Il Post Impressionismo: caratteristiche e opere di Georges Seurat

Slide di Università sul Post Impressionismo. Il Pdf esplora il movimento artistico post-impressionista, analizzando le sue caratteristiche e il contesto storico, con un focus sulle tecniche pittoriche e le opere di Georges Seurat, come "La Grande Jatte" e "Un bagno ad Asnières", nell'ambito dell'Arte.

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IL POST IMPRESSIONISMO
Il postimpressionismo è un termine usato per individuare le molteplici
esperienze figurative sorte dopo l’impressionismo.
Il denominatore comune di queste esperienze è proprio l’eredità che
esse assorbono dallo stile precedente.
Il postimpressionismo, tuttavia, non può essere giudicato uno stile in
quanto non è assolutamente accomunato da caratteri stilistici unici.
Esso è solo un’etichetta per individuare un periodo cronologico che
va all’incirca dal 1880 agli inizi del 1900.

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Il Post Impressionismo: Caratteristiche e Contesto

IL POST IMPRESSIONISMO. Il postimpressionismo è un termine usato per individuare le molteplici esperienze figurative sorte dopo l'impressionismo.

  • Il denominatore comune di queste esperienze è proprio l'eredità che esse assorbono dallo stile precedente.
  • Il postimpressionismo, tuttavia, non può essere giudicato uno stile in quanto non è assolutamente accomunato da caratteri stilistici unici.
  • Esso è solo un'etichetta per individuare un periodo cronologico che va all'incirca dal 1880 agli inizi del 1900.Le radici dell'Espressionismo

Le Radici dell'Espressionismo

  • Nella fase del postimpressionismo l'attività di alcuni pittori crea le premesse di uno degli stili fondamentali del Novecento: l'espressionismo.
  • Il termine «espressionismo» nacque proprio in opposizione a quello di «impressionismo».
  • I pittori impressionisti esprimono le proprie sensazioni visive. Esprimono, in sostanza, le emozioni del proprio occhio.
  • I pittori espressionisti vogliono esprimere molto di più. Vogliono esprimere tutta le proprie emozioni interiori e psicologiche, non solo quelle sensoriali ottiche
  • Quello che storicamente viene definito «espressionismo», nasce intorno al 1905 contemporaneamente in Francia ed in Germania con due gruppi artistici: i «Fauves» e «Die Brucke».
  • Le loro novità artistiche e stilistiche vengono preparate, dal 1880 in poi, dalla attività di tre principali pittori postimpressionisti: Van Gogh, Gauguin e Munch.
  • In questi tre pittori la pittura non riproduce realtà visibili dall'occhio, ma riproduce il riflesso interiore della realtà esterna.
  • Le motivazioni all'origine dell'opera di questi tre pittori sono molto diverse, così come sono diversi i risultati ai quali giungono.
  • Tuttavia, sia Van Gogh, sia Gauguin, sia Munch, esprimono una forte carica di drammaticità che li pone su un piano opposto rispetto all'impressionismo.
  • L'impressionismo è stato connotato da una gioiosità di fondo. Al contrario l'espressionismo, e tutto ciò che è venuto prima e dopo, a cominciare da Van Gogh, esprime sentimenti e sensazioni più intense e dolorose che toccano alcuni dei centri nervosi più profondi della natura umana.

Tecniche Pittoriche del Post Impressionismo

  • Su un versante opposto si svolge, negli stessi anni, l'attività pittorica di altri pittori definiti postimpressionisti. Tra essi troviamo pittori quali Cezanne, Seurat, che superano l'impressionismo soprattutto sul piano della tecnica di rappresentazione.
  • Tra queste personalità la più complessa risulta quella di Cezanne, la cui pittura rimane una delle più difficili da decodificare. Egli aveva partecipato a tutta la vicenda artistica della seconda metà dell'Ottocento. Aveva esposto nella prima mostra di pittori impressionisti, nello studio di Nadar, proponendo quadri che già mostravano una certa originalità rispetto a quelli degli altri pittori del gruppo. La sua differenza appare più evidente dopo il 1880, divenendo egli uno dei protagonisti del superamento della pittura impressionista.
  • L'impressionismo si era caratterizzato per due punti fondamentali: le inquadrature di tipo fotografico e la forma evanescente della rappresentazione.
  • Tutto era risolto con il colore, ma per cercare la sensazione di un solo istante. Anche Cezanne risolveva la sua pittura solo con il colore. Ma egli cercava di ottenere un immagine più ferma ed equilibrata.
  • Egli tendeva a cogliere l'equilibrio delle forme per esprimere una sensazione di serenità senza tempo. La sua pittura fu importante soprattutto per le influenze che produsse su un pittore come Picasso, dando vita ad un altro grande movimento avanguardistico del Novecento: il cubismo.
  • La ricerca dell'impressionismo si era basata su un principio tecnico che era già alla base della pittura di Manet: quello di usare solo colori puri, evitandone la sovrapposizione. In tal modo i quadri acquistavano una maggiore luminosità.
  • Questo procedimento fu portato alle estreme conseguenze da George Seurat che fu il fondatore di uno stile definito «pointillisme».
  • La sua pittura, infatti, si componeva di tanti minuscoli punti di colori primari, accostati sulla tela a formare una specie di mosaico. Questo stile, che più correttamente va definito «divisionismo», si basava su un principio ottico fondamentale: il «melange optique», ossia la mescolanza ottica.
  • L'occhio umano, ad una certa distanza, non riesce più a distinguere due puntini accostati tra loro ma vede una sola macchia. Se i due puntini sono blu e giallo l'occhio vede invece una macchia verde. Se i puntini blu e giallo sono puri l'occhio vede un verde molto brillante, più brillante di quanto possa fare un pittore mescolando dei pigmenti per ottenere sulla sua tavolozza un verde da utilizzare sulla tela.
  • La pittura divisionista produsse una influenza notevolissima su tutti i pittori della generazione successiva, molti dei quali saranno protagonisti delle avanguardie storiche del Novecento

Georges Seurat (1859-1891)

GEORGE SEURAT 1859-1891

  • Georges Seurat (1859-1891), è il pittore che porta alle estreme conseguenze la tecnica pittorica degli impressionisti.
  • Il problema di dar maggior luce e brillantezza ai colori posti sulla tela era già stato impostato da Manet e dagli impressionisti.
  • Georges Seurat intese dare una nuova risposta a questo problema. Egli voleva giungere ai risultati di massima brillantezza utilizzando il «melange optique», ossia la mescolanza ottica.
  • Negli stessi anni, le ricerche sul colore avevano trovato un notevole impulso scientifico da parte del chimico francese Chevreul.
  • Egli aveva messo a punto il principio di «contrasto simultaneo», secondo il quale se si accostano due colori complementari le qualità di luminosità di ognuno vengono esaltate.
  • Il principio non era sconosciuto agli impressionisti che anzi lo utilizzavano spesso nella loro tecnica pittorica. Ma la grande novità fu il principio di «melange optique», che per primo formulò proprio Seurat. In sostanza l'occhio ha una capacità di risoluzione che lo porta a distinguere due puntini tra loro accostati se questi non sono troppo piccoli. Se i puntini diventano eccessivamente piccoli, o se aumenta la distanza dell'osservatore dai due puntini, l'occhio dell'osservatore non ha più la capacità di separare i due puntini ma vede un'unica macchia di colore. Se questi due punti sono di colore diverso, l'occhio vede un terzo colore dato dalla somma dei due. In tal modo, secondo il principio di Seurat, un occhio, guardando dei puntini blu e gialli, vede un verde più brillante di qualsiasi verde che possa ottenere il pittore con la mescolanza dei pigmenti.
  • La grande novità tecnica della pittura di Seurat furono i puntini. Egli realizzava i suoi quadri accostando piccoli puntini di colori primari. Ne derivava una specie di mosaico che trasmetteva un'indubbia suggestione. Dalla sua tecnica derivò il nome dato a questo stile, definito «puntinismo» o «pontillisme», alla francese. Altro nome che ebbe questo stile fu di neo-impressionismo, a sottolinearne la sua ideale continuazione con l'impressionismo

Una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte, 1883-85

Una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte, 1883-85

  • Questo è senz'altro il quadro più famoso di Georges Seurat e quello che compendia pienamente la novità della sua pittura neo-impressionista.
  • La Grande Jatte è un'isola di Parigi che sorge in mezzo al fiume Senna. Su questa isola, fatta di alberi e prati, i parigini trascorrevano ore serene e spensierate. L'aria è luminosa e calda. Vi è un notevole affollamento di figure e persone. Gente che passeggia, che è seduta a terra, che fuma, che pesca. Sull'acqua del fiume si vedono vele che passano, rematori che remano.
  • Il soggetto del quadro è tipico da pittura impressionista: una scena di vita urbana vissuta con allegria e spensieratezza. Vi è una aria lieve e rilassata che ispira sensazioni piacevoli. Ma manca assolutamente quel senso di immediatezza dei quadri impressionisti.
  • Qui, non solo il tempo non viene colto nella sua estrema variabilità, ma vi è una stasi ed immobilità che dà l'idea che il tempo si sia del tutto fermato e congelato.
  • Le figure sono assolutamente immobili anche se colte nell'atteggiamento di camminare. Ma hanno soprattutto una identica posa: sono tutti o di profilo o in vista frontale. Ciò dà loro un carattere quasi irreale che ricorda inaspettatamente la pittura egizia.
  • Le figure vengono definite da un contorno ben evidente; hanno una resa decisamente chiaroscurale; lo spazio appare del tutto nitido e messo a fuoco. In sostanza, questo quadro è decisamente agli antipodi rispetto alle tele impressioniste dove tutto è vagamente indefinito e mobile, dove il chiaroscuro era stato del tutto eliminato per ricorrere unicamente al contrasto tonale.
  • Il quadro è una tela di notevoli dimensioni (circa 2 metri per 3) che di certo non poteva essere dipinta en plain air. Non solo. La miriade infinita di punti necessari a ricoprire una tela di tali dimensioni ha richiesto oltre due anni di lavoro. Anche in ciò il pointillisme di Seurat andava in direzione opposta rispetto all'impressionismo. Alcuni dei tratti caratteristici della pittura impressionista erano proprio la velocità di esecuzione.

Un bagno ad Asnières, 1883-84

Un bagno ad Asnières, 1883-84

  • Questa tela di Seurat è conservata nella National Gallery di Londra.
  • Nello stesso museo è conservata anche una tela di Piero della Francesca: «Il battesimo di Cristo».
  • La coincidenza è abbastanza singolare, in quanto non pochi sono i punti di somiglianza tra i due quadri. Innanzitutto l'atmosfera luminosa e tersa, poi la precisione del disegno, infine la costruzione dell'immagine per geometrie precise, fatte di sfere, coni e cilindri.
  • La sua pittura, pur cogliendo quella stessa spensierata modernità condivisa dagli impressionisti, giunge ad esiti complessivamente classici, dove la rivoluzione del "puntino" non stempera l'assoluta staticità dell'immagine

Paul Cézanne (1839-1906)

PAUL CÉZANNE 1839-1906«Trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono» P. Cézanne

  • Cézanne è il pittore francese più singolare ed enigmatico di tutta la pittura francese post-impressionista. Nato ad Aix-en-Provence, nel meridione della Francia, proviene da una famiglia benestante (il padre era proprietario della banca locale). Egli quindi ebbe modo di condurre una vita agiata, a differenza degli altri pittori impressionisti, e di svolgere una ricerca solitaria e del tutto indifferente ai problemi della critica e del mercato.
  • Pur vivendo quasi sempre a Aix-en-Provence, trascorse diversi periodi a Parigi dove ebbe modo di venire a contatto con i pittori impressionisti della prima ora quali Pissarro, Degas, Renoir, Monet e gli altri.
  • Partecipò alla prima mostra che gli impressionisti tennero nello studio del pittore Nadar nel 1874. A questa mostra egli espose la sua famosissima opera «La casa dell'impiccato a Auvers».
  • Dagli impressionisti apprese la pittura en plein air
  • La sua aderenza al movimento fu però sempre distaccata. La sua pittura seguiva già agli inizi un diverso cammino che la differenziava nettamente da quella di un Monet o di un Renoir. Mentre questi ultimi erano interessati solo ai fenomeni percettivi della luce e del colore, Cezanne cerca di sintetizzare nella sua pittura anche i fenomeni della interpretazione razionale che portano a riconoscere le forme e lo spazio.

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