Documento dall'Università degli Studi Roma Tre su Critical Thinking. Il Pdf esplora concetti chiave come il ragionamento informale, la logica e le operazioni tra insiemi, utile per lo studio universitario di Logica e test attitudinali.
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Critical thinking (Università degli Studi Roma Tre) Scansiona per aprire su Studocu Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. Scaricato da Nicolo Sarritzu (sarritzunicolo5@gmail.com)1a lezione - 22/02
Critical Thinking = la nostra capacità/abilità di distinguere i buoni argomenti dai cattivi argomenti, è il suo ambito.
Ragionamento informale = è una disciplina (si occupa del modo di produrre gli argomenti) e una attività. Quando argomentiamo produciamo dei ragionamenti ed il ragionamento informale è la capacità di produrre ragionamenti usando un linguaggio naturale, senza ricorrere a quello artificiale e senza assumere una griglia fissa di principi logici/regole/verità logiche (cioè la logica formale che dà le regole di ragionamento/ inferenza).
Logica = vede le cose in modo più astratto. Nel 1600 i logici di Port-Royal dicevano che la logica fosse l'arte del pensiero/teoria del ragionamento.
Le teorie moderne svincolano la logica dal ragionamento, che è un atto cognitivo. La logica moderna studia le strutture formali che sono alla base di un ragionamento valido. La validità è fondamentale (soprattutto la deduttiva o validità fine). Nel 1900 Alfred Tarski dice che la logica è la teoria delle teorie deduttive. Sposta quindi l'interesse/ focus della logica da una lista di regole valide allo studio di questi sistemi/pacchetti di regole/teorie deduttive e lo studio delle loro proprietà formali. Si passa cosi alla metalogica che studia la logica stessa, che quindi diventa oggetto di investigazione razionale.
Perché c'è il Critical Thinking? Oggi si è sempre più esposti a sollecitazioni di opinioni e di risposte, la sollecitazione è sempre più costante, soprattutto a causa dei social network che ci connettono a milioni di persone. L'interazione sui social network è sempre più rapida e costante come la sollecitazione, c'è quindi una situazione informativa rapidissima e inoltre diminuisce la capacità di filtrare le opinioni che arrivano e c'è anche una polarizzazione dei gruppi.
Perché c'è la logica? Perché è la palestra alla base del Critical Thinking, con la logica si fa un passo oltre.
Argomentare = fornire le ragioni in supporto/contro una tesi. L'elemento che contraddistingue l'argomentare è appunto l'argomento. Argomentare è un'attività a cui si ricorre in contesti dialettici (in cui c'è uno scambio di opinioni tra agenti usando argomenti) e non (giuridici, ricerca scientifica ecc). Argomentiamo per convincere qualcuno che la tesi è vera, plausibile, verosimile o probabile, oppure che una tesi sia tutto il contrario.
Piramide del disaccordo = ripresa dalla gerarchia del disaccordo di Paul Graham. La piramide è costituita dai 6 modi di rispondere al disaccordo, dai meno razionali (alla base) ai più razionali (si arriva all'attacco razionale all'argomento, una confutazione). I livelli:
Argomento = è una sequenza di elementi svolti a stabilire una tesi, una sequenza di enunciati (2 o più, deve essere in numero finito) dei quali alcuni sono detti premesse, forniscono ragioni a sostegno di un altro enunciato, chiamato conclusione. Nella logica zero ci sono una o più premesse e anche più conclusioni (a conclusione multipla).
La presenza di premesse e conclusioni (componenti materiali/concrete), nei casi più semplici, viene segnalata da elementi linguistici specifici = gli indicatori di premessa (dal momento che, poiché, assumendo che, visto che, infatti, siccome, perché) e di conclusione (quindi, pertanto, dunque, così, perciò, di conseguenza, per questo motivo).
Un altro elemento fondamentale degli argomenti è la struttura (componenti astratta) che fa da ponte tra la premessa e la conclusione e consente alle premesse di giustificare la conclusione e dare ragioni a sostegno (farsi domanda: "cosa fornisce ragioni a sostegno di cosa?")
3 cose rendono difficile l'individuazione della struttura dell'argomento quando non ci sono gli indicatori:
Schema di argomento completo = rappresentazione schematica di un argomento, in cui le promesse sono tutte esplicitate. Premessa n / Conclusione.
Esistono argomenti semplici = una o più premesse forniscono ragioni a sostegno di una conclusione, solo tutte insieme danno ragione a supporto della conclusione.
E anche argomenti complessi = composti da più argomenti semplici concatenati tra loro. Possono essere di due tipi:
La funzione degli argomenti = è quella di fornire ragioni a supporto di una conclusione, questo ci aiuta a distinguere i buoni dai cattivi argomenti.
Un argomento è buono se e solo se:
Assolve quindi le funzioni dell'argomento.
Un argomento non è buono se manca almeno una delle due caratteristiche citate (cattivo argomento).
Scaricato da Nicolo Sarritzu (sarritzunicolo5@gmail.com)La definizione è condizionale = se le premesse sono vere allora la conclusione è vera, è quindi un argomento deduttivamente valido e può essere buono o cattivo.
Ci sono 2 strategie per attaccare razionalmente un argomento:
[A] *** LIA = è l'opposto. Se dall'assunzione dell'enunciato non A (-A), derivo una contraddizione (1), allora puoi legittimamente concludere l'enunciato A. Questa forma è valida nella logica classica, ma non è valida per la logica intuizionista perché non prende in considerazione la refutazione di non A e non è valida.
La reductio è la procedura con cui refutiamo gli argomenti/attacchiamo la verità degli argomenti, usando basi solo logiche, e si vuole dimostrare che la conclusione implica una contraddizione.
La reductio è una procedura di ragionamento deduttivo rigorosa, impiegata nel ragionamento matematico e fondamentale nel ragionamento deduttivo.
This document is available free of charge on studocu Scaricato da Nicolo Sarritzu (sarritzunicolo5@gmail.com)2ª lezione - 23/02
Useremo indistintamente i termini argomento, inferenza e ragionamento per riferirci agli argomenti e al loro studio strutturale, anche se c'è una distinzione fra di loro:
Ragionamento = atto cognitivo di un agente di concepire/performare un argomento (è qualcosa di astratto). Il ragionamento è diverso dell'argomento perché l'argomento non è un atto cognitivo ed è astratto e indipendente dal ragionamento.
Inferenza = operazione mentale con cui un agente cognitivo opera il passaggio dalle premesse alla conclusione (modello input). L'inferenza è diversa dall'argomento perché l'argomento è una sequenza di enunciati, c'è appunto una sequenzialità, non è un'operazione mentale.
Tutto ciò ci serve a capire che il ragionamento è oggetto della teoria/psicologia del ragionamento; la logica prende solo in considerazione la struttura logica del ragionamento ed non si interessa della definizione dello studio delle strutture degli argomenti, processati dalla mente, è quindi diversa dalla teoria del ragionamento poiché la logica si interessa delle caratteristiche logiche dell'argomento/ ragionamento.
Enunciato = è un tipo particolare di frase, per la logica l'enunciato è qualsiasi costruzione linguistica che può essere vera o falsa (=enunciato dichiarativo). Vero/ falso sono due valori di verità per la logica classica e una costruzione si può definire enunciato solo se ha senso di essere vera o falsa.
Non sono enunciati: i nomi propri, nomi comuni, predicati, avverbi e aggettivi.
La logica si interessa dell'enunciato, soprattutto la logica proporzionale che è solo interessata agli enunciati che sono l'unità linguistica minima (non considera nomi, predicati ecc). Al contrario la logica deduttiva si occupa dei rapporti deduttivi tra gli enunciati e studia il ragionamento deduttivamente valido; la logica predicativa si occupa anche di nomi e predicati oltre che di enunciati (determinano se il ragionamento è valido o non).
Non ci occupiamo di enunciati imperativi (ordini), interrogativi e esclamativi.
Ci sono diverse tipologie di ragionamento:
C'è anche quello per analogia usato in alcuni sistemi giuridici e business planning.
Ragionamento induttivo = esempio dei corvi neri è un caso noto del ragionamento induttivo che è per enumerazione semplice, cioè enumero i casi e concludo che il prossimo sia uguale ai precedenti. Si fornisce un grado di evidenza alto a favore della conclusione, si dice che è estremamente improbabile che la conclusione sia falsa.
Un argomento è induttivo se e solo se le premesse forniscono evidenza per la conclusione, ma è possibile che essa sia falsa. Esso è un ragionamento non deduttivamente valido.
Un argomento induttivo è un buon argomento induttivo se e solo se le sue premesse sono vere e se esse forniscono evidenza sufficiente a sostegno della conclusione, cioè garantiscono che la conclusione sia più plausibile della propria negazione. C'è quindi una soglia per l'evidenza/per stabilire se è sufficiente o non, che non è stabilita a priori e per stabilire la soglia vengono considerati dei fattori contestuali.
Il ragionamento induttivo ha 3 caratteristiche:
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