Slide dall'Università degli Studi di Torino su Valutare gli apprendimenti scolastici. Dal conseguimento degli obiettivi al potenziamento cognitivo. Il Pdf esplora l'"authentic assessment" e la costruzione di rubriche valutative per la definizione dei livelli di competenza, utile per studenti universitari di Psicologia.
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Valutare gli apprendimenti scolastici. Dal conseguimento degli obiettivi al potenziamento cognitivo. Roberto Trinchero Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it Slides disponibili su www.edurete.org Ver. 05.02.13 1Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino , L
«Authentic assessment» valutazione autentica - « ... [si realizza] quando ancoriamo il controllo [valutativo] al tipo di lavoro che le persone concrete fanno, piuttosto che sollecitare solo risposte facili da calcolare con procedure semplici. La valutazione autentica è un vero accertamento della prestazione perché da essa capiamo se gli studenti possono, in modo intelligente, usare ciò che hanno appreso in situazioni che si avvicinano a situazioni [di vita reale] in cui essi si potrebbero trovare, attualmente o quando saranno adulti» Wiggins G. P. (1998). Educative assessment: Designing assessments to inform and improve student performance. San Francisco: Jossey-Bass Publishers, p. 21. 2Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino , L
«Authentic assessment» valutazione autentica . Si focalizza sulle reali capacità di: Pensiero critico; Soluzione di problemi (non «scolastici»); Metacognizione; Creatività; Efficienza nelle prestazioni; Lavoro in gruppo; Ragionamento; Apprendimento permanente. Arter J .- Bond L., 1996, Why is assessment changing, in R. E. Blum, & J. A. Arter (Eds.), A handbook for student performance assessment in an era of restructuring, Alexandria, VA: Association for Supervision and Curriculum Development. 3Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Il DM 9 del 27 gennaio 2010: tre livelli di competenza (2) Livelli relativi all'acquisizione delle competenze|di ciascun asse: Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note. mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e d saper applicare regole e procedure fondamentali - Esecutore, in situazioni semplici (problemi chiusi) Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite -> Competente, in situazioni note e complesse (problemi aperti, già affrontati in quella forma) Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinionile assumere autonomamente decisioni consapevoli -> Competente, anche in situazioni non note e complesse (problemi aperti, mai affrontati in quella forma) 4Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
… Come si progetta (e si costruisce) una buona prova di valutazione? 5Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Progettare una prova di valutazione 7 passo 1 (1) Definire gli obiettivi di apprendimento (ed eventuali sotto-obiettivi) di cui la prova intende rilevare il raggiungimento, in termini di conoscenze/abilità. oppure Definire le competenze di cui la prova intende rilevare gli indicatori. 6Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Cosa si valuta? Valutazione di conoscenze/abilità di competenze 7Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Per una corretta formulazione degli obiettivi valutativi ... 1 Distinguere ciò che è obiettivo di apprendimento da ciò che non lo è; Distinguere tra obiettivi generali e obiettivi specifici; Dare agli obiettivi di apprendimento una formulazione "operativa". 8Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Obiettivo di apprendimento o no? Salvaguardare e tutelare l'ambiente il patrimonio boschivo Kell pat Osservare, studiare, valorizzake tutti gli aspetti dell'ambiente sia dal punto di vista naturalistico sia da quello della cultuxa locale Collegare le tradizioni del luogo ai contenuti geografici, storici e scientifici Suscitare interesse verso il proprio ambiente culturale, naturale, antropologico-linguistico Sviluppare urf raccordo tra bari e gli ambiti disciplinari Sviluppare atteggiamenti di tipo scientifico Introdurre al Minasti Riconoscere ed analizzare il testo poetico con contenuto natalizio 9Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Obiettivo di apprendimento o no? Regola Un obiettivo di apprendimento fa riferimento ad un sapere o ad un saper fare OSSERVABILE sull'allievo, es .: o Mario sa dire quando è finita la seconda guerra mondiale; o Franco sa risolvere un'equazione di primo grado. 10Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Obiettivo specifico o no? Saper fare inferenze Saper ascoltarx l'interlocutore Saper decodificare una fonte per trarne informazioni Comprendere messaggi Saper ascoltare vari tipi di testo, distinguendone il genere e comprendendone il significato Comprendere messaggi con codice verbale e iconico 11Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Obiettivo specifico o no? Regola Un obiettivo specifico fa riferimento a dei CONTENUTI definiti e ben focalizzati. Il riferimento a contenuti rende possibile dire se l'obiettivo è stato raggiunto o no e in quale misura, es .: o Obiettivo generale: Comprendere il significato dei termini basilari dell'educazione civica; o Obiettivi specifici: Dare una definizione dei termini fondamentali; Utilizzare i termini più adeguati per costruire un pensiero; Distinguere tra termini che hanno significato simile. Gronlund N. E. (2004), Writing instruction objectives for teaching and assessment (7 ed.), New Jersey: Pearson Education. 12Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Formulazione "operativa" o no? Lo studente deve conoscere le date px importanti del Risorgimento Italiano Lo studente deve conoscere le principali forme geometriche Lo studente deve capire quali dati sono rilevanti e quali non sono rilevany per la risoluzione di un problema Lo studente deve sapere il modo migliore per risolvere un dato problema Lo studente deve ricordare le 10 date più importanti nel Risorgimento Italiano Lo studente deve saper classificare le figure geometriche che gli vengono proposte nella categoria esatta Lo studente deve distinguere tra dati rilevanti e dati non rilevanti per la risoluzione di un problema Lo studente deve giudicare quale dei metodi proposti è quello migliore per risolvere quel dato problema 13Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Formulazione "operativa" o no? Regola Una formulazione operativa consente di dire se l'obiettivo è stato raggiunto o meno, quindi dovrà contenere: · La performance che lo studente deve compiere (es. "Produrre un testo descrittivo su un tema assegnato ... "). o Le condizioni in cui tale performance è chiamata a svolgersi (es. " ... senza l'ausilio del dizionario ... ). o I criteri di valutazione della stessa (" ... di almeno due cartelle, con contenuti coerenti a quanto illustrato sul libro di testo"). Mager R. F. (1972), Gli obiettivi didattici, Teramo, Eit. 14Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Una guida per formulare Obiettivi e Descrittori Anderson & Krathwohl (2001) hanno proposto una revisione della tassonomia di Bloom sulla base di una matrice processi x contenuti; Secondo Anderson & Krathwohl le abilità espresse dall'allievo sono l'esito dell'applicazione di determinati processi cognitivi a determinati contenuti. Anderson L. W., Krathwohl D. R. et al. (2001), A taxonomy for learning, teaching, and assessing. A revision of Bloom's taxonomy of educational objectives, New York, Addison Wesley Longman. 15Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Tassonomia di Anderson e Krathwohl Categorie di Processi: o Ricordare; o Comprendere; o Applicare; o Analizzare; o Valutare; · Creare. 16Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Processi cognitivi secondo Anderson e Krathwohl Ricordare o Riconoscere O Rievocare Comprendere O Interpretare O Esemplificare O Classificare O Riassumere O Inferire O Confrontare o Spiegare Applicare O Eseguire O Implementare Analizzare Differenziare · Organizzare O Attribuire Valutare o Controllare o Criticare Creare O Generare o Pianificare · Produrre 17Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Tassonomia di Anderson e Krathwohl Contenuti: o Conoscenza fattuale; o Conoscenza concettuale; o Conoscenza procedurale: o Conoscenza metacognitiva; 18Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Conoscenza fattuale Sul tavolo c'è una torta di mele 19Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Conoscenza concettuale Concetto di "Torta di mele" o Si definisce "Torta di mele" ... Torta di mele 20Roberto Trinchero - Dip. di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università degli studi di Torino
Conoscenza procedurale La ricetta della torta di mele Sbuccia le mele, tagliale a spicchi e mettile in una ciotola facendo attenzione a coprirle con un tovagliolo bagnato (questo accorgimento evita di farle annerire). In un'altro contenitore metti assieme e amalgama tutti questi ingredienti: il burro, lo zucchero, il limone grattugiato, le uova, la farina, il lievito in polvere e il latte (noi abbiamo aggiunto una mela tagliata a tocchettini). Ungi una tortiera del diametro di 30 cm (meglio quella con i bordi sganciabili) e riempila con l'impasto.Disponi sulla superficie le mele, spolverizza con lo zucchero e inforna a 200° per un'ora e mezza. Servi con lo zucchero a velo. 21