suggerito un'importantedistinzione tra due diversi approcci alla soluzione dei problemi, l'approccio riflessivo e quello impulsivo. Gli individui che cercano di capire la natura del problema prima di risolverlo sono giudicati più intelligenti.

Le componenti di esecuzione prestazione sono invece specifici per ogni problema che si deve risolvere e riguardano processi mentali che servono ad eseguire le istruzioni imparite dai mentacomponenti (esempio confrontare le opzioni di risposta con la propria soluzione scelta).

Le componenti di acquisizione della conoscenza, servono invece ad acquisire le informazioni per la risuluzione di un problema( esempio codifica selettiva, sottolineare le informazioni importanti) e secondo lo studioso, la persone più intelligenti spendono più tempo nell'operazioni di codifica e pianificazione.

Il secondo aspetto della teoria triarchica dell'intelligenza riguarda l'applicazione dei 3 tipi di componenti nei contesti reali: l'individuo intelligente saprà adattarsi ad un particolare ambiente, per rendenrlo più vicino ai propri bisogni.Il terzo aspetto di tale teoria è quello esperienziale, ossia l'abilità di riferirsi alle proprie esperienze ,ovvero la capacità di risolvere nuovi problemi utilizzando conoscenze precedenti. Quando gli studenti ricevono un'istruzione in sintonia con le proprie abilità analitiche, creative o pratiche, sono in grado di raggiungere livelli di rendimento più alti rispetto a coloro che non beneficiano di un insegnamento corrispondente alla natura della loro intelligenza.

La Metafora Politica dello Stile di Pensiero come Autogoverno Mentale: gli Stili di Pensiero di Sternberg

Il presupposto di questa teoria è che le forme di governo esistenti al mondo sarebbero riflessi esterni di quel che succede nella mente delle persone, rappresentando i vari modi in cui viene organizzato il pensiero (parallelismo tra l'agire dei governi e le modalità di elaborazione cognitiva). I governi per poter operare svolgono tre unzioni: legislativa, esecutiva e giudiziaria. Secondo Sternberg, ogni individuo è caratterizzato dall'insieme di più stili di pensiero, che classifica in 5 categorie(più 13 sottostili):

  • Stile legislativo: caratteristico delle persone che preferiscono decidere da sole cosa fare e come farlo, creano e formulano regole proprie. E' lo stile della persona creativa, che fa le regole e ha difficoltà a subirle;
  • Stile esecutivo: caratterizza le persone che tendono ad applicare volentieri delle regole e preferiscono risolvere problemi già strutturati;
  • Stile giudiziario: tipico di chi ama valutare regole e procedure, espone critiche;

I governi hanno inoltre forme diverse, così come l'autogoverno mentale, avremo quindi:

  • Stile monarchico: descrive persone risolute che si lanciano completamente in un'impresa e difficilmente permettono a qualcosa di dissuaderli. Pretendono rigore e puntualità;
  • Stile oligarchico: si sentono sotto pressione di fronte alle numerose e contemporanee cose da fare. Non sono sempre sicure di che cosa sia meglio fare per primo, se viene loro fornita una guida sono molto efficaci;
  • Stile gerarchico: persone che hanno una gerarchia di obiettivi e necessitano di stabilire delle priorità. Tendono ad accettare la complessiva e considerano i problemi da varie prospettive;
  • Stile Anarchico: Tendono a respingere i sistemi, specialmente quelli rigidi. Hanno grande potenzialità creativa. L'orizzonte delle cose che considerano è particolarmente vasto, di conseguenza possono scorgere soluzioni ai problemi che tutti gli altri trascurano.

La Teoria dell'Intelligenza Triarchica a Scuola

Nella teoria triarchica è evidente l'interesse a valorizzare le forme di intelligenza più trascurate dai sistemi educativi tradizionali, che troppo spesso attribuiscono importanza alla sola intelligenza analitica, escludendo aspetti cognitivi importanti che, per esempio, gli spiriti pratici sanno immediatamente riconoscere. Ogni alunno possiede una combinazione irripetibile di intelligenze diverse che, in interazione con il proprio personale stile cognitivo, costituisce la base del funzionamento mentale da cui scaturiscono i vari apprendimenti. E' importante anche considerare che puntare su intelligenza pratica ed intelligenza creativa mette a disposizione dei docenti strumenti utilizzabili con successo nella didattica di sostegno.

Superare il modello unico di intelligenza che comporta l'esclusione di chi non è assimilabile ad esso e riconoscere pari dignità ai vari stili cognitivi e alle diverse forme di intelligenza, consente di lavorare per l'integrazione dei soggetti con difficoltà cognitive e permette il recupero e il potenziamento delle abilità residue degli studenti che presentano speciali bisogni educativi.

Come Percepisco un'Informazione?

Con i miei sensi, utilizzando le abilità a me più congeniali!

Il modo di percepire un'informazione o il mondo che mi circonda è influenzato dagli:

Stili di Apprendimento e Stili Cognitivi

Cosa sono gli stili di apprendimento?

VISIVO-VERBALE VISIVO-NON VERBALE CANALI SENSORIALI UDITIVO CINESTESICO

Per stile di apprendimento s'intende " l'approccio all'apprendimento preferito di una persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni" (Mariani, 2000).

Gli individui apprendono in maniera diversa uno dall'altro secondo le modalità e le strategie con cui ciascuno elabora le informazioni, a partire dai canali sensoriali che ci permettono di percepire gli stimoli che provengono dall'esterno.

Vediamo i canali sensoriali tramite sui passa l'apprendimento secondo il modello di Vak:

  • Visivo verbale, ovvero il canale che passa di preferenza per la letto-scrittura. Praticamente, s'impara leggendo. A scuola è consigliabile quindi prendere appunti in classe e rileggerli a casa riassumere per iscritto quanto si è letto, fare grafici e diagrammi con spiegazioni scritte;

Non hai trovato quello che cercavi?

Esplora altri argomenti nella Algor library o crea direttamente i tuoi materiali con l’AI.