Documento dall'Universita degli Studi Roma Tre sulla neuropsichiatria infantile, sviluppo embrio-fetale e sindromi epilettiche. Il Pdf esplora i fattori di rischio e le crisi epilettiche, utile per lo studio della Psicologia a livello universitario.
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docsity Manuale di Neuropsichiatria Infantile "Orientamenti Clinico- forensi ed educativo-pedagogici di Neuropsichiatria dell' eta evolutiva" Neuropsichiatria infantile Universita degli Studi Roma Tre (UNIROMA3) 68 pag. Document shared on https://www.docsity.com/it/manuale-di-neuropsichiatria-infantile-orientamenti-clinico-forensi-ed-educativo-pedagogici-di-neuropsichiatria-dell-eta-evolutiva/2322235/CAP 1
Il periodo che va dalla 28° settimana fino alla fine della gravidanza è caratterizzato da un ulteriore sviluppo delle strutture e delle funzioni fondamentali dell'organismo. All'inizio del nono mese il bambino si sistema con la testa rivolta verso il basso in modo da consentirgli di sfruttare al massimo lo spazio della cavità uterina. In alcuni casi il bambino si presenta con i piedi e in questo caso si ricorre al parto podalico, in casi invece in cui non si riesce far ruotare il bambino si ricorre al parto cesareo.
Comprende:
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Il neonato alla nascita possiede già una serie di riflessi che gli consentono di iniziare ad avere un rapporto con l'esterno. I principali riflessi sono:
Le aree che maturano prima nel bambino sono l'area motoria primaria e l'area sensoriale primaria. Nei primi 2 anni di vita, il bambino acquisisce in maniera progressiva le capacità motorie e percettive che gli consentono di intrattenere rapporti con il mondo esterno. Molto importante è la presenza del sorriso, inizialmente come grado di soddisfazione ma successivamente come discriminante tra i volti familiari e quelli estranei. Lo sviluppo posturale, nei primi due anni, procede in senso cefalo-caudale. La deambulazione autonoma viene raggiunta verso i 12 mesi ed è molto importante nel processo di individuazione, in quanto sviluppa sia possibilità motorie, ma permette soprattutto la capacità di separarsi dalla madre senza avere reazioni di panico e paura. Per quanto concerne la prensione volontaria attiva costituisce un'attività molto importante per il bambino desideroso di manipolare oggetti. A 3 anni il bambino acquisisce sempre di più una maggiore precisione nel gesto oltre ad una maggiore conoscenza della mano e delle dita. A 6-7 anni acquisisce un controllo motorio e percettivo che gli consentirà apprendimenti scolastici. Uno sviluppo motorio normale del bambino testimonia uno sviluppo normale Document shared on https://www.docsity.com/it/manuale-di-neuropsichiatria-infantile-orientamenti-clinico-forensi-ed-educativo-pedagogici-di-neuropsichiatria-dell-eta-evolutiva/2322235/intellettivo. Per normale intendiamo: il bambino che cammina e dice le prime parole ad un anno, le prime frasi fra 1 18 mesi e i 2 anni, ed è autonomo a 15-18 mesi. Ci sono alcuni casi in cui il bambino manifesta difficoltà motorie come nella Diprassia infantile che consiste in un impaccio nell'attività gestuale, come l' uso di oggetti (tagliare,cucire), giochi (incapacità di andare in bici, saltare), attività relative alle autonomie personali (abbottonarsi la camicia o allacciarsi le scarpe). A livello scolastico si presenterà disgrafia grave e caduta nelle operazioni logico-matematiche. A livello neurologico si presenteranno problemi in quasi tutte le prove di imitazione dei gesti semplici e complessi. La Instabilità psicomotoria fa riferimento ai bambini incapaci di prestare attenzione, che passano continuamente da una cosa all'altra. L'instabilità può rappresentare l'espressione di deficit sensoriali come il ritardo del linguaggio.
È una diagnosi che non è compresa nei sistemi nosografici ma si basa sull'osservazione clinica. A differenza della diagnosi di ritardo mentale, viene considerata di "attesa" in quanto non è definitiva. Questo tipo di diagnosi si effettua entro i 3 anni procedendo alla valutazione delle acquisizioni motorie, gestuali prassiche e linguistiche. Essendo che gli schemi motori vengono appresi in maniera rigida e invariabile, si osserverà un uso rigido degli schemi motori con una difficoltà di integrazione tra uno o più schemi. Mentre un bambino con sviluppo nella norma, cambia in base alle esperienze le varie attività del ritardo mentale, il cambiamento dell'attività motoria è molto lenta, c'è una difficoltà ad applicare lo stesso schema motorio ad un oggetto della stessa categoria con forma e dimensione diversa. Questi bambini nel primo anno di vita giungono alla osservazione per ritardata acquisizione delle competenze posturali-cinetiche (non cammina), a tre anni c'è un ritardo dell'acquisizione delle competenze posture-cinetiche linguistiche e prassiche. Questo ritardo può essere il segnale di allarme di problemi cognitivi, quali ritardo mentale, borderline cognitivo; o relazionali come disturbi generalizzati dello sviluppo; o neuromotori come distrofia muscolare.
Per spiegare lo sviluppo cognitivo del bambino, il modello più completo rimane il costruttivismo. Piaget afferma che l'elemento centrale della conoscenza nella prima infanzia è lo schema. Per schema si intende un qualsiasi atto motorio che sia ripetibile e generalizzabile. Pieaget afferma che i bambini iniziano a conoscere gli oggetti tramite le interazioni che hanno con essi. Questi schemi senso motori si modificano in funzione di due importanti processi quali: l'assimilazione e l'accomodamento. L'intelligenza è assimilazione in quanto incorpora nei propri schemi i dati dell'esperienza, ma al tempo stesso è accomodamento poiché gli schemi attuali vengono modificati per adattarli alle nuove esperienze. Document shared on https://www.docsity.com/it/manuale-di-neuropsichiatria-infantile-orientamenti-clinico-forensi-ed-educativo-pedagogici-di-neuropsichiatria-dell-eta-evolutiva/2322235/