Gli assiomi della comunicazione secondo Watzlawick e la Scuola di Palo Alto

Slide sugli Assiomi della Comunicazione. Il Pdf, un documento universitario di Psicologia, esplora i cinque assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick e della Scuola di Palo Alto, evidenziando l'importanza degli aspetti pratici e concreti dello scambio comunicativo.

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22 pagine

GLI ASSIOMI DELLA
COMUNICAZIONE
Prof.ssa Luciana Marino
Classe 3°GB
LA PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE
2
SAGGIO SCRITTO NEL 1967 DA PAUL WATZLAWICK, PSICOLOGO AMERICANO, E
GLI ESPONENTI DELLA SCUOLA DI PALO ALTO IN CALIFORNIA, CHE SI OCCUPA DEGLI
ASPETTI PRATICI E CONCRETI DELLA COMUNICAZIONE
(linguaggio in azione).
NON SOLO LE PAROLE DETTE, MA ANCHE I GESTI, LE INTENZIONI, LE SITUAZIONI ENTRO
CUI AVVIENE LO SCAMBIO COMUNICATIVO, LE RELAZIONI TRA GLI INTERLOCUTORI.
IL VOLUME ENUNCIA CINQUE PROPRIETAINCONFUTABILI DELLA COMUNICAZIONE UMANA,
DEI VERI E PROPRI PILASTRI: GLI ASSIOMI:
AFFERMAZIONI EVIDENTI, INDISCUTIBILI E INDIMOSTRABILI.
PRINCIPI GENERALI, SUPERFLUI DA DIMOSTRARE, PERCHÉ PALESEMENTE VERI.

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GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE

  • SAGGIO SCRITTO NEL 1967 DA PAUL WATZLAWICK, PSICOLOGO AMERICANO, E GLI ESPONENTI DELLA SCUOLA DI PALO ALTO IN CALIFORNIA, CHE SI OCCUPA DEGLI ASPETTI PRATICI E CONCRETI DELLA COMUNICAZIONE (linguaggio in azione).
  • NON SOLO LE PAROLE DETTE, MA ANCHE I GESTI, LE INTENZIONI, LE SITUAZIONI ENTRO CUI AVVIENE LO SCAMBIO COMUNICATIVO, LE RELAZIONI TRA GLI INTERLOCUTORI.

· IL VOLUME ENUNCIA CINQUE PROPRIETA' INCONFUTABILI DELLA COMUNICAZIONE UMANA, DEI VERI E PROPRI PILASTRI: GLI ASSIOMI:

  • AFFERMAZIONI EVIDENTI, INDISCUTIBILI E INDIMOSTRABILI. PRINCIPI GENERALI, SUPERFLUI DA DIMOSTRARE, PERCHÉ PALESEMENTE VERI.

25 ASSIOMI

  1. NON SI PUO' NON COMUNICARE

4OGNI COMUNICAZIONE E' UN COMPORTAMEMNTO E OGNI COMPORTAMENTO E' UNA COMUNICAZIONE

· Se comportamento e comunicazione sono la stessa cosa è evidente che non si può non comportarsi e dunque non comunicare. · Ogni comportamento veicola un messaggio ed è impossibile non averlo. L'uomo comunica in ogni modo e in ogni circostanza. · Ogni nostra azione o non-azione comunica qualcosa agli altri. Si comunica qualcosa anche rimanendo in silenzio o fermi, in maniera inconscia, involontaria.

51000 2000- × ) × Inviare un messaggio su WhatsApp, notare la spunta di conferma lettura, ma non ricevere risposta. La non risposta è una forma di comunicazione, anche se non chiara.

PRIMO ASSIOMA ED EFFICACIA COMUNICATIVA

· Diventare consapevoli di non potersi sottrarre alla comunicazione. · Imparare ad utilizzare in modo opportuno parole, silenzi, gesti, espressioni corporee.

  • Saper leggere con cura tutte le forme di comunicazione del nostro interlocutore.

7PRIMO ASSIOMA: CASE HISTORY

· Paolo rientra a casa da scuola sbattendo la porta e senza salutare. · La mamma, sapendo che suo figlio è sempre molto educato e amorevole, intuisce che è successo qualcosa e corre in camera di Paolo. · COSA SIGNIFICA? · La mamma ha interpretato il comportamento del figlio (non saluto) come un messaggio chiaro!

82. OGNI COMUNICAZIONE HA UN LIVELLO DI CONTENUTO E UNO DI RELAZIONE.

9BLA! BLAI BLAI BLA! BLAI BLA BLA! BLAI BLA!

Due elementi interdipendenti dello stesso messaggio CONTENUTO (messaggio) RELAZIONE (rapporto tra i presenti)

· Le persone comunicando scambiano informazioni e stabiliscono relazioni. · Il significato di ogni messaggio è dato da: ASPETTO CONTENUTISTICO COSA SI STA COMUNICANDO. INFORMAZIONE VEICOLATA DAL LINGUAGGIO VERBALE (PAROLE), MA SPESSO NON SUFFICIENTE A TRASMETTERE IL REALE SIGNIFICATO. ASPETTO RELAZIONALE COME SI STA COMUNICANDO SUGGERITO DAL LINGUAGGIO NON VERBALE CHE DENOTA ANCHE IL TIPO DI RELAZIONE COL RICEVENTE. Gli elementi non verbali definiscono i ruoli e comunicano la natura della relazione tra gli interlocutori.

)E' il tipo di RELAZIONE a classificare il CONTENUTO.

"ACCOMODATI"

RELAZIONE GERARCHICA RELAZIONE PARITETICA

11META-COMUNICAZIONE

vuol dire «che va al di là della comunicazione» e anche parlare della comunicazione stessa. META è un prefisso che deriva dal greco antico e significa «che va oltre». Cioè considerare il processo comunicativo (comunicazione interpersonale) più in profondità, andando oltre gli aspetti superficiali meramente verbali, e guardando, invece, al COME, agli aspetti non verbali, alle modalità di interazione. Significa spostare l'attenzione dal livello di contenuto a quello di relazione. Solo conoscendo la natura delle diverse relazioni e avendo consapevolezza della propria e altrui modalità comunicativa, è possibile comprendere il reale significato di un messaggio!

12ESERCITAZIONE

COSA PUO' VOLER DIRE L'AFFERMAZIONE NEUTRA «FAI ATTENZIONE» SE PRONUNCIATA ... DALLA MAMMA AL FIGLIO DALLA PROF. ALL'ALUNNO DA UN AMICO AD UNA CARA AMICA DA UN POLIZIOTTO AD UN TEPPISTA

13" 3. L'INTERPRETAZIONE DI UNA COMUNICAZIONE DIPENDE DALLA PUNTEGGIATURA DEGLI EVENTI.

14COS'E' LA PUNTEGGIATURA?

· L'ORDINE con cui si rilegge la sequenza degli scambi tra gli interlocutori e da cui dipende il significato che si attribuisce a una comunicazione. · Stabilire causa (cosa viene prima) ed effetto (cosa viene dopo) degli eventi intercorsi tra gli interlocutori. · La punteggiatura dipende dal PUNTO DI VISTA da cui si interpretano gli scambi. Ognuno interpreta la propria frase come una conseguenza e non la causa dell'azione dell'altro.

  • Ciò implica che il significato di una comunicazione non è univoco, ma varia a seconda di cosa stabiliamo sia la causa e quale sia l'effetto.

15MOGLIE&MARITO

IL MARITO STA IN SILENZIO E LA MOGLIE URLA. IL MARITO TACE PERCHE' LA MOGLIE URLA. LA MOGLIE URLA PERCHE' IL MARITO TACE E SI RIFIUTA DI COMUNICARE.

PADRE&FIGLIO

IL PADRE BRONTOLA PERCHE' IL FIGLIO NON GLI DICE NULLA. IL FIGLIO NON DICE NULLA PERCHE' POI IL PADRE BRONTOLA.

16Quando ognuno interpreta il proprio comportamento come conseguenza (e non causa) dell'azione dell'altro, non c'è accordo sulla «punteggiatura». La diversa interpretazione dell'ordine degli eventi può dar luogo a conflitti laddove ognuno osserva la situazione solo dal proprio punto di vista senza cogliere quello dell'altro M W 3

17" 4. LA COMUNICAZIONE UMANA SI SUDDIVIDE IN DIGITALE (VERBALE) E ANALOGICA (NON VERBALE).

18Y AD D O WORDS HAVE POWER B

LIVELLO VERBALE LOGICO TRASFERISCE DATI E INFORMAZIONI. La comunicazione avviene mediante segni arbitrari usati convenzionalmente per designare qualcosa, senza che ci sia correlazione diretta tra la parola e ciò che la parola stessa rappresenta. LIVELLO NON VERBALE ANALOGICO COMUNICA EMOZIONI, SENTIMENTI, INTENZIONI E VEICOLA ASPETTI DI RELAZIONE.

19" 5. TUTTI GLI SCAMBI COMUNICATIVI SONO SIMMETRICI O COMPLEMENTARI.

20SCAMBI COMUNICATIVI

SIMMETRICI Relazione tra gli interlocutori basata sull'uguaglianza e sulle similitudini. Gli interlocutori mettono in atto modelli di comportamento che si rispecchiano, e si considerano sullo stesso piano; nessuno si sottomette all'altro (amici, colleghi). Es. A parla con tono aggressivo - B risponde con tono aggressivo COMPLEMENTARI Relazione tra gli interlocutori basata sulle differenze e sulle asimmetrie. Gli interlocutori non si considerano sullo stesso livello e occupano una posizione relazionale diversa (one-up e one-down) (genitore/figlio) Es. A parla con tono perentorio - B ascolta in silenzio ed esegue.

21Prof.ssa Luciana Marino Teorie e Tecniche della Comunicazione

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