Slide sull'interazione della cellula con l'ambiente, focalizzata sul metabolismo energetico. La presentazione, di livello universitario e inerente alla Biologia, esplora i flussi di energia, le reazioni redox e i ruoli di NAD e FAD, includendo concetti come glicolisi e ciclo di Krebs.
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Gli enzimi:
La respirazione cellulare:
Abbiamo già detto che tutti gli organismi per vivere devono mantenere l'ordine interno, effettuare movimento e, nel caso degli omeotermi, mantenere la temperatura stabile. Per fare questo devono compiere un lavoro ed hanno bisogno di energia.
L'energia in natura è presente in molte forme (potenziale, cinetica, nucleare, termica ecc.) ma gli organismi possono prenderla solamente da due di queste:
energia chimica: è quella contenuta nei legami chimici che tengono uniti gli atomi all'interno delle molecole (sia organiche che inorganiche). L'energia chimica si libera sia rompendo i legami sia ossidando gli atomi delle molecole (vedi dopo)
Frequenza (Hz) 1024 1022 1020 1018 1016 1014 1012 1010 108 106 104 Raggi gamma Raggi X UV Infrarossi Microonde Onde radio 10-16 10-14 10-12 10-10 10-8 10-6 10-4 10-2 100 102 104 Lunghezza d'onda (m) Visibile A =390 450 500 550 600 650 700 760 nm
Seppur non sia del tutto corretto possiamo affermare per semplificazione che la rottura di un legame chimico comporta la liberazione dell' energia in esso contenuta.
Gli eterotrofi demolendo quindi le molecole organiche di cui si cibano (glucosio e altre) ne liberano l'energia chimica contenuta e la sfruttano per il loro fabbisogno.
Il processo metabolico con cui ciò avviene è la respirazione cellulare ed avviene nei mitocondri.
Viceversa la formazione di un legame chimico è un processo che richiede energia.
Gli autotrofi infatti, partendo da molecole molto piccole, ne creano di più grandi e quindi devono formare nuovi legami.
L'energia necessaria per formare questi legami viene presa da quella luminosa attraverso il processo detto fotosintesi.
Per essere più precisi dobbiamo dire che le molecole del cibo non vengono solo scomposte in molecole più piccole ma vengono anche ossidate.
In genere l'ossidazione è un processo chimico che quasi sempre consiste nella combinazione di una sostanza o di un atomo con l'ossigeno.
E una delle reazioni più comuni ed in molti casi libera una grande quantità di energia. Poiché l'energia viene liberata le ossidazioni sono processi spontanei.
Si possono ossidare moltissimi elementi come ad esempio i metalli (ferro, rame ecc.), lo zolfo , l'azoto ecc.
Tutto il flusso di energia che utilizzano gli esseri viventi (nelle catene alimentari) scambiandosi le molecole organiche non è altro che la continua riduzione del C operata dagli autotrofi sfruttando l'energia luminosa e la sua liberazione operata dagli eterotrofi con l'ossidazione
H OH O 0 1 -N -N -N -N H H o A 1º amine An hydroxylamine A nitroso compound A nitro compound H OH 0 -N N -N A 2° amine An hydroxylamine A nitroxyl radical more oxidized
H H H OH 1 H-C-H H-C-OH H-C=0 H-C=0 0=C=0 H H Methane Methanol Formaldehyde Formic acid Carbon dioxide Number of heteroatoms attached to C 0 1 2 3 4 More oxidized More reduced
CO2 0 Increasing oxidation HO state CH3 REDUCTION (a) Oxygen-containing organic compounds OXIDATION Functional group: R3C- NH2 Amine R2C=NH Imine RC =N Nitrile Oxidation state of carbon: -2 0 +2 REDUCTION (b) Nitrogen-containing organic compounds OXIDATION Functional group: R3C-H Alkane -4 R3C-OH Alcohol -2 R2C=0 Carbonyl 0 RCO2H 0=c=0 Carboxylic acid Carbon dioxide +2 +4 +2 0 H3C CH3 0 H3C-OH -2 CH4 -4 +4 Oxidation state of carbon:
Incrociando le due fonti di energia sfruttabili (luminosa e chimica) con le due tipologie di materia disponibili (organica ed inorganica) dividiamo gli organismi viventi in 3 grandi categorie metaboliche:
Fotoautotrofi: e. luminosa + m. inorganica Eterotrofi: e. chimica + m. organica Chemioautotrofi: e. chimica + m. inorganica
Gli organismi che riescono a costruire molecole organiche utilizzando una fonte di carbonio inorganico (soprattutto la CO2 atmosferica) e come fonte di energia l'energia luminosa sono detti autotrofi (per la precisione fotoautotrofi o autotrofi fotosintetici)
Gli altri organismi invece ricavano energia dalla distruzione (catabolismo) di molecole organiche sono detti eterotrofi. Le stesse molecole che forniscono energia, forniscono contemporaneamente anche la materia. Quindi per loro il cibo (sostanza organica) è sia fonte di energia che di materia.
Fonte di materia Categoria Organismi tipici Fonte di energia C N P Fotoautotrofo piante, alghe e cianobatteri Luminosa CO2 Nitrati, ammonia ca, urea fosfati Eterotrofo (chemioetrotrofo) animali, funghi, protozoi, lieviti, batteri Energia chimica dall'ossidazione di molecole organiche Molecole organiche Chemioautotrofo batteri Energia chimica dall'ossidazione di molecole inorganiche CO2
0 Sole Atmosfera Apporto di energia luminosa O. CO Dispersione di energia sotto forma di calore CO Energia chimica Riciclaggio degli elementi chimici nutritivi Consumatori Decompositori HO Suolo
In un ecosistema generalmente abbiamo 3 o 4 livelli di organismi che vengono attraversati da questo flusso:
A. i primari (o produttori) autotrofi che sono le piante;
B. i secondari (consumatori) eterotrofi che sono erbivori e si cibano dei primari;
C. i terziari (consumatori) eterotrofi che sono carnivori e si cibano dei secondari;
D. I detritivori o decompositori che si cibano dei resti degli altro organismi morti e sono dunque eterotrofi
In definitiva l'energia entra come luminosa, viene trasformata in chimica e rilasciata infine come calore (sia durante la vita che alla morte e decomposizione degli organismi)
Primo livello trofico Secondo livello trófico Terzo livello trófico Quarto livello trofico Produttori (piante) Consumatori primari (erbivori) Consumatori secondari (carnivori) Consumatori terziari (carnivori al vertice della catena alimentare) Calore Calore Calore Calore Enegia solare Calore Calore Calore Calore Calore Detrivori (decompositori e organismi che si alimentano di detrito) Produttori
Le cellule di entrambe le categorie (autotrofi ed eterotrofi) possono essere quindi paragonate a fabbriche all'interno delle quali entrano in continuazione i reagenti delle varie reazioni chimiche (in questo caso biochimiche) ed escono i prodotti.
Questi prodotti possono poi essere i reagenti di reazioni successive dando origine alle vie metaboliche (vedi dopo).
Negli eucarioti invece è possibile suddividere le diverse reazioni in diversi ambienti confinati da membrane (gli organelli). In questa maniera si possono tenere separate le varie reazioni, i diversi reagenti ed i diversi prodotti. Posso quindi avere una zona con una alta concentrazione di una molecola ed una zona con una concentrazione bassa e mantenerle tali perché i movimenti secondo gradiente sono impediti dalle membrane interne.