Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA)

Slide sui Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA). Il Pdf, adatto per l'università, illustra le componenti fondamentali di un PDTA: percorso, diagnostico, terapeutico e assistenziale, evidenziando come sia uno strumento per riorganizzare e standardizzare i processi di cura.

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Percorsi Diagnostico-
terapeutico-assistenziali
(PDTA)
Dott.ssa Ilaria Basile
Percorso:
Indica una sequenza ordinata e
coordinata di azioni che guidano la
gestione del paziente.
Implica un approccio strutturato,
organizzato e multidisciplinare.
Obiettivo: assicurare che il paziente
segua il cammino più appropriato per
la sua condizione, evitando ritardi,
duplicazioni o frammentazioni nelle
cure.
Diagnostico:
Fa riferimento all'insieme delle attività di
valutazione e diagnosi.
Include esami clinici, test di laboratorio,
imaging e ogni procedura necessaria per
identificare in modo accurato la patologia.
Obiettivo: garantire una diagnosi
tempestiva e precisa, elemento cruciale
per il successo del trattamento.
Terapeutico:
Riguarda le decisioni e le azioni
relative al trattamento della malattia.
Comprende terapie farmacologiche,
interventi chirurgici, riabilitazione e
ogni forma di cura necessaria.
Obiettivo: assicurare interventi
basati sulle migliori evidenze
disponibili e personalizzati sulle
necessità del paziente.
Assistenziale:
Coinvolge tutti gli aspetti organizzativi e
relazionali della presa in carico del paziente.
Include supporto psicologico, educazione
terapeutica e gestione a lungo termine.
Obiettivo: garantire un'assistenza globale,
che tenga conto non solo della malattia, ma
anche della qualità della vita e del contesto
familiare e sociale del paziente.

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Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA)

Dott.ssa Ilaria BasilePercorso:

  • Indica una sequenza ordinata e
    coordinata di azioni che guidano la
    gestione del paziente.
  • Implica un approccio strutturato,
    organizzato e multidisciplinare.
  • Obiettivo: assicurare che il paziente
    segua il cammino più appropriato per
    la sua condizione, evitando ritardi,
    duplicazioni o frammentazioni nelle
    cure.

Terapeutico:

  • Riguarda le decisioni e le azioni
    relative al trattamento della malattia.
  • Comprende terapie farmacologiche,
    interventi chirurgici, riabilitazione e
    ogni forma di cura necessaria.
  • Obiettivo: assicurare interventi
    basati sulle migliori evidenze
    disponibili e personalizzati sulle
    necessità del paziente.

Diagnostico:

  • Fa riferimento all'insieme delle attività di
    valutazione e diagnosi.
  • Include esami clinici, test di laboratorio,
    imaging e ogni procedura necessaria per
    identificare in modo accurato la patologia.
  • Obiettivo: garantire una diagnosi
    tempestiva e precisa, elemento cruciale
    per il successo del trattamento.

Assistenziale:

  • Coinvolge tutti gli aspetti organizzativi e
    relazionali della presa in carico del paziente.
  • Include supporto psicologico, educazione
    terapeutica e gestione a lungo termine.
  • Obiettivo: garantire un'assistenza globale,
    che tenga conto non solo della malattia, ma
    anche della qualità della vita e del contesto
    familiare e sociale del paziente.

Ministero della Salute

Definizione di PDTA

Il PDTA sono interventi complessi
basati sulle migliori evidenze
scientifiche e caratterizzati
dall'organizzazione del processo di
assistenza per gruppi specifici di
pazienti, attraverso il coordinamento e
l'attuazione di attività consequenziali
standardizzate da parte di un team
multidisciplinare.

  1. Le prestazioni che costituiscono tale
    sequenza sono individuate secondo
    quanto previsto dalle linee guida e
    dalle raccomandazioni specifiche
    basate su evidenze scientifiche
    documentate
  2. la stessa sequenza può essere
    assicurata da modelli organizzativi
    diversi in funzione
    della realtà demografica, sociale e
    assistenziale in cui devono essere
    applicati gli interventi;
  3. Ne deriva che, nella valutazione dei
    PDTA, gli indicatori scelti per il
    monitoraggio e la valutazione a livello
    nazionale devono prescindere dal
    modello organizzativo, misurando gli
    effetti attesi in termini di tipologia di
    prestazioni, tempistiche ed esiti clinici.

Ministero della Salute

Definizione e Metafora del PDTA

Il PDTA è una sequenza predefinita, articolata e
coordinata di prestazioni erogate a livello ambulatoriale
e/o di ricovero e/o territoriale, che prevede la
partecipazione integrata di diversi specialisti e
professionisti (oltre al paziente stesso), a livello
ospedaliero e/o territoriale, al fine di realizzare la
diagnosi e la terapia più adeguate per una specifica
situazione patologica o anche l'assistenza sanitaria
necessaria in particolari condizioni della vita, come ad
esempio la gravidanza e il parto.

Immagina che il PDTA sia come una "mappa"
per curare una malattia. Ogni regione può
scegliere strade diverse per seguire la mappa,
ma alla fine quello che conta è che il paziente
arrivi alla meta: ricevere la cura migliore. Per
capire se la mappa è efficace, guardiamo non
tanto alle strade usate, ma al risultato finale: la
salute del paziente e il tempo impiegato per
aiutarlo.

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Sistema Socio Sanitario Regione Lombardia

P.24.180

PDTA per Pazienti con Sindrome di Klinefelter

REV.O
PAGINA 13 DI 17

Provenienza interna
Genetista
Urologo
Centro PMA
Sportello Malattie rare
Ambulatorio Endocrinologia (gestione diagnostico-
terapeutica di ipogonadismo e comorbidità)

Provenienza esterna
Centri PMA esterni
Associazioni
Altri ospedali
MMG, PLS

Genetista
Medico
Urologo
Psicologo
Psichiatra

Consulenza collegiale per:

  1. Valutazione diagnostico-terapeutica
  2. Valutazione della fertilità residua

1
2
Stesura del programma terapeutico
(visite, colloqui, esami, terapie)

Programmazione di intervento chirurgico
(microTESE/TESE).

Recupero
Mancato
recupero
Centro PMA
Valutazione opzioni
procreative

Il primo accesso del paziente adulto può essere una prosecuzione del percorso già iniziato in epoca
adolescenziale oppure coincidere con una nuova valutazione presso le unità di:

  • UOC Endocrinologia e Malattie Metaboliche
  • UOSD Genetica Medica
  • UOC Urologia
  • UOSD Procreazione Medicalmente Assistita
  • Sportello Malattie rare
    UOC Psichiatria

Ogni specialista si farà carico di avviare il percorso multidisciplinare descritto.

Per accedere ai servizi offerti in età adulta è necessario contattare:

  1. UOC di Endocrinologia:
    Dr. Emanuele Ferrante
    02/55033356 dal lunedì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.30 (per appuntamento specificare
    "Visita in Ambulatorio ipogonadismo")
    emanuele.ferrante@policlinico.mi.it
  2. Unità Operativa Dipartimentale di Genetica Medica
    Dott.ssa Vera Bianchi
    02.55032321, dal lunedì al venerdì dalle ore 13.30 alle ore 15.30.
    geneticamedica@policlinico.mi.it
  3. UOC di Urologia
    Dr.Franco Gadda, Dr.ssa Mariapia Serrago
    02/55034501, segreteria della divisione di Urologia
    urologia@policlinico.mi.it
  4. Sportello Malattie Rare
    dott.ssa Santa De Stefano - Psicologo Clinico
    dott.ssa Greta Montani - Assistente Sociale
    02.55032368, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13
    sportello.malattierare@policlinico.mi.it
  5. Cosa non è un PDTA?

    • Linee guida
    • Protocolli/procedure
      MA ...

    Pianifica la migliore sequenza di tutti gli interventi da attuare per raggiungere l'obiettivo
    di salute prefissato.

    APPROCCIO PER FUNZIONI
    APPROCCIO PER PROCESSI
    Percorso Assistenziale

    Ridefinizione dei Modelli di Presa in Carico

    La ridefinizione di modelli di "presa in carico" e di "continuità assistenziale"
    che mettono il paziente al centro dell'assistenza, in un continuum, dalla
    prevenzione alla diagnosi, al trattamento, al follow up e al fine vita, trova
    supporto nello sviluppo e nel disegno dei Percorsi Diagnostico Terapeutico
    Assistenziali (PDTA).

    Il PDTA è uno strumento che riorganizzando e standardizzando i processi di
    cura, definendo gli obiettivi, i ruoli e le funzioni di ciascuno, i tempi e gli
    ambiti di azione, attraverso una condivisione ed integrazione di interventi,
    permette oltre ad un razionale ed efficiente utilizzo delle risorse disponibili,
    un miglioramento della presa in carico del paziente, pur sempre nel rispetto
    della sua centralità e della personalizzazione delle cure (pur seguendo
    linee guida generali, il PDTA lascia spazio a decisioni cliniche
    personalizzate).

    Caratteristiche dei PDTA

    Sono basati su un approccio interprofessionale e multidisciplinare strutturato su
    processi basati su evidenze scientifiche
    rappresentano la contestualizzazione e la condivisione locale delle indicazioni e
    raccomandazioni cliniche (Linee Guida)

    PDTA: Relazioni e Responsabilità

    esplicitano l' origine delle relazioni e delle responsabilità ("chi deve fare che cosa
    e quando") nelle diverse fasi del percorso, a garanzia della presa in carico e
    continuità assistenziale

    sono soggetti a verifica periodica e a monitoraggio di indicatori a garanzia del rispetto di
    standard dichiarati
    sono sempre in progressione in funzione alla necessità di un costante adattamento alla
    realtà ed ad una costante verifica degli aggiornamenti e miglioramenti
    prevedono il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei rappresentanti degli utenti
    (standard di servizio, coinvolgimento informativo, rilevazione della qualità percepita, ecc)

    PDTA: Strumenti a Garanzia di Equità

    sono strumenti a garanzia di equità

    Talvolta, i rappresentanti dei pazienti
    partecipano alla stesura o
    revisione dei PDTA, assicurando
    che siano tenute in considerazione
    le esigenze e le esperienze reali
    degli utenti.

    Obiettivi dei PDTA

    L'obiettivo principale è migliorare la qualità e l'efficacia dell'assistenza sanitaria per una
    specifica patologia o condizione, garantendo che i pazienti ricevano cure coordinate,
    appropriate e tempestive. Identificare uno strumento metodologicamente standardizzato
    che migliori l'operatività di tutte le strutture definendo:

    • Riproducibilità delle azioni;
    • Uniformità delle prestazioni erogate;
    • Riduzione dell'evento straordinario;
    • Comprensione dei ruoli

    Questo comporta:

    • Costante adattamento alla realtà specifica
    • Verifica degli aggiornamenti e dei miglioramenti.

    Con l'obiettivo di: Migliorare gli esiti di salute del paziente, Uniformare e standardizzare le
    cure, Ottimizzare l'uso delle risorse, Favorire la multidisciplinarietà, Migliorare la
    soddisfazione del paziente, Monitorare e valutare le cure.

    Regione Lombardia

    DELIBERAZIONE N° XI / 6530

    Seduta del 20/06/2022

    Presidente
    ATTILIO FONTANA
    Assessori regionali LETIZIA MORATTI Vice Presidente
    STEFANO BOLOGNINI
    GUIDO GUIDESI
    ALESSANDRA LOCATELLI
    LARA MAGONI
    DAVIDE CARLO CAPARINI
    RAFFAELE CATTANEO
    ALESSANDRO MATTINZOLI
    FABIO ROLFI
    RICCARDO DE CORATO
    MELANIA DE NICHILO RIZZOLI
    PIETRO FORONI
    STEFANO BRUNO GALLI
    FABRIZIO SALA
    MASSIMO SERTORI
    CLAUDIA MARIA TERZI

    La Deliberazione n. 6530 del 20 giugno 2022 della
    Regione Lombardia ha introdotto un modello
    regionale per la stesura, implementazione,
    monitoraggio e revisione dei Percorsi Diagnostico-
    Terapeutico Assistenziali (PDTA). Il modello
    promuove un approccio uniforme nella creazione
    dei PDTA, fornendo linee guida operative e
    compilative per garantire che i percorsi siano
    allineati con le migliori pratiche cliniche ed
    evidenze scientifiche.

    Con l'assistenza del Segretario Enrico Gasparini
    Su proposta dell'Assessore Letizia Moratti

    Oggetto:
    MODELLO REGIONALE PER L'ATTUAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALI -
    PDTA

    FRAMEWORK PRE-PRODUZIONE/ REVISIONE PDTA

    THE PDTA FORMAT

    STORIA DOCUMENTO

    ACTION
    A.
    SCREENING

    1. Identificazione presenza reale bisogno, aspettativa, esigenza e/o motivazione per redigere/revisionare un PDTA.
    2. Mappatura contesto clinico-organizzativo interno-esterno (ostacoli strutturali, organizzativi, tecnologici, professionali, normativi, socioculturali, etc.).

    B.
    PROGETTAZIONE

    1. Identificazione Project Manager, Coordinatore/i Scientifici, Core Team e Working Group con spiccate competenze clinico-manageriali.
    2. Definizione obiettivi generali e specifici del PDTA declinati sulla base della mission aziendale, regionale e nazionale.
    3. Definizione criteri inclusione/esclusione con riferimento alle caratteristiche cliniche dei pazienti da includere nel PDTA.
    4. Selezione 3/5 Linee Guida (SNLG, Banche Dati Internazionali, etc), 3/5 Documenti di Riferimento e 10-20 Metanalisi e RCT.

    C.
    SVILUPPO

    1. Creazione mappatura esperienziale processi di cura (Process Mapping) (AS IS).
    2. Progettazione miglior erogazione possibile processi di cura (Process Design) aggregati in (3-5) macrofasi logico-funzionali (TO BE).
    3. Creazione diagramma di flusso contestualmente alla progettazione percorso di cura per definire le logiche dei processi.
    4. Nomina Responsabile-PDTA (PFM) e Co-Responsabile-PDTA (PFCOM) per la corretta gestione, monitoraggio e revisione del PDTA.
    5. Elaborare prestazioni (Intervention) come unità elementari di adattamento locale delle Linee Guida.
    6. Posizionamento Raccomandazioni Forti, Direttive Ministeriali-Regionali, Indicatori DG Welfare, PNE, etc. sugli snodi decisionali delle flowchart.
    7. Definizione ruolo di ciascun Attore nello svolgimento delle singole prestazioni (chi fa cosa, come, dove, quando, come e perchè) (TO BE).
    8. Erogazione cure attraverso Gruppi Multidisciplinari-Multiprofessionali (PFMT), trasversali ed invio casi selezionati a Consulto Multidisciplinare.
    9. Elaborazione modalità idonee di comunicazione/relazione all'interno del Teamwork e tra Teamwork e Paziente/Parente/Caregiver.
    10. Elaborazione strategie idonee per ridurre la frammentazione nella presa in carico a livello delle interfacce di cura (Ospedale e Distretto).
    11. Coinvolgimento strutture e professionalità sul territorio per soddisfare i bisogni medico-socioassistenziali dei cittadini.

    D.
    RESPONSABILITÀ

    1. Definizione competenze professionali specifiche per le attività svolte da ciascun Attore nel PDTA.

    E.
    IMPLEMENTAZIONE

    1. Verifica contenuto metodologico-formale, diagnostico-terapeutico-assistenziale finalizzata alla validazione e diffusione del PDTA.
    2. Revisione non oltre 3 anni dalla validazione del PDTA salvo mutamenti normativi/legislativi, variazioni organizzative o necessità modifica contenuti che
      comportino un aggiornamento anticipato dello stesso.
    3. Programmazione corsi formazione-informazione-educazione ECM rivolti agli operatori sanitari/non sanitari, pazienti e caregiver.

    F.
    VALUTAZIONE

    1. Selezione cruscotto Indicatori Portale di Governo Clinico RL, PNE, Sant'Anna di Pisa integrati dall'analisi campionaria della documentazione clinica.
    2. Posizionamento Indicatori PDTA su Raccomandazioni Forti/Elevati Livelli di Evidenza, Direttive Ministeriali e/o Regionali e Indicatori DG Welfare RL.
    3. Definizione target (benchmark) "desiderabile_eccellenza" o "accettabile_min" per ciascun indicatore.
    4. Monitoraggio insorgenza e/o persistenza eventi avversi, sentinella, near miss correlati alla implementazione del PDTA.

    G.
    FOLLOW-UP

    1. Redazione report periodici concernenti Audit Clinici Interni e indicatori indirizzati alla Direzione Strategica.

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