Legge 24 novembre 1981, n. 689: modifiche al sistema penale

Schemi dalla Legge 24 novembre 1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale. I Riassunti di Diritto per l'Università illustrano i principi di legalità, capacità di intendere e volere, e le cause di esclusione della responsabilità.

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Legge 24 novembre 1981, n. 689
- Modifiche al sistema penale
Articolo 1 Principio di legalità
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legge già in vigore
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Comma 2
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Articolo 2 Capacidi intendere e di volere
Comma 1
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penale
a meno checolpa
volontariamente causata
Comma 2
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Articolo 3 Elemento soggettivo
Comma 1
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Articolo 4 Cause di esclusione della responsabili
Comma 1
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Esempio:
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Comma 2
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Comma 3
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non sono responsabili
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Legge 24 novembre 1981, n. 689

Modifiche al sistema penale

Articolo 1 - Principio di legalità
Comma 1:
Nessuno può essere punito con una sanzione amministrativa se non esisteva una
legge già in vigore al momento in cui è stato commesso il fatto.
X Esempio: Se una legge che introduce una sanzione entra in vigore il 1º gennaio,
non può essere applicata a una violazione avvenuta il 31 dicembre dell'anno prima.
Comma 2:
Le leggi che stabiliscono sanzioni amministrative si applicano solo nei casi e nei
tempi previsti espressamente da esse.
Non si possono estendere ad altri casi o periodi.

Capacità di intendere e di volere

Articolo 2 - Capacità di intendere e di volere
Comma 1:
Non può ricevere una sanzione amministrativa chi, al momento del fatto:
· non aveva ancora 18 anni, oppure
· non era in grado di intendere e volere, secondo quanto previsto dal codice
penale,
a meno che questa incapacità non sia dovuta a sua colpa (es. uso di alcolici) o
sia stata volontariamente causata.
Comma 2:
Se la persona incapace non è punibile, può rispondere chi doveva sorvegliarla,
ma solo se non dimostra di aver fatto tutto il possibile per evitare il fatto.
Legge 24 novembre 1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale
-
1X Esempio: Se un minorenne causa un danno e il genitore non poteva
ragionevolmente impedirlo, il genitore non è responsabile.

Elemento soggettivo

Articolo 3 - Elemento soggettivo
Comma 1:
La responsabilità per violazioni amministrative si ha solo se l'azione (o l'omissione)
è stata cosciente e volontaria, sia dolosa (cioè intenzionale) che colposa (cioè
per negligenza, imprudenza o imperizia).
Comma 2:
Se la persona ha commesso la violazione per errore sul fatto (cioè credeva di non
commettere una violazione), non è responsabile, purché l'errore non sia colposo.
X Esempio: Se una persona non sa che serve un'autorizzazione per un'attività e
non si è informata, l'errore è colposo, quindi resta responsabile.

Cause di esclusione della responsabilità

Articolo 4 - Cause di esclusione della responsabilità
Comma 1:
Non è responsabile chi commette il fatto:

  • per adempiere a un dovere,
  • esercitando un diritto legittimo,
  • in stato di necessità (per evitare un danno grave),
  • in legittima difesa.
    X Esempio: Se si danneggia un bene per salvare una persona da un pericolo
    immediato, non si risponde della violazione.

Comma 2:
Se il fatto è commesso per ordine di un'autorità, risponde chi ha dato l'ordine,
non chi l'ha eseguito.
Comma 3:
Alcuni enti pubblici e privati no-profit (come Comuni, Province, IPAB, enti
assistenziali e sanitari) non sono responsabili per sanzioni legate:
Legge 24 novembre 1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale
-
2

  • all'assunzione di lavoratori,
  • alle assicurazioni obbligatorie,
  • ad altri adempimenti sul lavoro,
    se i rapporti di lavoro erano formalmente contratti d'opera ma poi
    riconosciuti come subordinati, e se i fatti sono avvenuti entro il 31 dicembre
    1997.

Concorso di persone

Articolo 5 - Concorso di persone
Se più persone partecipano alla stessa violazione amministrativa, ognuna è
soggetta alla sanzione prevista, a meno che una legge dica diversamente.
X Esempio: Se due persone collaborano per aprire un'attività senza licenza,
entrambe rispondono.

Solidarietà

Articolo 6 - Solidarietà
Comma 1:
Il proprietario (o usufruttuario, o titolare di altro diritto) del bene usato per la
violazione è obbligato a pagare insieme all'autore, salvo che provi che la cosa è
stata usata contro la sua volontà.
X Esempio: Se il figlio usa l'auto del padre per una violazione e il padre lo
dimostra, non è responsabile.
Comma 2:
Se la violazione è commessa da chi è soggetto ad autorità, direzione o vigilanza,
anche chi ha questi ruoli risponde in solido, a meno che provi di non aver potuto
impedire il fatto.
Comma 3:
Se la violazione è commessa da un dipendente o rappresentante di un'impresa o
ente, nell'esercizio delle sue funzioni, l'impresa o l'ente risponde in solido con il
trasgressore.
Comma 4:
Legge 24 novembre 1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale
-
3Chi ha pagato la sanzione può rivalersi per l'intero sull'autore della violazione.
Significa che ci paga ha diritto a farsi rimborsare le spese dall'autore della
violezione.

Non trasmissibilità dell'obbligazione

Articolo 7 - Non trasmissibilità dell'obbligazione
L'obbligo di pagare una sanzione non passa agli eredi del trasgressore.
X Esempio: Se una persona muore prima di pagare una sanzione, i suoi familiari
non devono pagarla.

Violazioni di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative

Articolo 8 - Più violazioni di disposizioni che prevedono sanzioni
amministrative
Comma 1:
Se una persona, con un'unica azione o omissione, viola:
· più disposizioni diverse, oppure
· più volte la stessa disposizione,
si applica solo la sanzione più grave, aumentata fino al triplo.
Comma 2:
La stessa regola si applica anche se le violazioni:
· sono più azioni od omissioni esecutive di uno stesso disegno complessivo,
· sono compiute in tempi diversi,
· riguardano norme su previdenza e assistenza obbligatorie.
Comma 3:
Queste regole si applicano anche alle violazioni commesse prima dell'entrata in
vigore della legge di conversione del D.L. 2 dicembre 1985, n. 688, se non c'è
ancora una sentenza definitiva.

Reiterazione delle violazioni

Articolo 8-bis - Reiterazione delle violazioni
Comma 1:
Legge 24 novembre 1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale
-
4C'è reiterazione se, entro 5 anni da una violazione già accertata con
provvedimento esecutivo, lo stesso soggetto commette un'altra violazione della
stessa indole
Comma 2:
La reiterazione esiste anche se più violazioni della stessa indole, commesse
entro 5 anni, sono accertate tutte insieme in un unico provvedimento.
Comma 3:
Sono considerate della stessa indole:

  • le violazioni della stessa norma,
  • oppure violazioni di norme diverse ma con fatti simili o modalità simili.

Comma 4:
La reiterazione è specifica se si viola esattamente la stessa norma.
Comma 5:
Le violazioni ravvicinate nel tempo e riconducibili a un unico piano non si
considerano reiterazione.
Comma 6:
La reiterazione produce gli effetti stabiliti dalla legge, ma non si applica quando
la sanzione è pagata in misura ridotta
Comma 7:
Gli effetti della reiterazione possono essere sospesi fino a quando il primo
provvedimento non diventa definitivo.
La sospensione può essere decisa dall'autorità amministrativa o, in caso di
opposizione, dal giudice, se c'è rischio di grave danno.
Comma 8:
Gli effetti della reiterazione cessano automaticamente se il provvedimento sulla
prima violazione viene annullato.

Principio di specialità

Art. 9 - Principio di specialità

  • 1º comma: Quando un fatto è sanzionato sia da una norma penale che da una
    norma che prevede una sanzione amministrativa, oppure da più norme che
    prevodono sanzioni amministrative, si applica la norma speciale, cioè quella
    più specifica per il caso concreto.
  • 2º comma: Se il fatto è previsto sia da una norma penale che da una norma
    regionale o delle province autonome di Trento e Bolzano (che prevede una
    sanzione amministrativa), si applica sempre la norma penale, salvo che
    questa valga solo in assenza di altre norme penali.

. 3º comma (aggiunto): Se il fatto è punito dagli articoli 5, 6 0 12 della legge 30
aprile 1962, n. 283, si applicano solo le disposizioni penali, anche se
esistono norme amministrative speciali su quegli stessi fatti.

Sanzione amministrativa pecuniaria e rapporto tra limite minimo e massimo

Art. 10 - Sanzione amministrativa pecuniaria e rapporto tra limite
minimo e massimo

  • 1º comma: La sanzione amministrativa pecuniaria è una multa in denaro.
    L'importo va da 10 euro a 15.000 euro.
  • 2º comma: Se la sanzione è proporzionale (es. in base al valore di qualcosa),
    non c'è un limite massimo.
  • 3º comma: Salvo diversa previsione della legge, la sanzione massima non
    può superare dieci volte quella minima.
    Esempio: Se il minimo è 100 euro, il massimo sarà 1.000 euro.

Criteri per l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie

Art. 11 - Criteri per l'applicazione delle sanzioni amministrative
pecuniarie
Quando la legge prevede un minimo e un massimo per una sanzione
amministrativa, per decidere l'ammontare della sanzione ed eventuali applicazioni
di sanzoni accessorie si deve valutare:

  • La gravità della violazione;
  • Cosa ha fatto il trasgressore per correggere o ridurre le conseguenze;
  • La personalità dell'autore (ad es. se recidivo);
  • Le sue condizioni economiche (se è benestante o in difficoltà).
    Legge 24 novembre 1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale
    -
    6

Ambito di applicazione

Art. 12 - Ambito di applicazione

  • Le regole di questo Capo si applicano a tutte le violazioni che prevedono il
    pagamento di una somma di denaro, anche se non sostituiscono una
    sanzione penale.
  • Eccezione: Non si applicano alle violazioni disciplinari (es. sanzioni interne in
    un'azienda o ente pubblico).

Atti di accertamento

Art. 13 - Atti di accertamento

  • Gli organi di controllo (es. Polizia Locale, ASL, ecc.) possono:
  • Assumere informazioni;
  • Fare ispezioni di luoghi (esclusa l'abitazione privata);
    o Fare rilievi fotografici e descrittivi;
    o Compiere altre operazioni tecniche.
  • Possono fare sequestri cautelari delle cose che potrebbero essere
    confiscate.
  • Il sequestro è sempre obbligatorio se:
    o Un veicolo o un natante (barca) circola senza assicurazione obbligatoria;
    · Un veicolo circola senza documento di circolazione.
  • Anche ufficiali e agenti di polizia giudiziaria possono accertare le violazioni e
    usare gli stessi poteri. In più:
  • Possono fare perquisizioni in luoghi diversi dall'abitazione, ma solo con
    autorizzazione del pretore, se non ci sono altri modi per ottenere prove.
  • Restano validi altri poteri di accertamento già previsti da leggi vigenti.

Contestazione e notificazione

Art. 14 - Contestazione e notificazione

  • 1º comma: La violazione deve essere contestata subito, quando possibile, sia
    al trasgressore che a chi è obbligato in solido
  • 2º comma: Se non è possibile la contestazione immediata:
    Legge 24 novembre 1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale
    -
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  • La notifica deve avvenire:
  • Entro 90 giorni per i residenti in Italia;
  • Entro 360 giorni per i residenti all'estero;
  • I termini partono dal giorno dell'accertamento.
  • 3º comma: Se gli atti vengono mandati all'autorità giudiziaria, i termini
    decorrono dalla data in cui l'autorità riceve gli atti.
  • 4º comma: Le regole di notifica seguono la legge. La notifica può essere fatta
    anche da un funzionario dell'amministrazione che ha accertato la violazione,
    seguendo le regole del codice di procedura civile.
  • 5° comma: Se la notifica non si può fare a mano, si usano le regole
    dell'articolo 137, comma 3 del codice di procedura civile.
  • 6º comma: Per i residenti all'estero, se non si conosce residenza, domicilio o
    dimora, la notifica non è obbligatoria. Tuttavia, resta valida la possibilità di
    pagare in misura ridotta fino alla scadenza del termine per l'opposizione.
  • 7º comma: Se la notifica non viene fatta nei termini previsti, l'obbligo di
    pagare decade per quella persona.

Accertamenti mediante analisi di campioni

Art. 15 - Accertamenti mediante analisi di campioni

  • 1º comma: Se per accertare la violazione si fa un'analisi di campioni (es.
    alimenti, bevande), il dirigente del laboratorio deve mandare l'esito
    all'interessato con raccomandata A/R.
  • 2º comma: L'interessato può chiedere una revisione dell'analisi, con un
    proprio consulente tecnico. Deve farlo:
  • Entro 15 giorni dalla comunicazione dell'esito;
  • Allegando copia dell'esito ricevuto.
  • 3º comma: L'inizio della revisione deve essere comunicato almeno 10 giorni
    prima all'interessato.
  • 4º comma: I risultati della revisione devono essere comunicati, sempre tramite
    raccomandata A/R, dal dirigente del laboratorio.
    Legge 24 novembre 1981, n. 689 - Modifiche al sistema penale
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