Biomeccanica normale e patologica del piede: osservazione clinica e trattamenti

Documento da Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia su Biomeccanica Normale e Patologica del Piede. Il Pdf esplora la biomeccanica del piede, trattando osservazione del paziente, trattamenti conservativi e chirurgici per deformità come l'equinismo e la sindrome pronatoria, utile per studenti universitari di medicina.

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Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia-Ortopedia#3-Prof.Conti-Funzione Normale e Patologica Del Piede
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Ortopedia e Traumatologia #3
Biomeccanica Normale e Patologica Del Piede
Prof. Conti-16/10/24-Autore prima parte: Nicol Di Marcantonio, Revisore prima parte Nicolò Bartoli
1.0 Introduzione
Quanto è stato fatto finora può essere considerato un’infarinatura dell’anatomia dello scheletro, in
particolare per quanto riguarda il piede. I presupposti di anatomia generale potrebbero non essere molto
solidi, ma risulta più importante conoscere l'anatomia funzionale. Ad esempio, quante sono le ossa che
costituiscono il piede? Sono 26, escludendo le ossa sesamoidi e quelle accessorie, che sono elementi
distinti. Nella struttura della caviglia, l'astragalo è posizionato nel mortaio. Anteriormente all'astragalo e al
calcagno si trova il cuboide, mentre davanti all’astragalo c'è lo scafoide o navicolare. Questo osso prende il
nome dalla sua forma che ricorda una piccola barca, simile allo scafoide carpale. Seguono i tre cuneiformi, i
cinque metatarsali e infine le dita del piede. L’alluce possiede due falangi, mentre le altre dita ne hanno tre.
Quali sono le funzioni del piede? Principalmente funge da base di appoggio, con discreta ampiezza e
solidità. Inoltre, è un importante elemento sensoriale. Nei pazienti diabetici con neuropatia degli arti
inferiori, la ridotta sensibilità alla pianta del piede può causare seri problemi di equilibrio, deambulazione e
mancanza di percezione degli elementi contundenti o lesivi.
Il docente sottolinea che questa lezione non si concentrerà tanto sui contenuti, i quali possono essere
approfonditi sui testi, quanto piuttosto su un metodo di osservazione e ragionamento. L’obiettivo
principale è imparare a osservare e ragionare. I concetti da studiare sono riportati nel libro. Il docente
scherza sulla mancata conoscenza delle ossa del piede e avvia un video “per rompere il ghiaccio”.
2.0 Osservazione del paziente
Il video mostra un primo piano dei piedi di una paziente. Il problema è che questa persona non gode di
buona salute, con particolari difficoltà legate ai suoi piedi. La prima cosa da fare è osservare attentamente,
un'abilità che è fondamentale per chi si appresta a diventare medico. È necessario chiedersi: cosa si sta
osservando? Di cosa si tratta? Qual è il nome da attribuire a ciò che si vede? Successivamente, ci si deve
domandare perché il paziente si è rivolto a noi, quali sono le sue necessità e quali problemi potrebbe avere,
anche quelli di cui non si rende conto.
In questo caso, si tratta di una paziente di sesso femminile, presumibilmente oltre i 60 anni, come indicato
dal colore della cute e altri piccoli dettagli. La camminata appare poco propulsiva, simile a quella dei
palombari, i quali, indossando lo scafandro con pesi, camminavano in modo goffo nei fondali oceanici. Si
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nota anche una deformità delle dita, particolarmente accentuata a destra, dove il secondo dito è
sovrapposto all'alluce. È possibile ipotizzare che il secondo dito si sia sollevato, lasciando libero l’alluce di
spostarsi sotto, oppure che sia stato l’alluce, spostandosi con forza, a causare questa situazione. Quando si
osserva la pianta del piede, è verosimile la presenza di callosità plantari, segni di sovraccarico. Tuttavia,
data la camminata poco propulsiva, queste callosità potrebbero essersi ridotte nel tempo, poiché il
paziente, camminando in modo simile a un palombaro, non esercita le forze di frizione tangenziale che di
solito producono lesioni da ipercheratosi. Questa osservazione permette di trarre numerose deduzioni e
conclusioni.
Si parte da un concetto espresso nella seconda slide: "Non è in Tommaso d'Aquino o in Aristotele che il vero
realista trova ciò che è importante dire sulla realtà, ma nelle cose stesse." Questo rappresenta un invito
all'osservazione diretta della realtà e a lasciarsi guidare da ciò che viene osservato. Un'altra riflessione
significativa riguarda il metodo della sapienza: "Il metodo della sapienza consiste nel far emergere le
domande e nel dare un'eventuale risposta a queste domande. Nulla è più inutile di una risposta adatta a
una domanda che non viene posta."
Quindi, è preferibile suscitare curiosità e domande, non necessariamente con l'obiettivo dell'esame. Le
risposte utili possono essere trovate nei testi, ma è altrettanto importante lasciare aperte delle questioni
che, con il tempo e attraverso la pratica, troveranno una risposta più solida e consolidata rispetto a un
concetto appreso superficialmente senza comprenderne l'origine.
Caso clinico 2
Procedendo, si può osservare un caso clinico che invita alla descrizione e all'analisi. Fortunatamente, casi
simili non sono frequenti, ma rappresentano un esempio di ciò che può accadere. In questi casi ci si può
chiedere: "Cosa devo fare? Di cosa si tratta?" Si può anche arrivare a domandarsi: "È necessario
intervenire? Esiste qualcosa che possa essere fatto?"
Un esempio concreto può essere l’osservazione di una differenza tra due piedi. In una fotografia che ritrae
due casi clinici, è evidente che i piedi presentano differenze significative: uno appare più spianato, mentre
l’altro è maggiormente sollevato, con il collo del piede che si discosta di più dal suolo. Inoltre, uno dei due
alluci presenta una deformità più accentuata rispetto all’altro. La domanda che potrebbe sorgere è: "Esiste
una correlazione tra la posizione del piede (più o meno sollevato) e le deformità delle dita?" Generalmente,
una correlazione è presente. Inoltre, è possibile dedurre informazioni dal posizionamento delle lesioni
ipercheratosiche sulla pianta del piede. Da queste lesioni, che si possono considerare sinonimi di calli, si
possono trarre deduzioni sul funzionamento del piede. Una domanda da porsi è: "Posso intervenire in
qualche modo affinché il piede funzioni meglio e, di conseguenza, riduca la formazione di callosità?" Questo
ragionamento può essere paragonato alla manutenzione di un’automobile: si può agire in modo da ridurre
l'usura delle gomme e risparmiare, ad esempio, sui costi di convergenza.
Un altro caso di riflessione riguarda la correlazione tra le lesioni e altri sintomi. Per esempio, una paziente
potrebbe presentare deformità dell’alluce accompagnata da caviglie e piedi edematosi o da una cute
discromica e distrofica. È importante considerare che ciò che accade ai piedi spesso è legato a disturbi più
complessi. L’iperpigmentazione della cute alle caviglie e ai piedi può indicare, ad esempio, un disturbo
circolatorio, e questi aspetti devono essere presi in considerazione nell’analisi complessiva del paziente.

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Introduzione alla Biomeccanica del Piede

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia-Ortopedia#3-Prof.Conti-Funzione Normale e Patologica Del Piede Ortopedia e Traumatologia #3 Biomeccanica Normale e Patologica Del Piede Prof. Conti-16/10/24-Autore prima parte: Nicol Di Marcantonio, Revisore prima parte Nicolò Bartoli

Anatomia Funzionale del Piede

1.0 Introduzione Quanto è stato fatto finora può essere considerato un'infarinatura dell'anatomia dello scheletro, in particolare per quanto riguarda il piede. I presupposti di anatomia generale potrebbero non essere molto solidi, ma risulta più importante conoscere l'anatomia funzionale. Ad esempio, quante sono le ossa che costituiscono il piede? Sono 26, escludendo le ossa sesamoidi e quelle accessorie, che sono elementi distinti. Nella struttura della caviglia, l'astragalo è posizionato nel mortaio. Anteriormente all'astragalo e al calcagno si trova il cuboide, mentre davanti all'astragalo c'è lo scafoide o navicolare. Questo osso prende il nome dalla sua forma che ricorda una piccola barca, simile allo scafoide carpale. Seguono i tre cuneiformi, i cinque metatarsali e infine le dita del piede. L'alluce possiede due falangi, mentre le altre dita ne hanno tre.

Funzioni e Sensorialità del Piede

Quali sono le funzioni del piede? Principalmente funge da base di appoggio, con discreta ampiezza e solidità. Inoltre, è un importante elemento sensoriale. Nei pazienti diabetici con neuropatia degli arti inferiori, la ridotta sensibilità alla pianta del piede può causare seri problemi di equilibrio, deambulazione e mancanza di percezione degli elementi contundenti o lesivi.

Metodo di Osservazione e Ragionamento

Il docente sottolinea che questa lezione non si concentrerà tanto sui contenuti, i quali possono essere approfonditi sui testi, quanto piuttosto su un metodo di osservazione e ragionamento. L'obiettivo principale è imparare a osservare e ragionare. I concetti da studiare sono riportati nel libro. Il docente scherza sulla mancata conoscenza delle ossa del piede e avvia un video "per rompere il ghiaccio".

Osservazione del Paziente

2.0 Osservazione del paziente Il video mostra un primo piano dei piedi di una paziente. Il problema è che questa persona non gode di buona salute, con particolari difficoltà legate ai suoi piedi. La prima cosa da fare è osservare attentamente, un'abilità che è fondamentale per chi si appresta a diventare medico. È necessario chiedersi: cosa si sta osservando? Di cosa si tratta? Qual è il nome da attribuire a ciò che si vede? Successivamente, ci si deve domandare perché il paziente si è rivolto a noi, quali sono le sue necessità e quali problemi potrebbe avere, anche quelli di cui non si rende conto.

Analisi della Camminata e Deformità

In questo caso, si tratta di una paziente di sesso femminile, presumibilmente oltre i 60 anni, come indicato dal colore della cute e altri piccoli dettagli. La camminata appare poco propulsiva, simile a quella dei palombari, i quali, indossando lo scafandro con pesi, camminavano in modo goffo nei fondali oceanici. Si 1Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia-Ortopedia#3-Prof.Conti-Funzione Normale e Patologica Del Piede nota anche una deformità delle dita, particolarmente accentuata a destra, dove il secondo dito è sovrapposto all'alluce. È possibile ipotizzare che il secondo dito si sia sollevato, lasciando libero l'alluce di spostarsi sotto, oppure che sia stato l'alluce, spostandosi con forza, a causare questa situazione. Quando si osserva la pianta del piede, è verosimile la presenza di callosità plantari, segni di sovraccarico. Tuttavia, data la camminata poco propulsiva, queste callosità potrebbero essersi ridotte nel tempo, poiché il paziente, camminando in modo simile a un palombaro, non esercita le forze di frizione tangenziale che di solito producono lesioni da ipercheratosi. Questa osservazione permette di trarre numerose deduzioni e conclusioni.

Importanza dell'Osservazione Diretta

Si parte da un concetto espresso nella seconda slide: "Non è in Tommaso d'Aquino o in Aristotele che il vero realista trova ciò che è importante dire sulla realtà, ma nelle cose stesse." Questo rappresenta un invito all'osservazione diretta della realtà e a lasciarsi guidare da ciò che viene osservato. Un'altra riflessione significativa riguarda il metodo della sapienza: "Il metodo della sapienza consiste nel far emergere le domande e nel dare un'eventuale risposta a queste domande. Nulla è più inutile di una risposta adatta a una domanda che non viene posta."

Curiosità e Domande nella Pratica Medica

Quindi, è preferibile suscitare curiosità e domande, non necessariamente con l'obiettivo dell'esame. Le risposte utili possono essere trovate nei testi, ma è altrettanto importante lasciare aperte delle questioni che, con il tempo e attraverso la pratica, troveranno una risposta più solida e consolidata rispetto a un concetto appreso superficialmente senza comprenderne l'origine.

Caso Clinico e Analisi delle Deformità

Caso clinico 2 Procedendo, si può osservare un caso clinico che invita alla descrizione e all'analisi. Fortunatamente, casi simili non sono frequenti, ma rappresentano un esempio di ciò che può accadere. In questi casi ci si può chiedere: "Cosa devo fare? Di cosa si tratta?" Si può anche arrivare a domandarsi: "È necessario intervenire? Esiste qualcosa che possa essere fatto?"

Correlazione tra Posizione del Piede e Deformità

Un esempio concreto può essere l'osservazione di una differenza tra due piedi. In una fotografia che ritrae due casi clinici, è evidente che i piedi presentano differenze significative: uno appare più spianato, mentre l'altro è maggiormente sollevato, con il collo del piede che si discosta di più dal suolo. Inoltre, uno dei due alluci presenta una deformità più accentuata rispetto all'altro. La domanda che potrebbe sorgere è: "Esiste una correlazione tra la posizione del piede (più o meno sollevato) e le deformità delle dita?" Generalmente, una correlazione è presente. Inoltre, è possibile dedurre informazioni dal posizionamento delle lesioni ipercheratosiche sulla pianta del piede. Da queste lesioni, che si possono considerare sinonimi di calli, si possono trarre deduzioni sul funzionamento del piede. Una domanda da porsi è: "Posso intervenire in qualche modo affinché il piede funzioni meglio e, di conseguenza, riduca la formazione di callosità?" Questo ragionamento può essere paragonato alla manutenzione di un'automobile: si può agire in modo da ridurre l'usura delle gomme e risparmiare, ad esempio, sui costi di convergenza.

Lesioni e Sintomi Complessi del Piede

Un altro caso di riflessione riguarda la correlazione tra le lesioni e altri sintomi. Per esempio, una paziente potrebbe presentare deformità dell'alluce accompagnata da caviglie e piedi edematosi o da una cute discromica e distrofica. È importante considerare che ciò che accade ai piedi spesso è legato a disturbi più complessi. L'iperpigmentazione della cute alle caviglie e ai piedi può indicare, ad esempio, un disturbo circolatorio, e questi aspetti devono essere presi in considerazione nell'analisi complessiva del paziente. 2Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia-Ortopedia#3-Prof.Conti-Funzione Normale e Patologica Del Piede

La Biomeccanica del Piede

3.0 La biomeccanica del piede Si entra dunque in un campo che riguarda la biomeccanica, un argomento che può risultare più chiaro agli specializzandi in ortopedia, ma che rappresenta comunque un ragionamento utile per tutti. Questo approccio può essere particolarmente importante per coloro che sono abituati a concentrarsi su dati come l'emoglobina glicata o l'elettroforesi sieroproteica, che appartengono a mondi distanti da quello della biomeccanica.

Terminologia e Diagnosi Corretta

Osservando un paziente, è importante attribuire correttamente ciò che si vede. Si tratta di valgismo o eversione? Utilizzare il termine corretto è fondamentale per avere una comprensione chiara e per poter comunicare efficacemente con i colleghi. Nello studio del funzionamento del piede, la radiografia sottocarico è indispensabile, poiché fornisce una visione comparativa del piede in posizione funzionale. Questa si esegue con una proiezione dorso-plantare e una latero-mediale in carico, utile soprattutto nei casi in cui siano presenti deformità costituzionali. Tuttavia, le radiografie standard del piede presentano una notevole sovrapposizione degli elementi scheletrici, il che rende necessario l'uso di una proiezione obliqua, che permette di distinguere meglio le ossa, identificando fratture o osteolisi.

Radiografie del Piede in Carico

RX PIEDI IN CARICO (APPOGGIO BIPODALICO RIGOROSO) RX PIEDI IN CARICO (APPOGGIO BIPODALICO RIGOROSO) ORTOSTAS

In caso di dolore al piede, anche per un medico di medicina generale, richiedere una radiografia del singolo piede, comprensiva di proiezione dorso-plantare e obliqua, è sempre utile. Tuttavia, in presenza di deformità come alluce valgo o dita a martello, è preferibile richiedere una radiografia dei piedi in carico, che è comparativa per definizione e permette di confrontare entrambi i piedi. Questo tipo di radiografia è essenziale per osservare eventuali differenze funzionali tra i due piedi, similmente a come un oculista esamina entrambi gli occhi per una valutazione completa.

Proiezione Obliqua e Patologie del Piede

RX proiezione obliqua Quando si ricercano patologie come un neuroma tramite ecografia, l'esame comparativo è fondamentale, poiché permette di verificare la presenza del problema in entrambi i piedi. Invece, per una frattura, non è necessario esaminare l'altro piede. Per quanto riguarda le patologie del piede, circa l'80-90% ha 3Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia-Ortopedia#3-Prof.Conti-Funzione Normale e Patologica Del Piede un'eziopatogenesi meccanica, mentre il restante 10-20% può avere origini infiammatorie, neoplastiche, neurologiche o post-traumatiche. In ogni caso, un'alterazione biomeccanica sarà sempre presente, sia come causa primaria sia come conseguenza di altre patologie, come l'infiammazione articolare in un piede reumatoide.

Le Teorie Biomeccaniche

4.0 Le teorie biomeccaniche La funzione del piede è quella di fornire una base di appoggio nella stazione eretta, di agire come ammortizzatore durante la deambulazione, di fungere da leva propulsiva e di servire come meccanismo antigravitario. Per svolgere queste funzioni, il piede deve adattarsi al terreno, il che richiede una certa mobilità articolare. La sua solidità è garantita dallo scheletro e dalle strutture capsulo-legamentose, mentre le teorie tradizionali, come quella del tripode (che identifica tre punti d'appoggio: calcagno, testa del primo e del quinto metatarsale), sono ormai superate.

Funzioni e Struttura del Piede

FUNZIONI DEL PIEDE

  • 1 - Base di appoggio nella stazione eretta
  • 2 -Ammortizzatore nella deambulazione
  • 3 -Leva utile alla propulsione
  • 4 -Servomeccanismo antigravitario

IL PIEDE COME BASE DI APPOGGIO

  • Adattabilità al terreno mobilità articolare
  • Solidità ossea capsulolegamentosa muscolare (?)
  • Ampiezza stabilità distribuzione del carico

LA STRUTTURA PODALICA COME "TRIPODE" (Farabeuf)

  • 3 PUNTI D'APPOGGIO - CALCAGNO-MT1-MT5
  • 3 ARCHI - LONGITUDINALE MEDIALE - LONGITUDINALE LATERALE - TRASVERSO ANTERIORE ( ??? )
  • Diatriba riguardo a collocazione astragalo (sovrastruttura o parte del mediale)

LA STRUTTURA PODALICA COME STRUTTURA A "CAPRIATE" (Dudley Morton)

Barra Barra Tirante

FORMULA DI CARICO METATARSALE (Distribuz. dei carichi sull'avamp.) 2 + 1 ++ 1 + 1 + 1 SESAMOIDI MT2 MT3 MT4 MT5 ALLUCE N.B. E' una formula STATICA 4

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