Questionari e test per la valutazione dello sviluppo linguistico nei bambini

Documento sui Questionari per la valutazione dello sviluppo comunicativo e linguistico nei bambini. Il Pdf, utile per studenti universitari di Psicologia, descrive strumenti come ASCB, PVB, CCC-2, ICS-I, FOCUS-I, PCGO e TROG-2, con dettagli su somministrazione e calcolo del punteggio.

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QUESTIONARI !
0 - 3 ANNI
Questi sono degli strumenti di osservazione indiretta ossia standardizzati con dati e valori
normativi con cui confrontare le prestazioni del bambino esaminato per stabilire se si collocano in
norma oppure no. Possiamo ottenere sia informazioni quantitative che qualitative.!
Vengono chiamati strumenti di osservazione indiretta perché vengono compilati da adulti non
esperti (genitori, educatori) che hanno più possibilità di osservare le competenze comunicative del
bambino, rispetto a una persona estranea (clinico).!
Sotto i 3 anni si preferisce somministrare tali questionari per due motivi:!
-i bambini in questa fascia d’età comunicano principalmente in contesti familiari, quindi c’è il
rischio che in un contesto clinico si inibiscano troppo.!
-è dicile che a quest’età collaborino per una valutazione proprio testuale.!
ASCB -> abilità socio-conversazionali del bambino 12 -36 mesi
L’obiettivo di questo questionario è raccogliere informazioni sul livello di sviluppo delle abilità
socio-conversazionali (verbali e non verbali) del bambino, in contesti familiari e non.!
È composto da 25 quesiti suddivisi in 2 scale:!
-scala di assertività -> che rappresenta la capacità del bambino di avviare in maniera spontanea
uno scambio comunicativo e quindi la capacità di fare domande, fare richieste e fare proposte.!
-scala di responsivItá -> che rappresenta la capacità del bambino di rispondere a delle domande
/ richieste fatte dalle persone e di mantenere per più turni conversazionali lo stesso tema /
argomento. !
PVB -> primo vocabolario del bambino 8 - 36 mesi
L’obiettivo è quello di raccogliere informazioni sul livello di sviluppo delle competenze
comunicative e linguistiche nei primi anni di vita.!
Esiste una forma completa -> che si utilizza più nella clinica.!
una forma breve -> utilizzata per gli screening.!
PVB -> Scheda gesti e parole 8 -24 mesi
Obbiettivo -> raccogliere informazioni sulla comprensione e sullo sviluppo lessicale (produzione di
parole, uso di azioni, gesti e gioco simbolico).!
Nella sezione di lista di parole vengono segnate le parole prodotte dal bambino e come vengono
prodotte. Capisce e dice !
PVB -> Scheda parole e frasi 18 - 36 mesi
Struttura simile alla scheda gesti e parole ma in più vi sono le sezioni per indagare uso della
grammatica e delle frasi nel bambino.!
Per la somministrazione non devono passare + di due settimane (la prima per osservare, la
seconda per compilare il questionario).!
Calcolo punteggio in:!
-percentuale !
-età di sviluppo -> a che età corrisponde la prestazione del bambino?!
-quoziente di sviluppo -> età di sviluppo : età cronologica x 100. Il cat-o è < 50.!
3 - 6 ANNI
CCC-2 -> valutazione delle frequenza con cui i diversi comportamenti si manifestano.!
ICS-I (scala di intelligibilità in contesto) -> valutare l’intelligibilità del bambino rispetto a 7
interlocutori.!
FOCUS-I -> misura di partecipazione comunicativa.!
COME SCELGO I TEST?
Ambito dello sviluppo linguistico valutato (comprensione, produzione)!
Area linguistica valutata (fonologia, lessico, morfologia, sintassi)!
Età di riferimento (determinate capacità si sviluppano in una particolare fase evolutiva)!
Durata di somministrazione (richiesta di capacità attentive)!
Capacità necessarie per poter arontare la valutazione (tempi di attenzione minimi, abilità
espressive...)!
Quando non posso usare le prove standardizzate?
Età se un bambino arriva dagli psicologi già con dei test di livello, test di sviluppo psicomotorio
con delle scale linguistiche con punteggio molto basso, es. bambino di 6 anni ma in scala 24 mesi
non possiamo pensare di fare un test per la sua età perché abbiamo già delle indicazioni.!
Instabilità e disregolazione del comportamento; in questo caso osservo e lavoro in aiuto con
altre figure sulla regolazione del comportamento ad esempio delle strategie.!
Disturbi dell'integrazione visuo-percettiva o dicoltà motorie.!
Bambino che non parla.!
Bambini stranieri o bilingui dove ci sono pochi punteggi normativi ricavati su quest’ultimi. Per!
esempio quando si fa un PVB a un bambino bilingue bisognerebbe farlo in entrambe le lingue
proprio perché il test è stato costruito sulle parole che hanno un alta frequenza e che emergono
prima nella popolazione italiana.!
LEZIONE 1
Premessa: prima di arrivare a noi il bambino passa del NPI che fa un anamnesi e una valutazione
neurologica; solo dopo decide a quale professionista inviarlo.!
Nel bambino piccolo (4-5 anni) il primo incontro è con lo psicomotricista che fa sia un
osservazione di gioco sia dei test di sviluppo, mentre la scala cognitiva la fa la NPI o lo psicologo.
Un esempio di scala cognitiva da usare in questo caso è la WIPS III IV con vari sub-test sull’area
linguistica, viso-spaziale, memoria di lavoro e velocità di lavorazione che sono tutte funzioni
esecutive. Le funzioni esecutive sono: i vari tipi di attenzione, memoria uditiva e visiva di lavoro,
memoria a breve termine, inibizione del gesto e del pensiero, il passaggio da un compito all’altro
(molto correlato all’inibizione), capacità di eseguire più compiti contemporaneamente e
discriminazione uditiva. !
Disturbi fonetico-fonologico -> andiamo a valutare l’area fonetico fonologica senza test
attraverso l’intelligibilità ascoltando e osservando il bambino (anche quando facciamo un test). La
prima cosa da fare è valutare il bambino quando parla cioè la produzione linguistica (linguaggio
espressivo, area espressiva di linguaggio, output), poi si andrà a valutare la comprensione (area
recettiva, imput). Nella parte di ripetizione di parole, non parole e di frasi entra tanto in gioco la
memoria di lavoro fonologica che valuta in qualche modo sia l’ingresso che l’uscita. !
Quali sono i domini / livelli che valutiamo in entrata e in uscita?!
Entrata -> vocabolario, livello semantico-lessicale in comprensione di:!
-foni fonemi (suoni) con la prova di discriminazione fonologica o discriminazione uditiva attraverso
coppie minime di parole che variano per un solo fonema. Se il bambino non va bene in questa
prova lo diremo alla NPI che lo manderà poi se necessario dall’otorinolaringoiatra, che poi lo
manderà dall’audiometrista per fare un esame audiometrico o / e impedenziometrico per capire se
c’è una sordità, se questa è trasmissiva (quindi temporanea da otiti con una via aerea bassa e una
via ossea alta) quindi capiremo che il bambino ha o ha avuto una storia particolare di otiti proprio
nel periodo di valutazione del linguaggio.!
-parole -> con test standardizzati che ci danno una valutazione sia qualitativa che quantitativa
(oggettiva) e che sottoponiamo sempre allo stesso modo seguendo regole del manuale. In realtà
se vi è la necessità di non seguire proprio alla lettera quest’ultime, dobbiamo riportare tale
cambiamento nella relazione, tale per cui i punteggi quantitativi che ottengo non hanno valore (se
non qualitativo). Es. si è ritenuto necessario somministralo in queste modalità per questo e questo
motivo, dall’analisi qualitativa emerge che..!
Uscita -> vocabolario, livello semantico-lessicale in produzione di:!
-foni fonemi -> attraverso ripetizione di parole, un test di denominazione per segnare come
pronuncia tali parole e un campione di eloquio spontaneo (PFLI test solo qualitativo, FON FUN,
BVL test di denominazione e articolazione per i più piccoli e dai 6 anni in su solo denominazione

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QUESTIONARI 0 - 3 ANNI

Questi sono degli strumenti di osservazione indiretta ossia standardizzati con dati e valori normativi con cui confrontare le prestazioni del bambino esaminato per stabilire se si collocano in norma oppure no. Possiamo ottenere sia informazioni quantitative che qualitative. Vengono chiamati strumenti di osservazione indiretta perché vengono compilati da adulti non esperti (genitori, educatori) che hanno più possibilità di osservare le competenze comunicative del bambino, rispetto a una persona estranea (clinico). Sotto i 3 anni si preferisce somministrare tali questionari per due motivi:

  • i bambini in questa fascia d'età comunicano principalmente in contesti familiari, quindi c'è il rischio che in un contesto clinico si inibiscano troppo.
  • è difficile che a quest'età collaborino per una valutazione proprio testuale.

ASCB: Abilità Socio-Conversazionali del Bambino (12-36 mesi)

L'obiettivo di questo questionario è raccogliere informazioni sul livello di sviluppo delle abilità socio-conversazionali (verbali e non verbali) del bambino, in contesti familiari e non. È composto da 25 quesiti suddivisi in 2 scale:

  • scala di assertività -> che rappresenta la capacità del bambino di avviare in maniera spontanea uno scambio comunicativo e quindi la capacità di fare domande, fare richieste e fare proposte.
  • scala di responsivItá -> che rappresenta la capacità del bambino di rispondere a delle domande / richieste fatte dalle persone e di mantenere per più turni conversazionali lo stesso tema / argomento.

PVB: Primo Vocabolario del Bambino (8-36 mesi)

L'obiettivo è quello di raccogliere informazioni sul livello di sviluppo delle competenze comunicative e linguistiche nei primi anni di vita. Esiste una forma completa -> che si utilizza più nella clinica. una forma breve -> utilizzata per gli screening.

PVB: Scheda Gesti e Parole (8-24 mesi)

Obbiettivo -> raccogliere informazioni sulla comprensione e sullo sviluppo lessicale (produzione di parole, uso di azioni, gesti e gioco simbolico). Nella sezione di lista di parole vengono segnate le parole prodotte dal bambino e come vengono prodotte. Capisce e dice

PVB: Scheda Parole e Frasi (18-36 mesi)

Struttura simile alla scheda gesti e parole ma in più vi sono le sezioni per indagare uso della grammatica e delle frasi nel bambino. Per la somministrazione non devono passare + di due settimane (la prima per osservare, la seconda per compilare il questionario). Calcolo punteggio in:

  • percentuale
  • età di sviluppo -> a che età corrisponde la prestazione del bambino?
  • quoziente di sviluppo -> età di sviluppo : età cronologica x 100. Il cat-off è < 50.

QUESTIONARI 3 - 6 ANNI

CCC-2 -> valutazione delle frequenza con cui i diversi comportamenti si manifestano. ICS-I (scala di intelligibilità in contesto) -> valutare l'intelligibilità del bambino rispetto a 7 interlocutori. FOCUS-I -> misura di partecipazione comunicativa.

COME SCELGO I TEST?

  • Ambito dello sviluppo linguistico valutato (comprensione, produzione)
  • Area linguistica valutata (fonologia, lessico, morfologia, sintassi)
  • Età di riferimento (determinate capacità si sviluppano in una particolare fase evolutiva)
  • Durata di somministrazione (richiesta di capacità attentive)
  • Capacità necessarie per poter affrontare la valutazione (tempi di attenzione minimi, abilità espressive ... )

Quando non posso usare le prove standardizzate?

  • Età se un bambino arriva dagli psicologi già con dei test di livello, test di sviluppo psicomotorio con delle scale linguistiche con punteggio molto basso, es. bambino di 6 anni ma in scala 24 mesi non possiamo pensare di fare un test per la sua età perché abbiamo già delle indicazioni.
  • Instabilità e disregolazione del comportamento; in questo caso osservo e lavoro in aiuto con altre figure sulla regolazione del comportamento ad esempio delle strategie.
  • Disturbi dell'integrazione visuo-percettiva o difficoltà motorie.
  • Bambino che non parla.
  • Bambini stranieri o bilingui dove ci sono pochi punteggi normativi ricavati su quest'ultimi. Per esempio quando si fa un PVB a un bambino bilingue bisognerebbe farlo in entrambe le lingue proprio perché il test è stato costruito sulle parole che hanno un alta frequenza e che emergono prima nella popolazione italiana.

LEZIONE 1

Premessa: prima di arrivare a noi il bambino passa del NPI che fa un anamnesi e una valutazione neurologica; solo dopo decide a quale professionista inviarlo. Nel bambino piccolo (4-5 anni) il primo incontro è con lo psicomotricista che fa sia un osservazione di gioco sia dei test di sviluppo, mentre la scala cognitiva la fa la NPI o lo psicologo. Un esempio di scala cognitiva da usare in questo caso è la WIPS III IV con vari sub-test sull'area linguistica, viso-spaziale, memoria di lavoro e velocità di lavorazione che sono tutte funzioni esecutive. Le funzioni esecutive sono: i vari tipi di attenzione, memoria uditiva e visiva di lavoro, memoria a breve termine, inibizione del gesto e del pensiero, il passaggio da un compito all'altro (molto correlato all'inibizione), capacità di eseguire più compiti contemporaneamente e discriminazione uditiva.

Disturbi fonetico-fonologico

Disturbi fonetico-fonologico -> andiamo a valutare l'area fonetico fonologica senza test attraverso l'intelligibilità ascoltando e osservando il bambino (anche quando facciamo un test). La prima cosa da fare è valutare il bambino quando parla cioè la produzione linguistica (linguaggio espressivo, area espressiva di linguaggio, output), poi si andrà a valutare la comprensione (area recettiva, imput). Nella parte di ripetizione di parole, non parole e di frasi entra tanto in gioco la memoria di lavoro fonologica che valuta in qualche modo sia l'ingresso che l'uscita.

Domini e livelli di valutazione

Quali sono i domini / livelli che valutiamo in entrata e in uscita? Entrata -> vocabolario, livello semantico-lessicale in comprensione di:

  • foni fonemi (suoni) con la prova di discriminazione fonologica o discriminazione uditiva attraverso coppie minime di parole che variano per un solo fonema. Se il bambino non va bene in questa prova lo diremo alla NPI che lo manderà poi se necessario dall'otorinolaringoiatra, che poi lo manderà dall'audiometrista per fare un esame audiometrico o / e impedenziometrico per capire se c'è una sordità, se questa è trasmissiva (quindi temporanea da otiti con una via aerea bassa e una via ossea alta) quindi capiremo che il bambino ha o ha avuto una storia particolare di otiti proprio nel periodo di valutazione del linguaggio.
  • parole -> con test standardizzati che ci danno una valutazione sia qualitativa che quantitativa (oggettiva) e che sottoponiamo sempre allo stesso modo seguendo regole del manuale. In realtà se vi è la necessità di non seguire proprio alla lettera quest'ultime, dobbiamo riportare tale cambiamento nella relazione, tale per cui i punteggi quantitativi che ottengo non hanno valore (se non qualitativo). Es. si è ritenuto necessario somministralo in queste modalità per questo e questo motivo, dall'analisi qualitativa emerge che ..

Uscita -> vocabolario, livello semantico-lessicale in produzione di:

  • foni fonemi -> attraverso ripetizione di parole, un test di denominazione per segnare come pronuncia tali parole e un campione di eloquio spontaneo (PFLI test solo qualitativo, FON FUN, BVL test di denominazione e articolazione per i più piccoli e dai 6 anni in su solo denominazioneperché si da per scontato che l'aspetto fonetico fonologico sia compensato, BVL con la prova di eloquio narrativo).
  • parole con test standardizzati in denominazione di parole.

Quando il bambino è ancora più piccolo si valutano le frasi in comprensione, in produzione che possiamo valutare con la ripetizione di frasi oppure con un campione di eloquio narrativo (racconti di storie e sequenze es BVL 4-12) che sia consistente (minimo 200 unità).

Disturbi primari e secondari del linguaggio

Disturbi primari di linguaggio -> che non dipende da nessun altra patologia o problema, a livello sensoriale abbiamo tutto nella norma (si intende l'udito). Disturbi secondari del linguaggio -> che dipendono da altre patologie: palatoschisi, malformazioni, autismo, sordità (sopratutto se il bambino nasce con tale problema). A volte quando c'è una gravità di disturbo del linguaggio tale che non è giustificata dalla patologia primaria c'è una comorbidità es. se abbiamo un bambino con disturbo fonetico-fonologico che parla in modo incomprensibile e magari ha anche un'altra patologia probabilmente quel disturbo fonetico-fonologico incomprensibile non è dipeso tutto da parte della patologia primaria.

BVL 4 - 12: Batteria per la Valutazione del Linguaggio

BVL 4 - 12-> batteria per la valutazione del linguaggio. È una batteria testistica costituita da diverse prove che valutano sia il linguaggio ricettivo che quello espressivo a vari livelli e in ripetizione

PRODUZIONE: Denominazione e Articolazione (4 - 6 anni, 11 mesi + parte qualitativa)

  • obbiettivo -> valuta la capacità di bambini dal 4 anni al 6 anni e 11 mesi di età di accedere a parole target nel proprio lessico mentale e di articolarle correttamente.

struttura-> 77 item a colori, 10 s a disposizione somministrazione:

  • 3 item di prova -> in tutti e tre i casi, se il bambino non produce la parola attesa dall'esaminatore, quest'ultimo gliela può fornire e gli chiede di ripeterla ad alta voce.
  • nel caso in cui il bambino non riesca a fornire la parola corrispondente all'immagine stimolo, l'esaminatore gliela dice e poi chiede di ripeterla ad alta voce; oppure dire "guarda cosa indica la freccia" quando il bambino dice una parte dell'oggetto Quanto ripetuto dal bambino deve essere trascritto fedelmente. Se il bambino fornisce una risposta non adeguata in quanto identifica una parte dello stimolo (ad esempio, unghia al posto di dito), gli si chiede di riformulare la risposta. I diminutivi (ad esempio, trenino al posto di treno) vengono considerati corretti.
  • nel caso di 5 risposte consecutive errate o non fornite in denominazione, il conteggio del punteggio in denominazione viene interrotto ma si procede con il test prendendo il punteggio per l'articolazione. Nel caso in cui cl siano 5 errori consecutivi in articolazione il test non si Interrompe.

attribuzione punteggio -> si somma il totale delle risposte corrette in denominazione (indipendentemente dalla correttezza articolatoria), la stessa cosa vale per il punteggio di Articolazione. Poi in particolare: Il punteggio di Denominazione -> è relativo alla capacità di selezionare nel lessico mentale e produrre la parola corretta. Viene calcolato sommando tutte le volte che il bambino ha denominato correttamente una figura stimolo. In particolare, si assegna 1 punto per ogni immagine correttamente denominata e 0 punti per ogni immagine per cui è stato fornito un nome/verbo sbagliato o non è stata fornita alcuna risposta. Il punteggio finale è dato dalla somma delle risposte corrette fornite. Verrà assegnato 1 punto sia in caso di risposta corretta e ben articolata (ad esempio, mucca) sia in caso di risposta corretta ma non adeguata da un punto di vista articolatorio (*mutta).

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