Forza statica e dinamica
1.
Forza statica:
- Definizione: La forza statica è una forza applicata su un oggetto che non
provoca movimento. Questo accade quando le forze applicate sono
bilanciate, cioè la risultante delle forze è pari a zero.
- Principio: Si basa sulle condizioni di equilibrio statico, dove l'oggetto è fermo
o in stato di quiete. La somma vettoriale di tutte le forze agisce in modo da
annullarsi.
Equazioni del caso statico
- E= = o (Somma delle forze nulla).
- Er =0 (Somma dei momenti torcenti nulla, se consideriamo la rotazione).
2. Forza dinamica:
- Definizione: La forza dinamica è una forza che provoca movimento o una
variazione nello stato di moto di un oggetto. Questo accade quando la risultante
delle forze applicate su un corpo non è nulla, portando ad un'accelerazione
secondo la seconda legge di Newton.
- Principio: Si basa sulla relazione tra forza, massa e accelerazione:
F = m · à
Dove:
- F è la forza netta applicata (N),
- m è la massa dell'oggetto (kg),
- à è l'accelerazione (m/s2).
- Esempio: Spingere una scatola con una forza sufficiente per superare l'attrito
statico, causando il suo movimento.
Equazioni del caso dinamico
- La forza totale si calcola come somma vettoriale delle forze applicate:
Ftotale = EF
totale
Da cui possiamo determinare l'accelerazione del corpo in base alla massa.
La forza come vettore
La forza è una grandezza vettoriale, cioè è caratterizzata da tre elementi
fondamentali:
- Modulo: l'intensità della forza, espressa in Newton (N).
- Direzione: la linea lungo la quale la forza agisce.
- Verso: il senso in cui la forza viene applicata lungo la direzione.
Composizione di forze e risultante
La composizione di forze consiste nel determinare una forza equivalente (chiamata
forza risultante) che abbia lo stesso effetto combinato di due o più forze applicate
- a un oggetto.
- Metodo grafico: si usa il metodo del parallelogramma:
- Disegna i vettori forza a partire dallo stesso punto.
- Completa il parallelogramma con i lati paralleli ai vettori.
- La diagonale del parallelogramma rappresenta il vettore risultante.
- Metodo analitico:
- Se le forze sono disposte su un piano cartesiano, si sommano le componenti
lungo gli assi x e y:
Fx = > Fix, Fy = >Fi,y
- La risultante si calcola:
F,= F2+F2, 0 =tan-1
F.
F
y
x
Scomposizione di forze
La scomposizione di una forza è l'operazione inversa, usata per rappresentare un
forza lungo due direzioni preferite (ad esempio lungo assi cartesiani o inclinati).
- Se una forza F forma un angolo 0 con l'asse x, le sue componenti sono:
F = F . cos0, Fy = F . sin 0
Questo permette di analizzare gli effetti della forza lungo direzioni indipendenti.
Momento di una forza
Il momento di una forza misura la capacità della forza di generare una rotazione
intorno a un punto o asse.
Definizione
- Il momento M di una forza F rispetto a un punto O è definito come:
M = F. d
Dove:
- Fè l'intensità della forza.
- d è il braccio, cioè la distanza perpendicolare tra il punto O e la linea d'azione
della forza.
- Vettorialmente:
M=7x F
Dove:
- ¡ è il vettore posizione dal punto O al punto di applicazione della forza.
- x è il prodotto vettoriale.
Equilibrio di corpi estesi: forze e momenti
Un corpo esteso è in equilibrio se:
1. Equilibrio traslazionale: la risultante delle forze è nulla.
SF=0
Questo assicura che il corpo non si muove linearmente.
2. Equilibrio rotazionale: la risultante dei momenti rispetto a qualsias
nulla.
ΣΜ= 0
Questo assicura che il corpo non ruota.
Esempio pratico
Immagina una trave in equilibrio su un punto di appoggio con una forz
e una F2 a destra:
1. Scomponi le forze in componenti orizzontali e verticali (se necessa
2. Imposta:
. EFy = 0: bilancia le forze verticali.
· EM = 0: bilancia i momenti rispetto a un punto di riferimento.
Tipi di forza
Forza di gravità
- Definizione: La forza di gravità è la forza di attrazione che due corpi esercitano
reciprocamente a causa della loro massa.
- Formula:
F = G.
m1 . m2
p2
Dove:
- G è la costante di gravitazione universale (6.674 × 10-11 Nm2 /kg2),
- m1 e m2 sono le masse dei corpi,
- r è la distanza tra i centri di massa.
- Esempio: La gravità terrestre causa una forza verso il centro della Terra su tutti i
corpi.
Forza peso
- Definizione: Il peso è la forza con cui un corpo è attratto dalla Terra a causa della
gravità.
- Formula:
P= m · g
Dove:
- m è la massa (kg),
- 9 è l'accelerazione gravitazionale (9.8 m/s2 sulla Terra).
- Direzione: Verso il centro della Terra.
- Esempio: Un oggetto di 2 kg ha un peso P = 2 . 9.8 = 19.6 N.
Forza elastica
- Definizione: La forza esercitata da una molla o da un materiale elastico che tende
a ritornare alla sua lunghezza originale.
- Legge di Hooke:
Fe =- k . x
Dove:
- k è la costante elastica (N/m),
- x è la deformazione rispetto alla posizione di equilibrio.
- Esempio: Tirando una molla con costante k = 50 N/m di 0.2 m, la forza elastica
sarà Fe = - 50 . 0.2 = - 10 N.
Sforzo e deformazione
- Sforzo (o): La forza applicata per unità di area.
σ
F
A
Dove:
- F è la forza applicata (N),
- A è l'area (m2).
- Deformazione (€): La variazione relativa della lunghezza di un materiale.
AL
Lo
Dove:
- AL è il cambiamento di lunghezza,
. Lo è la lunghezza originale.
Costante elastica e modulo di Young
- Costante elastica: Misura la rigidità di una molla, indicata come k, nella formula
della forza elastica.
- Modulo di Young (E):
- Relaziona sforzo e deformazione:
E = º
€
Dove:
- o è lo sforzo,
- E è la deformazione.
- Materiali rigidi hanno un modulo di Young elevato (ad esempio, l'acciaio).
Forza d'attrito
- Definizione: Forza che si oppone al movimento relativo tra due superfici a
contatto.
- Attrito statico:
Fattr ≤ ps . N
- Is: coefficiente di attrito statico,
- N: forza normale.
- Attrito dinamico:
Fattr = Ik . N
- Ik: coefficiente di attrito dinamico.
. Esempio: Uno scatolone su un pavimento ha un attrito che varia a seconda di Ils O
Mk.
Forza di Coulomb
- Definizione: Forza di attrazione o repulsione tra cariche elettriche.
- Formula:
Fc = k .
p2
q1 . 92
Dove:
- k è la costante di Coulomb (8.99 × 109 Nm2/C2),
- 91 e 92 sono le cariche elettriche (Coulomb),
- r è la distanza tra le cariche.
- Esempio: Due cariche di 1 C a distanza di 1 m esercitano una forza di 8.99 × 109 N.
Spinta di Archimede
- Definizione: Forza verso l'alto esercitata da un fluido su un corpo immerso
parzialmente o totalmente.
- Formula:
Fa = p . V . g
Dove:
- P: densità del fluido (kg/m3),
- V: volume del corpo immerso (m3),
- 9: accelerazione gravitazionale (9.8 m/s2).
- Esempio: Un corpo con volume di 0.1 m3 immerso in acqua (p = 1000 kg/m3) riceve
una spinta di:
Fa =1000 . 0.1 . 9.8 = 980N.
Leggi di Newton
Le tre leggi del moto di Newton sono i principi fondamentali della meccanica
classica, che descrivono il moto di un oggetto e le forze che agiscono su di esso.
La massa inerziale
- Definizione: La massa inerziale misura la resistenza di un corpo al cambiamento
del suo stato di moto (inerzia).
.
È la costante di proporzionalità che appare nella seconda legge di Newton:
F = m · a.
- Si misura in chilogrammi (kg).
Proprietà:
- Oggetti con maggiore massa inerziale richiedono una forza maggiore per
ottenere la stessa accelerazione rispetto a oggetti con massa minore.
Prima legge di Newton: il principio di inerzia
- Enunciato: Un corpo rimane in stato di quiete o di moto rettilineo uniforme finché
una forza netta non agisce su di esso.
- Significato:
- In assenza di forze esterne o se la somma delle forze è nulla (SF = 0), un corpo
mantiene il suo stato di moto.
- Esempio:
- Una pallina ferma rimane ferma finché non viene spinta.
- Una navicella nello spazio continua a muoversi in linea retta con velocità
costante senza necessità di spinta, perché non ci sono forze resistive (come
l'attrito).
Seconda legge di Newton: relazione tra forza e accelerazione
- Enunciato: La forza netta (EF) applicata su un corpo è uguale al prodotto della
sua massa (m) per l'accelerazione (a) che ne risulta.
EF = m · à
- Caratteristiche:
- La forza e l'accelerazione sono vettori e hanno la stessa direzione.
- Se EF = 0, l'accelerazione è nulla e il corpo è in equilibrio (statico o dinamico).
- Applicazioni:
1. Moto su un piano inclinato:
- Un oggetto di massa m su un piano inclinato con angolo 0:
Fnet = m . g ·sin 0
Se Ilk è il coefficiente di attrito dinamico:
net = m . g . sin 0-pk . m . g . cose
2. Moto circolare uniforme:
- La forza centripeta necessaria per mantenere un corpo in moto circolare:
Fc=m .
r
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Caduta libera:
- L'accelerazione di un corpo in caduta è data da:
a = g
Terza legge di Newton: azione e reazione
- Enunciato: Per ogni forza (azione) esercitata su un corpo, esiste una forza di
uguale intensità e direzione opposta (reazione) esercitata sull'altro corpo.
F1->2 =- F2->1
- Caratteristiche:
- Le due forze agiscono su corpi diversi, quindi non si annullano.
- Le forze di azione e reazione non dipendono dal moto dei corpi.
- Applicazioni:
1. Camminare:
- Quando spingiamo indietro il suolo con i piedi, il suolo ci spinge in avanti con
una forza uguale e opposta.
2. Spinta di un razzo:
- Il gas espulso genera una forza verso il basso (azione), e il razzo subisce una
forza verso l'alto (reazione).
3. Barca e remo:
- Remando si esercita una forza sull'acqua, che restituisce una forza uguale e
opposta sulla barca.
Forze apparenti
Le forze apparenti sono percepite in sistemi di riferimento non inerziali (cioè in
accelerazione rispetto a un riferimento inerziale).
- Esempi di forze apparenti:
1. Forza centrifuga:
.
In un sistema di riferimento rotante, sembra che una forza agisca verso
l'esterno del cerchio.
- Formula:
F
centrifuga =- m.
-m. v
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2. Forza di Coriolis:
Appare in sistemi in rotazione e devia i corpi in movimento rispetto alla
rotazione.
- Formula:
FCoriolis =- 2m(@xv)
Dove:
- " è la velocità angolare,
- ¿ è la velocità del corpo.
Forze di reazione
Le forze di reazione sono conseguenza della terza legge di Newton e bilanciano
l'azione iniziale. Alcuni esempi:
- Reazione del suolo:
- Un corpo che poggia su una superficie esercita una forza peso verso il basso; la
superficie risponde con una forza normale verso l'alto.
- Reazioni nei vincoli:
- Nei sistemi meccanici (cavi, molle, supporti), i vincoli esercitano reazioni per
mantenere l'equilibrio o permettere il moto.