Relazioni interpersonali e comunicazione sociale nel servizio sociale

Slide da Unitn.it su relazioni interpersonali e comunicazione sociale. Il Pdf esplora i fondamenti della comunicazione, l'intelligenza emotiva, l'empatia e l'ascolto attivo, argomenti chiave per la psicologia a livello universitario.

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43 pagine

MODULO 0
Relazioni interpersonali e comunicazione sociale: Perché e in che senso hanno rilievo nel
servizio sociale?
In generale, il nostro benessere dipende dalla nostra capacità di sviluppare buone capacità
comunicative.
Nel servizio sociale, buone competenze comunicative e relazionali sono un fattore chiave
nella costruzione di rapporti professionali produttivi e soddisfacenti.
Dalla capacità di instaurare buone relazioni e di comunicare bene dipende:
• i) la possibilità di essere efficaci e incisivi nel proprio agire,
• ii) la soddisfazione e il benessere delle persone con cui si ha che fare
• Iii) il nostro stesso benessere e senso di efficacia.
È una competenza complessa prima di tutto per la varietà dei soggetti con cui gli assistenti
sociali hanno “relazioni”. Una gamma amplissima di persone, le più diverse: classi sociali,
storie, provenienze, ambienti diversi, contesti, ruoli. Inoltre anche per la rilevanza delle
questioni di cui si occupa: questioni centrali per la vita delle persone e della società.
Libri:
→ attraversare le classi sociali: una cifra del servizio sociale dalle sue origini (es. Jane
Addams)
→ Abbott definisce il servizio sociale “la professione dei confini” (Abbott, 1995)
L’oggetto del servizio sociale
Relazioni interpersonali e comunicazione avvengono a proposito di ‘oggetti’ e questioni
esistenzialmente importanti per la vita delle persone. Tre spunti:
«Private troubles and pubblic issues» (J Stuart Mill, 1959)
Tra ‘persona e ambiente’, tra mondi vitali e sistema. W. Lorenz, (2010)
Private troubles and public issues
Charles Wright Mills (1959) – l’immaginazione sociologica
Quando le ‘tribolazioni personali’ diventano questioni ‘pubbliche’
Una questione fondamentale per il servizio sociale (W. Lorenz)
Il servizio sociale si trova esattamente in uno di quei punti in cui i “problemi privati»
diventano o questioni pubbliche» .
MODULO 1.1 - I FONDAMENTI DELLA COMUNICAZIONE
Definizione di comunicazione
La comunicazione: dal latino “communis” (comune–co–munis) e “agere” (agire)-(mettere in
comune, far partecipare, condividere).
Ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un
codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina ecc.) e un altro della stessa natura o di
natura diversa. (
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“La comunicazione è alla base della convivenza umana. Essa è possibile all’interno di un
sistema condiviso con altri come membri di una stessa comunità linguistica e sociale, che
possiedono la capacità di produrre e capire messaggi e quindi di interagire con altri soggetti.
La competenza comunicativa è una fondamentale capacità composta dall’insieme delle
presupposizioni, delle reciproche conoscenze e regole che rendono possibile lo scambio
comunicativo. Comprensivo anche delle abilità di tipo extra linguistico e sociale”. (Tessarolo,
2007, p.5)
La comunicazione è analizzata da diversi approcci
Dalla linguistica, la quale analizza la “costruzione dei mezzi” con i quali si veicolano i
contenuti della comunicazione (parole, frasi) e le regole per la produzione e la comprensione
Dalla sociologia, la quale analizza il ruolo che la comunicazione ha nel determinare l'azione
sociale e le modalità con cui interagiscono le strutture del comportamento linguistico e le
strutture sociali (Erving Gofffman; Berger & Luckman; Foucault; gli studi femministi..)
Dalla psicologia, la quale analizza i processi cognitivi sottostanti la comunicazione e il ruolo
della comunicazione come elemento fondante delle dinamiche impersonali nella
manifestazione di sé. (Lotto& Rumiati, 16)
Gli elementi costitutivi

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Anteprima

Relazioni interpersonali e comunicazione sociale nel servizio sociale

MODULO 0 Relazioni interpersonali e comunicazione sociale: Perché e in che senso hanno rilievo nel servizio sociale?

In generale, il nostro benessere dipende dalla nostra capacità di sviluppare buone capacità comunicative.

Nel servizio sociale, buone competenze comunicative e relazionali sono un fattore chiave nella costruzione di rapporti professionali produttivi e soddisfacenti.

Dipendenza dalla capacità di instaurare buone relazioni

Dalla capacità di instaurare buone relazioni e di comunicare bene dipende:

  • i) la possibilità di essere efficaci e incisivi nel proprio agire,
  • ii) la soddisfazione e il benessere delle persone con cui si ha che fare
  • lii) il nostro stesso benessere e senso di efficacia.

È una competenza complessa prima di tutto per la varietà dei soggetti con cui gli assistenti sociali hanno "relazioni". Una gamma amplissima di persone, le più diverse: classi sociali, storie, provenienze, ambienti diversi, contesti, ruoli. Inoltre anche per la rilevanza delle questioni di cui si occupa: questioni centrali per la vita delle persone e della società.

Libri e definizioni

Libri:

  • attraversare le classi sociali: una cifra del servizio sociale dalle sue origini (es. Jane Addams)
  • Abbott definisce il servizio sociale "la professione dei confini" (Abbott, 1995)

L'oggetto del servizio sociale

L'oggetto del servizio sociale Relazioni interpersonali e comunicazione avvengono a proposito di 'oggetti' e questioni esistenzialmente importanti per la vita delle persone. Tre spunti:

  • «Private troubles and pubblic issues» (J Stuart Mill, 1959)
  • Tra 'persona e ambiente', tra mondi vitali e sistema. W. Lorenz, (2010)

Private troubles and public issues

Private troubles and public issues

  • Charles Wright Mills (1959) - l'immaginazione sociologica
  • Quando le 'tribolazioni personali' diventano questioni 'pubbliche'
  • Una questione fondamentale per il servizio sociale (W. Lorenz)
  • Il servizio sociale si trova esattamente in uno di quei punti in cui i "problemi privati» diventano o questioni pubbliche» .

Abitare un terreno intermedio

Abitare un terreno intermedio tra mondi vitali e sistema (Lorenz, 2010) . Una risorsa - una sfida - Traduttore di linguaggi

Il sistema La risposta del sistema e della società

Servizio Sociale

I mondi vitali Problemi Sociali - i bisogno

Lorenz W. (2010) Globalizzazione e servizio sociale in Europa. Carocci faber, Roma

teresa.bertotti@unitn.it

I fondamenti della comunicazione

7MODULO 1.1 - I FONDAMENTI DELLA COMUNICAZIONE

Definizione di comunicazione

Definizione di comunicazione La comunicazione: dal latino "communis" (comune-co-munis) e "agere" (agire)-(mettere in comune, far partecipare, condividere).

Ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina ecc.) e un altro della stessa natura o di natura diversa.

oppure "La comunicazione è alla base della convivenza umana. Essa è possibile all'interno di un sistema condiviso con altri come membri di una stessa comunità linguistica e sociale, che possiedono la capacità di produrre e capire messaggi e quindi di interagire con altri soggetti. La competenza comunicativa è una fondamentale capacità composta dall'insieme delle presupposizioni, delle reciproche conoscenze e regole che rendono possibile lo scambio communicativo. Comprensivo anche delle abilità di tipo extra linguistico e sociale". (Tessarolo, 2007, p.5)

Approcci alla comunicazione

La comunicazione è analizzata da diversi approcci

Dalla linguistica, la quale analizza la "costruzione dei mezzi" con i quali si veicolano i contenuti della comunicazione (parole, frasi) e le regole per la produzione e la comprensione

Dalla sociologia, la quale analizza il ruolo che la comunicazione ha nel determinare l'azione sociale e le modalità con cui interagiscono le strutture del comportamento linguistico e le strutture sociali (Erving Gofffman; Berger & Luckman; Foucault; gli studi femministi .. )

Dalla psicologia, la quale analizza i processi cognitivi sottostanti la comunicazione e il ruolo della comunicazione come elemento fondante delle dinamiche impersonali nella manifestazione di sé. (Lotto& Rumiati, 16)

Gli elementi costitutivi della comunicazione

Gli elementi costitutivi MESSAGGIO CODIFICA DECODIFICA EMITTENTE CANALE DESTINATARIO CONTESTO

  • Emittente: la persona che produce il messaggio
  • Destinatario: la persona che riceve il messaggio. Deve decodificare il contenuto, trasformandolo nella propria rappresentazione mentale
  • Messaggio: è il contenuto che viene comunicato,
  • Codice: la modalità, il linguaggi con cui si comunica, deve essere condiviso
  • Canale: è il mezzo attraverso il quale si comunica.
  • Contesto: è l'ambiente all'interno del quale si comunica.Gli elementi della comunicazione

La situazione in cui avviene la comunicazione

Il tema di cui si parla

contesto referente

emittente messaggio ricevente

Chi manda il messaggio

Il contenuto della comunicazione

Chi riceve il messaggio

canale codice

Il mezzo attraverso cui passa la comunicazione

Il linguaggio utilizzato per comunicare

I modelli di comunicazione

I modelli

Il modello lineare

Il modello lineare Canale

SORGENTE ( Messaggio Apparato trasmettitore

Segnale Apparato ricevitore

Messaggio DESTINATARIO

Rumore

fig. 1.1. Rappresentazione schematica della struttura della comunicazione, secondo il modello di Shannon e Weaver.

Il modello lineare di Shannon e Weaver (1949) studiato per migliorare l'invio e la ricezione del segnale dell'azienda di telecomunicazioni «Bell Telephone»

La comunicazione non è "una tubatura" che trasferisce da un luogo all'altro materiale chiamato "informazioni" (ONG, 1985, in Tessarolo, 2007, p. 9)

Il processo comunicativo non ha un andamento lineare ma procede secondo un processo interattivo e circolare.

NON è un fenomeno lineare ma un "processo" dinamico

La dinamica tra emittente e ricevente è influenzata dalle risposte reciproche, i feedback

  • Il feedback è un elemento cruciale della comunicazione, chiarisce eventuali dubbi, conferma l'avvenuta comprensione del messaggio inviato, corregge potenziali errori.

La comunicazione umana, per aver luogo, richiede un feedback anticipato e per poter inviare qualsiasi messaggio l'emittente deve assumere la posizione del destinatario

  • La comunicazione non è mai a senso unico, richiede sempre una risposta, ma le reazioni previste modellano la forma e il contenuto.

Il modello circolare

Il modello circolaremessaggio codifica decodifica

Interpretazione Interpretazione

decodifica codifica messaggio feedback

Il modello Schramm e Osgood - circolare interattivo

Evidenzia l'importanza della codifica del messaggio, dell'invio del messaggio e della successiva interpretazione da parte del ricevente (trasferimento di informazione) ma anche la necessità, e del processo inverso.

Ovvero all'invio del messaggio deve seguire una decodifica, una interpretazione e una successiva codifica della risposta. Il presupposto è l'esistenza di un emittente e un ricevente in grado di interagire tra loro

Inoltre ...

I comunicanti (mittente e ricevente) che sono i due attori della comunicazione, non hanno una funzione fissa, ma sono ambedue, di volta in volta, mittenti e destinatari di messaggi che devono codificare e decodificare, se vogliono che la loro comunicazione proceda.

I canali sono il supporto fisico della comunicazione, costituito dai sensi (il gusto, l'olfatto, il tatto, il contatto, la vista, l'udito)

La Teoria linguistica di Jakobson (1966)

La Teoria linguistica di Jakobson (1966)

  • Due funzioni principali della comunicazione: i) trasmissione di informazioni e ii) costruzione di relazioni,

Jakobson esplora le ulteriori funzioni del linguaggio, considerandole per ciascuno degli elementi costitutivi della comunicazione

"Il mittente invia un messaggio al destinatario. Per essere operante, il messaggio deve richiedere in primo luogo il riferimento a un contesto che possa essere afferrato dal destinatario. In secondo luogo, deve esserci un codice interamente o almeno parzialmente comune al mittente e al destinatario, infine un contatto, ovvero un canale fisico e una connessione psicologica tra mittente e destinatario, che consenta loro di stabilire e mantenere la comunicazione» (Jakobson. 1966)

La pragmatica della comunicazione

MODULO 1.2 - LA PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE

La teoria generale dei sistemi

La teoria generale dei sistemi (von Bertalanffy 1971) Ha dato un forte contributo allo studio della comunicazione, specialmente grazie al gruppo della Scuola di Palo Alto che ha utilizzato la teoria generale dei sistemi e la cibernetica nello studio della pragmatica della comunicazione umana (Watzlawick, Beavin, Bateson, Jackson)

Due principi:

Il concetto di sistema e l'interdipendenza : "un insieme di oggetti e di relazioni tra gli oggetti e loro attributi tenuti insieme da relazioni .. «un insieme di elementi tra loro interdipendenti»

Il principio della «totalità» : «ogni parte è in rapporto con le altre: qualsiasi cambiamento di una parte provoca il cambiamento delle altre. Un sistema non è uguale alla somma delle sue parti»

Ci sono due tipi di sistemi:

Sistema chiuso che non ha relazioni con l'ambiente né in entrata né in uscita

Sistema aperto che scambia con l'ambiente: materiale, informazioni, energie e che si modifica in base a questi scambi e sistemi aperti.

Informazione e retroazioni

L'informazione come principio organizzatore

Retroazioni:omeostasi e cambiamento

Circolarità: ogni informazione che va dall'emittente al ricevente comporta un'informazione di ritorno (feedback)

RETROAZIONI: (ogni informazione può avere due effetti):

  • Il sistema mantiene la sua stabilità, non cambia -> OMEOSTASI
  • Il sistema si modifica e si trasforma -> CAMBIAMENTO

Sono processi complementari entrambi necessari - Sistemi di autoregolazione

Gli assiomi della comunicazione umana

GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE UMANA

La comunicazione: la pragmatica Gli studiosi della scuola di Palo Alto (CA) hanno studiato gli effetti della comunicazione sul comportamento umano (con particolare attenzione ai disordini del comportamento e alle famiglie con una persona schizofrenica) -> la 'pragmatica'

1° ASSIOMA NON SI PUÒ NON COMUNICARE

2° ASSIOMA >> IN OGNI COMUNICAZIONE C'È UN ASPETTO DI CONTENUTO E UNO DI RELAZIONE

C'è un aspetto legato all'informazione, a ciò che le parole dicono (il contenuto) e un aspetto legato a come quella informazione si colloca nella relazione.

A dice a B: "devi togliere la frizione gradualmente e dolcemente" (istruttore)

In una buona comunicazione, contenuto e relazione dovrebbero essere coerenti.

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