Il Mondo Moderno: storia europea dal XV al XVII secolo, Università di Foggia

Documento dall'Università degli Studi di Foggia su Il Mondo moderno: manuale di storia per l'Università. Il Pdf, di Storia e per l'Università, riassume la storia moderna europea dal XV al XVII secolo, analizzando esplorazioni geografiche, stati nazionali, rivoluzione scientifica e l'Italia spagnola.

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"Il Mondo moderno. Manuale
di storia per l'Università"
Storia Moderna
Università degli Studi di Foggia (UNIFG)
24 pag.
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STORIA MODERNA
CAPITOLO 1, L'Europa alla fine del 400 e le esplorazioni geografiche.
La crisi italiana e i limiti dei rinascimento.
Dopo la caduta di Costantinopoli e la costituzione di una lega di principi si assicurò, dalla pace di Lodi del
1454 alla discesa di Carlo VIII nel 1494, un lungo periodo di tranquillità, anche se l'Italia si mostrò fragile
tanto che i francesi passarono con facilità l'intera penisola fino a quando non si costituì una lega tra Milano,
Venezia e il papa dopo la quale, Carlo VIII ordila ritirata. Un trauma che anticipa i numerosi successivi.
I regni di Portogallo, Spagna, Francia e Inghilterra.
Grandi monarchie nei regni di Portogallo, Spagna, Francia e Inghilterra all'origine delle quali vi furono
numerosi conflitti che crearono nelle rispettive popolazioni una coscienza nazionale: nella penisola iberica a
scatenare questa spinta aggregante è la reconquista, la lotta contro il regno musulmano. Nella penisola
iberica si formano tre regni, ovvero il Portogallo, la Castiglia e l'Aragona. Il Portogallo retto dalla dinastia
degli Aviz riuscì a salvaguardare la sua indipendenza e crdelle rotte indipendenti andando a conquistare
l'Africa atlantica, Ceuta e le Azzorre.
La scoperta dell'America fu invece decisiva per Castiglia, infatti essendo stata scoperta a spese di questo
regno è giusto che tutti i loro traffici e commerci appartengano a quei reami. L'Aragona invece rimase
esterna e seguì una direttrice mediterranea che comprendeva Baleari, regni di Sardegna, Sicilia e Napoli.
La guerra dei cent'anni, invece, costruì la coscienza francese, che si completò con la Provenza e la Bretagna;
il vertice amministrativo era formato dal consiglio del Re che presiedeva la cancelleria di corte e la tesoreria;
la principale imposta era costituita dalla Taille, mentre la vera forza era esercitata sulla chiesa nazionale
gallicana: concordato del 1438 tra santa sede e stato che permette al sovrano di nominare i vescovi. Questo
permesso alla Francia un rapido rafforzamento del potere centrale.
Crisi dinastica Inghilterra (dopo guerra 100 anni): guerra delle Due rose dal 1455 al 1485 due
contrapposte Lancaster (rosa famiglie rossa) e York (rosa bianca) termina con un compromesso
rappresentato dalla salita al trono Enrico VII Tudor, discendente Lancaster e sposato con una York, che
costituì un regno che si presentava con tratti assolutistici.
Trasformazione economica: chiusura e privatizzazione delle proprietà comuni. La corona inglese ponendo
forti dazi attenuò i rapporti di dipendenza dal mercato fiammingo, il risultato fu incremento della lavorazione
della lana, trasformazione della pianura inglese da rurale a privata.
L'impero germanico.
Il Sacro Romano Impero della nazione germanica non permetteva una costruzione centralizzata stabile a
causa dello status trans-nazionale, non esisteva una dinastia imperiale in quanto il titolare era scelto da 7
grandi elettori, quali Vescovi, Principi laici e il Re. Da qui derivava la debolezza del potere centrale, che ad
ogni successione doveva contrattare l'elezione al trono: famoso caso di Carlo V. L'Impero rimanda all'idea di
Europa e aveva una funzione protettiva. Questa era la Germania di quando salì al trono Massimiliano I
d'Asburgo (1493-1519).
L'impero ottomano.
Era abitato da una popolazione in maggioranza mongola che dal XII secolo si era imposta sulle altre etnie.
La peculiarità dei turchi: progresso in ambito militare, grazie al quale vennero superate le mura di
Costantinopoli e nella battaglia del Kosovo nel 1389, conquistare i Balcani. Questa vittoria fu garantita anche
grazie alla struttura feudale del paese, in particolare per i contadini che videro nei turchi un naturale alleato.
Alla fine del XV secolo possedevano l'Asia Minore, la Grecia e buona parte dei Balcani.
Struttura politica: il sultano era l'unico uomo libero, tutti gli altri erano suoi schiavi; una volta salito trono la
legge stabiliva che tutti i suoi fratelli fossero uccisi al fine di evitare congiure e rivalità. L'organizzazione
sociale era feudale: i guerrieri più valorosi erano compensati con un possedimento, il non musulmano era
ritenuto a pagare più tasse.
L'epopea delle scoperte: dai vichinghi ai portoghesi.
Scoperte stop invasioni barbariche; desiderio di conquista attraverso le crociate. Vichinghi nuovo popolo
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Il Mondo Moderno: Manuale di Storia per l'Università

Storia Moderna
Università degli Studi di Foggia (UNIFG)

24 pag.

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STORIA MODERNA

L'Europa alla fine del '400 e le esplorazioni geografiche

Dopo la caduta di Costantinopoli e la costituzione di una lega di principi si assicurò, dalla pace di Lodi del
1454 alla discesa di Carlo VIII nel 1494, un lungo periodo di tranquillità, anche se l'Italia si mostrò fragile
tanto che i francesi passarono con facilità l'intera penisola fino a quando non si costituì una lega tra Milano,
Venezia e il papa dopo la quale, Carlo VIII ordinò la ritirata. Un trauma che anticipa i numerosi successivi.

I regni di Portogallo, Spagna, Francia e Inghilterra

Grandi monarchie nei regni di Portogallo, Spagna, Francia e Inghilterra all'origine delle quali vi furono
numerosi conflitti che crearono nelle rispettive popolazioni una coscienza nazionale: nella penisola iberica a
scatenare questa spinta aggregante è la reconquista, la lotta contro il regno musulmano. Nella penisola
iberica si formano tre regni, ovvero il Portogallo, la Castiglia e l'Aragona. Il Portogallo retto dalla dinastia
degli Aviz riuscì a salvaguardare la sua indipendenza e creò delle rotte indipendenti andando a conquistare
l'Africa atlantica, Ceuta e le Azzorre.

La scoperta dell'America fu invece decisiva per Castiglia, infatti essendo stata scoperta a spese di questo
regno è giusto che tutti i loro traffici e commerci appartengano a quei reami. L'Aragona invece rimase
esterna e seguì una direttrice mediterranea che comprendeva Baleari, regni di Sardegna, Sicilia e Napoli.

La guerra dei cent'anni, invece, costruì la coscienza francese, che si completò con la Provenza e la Bretagna;
il vertice amministrativo era formato dal consiglio del Re che presiedeva la cancelleria di corte e la tesoreria;
la principale imposta era costituita dalla Taille, mentre la vera forza era esercitata sulla chiesa nazionale
gallicana: concordato del 1438 tra santa sede e stato che permette al sovrano di nominare i vescovi. Questo
permesso alla Francia un rapido rafforzamento del potere centrale.

Crisi dinastica Inghilterra (dopo guerra 100 anni): guerra delle Due rose dal 1455 al 1485 - due
contrapposte Lancaster (rosa famiglie rossa) e York (rosa bianca) - termina con un compromesso
rappresentato dalla salita al trono Enrico VII Tudor, discendente Lancaster e sposato con una York, che
costituì un regno che si presentava con tratti assolutistici.

Trasformazione economica: chiusura e privatizzazione delle proprietà comuni. La corona inglese ponendo
forti dazi attenuò i rapporti di dipendenza dal mercato fiammingo, il risultato fu incremento della lavorazione
della lana, trasformazione della pianura inglese da rurale a privata.

L'Impero germanico

Il Sacro Romano Impero della nazione germanica non permetteva una costruzione centralizzata stabile a
causa dello status trans-nazionale, non esisteva una dinastia imperiale in quanto il titolare era scelto da 7
grandi elettori, quali Vescovi, Principi laici e il Re. Da qui derivava la debolezza del potere centrale, che ad
ogni successione doveva contrattare l'elezione al trono: famoso caso di Carlo V. L'Impero rimanda all'idea di
Europa e aveva una funzione protettiva. Questa era la Germania di quando salì al trono Massimiliano I
d'Asburgo (1493-1519).

L'Impero ottomano

Era abitato da una popolazione in maggioranza mongola che dal XII secolo si era imposta sulle altre etnie.
La peculiarità dei turchi: progresso in ambito militare, grazie al quale vennero superate le mura di
Costantinopoli e nella battaglia del Kosovo nel 1389, conquistare i Balcani. Questa vittoria fu garantita anche
grazie alla struttura feudale del paese, in particolare per i contadini che videro nei turchi un naturale alleato.
Alla fine del XV secolo possedevano l'Asia Minore, la Grecia e buona parte dei Balcani.

Struttura politica: il sultano era l'unico uomo libero, tutti gli altri erano suoi schiavi; una volta salito trono la
legge stabiliva che tutti i suoi fratelli fossero uccisi al fine di evitare congiure e rivalità. L'organizzazione
sociale era feudale: i guerrieri più valorosi erano compensati con un possedimento, il non musulmano era
ritenuto a pagare più tasse.

L'epopea delle scoperte: dai vichinghi ai portoghesi

Scoperte - stop invasioni barbariche; desiderio di conquista attraverso le crociate. Vichinghi nuovo popolo
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Downloaded by: giadagabbanelli (giadagabbanelli26@gmail.com)che nell'860 raggiunsero l'islanda e con Erik il Rosso nel 982 la Groenlandia. I vichinghi arrivando in
America non trovano nulla di diverso da quello che avevano nelle loro zone e quindi non si insediarono in
modo permanente. A cominciare dal Portogallo e per impulso del principe Enrico il Navigatore che si creò un
centro di studi nautici e organizzò la spedizione di Alvise Ca da Mosto, che nel 1455 scopre le isole del Capo
Verde. Nel 1487 Bartolomeo Diaz doppia il Capo di Buona speranza e nel 1498 Vasco de Gama giunse a
Calicut in India a quel tempo Colombo aveva sì scoperto l'America, ma non le spezie, né l'oro, per cui furono
i Portoghesi i primi europei che giunsero alle favolose Indie.

L'avventura di Colombo

Navigatore conosciuto, amministratore fallito, ma era un marinaio vero che ha saputo scegliere la rotta giusta
per attraversare l'Atlantico. Nel 1484 propone al re del Portogallo l'impresa di giungere alle Indie verso
occidente. Il re rifiutò, vista l'impresa azzardata e le conquiste dei navigatori portoghesi.

Ritenta con i "re cattolici" Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona: era il 1492 erano appena stati
scacciati definitivamente i musulmani, cosicché per recuperare lo svantaggio con i portoghesi Isabella di
Castiglia accetta la scommessa. Partì il 3 agosto da Palos con le tre caravelle ma si fermò quasi un mese alle
Canarie per poi ripartire il 6 settembre, arrivando a San Salvador il 12 ottobre, con un viaggio di 35 giorni.
Ripartì per l'Europa nel gennaio del 1493, dopo aver toccato Cuba e Haiti (quelle isole non erano ricche
nemmeno di selvaggina, men che meno di oro e di spezie e poi non erano nemmeno l'Asia che era quello che
Isabella si aspettava). Dopo questo viaggio ne seguirono altri tre, ma tuttavia non scoprì l'Oriente e non ebbe
il sentore che poco lontano esisteva una civiltà evoluta come quella dei Maya. Colombo morì fallito nel
1506.

La "raya" e i portoghesi in Brasile

Dopo la scoperta delle nuove terre nel 1493 il papa Alessandro VI, al fine di prevenire conflitti tra la Spagna
e il Portogallo tracciò la Raya o una linea di demarcazione equidistante tra le isole del Capo Verde e le
Bahamas; con il trattato di Tordesillas, questa linea immaginaria venne spostata in favore dei portoghesi,
questi ottennero uno spostamento della linea di demarcazione che consentisse loro di esercitare il monopolio
della navigazione africana. Questo permise di controllare il Brasile quando nel 1500 Cabral lo scoprì per
caso. Solo nel 1502 con Amerigo Vespucci, un mercante-navigatore, si capì che gli europei non erano giunti
in Asia, ma in un nuovo continente pertanto in onor suo il Nuovo Mondo fu chiamato America.

La comparsa degli inglesi: i Caboto

L'Italia fu tagliata fuori dalle esplorazioni; la Francia si disinteressò di questo settore, perché impegnata
nell'espansione della penisola italiana e nelle guerre di religione.

Furono gli inglesi, invece a farsi avanti nella corsa alle esplorazioni marittime. Nel 1497 Enrico VII concesse
a Giovanni Caboto di salpare alla conquista di nuove terre - per colpa della Raya rimanevano le infide
acque del nord. Nel 1497 Caboto arrivò a Labrador, a Terranova e nel golfo di San Lorenzo, la sua meta era
l'Asia ma qui trovò solo acque piene di pesci e di merluzzi, fu accolto a Londra come un trionfatore e ottenne
mezzi per una nuova spedizione. Il convoglio lasciò l'Inghilterra nel 1498.

Nel 1508 il figlio provò a ripercorrere la rotta paterna ma arrivò al circolo polare artico, non trovando
ricchezze.

Le civiltà dell'America precolombiana

Nell'epoca di cui ci occupiamo, in quello che è l'attuale Messico esistevano 2 grandi civiltà:

  1. Maya: costruttori di città, erano agricoltori e coltivavano mais, nascita della scrittura, calendario. I
    maya erano di un pessimismo totale, ritenevano che già quattro Mondi fossero stati distrutti, e il
    quinto (quello attuale) era sul punto di essere spazzato via da un cataclisma, erano politeisti.
  2. Aztechi: eseguivano culti crudeli che prevedevano un sacrificio, costruirono dighe e canali. La loro
    società era organizzata in caste (guerrieri, sacerdoti, mercanti) al cui vertice stava l'imperatore.
    Raggiunsero elevate conoscenze astrologiche e architettoniche e pensavano che la fine del mondo
    fosse imminente. Nel 1519 conquista di Cortes del Messico, gli aztechi, stupiti dalle armi da fuoco,
    dalle corazze e dai cavalli, furono facilmente travolti. L'imperatore Montezuma fu ucciso e la
    capitale fu distrutta. Nasceva l'America latina sulle rovine della civiltà Azteca.

Qualche anno dopo toccò all'impero Inca, nella parte meridionale del continente fra Perù e Bolivia.
Costruzione politica recente e organizzata gerarchicamente, l'inca (capo) discendeva dal Dio Sole ed era
considerato lui stesso una divinità. L'organizzazione sociale era fondata su un comunismo dispotico: nessuno
poteva oziare, né lavorare più del necessario. Furono grandi costruttori di città, a cominciare dalla capitale
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ucciso, la capitale Cuzco saccheggiata e tesori artistici vennero fusi per ricavarne oro.

L'incontro-scontro fra Europa e America

I conquistadores che valicavano l'oceano erano la maggior parte poveri. Si spiegano così le inconsulte
distruzioni di templi e oggetti artistici, come per la riduzione in schiavitù degli indios, quasi sempre sotto la
forma giuridica dell'encomienda, sorta di feudo concesso dalla monarchia agli spagnoli. Veniva affidato ai
coloni spagnoli un territorio da sfruttare e gli abitanti indigeni erano obbligati a prestare il loro lavoro e
pagare dei tributi senza essere tutelati da nessuna legge.

L'Impero coloniale spagnolo si estese rapidamente all'interno del continente americano che fu diviso in 2
vicereami: Nuova Spagna nel 1533 (Messico e America Centrale) e la Nuova Castiglia nel 1544 (Perù e
Argentina).

Ricchezze: tacchino, pomodoro, peperoni, mais, patata, fagioli.
Svantaggi: molto oro importato intaccava l'economia spagnola. La diffusione del cattolicesimo favorì la
tolleranza fra le diverse etnie.

L'ETA' DI CARLO V

La fine della "libertas Italiae"

Carlo VIII (francese) nel 1494: rivendicava il diritto di successione sul regno di Napoli, in virtù
della discendenza angioina; trovò accoglienza e favori tra gli stati italiani, concretizzando il suo
successo in un invasione della penisola. Questo suscitò reazioni che trovarono sbocco nella lega
antifrancese (Venezia, Milano, Firenze, lo Stato Pontificio, Spagna e l'impero) che sconfisse i
francesi a Fornovo; Ferdinando d'Aragona recupera il controllo sul regno.

Di nuovo mire francesi: nel 1499 Milano viene occupata rivendicata da legami dinastici con i
Visconti. Luigi XII concluse il Trattato di Granada con il quale il regno di Napoli fu spartito fra
spagnoli e francesi, finendo poi sotto l'intero dominio spagnolo, dopo battaglia di Cerignola del
1503. Con l'elezione di papa Giulio II lo stato della chiesa mirò a ricreare un suo dominio,
opponendosi a Venezia. Nel 1508 si formò la lega di Cambrai per riconquistare i territori conquistati
dalla serenissima.

Nel 1509 la lega sconfisse ad Agnadello Venezia, aprendo una grave crisi politica nella serenissima; (Venezia)
la preponderanza di Luigi XII preoccupò papa Giulio II che si adoperò per un'intesa con Venezia,
dalla quale aveva ottenuto la restituzione dei territori romagnoli e la garanzia di libera navigazione
nell'Adriatico oltre alla rinuncia di tassazione del clero. Lega Santa 1511: papa + spagnoli, svizzeri
e impero. Nuova spedizione del nuovo re Francesco I che con il consenso di Venezia si proclamò
duca di Milano e sconfisse le truppe svizzere il 13 e 14 settembre 1515. La pace di Noyon del 1516
sancì il raggiungimento di un parziale equilibrio basato sull'assegnazione del ducato di Milano alla
Francia e del dominio spagnolo nel regno di Napoli.

Carlo V nel 1519: concezione imperiale comprendeva la guida e la ricomposizione della cristianità
all'insegna di una monarchia universale, basata sulla fede e la giustizia (voleva Milano e il Ducato
di Borgogna).

La costruzione dell'Impero di Carlo V

Proclamato re di Castiglia e dei regni iberici nel 1516, mentre nel 1519 imperatore del Sacro
Romano Impero. Acquisì i regni dal padre Filippo il Bello (marito di Giovanna, figlia della regina
Isabella). Due gruppi che cercano di condizionarlo:

  1. filo- francese, formato dagli uomini della corte di Bruxelles, cercava di mantenere buoni
    rapporti con la Francia e di assicurarsi la neutralità dell'Inghilterra;
  2. partito spagnolo, preoccupato dello spazio che Carlo accordava ai borgognoni.

Il 27 gennaio 1521 presiede per la prima volta a Worms la Dieta, dove viene ascoltato Lutero.
Egli è convinto di esser stato scelto da Dio per mantenere l'unità religiosa, per reprimere le eresie e
difendere la cristianità contro l'espandersi dell'impero ottomano (influenzato da Erasmo da
Rotterdam): molti pensavano che questo potesse distogliere il sovrano dagli affari interni e infatti
furono solo 16 gli anni passati da Carlo in Spagna dove a questo si accompagnò un movimento anti-
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