Transizione al Moderno nell'architettura e nell'urbanistica per Università

Documento da Università su Transizione al Moderno. Il Pdf esplora la transizione al moderno nell'architettura e nell'urbanistica, concentrandosi sul periodo tra il 1885 e il 1915, analizzando l'Art Nouveau e l'evoluzione dell'urbanistica moderna per la materia Arte.

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TRANSIZIONE AL MODERNO
- dal 1885 al 1915 (passaggio dallo Storicismo eclettico alla Modernità in Europa e
America);
- è tipica la mescolanza tra motivi storicistici, decorazioni Art Nouveau e forme
tradizionali regionali con architetti di formazione storicistica, soprattutto classica ed
eclettica, che tendono ad una mentalità funzionalista;
- l'unione di forma e funzione diviene parola d'ordine dell'innovazione in architettura:
funzionalismo → distacco dall'ecleƫsmo;
- le sue matrici di pensiero più influenti sono:
1) movimento inglese Arts and Crafts;
2) razionalismo strutturale di Viollet-le-Duc.
Caratteristiche dell'epoca:
- stretto legame tra architettura edile e arredamento ;
- il linguaggio estetico dell'architettura Art Nouveau si forma nell'arredamento;
- moltissimi artisti dell'epoca progettano sia edifici che arredamenti e oggetti d'uso;
- molti sostengono il principio dell'unità delle arti e quindi la pratica del progetto totale
onnicomprensivo dell'architettura, arredamento e ornamenti di arte pura.
La licenza agli ibridismi più spregiudicati è stata una delle caratteristiche del periodo, dando
spesso luogo a opere molto suggestive.
Vi sono i seguenti profili guida a cui si rifanno le opere, molte delle quali fortemente ibride:
A) L’Art Nouveau;
B) I Protorazionalisti;
C) L’evoluzione dello storicismo;
D) Il Regionalismo.
A) Art Nouveau:
- si sviluppa tra il 1890 e il 1915;
- ha il suo carattere fondamentale nella decorazione;
- tendenza internazionale con originali forme eleganti, tanto da inventare da zero un
repertorio di forme architettoniche;
- sostituisce radicalmente il repertorio decorativo eclettico ispirato al passato con un
nuovo e originale repertorio.
Le sue forme fanno capo a 2 tipi disegno:
1) linea curva e dinamica: naturalistica come le forme vegetali tipiche del Belgio
e della Francia (ecco il perché del nome "stile floreale");
2) geometrie regolari: strutturate su l'ortogonalità, tipiche della Secessione Viennese
e dello scozzese Mackintosh.
• non è un'invenzione dell'architettura edile, ma dell'artigianato: la prima ricerca di
forme nuove con l'uso della linea flessuosa di ispirazione naturalistica si ha negli
anni '80 nella grafica, nel disegno dei tessuti e nell'oggettistica in ambito
dell'artigianato artistico britannico (lo stile floreale può essere considerato
un'invenzione inglese anche se si diffonde rapidamente negli altri Paesi);
• si diffonde in Europa (non sostituisce l'Eclettismo, ma vi si contrappone come
fenomeno di rottura con l'antico chiudendo quindi categoricamente la stagione del
suo monopolio) con nomi diversi da Paese a Paese:
in area francofona si chiama Art Nouveau:
• ricerca di un dinamismo basato sulla curva: tensione dell'arco e sinuosità floreale
"a colpo di frusta". La linea prevale sulla massa come "linea di forza";
• il principio della linea dinamica applicato alla parte strutturale degli edifici (es.
Casa del Popolo di Horta) diventa un'applicazione del razionalismo strutturale di
Viollet-le-Duc;
• Guimard: in Francia (es. ingressi della metropolitana parigina);
• Horta e Van de Velde: in Belgio (es. interni a Bruxelles).
in Gran Bretagna: Modern Style
- Mackintosh: maggior esponente con architettura basata su una geometria asciutta e
ortogonale (curvilinea solo a tratti), lontana dal gusto franco-belga e affine alla
Secessione Viennese (nel 1900 dedica ai mobili di Mackintosh una delle sue
esposizioni).
La Scuola d'arte di Glasgow è la sua opera architettonica principale.
La sua modernità è più vistosa nel campo dell'arredamento.
in Austria: Secessione Viennese.
• movimento fondato a Vienna nel 1897 dal pittore Klimt e da un gruppo di artisti, tra i quali
Olbrich e Hoffmann;
• nasce come "secessione" rispetto all'esistente: rifiuto di tutto ciò che all'epoca ha caratteri
della conservazione e convenzionalità;
• mira all'unità di tutte le arti, all'opera totale (contro la tradizionale distinzione delle "arti
maggiori" - pittura, scultura e architettura -dalle "arti minori" - artigianato).
Wagner: esterno al movimento è il vero caposcuola, iniziatore della combinazione tra
raffinatezza decorativa (fondata in primis sulla grafica e sulla plasticità) e una
concezione dei volumi architettonici geometrica e orientata alla sobrietà funzionalista;
Olbrich: allievo di Wagner, più libero e creativo nelle forme e nei materiali (es.
Palazzo della Secessione e nel campanile per la colonia degli artisti di Darmstadt);

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Transizione al Moderno nell'Architettura

  • dal 1885 al 1915 (passaggio dallo Storicismo eclettico alla Modernità in Europa e America);
  • è tipica la mescolanza tra motivi storicistici, decorazioni Art Nouveau e forme tradizionali regionali con architetti di formazione storicistica, soprattutto classica ed eclettica, che tendono ad una mentalità funzionalista;
  • l'unione di forma e funzione diviene parola d'ordine dell'innovazione in architettura: funzionalismo -> distacco dall'ecletsmo;
  • le sue matrici di pensiero più influenti sono:
  1. movimento inglese Arts and Crafts;
  2. razionalismo strutturale di Viollet-le-Duc.

Caratteristiche dell'Epoca

  • stretto legame tra architettura edile e arredamento ;
  • il linguaggio estetico dell'architettura Art Nouveau si forma nell'arredamento;
  • moltissimi artisti dell'epoca progettano sia edifici che arredamenti e oggetti d'uso;
  • molti sostengono il principio dell'unità delle arti e quindi la pratica del progetto totale onnicomprensivo dell'architettura, arredamento e ornamenti di arte pura.

La licenza agli ibridismi più spregiudicati è stata una delle caratteristiche del periodo, dando spesso luogo a opere molto suggestive.

Vi sono i seguenti profili guida a cui si rifanno le opere, molte delle quali fortemente ibride:

  1. L'Art Nouveau;
  2. I Protorazionalisti;
  3. L'evoluzione dello storicismo;
  4. Il Regionalismo.

Art Nouveau

  • si sviluppa tra il 1890 e il 1915;
  • ha il suo carattere fondamentale nella decorazione;
  • tendenza internazionale con originali forme eleganti, tanto da inventare da zero un repertorio di forme architettoniche;
  • sostituisce radicalmente il repertorio decorativo eclettico ispirato al passato con un nuovo e originale repertorio.

Tipi di Disegno Art Nouveau

Le sue forme fanno capo a 2 tipi disegno:

  1. linea curva e dinamica: naturalistica come le forme vegetali tipiche del Belgio e della Francia (ecco il perché del nome "stile floreale");
  2. geometrie regolari: strutturate su l'ortogonalità, tipiche della Secessione Viennese e dello scozzese Mackintosh.

· non è un'invenzione dell'architettura edile, ma dell'artigianato: la prima ricerca di forme nuove con l'uso della linea flessuosa di ispirazione naturalistica si ha negli anni '80 nella grafica, nel disegno dei tessuti e nell'oggettistica in ambito dell'artigianato artistico britannico (lo stile floreale può essere considerato un'invenzione inglese anche se si diffonde rapidamente negli altri Paesi); . si diffonde in Europa (non sostituisce l'Eclettismo, ma vi si contrappone come fenomeno di rottura con l'antico chiudendo quindi categoricamente la stagione del suo monopolio) con nomi diversi da Paese a Paese:

Art Nouveau in Area Francofona

in area francofona si chiama Art Nouveau:

  • ricerca di un dinamismo basato sulla curva: tensione dell'arco e sinuosità floreale "a colpo di frusta". La linea prevale sulla massa come "linea di forza";
  • il principio della linea dinamica applicato alla parte strutturale degli edifici (es. Casa del Popolo di Horta) diventa un'applicazione del razionalismo strutturale di Viollet-le-Duc;
  • Guimard: in Francia (es. ingressi della metropolitana parigina);
  • Horta e Van de Velde: in Belgio (es. interni a Bruxelles).

Modern Style in Gran Bretagna

in Gran Bretagna: Modern Style

  • Mackintosh: maggior esponente con architettura basata su una geometria asciutta e ortogonale (curvilinea solo a tratti), lontana dal gusto franco-belga e affine alla Secessione Viennese (nel 1900 dedica ai mobili di Mackintosh una delle sue esposizioni).

La Scuola d'arte di Glasgow è la sua opera architettonica principale. La sua modernità è più vistosa nel campo dell'arredamento.

Secessione Viennese in Austria

in Austria: Secessione Viennese.

  • movimento fondato a Vienna nel 1897 dal pittore Klimt e da un gruppo di artisti, tra i quali Olbrich e Hoffmann;
  • nasce come "secessione" rispetto all'esistente: rifiuto di tutto ciò che all'epoca ha caratteri della conservazione e convenzionalità;
  • mira all'unità di tutte le arti, all'opera totale (contro la tradizionale distinzione delle "arti maggiori" - pittura, scultura e architettura -dalle "arti minori" - artigianato).
  • Wagner: esterno al movimento è il vero caposcuola, iniziatore della combinazione tra raffinatezza decorativa (fondata in primis sulla grafica e sulla plasticità) e una concezione dei volumi architettonici geometrica e orientata alla sobrietà funzionalista;
  • Olbrich: allievo di Wagner, più libero e creativo nelle forme e nei materiali (es. Palazzo della Secessione e nel campanile per la colonia degli artisti di Darmstadt);
  • Hoffmann: Palazzo Stoclet, combinazione tra un sistema di volumi puri e preziose finiture(pareti rivestite di marmo, spigoli di bronzo dorato, mosaici di Klimt sulle pareti interne).

Liberty in Italia

in Italia: Liberty:

  • diffuso grazie all'espansione economica e dalla grande attività edilizia urbana (Milano, ad es. ha tanti palazzi Liberty)
  • arriva in Italia in ritardo rispetto all'Europa occidentale (non ci sono progetti prima del '900);
  • è una caratteristica italiana il frequente ibridismo con l'eclettismo storicista (es. Stazione Centrale di Milano -> non ha uno stile architettonico definito, ma è un insieme di stili diversi, in particolare Liberty e Art Déco, insieme alla monumentalità dell'architettura fascista);
  • prima notevole apparizione del Liberty: padiglioni per l'Esposizione di Torino del 1902 di D'Aronco;
  • di Sommaruga il Palazzo Castiglioni a Milano e l'albergo Tre Croci a Varese;
  • Basile realizza diverse ville in Sicilia combinando lo stile floreale con le forme delle architetture locali;
  • differisce dall Art Nouveau belga o austriaco per una maggiore pesantezza (non c'è trasparenza dello strutturalismo metallico di Horta, né sinuosità semplificate di Van de Velde, né nitidezza geometrica della Secessione Viennese. E' un'architettura prevalentemente muraria e carica di ornamenti plastici).

Jugendstil in Germania

in Germania: Jugendstil.

  • prende il nome dalla rivista "Jugend" (Giovinezza) fondata a Monaco nel 1896;
  • in Germania l'Art Nouveau ha conseguenze minori forse per la forte tradizione classicista;
  • soprattutto nel Design;
  • maggiore esponente nel territorio tedesco è lo straniero Van de Velde;
  • Endell: noto esponente;
  • Behrens: vi prende parte in giovinezza.

Modernismo in Spagna

in Spagna: Modernismo;

  • in Gaudì l'edificio viene sottratto a ogni canone consolidato:
  • nelle Case Battlò e Milà le pareti interne sono tonde, senza spigoli;
  • le guglie della chiesa della Sagrada Familia sono tutte traforate;
  • nel Parco Güell si fa uso della ceramica colorata (mosaico in frantumi o sagomata nelle forme più fantasiose);
  • gli archi tesi verticalmente non sono a sesto acuto, né ogivali bensì parabolici;
  • ogni opera è diversa dalle altre;
  • c'è sfrenata fantasia: la vivacità decorativa si ispira anche alle tradizioni costruttive locali (es. architettura moresca);
  • Ogni architettura deve essere concepita come un organismo vivente (Gaudì studia le morfologie di animali e piante). La sua concezione organica della costruzione non tende verso un'architettura funzionalista (sfavorevole al primato dell'utilità) ma lo qualifica come il primo degli espressionisti.

Casa Milà

  • nel 2017 fu il settimo monumento più visitato di Spagna;
  • progettata da Antoni Gaudí;
  • costruita tra il 1906 e il 1912 a Barcellona;
  • dichiarata monumento storico-artistico nazionale nel 1969;
  • dal 1984 patrimonio mondiale dell'UNESCO;
  • detta La Pedrera -> [in catalano "cava" o "miniera"], complici anche le varie finestre, simili a grotte e aperture naturali (molti hanno colto il riferimento ai massicci rocciosi della Catalogna, terra alla quale Gaudí era legato). Appellativo dispregiativo assegnato dai residenti della zona che non furono immediatamente conquistati dal nuovo edificio per 2 ragioni:
  1. i materiali da costruzione utilizzati per la facciata conferiscono alla Casa un aspetto "roccioso", scarno ed eccessivamente minimalistico specialmente a confronto della vicina, e già molto nota all'epoca, Casa Batlló;
  2. per ben 4 anni consecutivi il marciapiede antistante la Casa fu una specie di cantiere a cielo aperto, sempre pieno di pietre e materiali di costruzione tanto da assomigliare appunto a una cava.
  • sorge su un lotto di circa 1.600 mq nel cuore dell'Eixample (quartiere sorto nella 2^ metà del XIX sec. per far fronte alle emergenze abitative, prevedendo una fitta rete di larghe strade perpendicolari e uniformi e di complessi edilizi ampi, arieggiati e luminosi. In questo contesto si inserì la borghesia catalana per dimostrare al mondo l'altolocato status dei propri committenti);
  • su incarico dei coniugi Milà (i quali godevano di una situazione economica e sociale assai privilegiata che volevano sfoggiare trasformando la propria dimora in un palazzo elegante,innovativo e ricco di dettagli lussuosi) -> per questo motivo nel 1905, i Milà acquistarono il lotto e commissionarono il progetto a Gaudí, architetto di prestigio che si era già segnalato con progetti come il parco Güell (1900-1914) e la casa Batlló (1904-1906).

La Costruzione della Casa Milà

La costruzione:

  • si sviluppa intorno a due cortili interni - di cui uno di forma circolare e uno ovale - più un seminterrato, un loft e il tetto;
  • La struttura portante è costituita da colonne di mattoni e pietra: le pareti divisorie interne non hanno alcuna funzione strutturale e le loro conformazioni variano da un piano all'altro;
  • ha subito molti ritardi e rallentamenti (come di consueto in Gaudí) anche a causa di controversie. Molte furono le obiezioni sollevate dal Comune (molte delle caratteristiche della casa Milà non rispettavano le normative vigenti):
  1. una colonna della facciata non concordava con l'allineamento delle facciate essendo aggettante di 1 m sul marciapiede -> Gaudí replicò con sarcasmo alle autorità così: «Se così si vuole taglieremo il pilastro come se fosse formaggio e, nella superficie rimasta lucidata, scolpiremo un'iscrizione che dice: 'Tagliata per ordine del Municipio secondo l'accordo della sessione plenaria di tale data'.» -> alla fine la colonna non fu mutilata;
  2. la mansarda superava in altezza i termini massimi consentiti dalla legge. - > fu osservato che la casa Milà, essendo un edificio monumentale, non era tenuta a rispettare rigorosamente le ordinanze comunali (in questo modo

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