Novecento Pedagogico e Nuovo Millennio: modernità, scienza e pedagogia

Documento sul Novecento Pedagogico e Nuovo Millennio di Giorgio Chiosso. Il Pdf esplora la modernità, la scienza e la pedagogia tra Ottocento e Novecento, con un focus sul positivismo, la società borghese e le riforme scolastiche in Italia, utile per Filosofia a livello universitario.

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NOVECENTO PEDAGOGICO E NUOVO MILLENNIO – Giorgio Chiosso
CAPITOLO 1: Modernità, scienza e pedagogia tra Ottocento e Novecento
1. L’affermarsi della civiltà moderna.
La 2° metà del XIX secolo, in Europa, fu segnata da un processo di cambiamento e di modernizzazione
che scalzò il pensiero romantico e spiritualista per far posto al POSITIVISMO (corrente filosofica e
culturale, pone la scienza a fondamento della conoscenza ed estende il metodo scientifico a tutti i
campi del sapere). Già i termini positivismo, scienza positiva, positivista circolarono in seguito alla
pubblicazione del filosofo sociologo Auguste Comte: COURS DE PHILOSOPHIE POSITIVE. Cosa
affermava Comte? Questo studioso chiama questo periodo “LO STADIO POSITIVO DELL’UMANITÀ”
basato sui fatti e non si può parlare di libertà dove non c’è verifica scientifica. => Da questo momento si
parlerà di cultura e civiltà moderna →Su cosa è fondata la modernità? La modernità fondata: » sul
PROGRESSO » sulla civiltà industriale » sulla VISIONE LAICA della vita » sul valore della SCIENZA e della
RAZIONALITÀ. Comte formulo la LEGGE DEI 3 STADI che caratterizzano la vita dell’uomo:
1) stadio teologico: eventi umani, naturali e sociali sono spiegati dall’azione di forze naturali;
2) stadio metafisico: questi eventi sono spiegati da idee e forze astratte.
3) stadio positivo: l’uomo smette di chiedersi il perché delle cose e pone attenzione al “come” e alle
leggi.
DOPO questo stadio = IL FATTO È VERITÀ (ciò che osservo è ciò che è vero). MODERNITÀ e SCIENZA
divennero categorie intrecciate tra loro, in quanto: la Modernità apre la strada alla razionalità; la
Scienza pone la soluzione ai problemi che incontrava la modernità, garantendo all’uomo il progresso
con migliori condizioni di benessere sociale, individuale (istruzione e educazione) ed economico
(industrializzazione).
Quali sono i benefici della modernità? La modernità porto in Europa un miglioramento nelle condizioni
di vita aumentando, grazie allo sviluppo industriale, BENESSERE. La MEDICINA e l’igiene progredirono in
forme positive di miglioramento: allungare la vita, ridurre la mortalità infantile e sconfiggere le
epidemie. La SCUOLA comincio ad aprirsi anche a classi sociali + basse, facendole accedere agli
elementi semplici del sapere. > Educazione ed istruzione sono garanzia di benessere che portano
all’alfabetizzazione, si arriva al progresso.
Quali sono le CRITICITA’?
il mondo cattolico vide nella modernità l'azione di sradicamento della fede religiosa;
la società borghese svolta al Marxismo dimostrava l'incapacità di risolvere problemi dell'ingiustizia
sociale (di interesse dei capitalisti) ALLIENAZIONE DELL'UOMO I teorici del Liberalismo e i sociologi
borghesi ritenevano che si potessero risolvere i conflitti tra i ceti dirigenti e le masse popolari.
2. L’educazione come “Fatto naturale”.
Una delle basi ella cultura moderna è L’EDUCAZIONE >>> Romanzieri e narratori: le loro opere = denuncia
di alunni, maestri, ragazzi sfortunati (es.: Verga “Rosso Malpelo” “Malavoglia”). Come veniva concepita
l’educazione nella modernità? Educazione = come fatto naturale ovvero un campo di applicazione razionale
delle leggi sul piano biologico, psicologico, sociologico ed etico. Queste scienze dovevano fornire alla
PEDAGOGIA i dati su cui costruirsi e poter quindi parlare di scienze dell’educazione. Come era vista la
pedagogia nella modernità? Quindi la pedagogia doveva accettare di considerare l’uomo non come poteva
o doveva essere, ma per quello che risultava su base di analisi biologiche e sociali. La modernizzazione
pensava la pedagogia fondata sull’educazione come “fatto naturale” la quale non sfuggiva all’evoluzione.
→Chi ebbe un’importante influenza su questo aspetto? Charles Darwin (con teoria dell’evoluzione - cambiò
posto all’uomo nella natura: era parte della natura/non + protagonista ed = espressione delle forze naturali,
le quali agiscono su di lui) e Herbert Spencer (l’evoluzione si svolge attraverso forme meno coerenti a forme
+ coerenti/dall’indefinito al finito. L’intelligenza umana si presenta = un dato ereditario consolidato da un
progressivo accumulo di esperienze). Spencer diede importanza anche all’educazione fisica (in quanto
l’uomo per avere successo nel mondo doveva essere un animale); accompagnata a educazione intellettuale
(concepita = intro al metodo scientifico). In merito al metodo di educare, Spencer sottolineava la necessità
che i processi formativi si centrassero sulle esperienze personali.
3. Fisionomia e valori della società borghese.
La SOCIETÀ MODERNA si costruì intorno a 3 soggetti principali: l’affermarsi della moderna borghesia, il
dinamismo impresso alla vita dalla civiltà industriale e l’emergere della vita urbana come modello
sociale. 3 grandi protagonisti:
il borghese , l’uomo d’affari, imprenditore, di grande forza economica. Questa figura portò con
sé nuovi valori e norme di via: concezione gerarchica della società, forte senso di affermazione
personale, visione laica dell’esistenza e molte altre (tutte incentrate sul raggiungere successo
economico o personale).
il grande dinamismo sociale che caratterizzo questo periodo con l’interposizione tra alta
borghesia e classe operaia di molte figure di media e piccola borghesia (insegnanti, proprietari
di negozi, liberi professionisti) che avevano tra loro e con l’alta borghesia le caratteristiche
comuni di non fare lavori manuali ed un livello di istruzione secondario o superiore;
la civiltà industriale ed urbana, in cui la CITTÀ svolse un ruolo centrale nello sviluppo borghese
e fu caratterizzata da un aumento importante di affluenza umana, si conobbe nuovo modo di
produrre e consumare e dove il processo di modernizzazione ebbe + marcatamente successo.
4. Durkheim: l’educazione come socializzazione.
Uno dei primi campi dove si misurarono le nuove teorie educative naturalistico-evolutive fu quello di
trovare un MODELLO PEDAGOGICO che potesse confrontarsi con i nuovi valori che la società borghese
stava delineando e con le nuove richieste a livello economico-industriale. Emile Durkheim (francese)
indagò sui modi di pensare ed agire collettivi, sul funzionamento delle istituzioni, applicando la legge
evoluzionistica all’analisi sociale. Durkheim è considerato un promotore della scienza sociologica
moderna. Anche Durkheim nega che l’educazione sia un risultato esterno all’esperienza dell’uomo, ma
nega anche che sia solo un fatto evoluzionistico. Secondo il francese, l’educazione è un “fatto sociale” e
varia:
in funzione delle condizioni storiche e della classe sociale da un lato;
dall’altro poggia su modelli di comportamento, norme e sentimenti condivisi in una determinata
epoca.

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CAPITOLO 1: Modernità, scienza e pedagogia tra Ottocento e Novecento

L'affermarsi della civiltà moderna.

La 2º metà del XIX secolo, in Europa, fu segnata da un processo di cambiamento e di modernizzazione che scalzò il pensiero romantico e spiritualista per far posto al POSITIVISMO (corrente filosofica e culturale, pone la scienza a fondamento della conoscenza ed estende il metodo scientifico a tutti i campi del sapere). Già i termini positivismo, scienza positiva, positivista circolarono in seguito alla pubblicazione del filosofo sociologo Auguste Comte: COURS DE PHILOSOPHIE POSITIVE. Cosa affermava Comte? Questo studioso chiama questo periodo "LO STADIO POSITIVO DELL'UMANITÀ" basato sui fatti e non si può parlare di libertà dove non c'è verifica scientifica. = > Da questo momento si parlerà di cultura e civiltà moderna ->Su cosa è fondata la modernità? La modernità fondata: >> sul PROGRESSO » sulla civiltà industriale » sulla VISIONE LAICA della vita » sul valore della SCIENZA e della RAZIONALITÀ. Comte formulo la LEGGE DEI 3 STADI che caratterizzano la vita dell'uomo:

  1. stadio teologico: eventi umani, naturali e sociali sono spiegati dall'azione di forze naturali;
  2. stadio metafisico: questi eventi sono spiegati da idee e forze astratte.
  3. stadio positivo: l'uomo smette di chiedersi il perché delle cose e pone attenzione al "come" e alle leggi.

DOPO questo stadio = IL FATTO È VERITÀ (ciò che osservo è ciò che è vero). MODERNITÀ e SCIENZA divennero categorie intrecciate tra loro, in quanto: - la Modernità apre la strada alla razionalità; - la Scienza pone la soluzione ai problemi che incontrava la modernità, garantendo all'uomo il progresso con migliori condizioni di benessere sociale, individuale (istruzione e educazione) ed economico (industrializzazione).

Benefici e criticità della modernità

Quali sono i benefici della modernità? La modernità porto in Europa un miglioramento nelle condizioni di vita aumentando, grazie allo sviluppo industriale, BENESSERE. La MEDICINA e l'igiene progredirono in forme positive di miglioramento: allungare la vita, ridurre la mortalità infantile e sconfiggere le epidemie. La SCUOLA comincio ad aprirsi anche a classi sociali + basse, facendole accedere agli elementi semplici del sapere. > Educazione ed istruzione sono garanzia di benessere che portano all'alfabetizzazione, si arriva al progresso.

Quali sono le CRITICITA'?

  • il mondo cattolico vide nella modernità l'azione di sradicamento della fede religiosa;
  • la società borghese svolta al Marxismo dimostrava l'incapacità di risolvere problemi dell'ingiustizia sociale (di interesse dei capitalisti) -> ALLIENAZIONE DELL'UOMO I teorici del Liberalismo e i sociologi borghesi ritenevano che si potessero risolvere i conflitti tra i ceti dirigenti e le masse popolari.

L'educazione come "Fatto naturale"

Una delle basi ella cultura moderna è L'EDUCAZIONE >>> Romanzieri e narratori: le loro opere = denuncia di alunni, maestri, ragazzi sfortunati (es .: Verga "Rosso Malpelo" "Malavoglia"). Come veniva concepita l'educazione nella modernità? Educazione = come fatto naturale ovvero un campo di applicazione razionaledelle leggi sul piano biologico, psicologico, sociologico ed etico. ( Queste scienze dovevano fornire alla PEDAGOGIA i dati su cui costruirsi e poter quindi parlare di scienze dell'educazione. Come era vista la pedagogia nella modernità? Quindi la pedagogia doveva accettare di considerare l'uomo non come poteva o doveva essere, ma per quello che risultava su base di analisi biologiche e sociali. La modernizzazione pensava la pedagogia fondata sull'educazione come "fatto naturale" la quale non sfuggiva all'evoluzione. >Chi ebbe un'importante influenza su questo aspetto? Charles Darwin (con teoria dell'evoluzione - cambiò posto all'uomo nella natura: era parte della natura/non + protagonista ed = espressione delle forze naturali, le quali agiscono su di lui) e Herbert Spencer (l'evoluzione si svolge attraverso forme meno coerenti a forme + coerenti/dall'indefinito al finito. L'intelligenza umana si presenta = un dato ereditario consolidato da un progressivo accumulo di esperienze). Spencer diede importanza anche all'educazione fisica (in quanto l'uomo per avere successo nel mondo doveva essere un animale); accompagnata a educazione intellettuale (concepita = intro al metodo scientifico). In merito al metodo di educare, Spencer sottolineava la necessità che i processi formativi si centrassero sulle esperienze personali.

Fisionomia e valori della società borghese

La SOCIETÀ MODERNA si costruì intorno a 3 soggetti principali: l'affermarsi della moderna borghesia, il dinamismo impresso alla vita dalla civiltà industriale e l'emergere della vita urbana come modello sociale. 3 grandi protagonisti:

  • il borghese , l'uomo d'affari, imprenditore, di grande forza economica. Questa figura portò con sé nuovi valori e norme di via: concezione gerarchica della società, forte senso di affermazione personale, visione laica dell'esistenza e molte altre (tutte incentrate sul raggiungere successo economico o personale).
  • il grande dinamismo sociale che caratterizzo questo periodo con l'interposizione tra alta borghesia e classe operaia di molte figure di media e piccola borghesia (insegnanti, proprietari di negozi, liberi professionisti) che avevano tra loro e con l'alta borghesia le caratteristiche comuni di non fare lavori manuali ed un livello di istruzione secondario o superiore;
  • la civiltà industriale ed urbana, in cui la CITTÀ svolse un ruolo centrale nello sviluppo borghese e fu caratterizzata da un aumento importante di affluenza umana, si conobbe nuovo modo di produrre e consumare e dove il processo di modernizzazione ebbe + marcatamente successo.

Durkheim: l'educazione come socializzazione

Uno dei primi campi dove si misurarono le nuove teorie educative naturalistico-evolutive fu quello di trovare un MODELLO PEDAGOGICO che potesse confrontarsi con i nuovi valori che la società borghese stava delineando e con le nuove richieste a livello economico-industriale. Emile Durkheim (francese) indagò sui modi di pensare ed agire collettivi, sul funzionamento delle istituzioni, applicando la legge evoluzionistica all'analisi sociale. Durkheim è considerato un promotore della scienza sociologica moderna. Anche Durkheim nega che l'educazione sia un risultato esterno all'esperienza dell'uomo, ma nega anche che sia solo un fatto evoluzionistico. Secondo il francese, l'educazione è un "fatto sociale" e varia:

  • in funzione delle condizioni storiche e della classe sociale da un lato;
  • dall'altro poggia su modelli di comportamento, norme e sentimenti condivisi in una determinata epoca.Cosa vuol dire educare per Durkheim? Educare = formare a un ideale valido in ragione a una società; cioè l'uomo è educato bene nella misura in cui è ben socializzato -> educazione = socializzazione metodica della nuova generazione.

Obiettivo dell'intervento educativo

Qual è l'obiettivo dell'intervento educativo?

  • elevare l'individuo al di sopra di se stesso;
  • conformare l'individuo al proprio ruolo nella società.

Il TEMA CENTRALE dell'educazione è la disciplina, senza di essa non posso maturare 2 valori base: l'attaccamento ai gruppi sociali (ovvero il sentimento di lealtà), l'autonomia della volontà. La SCUOLA, in questo caso, riveste un ruolo importante: assicura l'integrazione delle giovani generazioni nella struttura sociale. (individualizzazione personale) Le regole sociali NON puntano ad emancipare l'individuo MA a modellarne la personalità.

La scuola nella società borghese

Con Dunkheim la SCUOLA assunse ruolo strategico nella creazione della società borghese, poiché promoveva il binomio socializzazione-educazione; infatti divenne espressione della cultura borghese. Una volta sottratta dall'influenza della Chiesa, la scuola divenne strumento per diffondere e consolidare valori di modernità. Inoltre L'INDUSTRIALIZZAZIONE richiedeva una preparazione almeno elementare. La scuola era lo strumento per creare mentalità + dinamiche e disposte a creare una società diversa, basata sull'intraprendenza dell'uomo e sulle sue capacità di costruirsi un futuro migliore. = > le scuole a base di cultura classica (LICEI) continuarono a restare, ma nuovi generi di scuola di tipo PROFESSIONALE e TECNICO furono creati in quando necessari alle esigenze e bisogni del mondo industriale.

Pedagogia e Psicologia sperimentale: l'esperienza tedesca

Oltre a nuova idea di educazione, nella cultura moderna emerse anche nuova definizione di pedagogia; e il mondo pedagogico tedesco, soprattutto il laboratorio di psicologia di Lipsia di Wundt, fu punto di riferimento in Europa e Italia. Gli studi di Wundt furono centrati sullo studio dei dati delle esperienze e dei processi mentali attraverso cui vengono fatti propri; soprattutto riguardo il tatto, il senso del tempo, i tempi di reazione. Questi studi ebbero ripercussioni sul PIANO SCOLASTICO: con migliore conoscenza dei dinamismi psichici, l'insegnamento sarebbe stato + efficace. Altro autore importante per la pedagogia: Herbart: l'educazione doveva basarsi su 2 saperi: psicologia ed etica: - la 1 esplicitava i processi relativi all'apprendimento e ai comportamenti; - la 2 chiariva la natura e la giustificazione delle norme morali e delle condotte umane. Con Herbart si misero a punto le premesse del passaggio dalla vecchia alla nuova pedagogia. Inoltre da quel momento, la psicologia entrò nei programmi di formazione degli insegnanti e contribuì al cambiamento di metodi didattici.

La scala Metrica dell'intelligenza di Binet e Simon

Altra novità: James MC Kenn Cattel introdusse l'uso di TEST MENTALI. Poi nel 1905 gli psicologi francesi Binet e Simon pubblicarono una serie di articoli con i quali spiegavano la loro "SCALA METRICA DI INTELLIGENZA": una serie di test mentali organizzati secondo una scala metrica corrispondente alle varie età; fecero esperimenti in scuole elementari, ospedali, ospizi e su bambini con ritardi. >qual'era l'obiettivo di questa scala? L'OBIETTIVO era: stabilire se il soggetto fosse in ritardo, regolare o precoce rispetto alla sua

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