Documento sull'orientamento e le coordinate geografiche. Il Pdf, utile per la scuola media, tratta i movimenti di rotazione e rivoluzione della Terra, e come leggere e rappresentare i dati statistici in Geografia.
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Sud, Nord, Est e Ovest sono chiamati punti cardinali e sono punti di riferimento fissi in ogni luogo della Terra. Si è deciso che il Nord sulle carte geografiche viene indicato in alto e il Sud in basso, l'Est a destra e l'Ovest a sinistra. Esistono anche quattro punti che indicano le posizioni intermedie: Nord-Est, Sud- Est, Nord-Ovest, Sud-Ovest.
I punti cardinali non bastano per orientarsi nel mondo, per individuare un punto nel pianeta con più precisione i geografi hanno ideato il cosiddetto reticolo geografico, composto da 360 meridiani e 180 paralleli. La Terra è percorsa in orizzontale da una linea immaginaria chiamata dall'Equatore. L'Equatore divide il pianeta in due emisferi:
e ciascuno dei due contiene un Polo (Nord, Sud). I paralleli sono 180, sono tutti cerchi paralleli all'Equatore e man mano che si avviciniamo ad un Polo diventano sempre più corti. I paralleli più importanti sono 4: Tropico del Cancro (a nord dell'equatore) Tropico del Capricorno (a sud dell'equatore) Circolo polare Artico Circolo polare Antartico I meridiani sono 360 e sono delle semicirconferenze che passano per i Poli (vanno quindi da Nord a Sud) e dividono la Terra in tanti spicchi. Il meridiano fondamentale è il Meridiano dl Greenwich, che passa vicino Londra.
Per calcolare con precisione un punto sul pianeta si usano due misure la latitudine e la longitudine. La latitudine indica la distanza angolare di un punto dall'Equatore, e si parla di latitudine Nord (se siamo nell'emisfero boreale) o latitudine Sud (se siamo nell'emisfero australe). Qualsiasi punto che si trova sull'equatore ha latitudine = 0°, i punti sui Poli hanno latitudine = 90°. Quindi la latitudine ha valori tra 0° e 90° La longitudine misura la distanza angolare di un punto dal Meridiano di Greenwich, e si parla di longitudine EST o OVEST se ci spostiamo a destra o sinistra del Meridiano Fondamentale. Tutti i punti sul meridiano di Greenwich hanno longitudine = 0°, il meridiano opposto a quello di riferimento ha longitudine = 180°. Quindi la longitudine ha un valore sempre compreso tra 0 e 180°. Latitudine e longitudine si misurano in gradi e frazioni di grado (primi, secondi, decimi).
PARALLELI Polo Nord Latitudine nord Emisfero boreale (o settentrionale) 60 1st Equatore 15 Latitudine sud Emisfero australe (o meridionale) 30 Polo Sud MERIDIANI LE COORDINATE GEOGRAFICHE Polo Nord Polo Nord Circolo Polare Artico - Meridiano di Greenwich . S Tropico del Cancro L 45 Emisfero boreale 30 Equatore 75 50 in Tropico del Capricorno Emisfero australe 30 45 Longitudine ovest Longitudine est Polo Sud Polo Sud
La Terra compie nello spazio due movimenti:
75 60 45 15 15" 30° 459 Meridiano di Greenwich 90" Il moto dl rivoluzione è invece il movimento che la Terra compie attorno al Sole, sempre in senso antiorario. Per compiere un giro completo la Terra impiega circa 365 giorni.
Il ciclo delle stagioni dipende dal movimento di rivoluzione intorno al Sole ed al fatto che la Terra ha un Asse inclinato. Quindi ci saranno dei punti del pianeta che in un certo momento dell'anno si troveranno ad una certa distanza dal Sole, e con una precisa inclinazione. Le stagioni cambiano in quattro momenti dell'anno:
i cambiamenti di stagione significano anche aumento o diminuzione delle ore di luce durante la giornata.
Nel 1884 i geografi hanno fatto un accordo internazionale che divide la terra in 24 strisce, chiamate fusi orari. Ogni striscia ha come margini due meridiani e ha un'ampiezza di 15°. Tra una striscia e un'altra passa 1 ora di differenza e si parte ad aggiungere le ore in base al fuso che ospita il Meridiano di Greenwich. Le strisce non sono sempre dritte, a volte sono storte perché devono seguire i confini dei vari Stati, così che nello stesso Stato non ci sono orari diversi tra una città e l'altra.
180 165 150 135 120 105 0 15 30 45 75 105 120 135 150 165 180 165 75 15 2 3 12 13 14 17 60 20 Josca Joyosibirsk allerina Landia 18 45 Madild a Co 16 14 Pechino o 21 23 Baghdid - 15:30 16:30 30 17:45 17 Hong Kong Karaci 17:30 2 16 12 13 19 Ma 17:30 24 Bog 18 Equatore 17:30 kinbrisaº 19 21 3:30 12 18:30 15 N 6 +21,30 23:30 Santiago Buenos Aires 12 45 Paesi che hanno l'ora ufficiale con frazioni d'ora 24 O -11 -10 47 +10 +11 +12 -11 4.00 01:00 02:00 03:00 04:00 16:00 07:00 08:00 09:00 10:00 11:00 12:00 13:00 14:00 15:00 18:00 19:00 20:00 21:00 22:00 23:00 24,00 01:00 19 23 24 21 22 Anchorage Reykjavik 2 8:30 Viadj costok FNew York Los Angeles Casablanca 20 5 16 18:30 2 Caracas Addis 20 0 Gacarta 23 13 São Paulo 14 20 30 Pert Citta del Capo Adelaid "Sydney Auckland Meridia o Greenwich
Per sopravvivere ed orientarsi l'uomo ha sempre disegnato mappe e carte che mostrassero com'era fatto il mondo. Le prime carte risalgono all'antica civiltà della Mesopotamia (nell'attuale Iraq) e ritraggono soprattutto territori interni alla striscia compresa fra il Tigri e l'Eufrate e risalgono circa al 2300-2200 a.C .; anche i Cinesi, i Greci e i Romani iniziarono a rappresentare il territorio con dei disegni per indicare la presenza di elementi naturali, come fiumi e montagne, e di elementi antropici (cioè prodotti dall'uomo) come strade o edifici.
Disegnare la Terra che è tridimensionale sulla superficie piana del foglio (che è bidimensionale) è complicato. Affinché il disegno sia realistico dobbiamo disegnare la Terra seguendo delle regole e cioè facendo delle proiezioni. Ci sono tre tipi di proiezioni:
> proiezioni equivalenti (= aree uguali), vengono conservate le proporzioni tra figure reali e figure sulla mappa. > proiezioni equidistanti (= lunghezze uguali), le distanze reali e quelle disegnate sulla carta sono proporzionate (esempio > planisfero di Peters)
Proiezione di Mercatore tropico del Cancro equatore tropico del Capricorno Proiezione di Peters tropico del Cancro equatore tropico del Capricorno Quindi in base al tipo di proiezione che scegliamo rappresenteremo il mondo in modi diversi.
La carta geografica è una rappresentazione della Terra:
Dopo avere diviso le carte in base alla proiezione o in base alla scala possiamo dividerle ancora in base al contenuto, ovvero quello che ci vogliono comunicare. Carte generali: - abbiamo le cartine fisiche che mostrano com'è fatto un territorio dal punto di vista del paesaggio naturale (colori diversi -> fiumi, monti, pianure, colline, ecc). - ci sono anche le cartine politiche che mostrano i confini delle città, delle regioni, degli Stati)
CARTINA FISICA D'ITALIA CARTINA POLITICA D'ITALIA ... xJATICO M ....... IONI0 Carte tematiche, si concentrano su un fenomeno fisico, biologico, storico o antropico (cioè dell'azione dell'uomo). Un esempio è una carta forestale o una carta stradale. Sono carte tematiche anche i cartogrammi o le metacarte.
I dati che vengono scelti per comprendere un problema o un fenomeno sono chiamati Indicatori statistici; essi sono di vario tipo, a seconda del fenomeno che si vuole misurare (ambientale, demografico, economico, socio-culturale). Un esempio di un indicatore può essere quante persone nascono in un Paese. Tra i più importanti ci sono gli:
indicatori ambientali -> ad esempio la tipologia delle aree verdi in una certa zona e quanto sono estese, oppure l'uso dell'acqua in una zona, la quantità di inquinamento, ecc. indicatori demografici > analizzano in particolare la popolazione e i suoi comportamenti come le nascite, le morti, immigrazione/emigrazione, ecc.). Questi indicatori possono analizzare un fenomeno durante gli anni (indagine diacronica) o in un particolare momento (indagine sincronica). Esempi di indicatori demografici:
indicatori economici > Il più importante fra gli indicatori economici e il Prodotto Interno Lordo (PIL), che misura la ricchezza totale di uno Stato indicatori socio culturali -> che misurano valori come il benessere, la disoccupazione, il livello di istruzione e così via. Per rappresentare in modo più semplice possibile i dati statistici raccolti usiamo dei grafici che ci permettono con un colpo d'occhio di vedere e capire un particolare fenomeno. I grafici più ricorrenti in geografia sono: