Schemi da Onaf su Formaggio. Il Riassunti descrive il processo di produzione del formaggio, dalla ricezione del latte alla stagionatura, con dettagli sulle variazioni per diversi tipi. Questo materiale di Formazione professionale include una definizione legale e una classificazione basata sulla cottura della cagliata.
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D A Pastorizzazione Ricevimento del latte Sosta eventuale B A Formaggi molli Colture batteriche selezionate o naturali B Formaggi semiduri e duri C Formaggi a pasta filata Riscaldamento D Formaggi fusi Coagulazione Caglio V Maturazione sotto siero acido Rottura della cagliata Riposo > Cottura RICOTTA A C Spurgo spontaneo (stufatura) Estrazione della cagliata e formatura > Pressatura Salatura Filatura e formatura Refrigerazione o stagionatura Fusione D Toelettatura e confezionamento
Riferimento: materiale Corso ONAF
Per la legislazione italiana (Regio Decreto-Legge n. 2033/1925 modificato dall'art. 1 del R.D.L. 6-4-1933, n. 381) "il nome di formaggio o cacio è riservato al prodotto ottenuto dal latte intero, parzialmente scremato o scremato, oppure dalla crema, in seguito a coagulazione acida o presamica, anche facendo uso di fermenti e cloruro di sodio" (secondo tale norma non sono considerati formaggi i prodotti derivati dal siero, come la ricotta). Il formaggio è il prodotto della coagulazione acida o presamica del latte, che ha subito una perdita parziale del siero ed un processo di maturazione. Il termine formaggio senza alcuna indicazione d'origine si riferisce a quello prodotto con latte vaccino; per gli altri è necessario apporre la tipologia della materia prima.
B B Produzione dei vari tipi di formaggio. Inoculohttps://youtu.be/ILsFJkdESFkhttps://youtu.be/mao5Is6SUAoTabella 23
TIPO CARATTERISTICHE NOMI COMMERCIALI
Formaggi a pasta molle - a maturazione rapido o media (da 6 giorni a 6 mesi) - percentuale di umidità 45-55% - coagulazione lenta - notevole acidità - spurgo spontaneo - crosta per lo più ammuffita che conferisce la caratteristica colorazione Taleggio, Quartirolo, Robiola, Caprino stagionato, Gorgonzola, Pannerone, Italico, Crescenza, Caciotta
Formaggi a pasta semidura e dura - cagliata cotta in caldaia - molto disidratati di lunga conservazione - a maturazione medio o lunga Grana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Pecorino Siciliano, Pecorino Toscano, Fontina, Fontal, Canestrato, Caprino Sardo, Asiago, Montasio, Fiore Sardo, Emmenthal
Formaggi a pasta filata tenera - sono caratterizzati dalla proprietà della caseina di lasciarsi filare in opportune condizioni di acidità e temperatura, la filatura avviene quando la cagliata ha eliminato parte del calcio combinato Mozzarella di bufala, Fior di latte, Scamorza, Provola
Formaggi a pasta filata dura - come i precedenti ma con pasta più dura e Caciocavallo, Provolone, Burrino più aromatici
Formaggi freschi - di consumo immediato - prodotto con alto tenore di acqua - coagulazione molto lenta - cagliata con acidità lattica sviluppata Cacio-Ricotta, Caprino fresco, Robiola fresca, Tomino fresco, Caciotte fresche, Fresa
Formaggi fusi - si ottengono generalmente dal formaggio di scarto, rilavorandolo a caldo e con l'aggiunta di sali di fusione Sono comunemente chiamati "Formaggini"
Alcune classificazioniAlcune classificazioni
Figura 74 Classificazione dei formaggi in base al contenuto di grasso sulla sostanza secca.
Formaggi grassi Ottenuti con latte intero Contenuto di grasso non inferiore al 42% su sostanza secca
Contenuto di grasso (% su sostanza secca)
Formaggi semigrassi Ottenuti con latte parzialmente scremato Contenuto di grasso tra il 20-42% su sostanza secca
Formaggi magri Ottenuti con latte scremato Contenuto di grasso inferiore al 20% su sostanza secca
Figura 75 Formaggi a pasta molle Il contenuto in acqua è compreso tra il 45% e il 70% (Crescenza, Italico, Robiola)
Classificazione dei formaggi in base alla consistenza della pasta.
Consistenza della pasta
Formaggi a pasta semidura Il contenuto in acqua è compreso tra il 35% e il 45% (Fontina, Stelvio, Castelmagno, Bitto)
Formaggi a pasta dura Il contenuto in acqua è compreso tra il 30% e il 40% (Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Canestrato Pugliese)Latte
> D A Pastorizzazione Ricevimento del latte Sosta eventuale B Inoculo A Formaggi molli Colture batteriche selezionate o naturali B Formaggi semiduri e duri C Formaggi a pasta filata Riscaldamento D Formaggi fusi Coagulazione Caglio > Maturazione sotto siero acido Rottura della cagliata Riposo Cottura RICOTTA > C Spurgo spontaneo (stufatura) Estrazione della cagliata e formatura Pressatura Salatura Filatura e formatura Refrigerazione o stagionatura Fusione D Toelettatura e confezionamento
Formaggio Formaggio
Per la legislazione italiana (Regio Decreto-Legge n. 2033/1925 modificato dall'art. 1 del R.D.L. 6-4-1933, n. 381) "il nome di formaggio o cacio è riservato al prodotto ottenuto dal latte intero, parzialmente scremato o scremato, oppure dalla crema, in seguito a coagulazione acida o presamica, anche facendo uso di fermenti e cloruro di sodio" (secondo tale norma non sono considerati formaggi i prodotti derivati dal siero, come la ricotta). Il formaggio è il prodotto della coagulazione acida o presamica del latte, che ha subito una perdita parziale del siero ed un processo di maturazione. Il termine formaggio senza alcuna indicazione d'origine si riferisce a quello prodotto con latte vaccino; per gli altri è necessario apporre la tipologia della materia prima.
Riferimento: materiale Corso ONAF
B A BLATTE
Classificazione dei formaggi in base al periodo di sosta del latte.
Formaggi prodotti con latte ad acidità di fermentazione Il latte ha subito una sosta con lo sviluppo di microrganismi lattici e produzione di acido lattico (Grana Padano)
Sosta del latte
Formaggi prodotti con latte con acidità naturale Il latte non subisce nessuna sosta (Crescenza)Trattamenti termici
alla temperatura ottimale per la coagulazione del tipo di formaggio minimo 20℃ massimo 40℃
Titolo del caglio
Caglio · Animale (liquido,pasta,polvere): estratto dall'abomaso degli animali lattanti -Vitello -Agnello
Estrazione industriale del caglio
Carlo Tholo Metodo di estrazione
In pasta 1: 100.000 Peters micesabe 1:5000-1:20.000 Maceracione In somroa acida d pelette
In polvere 100.000-200.000 Precipitazione saina del'estratto o da animali adulti - Maiale (Pecorino di Farindola) · Vegetale: -Cardo (Caciofiore di Columella) - Fico (caprino delle Marche) · Microbico: -Funghi/muffe · Biotecnologico (no DOP e tipici): -da microorganismi transgenici a b A 7. Il cardo selvatico (a) e il gallio (b) sono tra le specie vegetali prin- cipali da cui si estraggono enzimi coagulanti per la produzione dei formaggi.
CAGLIO "STANDARD" IN PIE DI AGNELLO 1:10.000 I'CAQUO STANDARD' . ANS & AGNELLO & pres ste mesa del bitte Dose: 30 g/100 kg in Peso netto: 1 KG Tarx: deg 2 Lotto: CSA0 10617 Data di produzione: 13/06/2917 Termine minimo di conservazione 1200 Uso Industr almertan Conservare in luogo fresco, mouto visu CAGUIO VECHTEN 110 g · -Capretto
A livello industriale il caglio liquido viene estratto per macerazio- ne delle pellette (nome in gorgo unlizzato per indicare l'abomaso pronto per l'estrazione del caglioi in soluzione al 12-14% di NaCl addizionata di antisettici iper esempio acido benzoicol per 18-20 ore. L'estratto viene purificato e fitrato per eliminare le impurità e poi standardizzato con soluzioni di NaCi. il contenuto proteico dei cagli liquidi commerciali è del 3-4% a sieTitolo del caglio
La forza coagulante, o "titolo", svolta dai prodotti coagulanti viene misurata in: "mL di latte coagulati da 1 mL di caglio a 35℃ in 40 min" ed espressa nel modo seguente: 1 mL (di caglio): x mL di latte coagulati Per esempio un titolo di 1:5000 indica che 1 mL di caglio è in grado di coagulare 5 litri di latte (in condizioni definite di tempo e temperatura). Maggiore è il valore dei millilitri di latte espressi nel titolo, più alta è la capacità coagulante del caglio.Coagulazione
14. Struttura della micella caseinica (a) e della submicella (b).
fosfato di calcio colloidale nucleo idrofobico a b molecola di k-caseina
Caratteristiche della cagliata
Fattori che influenzano la coagulazione
Tempi di coagulazione
Tipi di coagulazione
Caseina e Coagulazione · ioni calcio fosfoserina
15. I legami tra le submicelle.Caseina e coagulazione
Acida Micelle - > submicelle + Ca+2 + HPO2-2 > aggregazione e flocculazione
Figura 35 Schema del processo di separazione della caseina per acidificazione (coagulazione acida).
Micella di caseina allo stato di sol (fosfocaseinato di Ca) caseina + Ca,(PO4)2
Acidificazione Caseina demineralizzata allo stato gel (coagulo + sali di calcio solubili) pH 4,6
Figura 36 Chimasi Parafosfocasinato di calcio allo stato di gel -> coagulo + Caglio caglio k-caseina > para-k-caseina + glicopeptide --- 105° AA -11- 106° AA Met --- catena AA Phe lisi
Presamica fosfato di calcio acidificazione coagulo acido . A 16. La coagulazione acida.
Schema del processo di separazione della caseina per coagulazione presamica.
Micella di caseina allo stato di sol
Sostanze proteiche solubili gicopeptide chimosina coagulo presamico A 18. La coagulazione presamica.