Documento di Università sulla linguistica generale. Il Pdf esplora la classificazione delle lingue in base a prospettive genealogiche, tipologiche e areali, approfondendo la tipologia morfologica, sintattica e fonologica, e discutendo la sociolinguistica e i suoi settori.
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Si classificano le lingue attraverso
Nessuna lingua è completamente parte di un solo tipo, ma sono flessibili e hanno caratteristiche che possono variare, senza fare parte di un gruppo specifico.
Si può prendere come parametro la sintassi, la morfologia e fonologia.
Ordine naturale dei costituenti della frase dichiarativa, con ordine non marcato. Si usano strategie sintattiche per cambiare l'ordine dei costituenti della frase: S V O Anna ha letto il giornale, (non marcato)
In questi casi si può adottare la dislocazione o a destra o a sinistra. Ogni lingua ha le sue regole di marcatezza, in italiano la struttura è S V O. Dal punto di visto teorico nelle altre lingue ovviamente questo può variare (SVO, SOV, ecc .. ). Tutti questi ordini sono attestati, quello che cambia è la frequenza con la quale questo sistema cambia e le modalità sono differenti.Gli ordini più rappresentati (AL 97%) sono
Gli ordini più frequenti sono i primi perchè il soggetto è legato sintattiticamente agli altri due elementi. A questo concetto sono legati anche:
studia il sistema tra i suoni delle lingue del mondo; un parametro è l'accento (fisso o libero) oppure la lunghezza consonantica (consonanti brevi o lunghe).
Prospettiva che ha avuto molto seguito negli anni passati non può essere applicata ovunque. Somiglianze tra le lingue, che si trovano vicine nella stessa area geografica, parlate nella stessa zona, però che non sono imparentate. In questo caso si parla di lega linguistica, un caso può essere quello delle lingue balcaniche, area molto studiata perchè queste lingue non sono strettamente imparentate tra di loro (lingue isolate, slave e meridionali, romanza, altaica, uralica). Queste lingue hanno sviluppato tratti comuni alla lega linguistica, proprietà condivise per vicinanza geografica. Individuato un tipo, un modello linguistico, areale balcanico.
Visone della concezione di lingua per fini linguistici. L'ecologia è un settore della biologia che studia organismi e ambiente. Si è diffuso anche nelle scienze sociali, nelle relazioni tra esseri umani e ambiente. Propone di risolvere uno dei problemi più grandi a livello ambientale, il rapporto tra uomo e ambiente è cruciale. Ci sono due diversi filoni di studi:
Approccio ecologico alla ricerca linguistica attraverso interazioni di una lingua e il suo ambiente. Paragona questo rapporto alle relazioni tra specie di animali e piante nel loro ambiente e con il loro ambiente. Per questo approccio si parla di ecologia del linguaggio mentre per il secondo di ecologia linguistica. L'interesse è come la lingua si riflette nell'ambiente, psicologico e sociale; società che usa una lingua come mezzo e psicologico attraverso l'interazione con la mente dei parlanti. Capire chi parla quella lingua e le funzioni di essa, idem la loro trasmissione verso gli altri. Il termine ecologia del linguaggio copre vari argomenti di studio che sono oggetto di altri studiosi:
La descrizione ecologica di una lingua illustra come si usa la lingua, fattori che la descrivono. La descrizione si fa attraverso una serie di domande:
. Qual è la sua classificazione
dei confronti della lingua, misurare gli atteggiamenti linguistici
A partire da queste domande Haugen si preoccupa del rischio di estinzione delle lingue: la sua sopravvivenza e la sua revitalizzazione.
Più recente rispetto a Haugen, ruolo della lingua per risolvere problemi sociali e ambientali. Si fa riferimento all'ambiente fisico, intesa in senso biologico. Rilevare gli aspetti poco ecologici (sostantivi risorse ambientali) oppure l'analisi testuale, come i testi scritti trattano i problemi ambientali. Quando si parla di questo approccio si parla di costruttivismo linguistico: criticare il sistema linguistico e attribuire colpe al suo sistema; crea la realtà della lingua, crea comportamenti dannosi per l'ambiente: ideologie come il crescitismo, sessismo e classicismo contenute nelle grammatiche. Per quanto riguarda le risorse ambientali, si considera i sostantivi non siano numerabili; non si sa quanto questo fenomeno grammaticale incida effettivamente sul problema ambientale. Un altro aspetto è il concetto di neutro, legato alla crescita, si considera sempre l'aggettivo più alto. Un altro fattore che lui evidenzia è il fatto che la lingua non ammette facilmente agenti non umani: "cosa fa quel bosco?" Fautore di qualcosa di buono. Gli oggetti umani si pongono sempre in agenti, quelli esterni no. Nella categoria che si considera fanno parte anche le catastrofi naturali. La posizione sociale dell'essere umano rispetto agli altri esseri non umani, in base al sistema pronominale: tendenza a suddividere le entità tra viventi e non.
Approccio eco critico che mette in relazione fattori biologici e fattori linguistici attraverso i fatti concreti, integrazione tra i due aspetti affrontati precedentemente da Hallyday e Haugen. Nei suoi lavori l'importanza della diversità linguistica si collega al problema della diversità biologica. La stessa preoccupazione per la diversità biologica non è altrettanto verso quella linguistica, secondo alcuni linguisti non è così necessario preoccuparsi su questo aspetto. La società sviluppa una serie di nozioni per diversi ambiti, dal medico al tecnologico, e ogni pascola veicola un determinato fenomeno, quindi se una lingua muore, muore anche questo sistema creato nel tempo. Un altro fattore è la conoscenza della lingua da parte di un linguista in quanto più esperto nella sua ricerca e conoscenza. Nella sua idea, lui è convinto che il mantenimento di una lingua sia importante per il mantenimento della diversità biologica, attraverso piccoli marsupiali, chiamati Bush o rat, questi piccoli animali furono considerati simili ai topi e considerati pericolosi. Il cambio del termine ha contribuito a favorire la loro estinzione. La soluzione adottata è cambiare il nome riprendendo quello d'origine. Abbiamo una preoccupazione per per la perdita linguistica e la diminuzione del ruolo delle piccole lingue. Diversità linguistica e biologica hanno avuto un processo molto lungo per svilupparsi e una volta che muore questa non può essere ripristinata per tale motivo merita attenzione. La lingua veicola una cultura, una percezione del mondo, un sapere specialistico a livello lessicale. Essa veicola la visione del mondo, una diversa realtà. La lingua cerca di dare importanza a quegli aspetti che sono importanti per la comunità.
Approccio ecologico alle lingue: le lingue non vivono nel vuoto-> una lingua può resistere solo se c'è una comunità che la parla, allo stesso modo una comunità funziona se ci sono le condizioni per sopravvivere o comunque vivere in modo dignitoso. L'ambiente veicola la nascita e la morte di una lingua. La lingua è come una specie animale all'interno di un ecosistema, un cambiamento può provocare conseguenze, positive o meno, sulla lingua: es. Uccello di Kirtland ( se questo uccellino non vive in un ambiente sabbioso e con pini di un'età compresa tra i 5 e 6 anni, questo non sopravvive); stesso ragionamento con la lingua. Altro esempio è la comunità Yanomami, Brasile, 8000 abitanti, e nella corsa dell'oro morirono numerosi abitanti in quanto furono avvelenati i corsi d'acqua attraverso le sue estrazioni; questo fattore ha messo ha rischio la scomparsa del popolo e di conseguenza della lingua. (Casi drammatici, solitamente le cause della morte delle lingue è più graduale)