Documento di Università sulla psicologia scientifica americana tra Ottocento e Novecento. Il Pdf, adatto per lo studio universitario, esplora la nascita e lo sviluppo della psicologia scientifica americana, con un focus su William James, il funzionalismo e la sua evoluzione verso il comportamentismo, analizzando i contributi di figure chiave e concetti fondamentali della Psicologia.
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Tra Ottocento e Novecento negli Stati Uniti, in seguito alla fondazione del primo laboratorio di Psicologia a Lipsia da parte di Wundt (1879 = convenzionalmente data di nascita della psicologia sperimentale), al di là di alcune psicologie di stampo filosofico, ci fu il tentativo di importare negli USA la psicologia wundtiana. Intorno al 1900 esistevano infatti in America circa una quarantina di laboratori di psicologia (in Germania invece erano circa 15).
Le figure di rilievo erano:
OPERE Principi di psicologia 1890 La volontà di credere 1890, Principles of Psychology In quest'opera fondamentale fu il riferimento frequente ai modelli evoluzionistici di Darwin. Modernità dell'opera: i Principi di psicologia non sono un'opera convenzionale: l'ordine degli argomenti non è scontato (c'è un sottile filo conduttore) e tocca tematiche fondamentali della psicologia che fino a quel momento erano state oggetto di dibattiti irrisolti. James tratta ad esempio di:
Approccio "empirico" e "pre-fenomenologico": l'approccio di James è empirico, nel senso di una adesione senza riserve all'esperienza, cioè alla realtà psichica come è data nella sua immediatezza e complessità, contro ogni tendenza a intellettualizzarla e a risolverla nei suoi elementi di base. La sua impostazione è stata definita da qualcuno quasi fenomenologica o "pre-fenomenologica". Concezione jamesiana di psicologia: nei Principi di psicologia James ha definito che cos'è la psicologia:
"è la scienza della vita mentale, dei suoi fenomeni e delle loro condizioni"
La psicologia deve quindi mostrare particolare attenzione alle manifestazioni fenomeniche della psiche umana (teoria di stampo fenomenologico) e alla stretta dipendenza tra a vita psichica e i suoi fondamenti neuropsicologici.Analisi del sistema nervoso: James sviluppa l'analisi del sistema nervoso sempre in un'otticaevoluzionistica. Il mentale è quindi anch'esso una funzione fisiologica; tutte le funzioni fisiologiche hanno uno scopo comune, quello di garantire un adattamento ottimale all'ambiente circostante. Le funzioni mentali sono le più alte, evolute ed efficaci nel garantire l'adattamento dell'organismo all'ambiente.
Problema mente-corpo: rispetto al vecchio problema mente-corpo James quindi assume una posizione di monismo neutrale: non c'è una distinzione netta tra fisico e psichico, perché c'è una precisa continuità tra le funzioni biologiche che hanno tutte funzione di adattamento dell'organismo all'ambiente. L'unica differenza che sussiste è che le funzioni psicologiche emergono solo in specie biologicamente molto evolute, nonostante siano anch'esse da considerarsi funzioni biologiche utili all'adattamento dell'individuo all'ambiente.
Metodo d'indagine psicologica: James si confronto con il metodo d'indagine psicologica e si servì di:
Stream of consciousness: nel capitolo 9 dei Principles James avviò il suo studio della mente per via introspettiva, introducendo una nuova concezione della coscienza umana. Il capitolo si intitola Stream of consciousness: qui James opera un rovesciamento quasi fenomenologico.
Per James le astrazioni elementari sono pure astrazioni, mentre la vita psichica concreta è sempre un flusso continuo e ininterrotto di stati mentali. Analizzando la vita psichica umana in questa prospettiva si arriva a cogliere un fatto primario e fenomenologicamente dato riguardo gli stati mentali: - sono sempre stati personali, quindi fanno capo a un io, una persona- appaiono come dati immediati alla coscienza, non come frutto di un processo di sintesi.
Il pensiero è in continuo mutamento: la coscienza non è divisibile in stati, ma è un fluire continuo. James introduce quindi una distinzione tra le parti che compongono il flusso di coscienza:
Il pensiero inoltre è selettivo: la nostra attività mentale è sempre una attività di scelta, la coscienza non è mai qualcosa di meramente passivo, ma è attiva e orientata a uno scopo ben preciso, ovvero l'adattamento ottimale del soggetto al suo ambiente circostante.
Il flusso di coscienza è caratterizzato dalla dimensione temporale: noi cerchiamo sempre di stabilire un presente puntuale ma in realtà la vita psichica procede in un presente estero, che ingloba il passato (presente nel ricordo) e il futuro (presente nelle nostre aspettative).
Capitolo sul sé: per James il Sé è ciò che ciascuno di noi può chiamare suo. Esistono vari Sé in un singolo individuo:
Istinti: secondo James l'uomo è dotato di istinti con funzione adattiva, che subiscono una serie di modificazioni durante la vita dell'individuo a causa dello sviluppo delle sue abitudini.
Teoria delle emozioni (TEORIA DI JAMES-LANGE): un ultimo punto sui Principles è la famosa teoria delle emozioni di James, in contrasto con le teorie centralistiche che consideravano l'emozione un fatto psicologico strettamente connesso e integrato con la dimensione cognitiva
La teoria periferica delle emozioni di James invece identifica le emozioni con sensazioni somat- iche (feelings) che hanno a che fare con alterazioni fisiologiche che si verificano per lo più alla peri- feria del nostro corpo. Per James le concomitanti modificazioni somatiche (es: rabbia, paura, amore, odio, dolore) sono presenti anche nelle emozioni più fini, anche se più difficilmente individuabili. James compie quindi