L'equilibrio economico dell'impresa: profili e contabilità sistematica

Slide del Prof. Paolo Bogarelli sull'equilibrio economico dell'impresa. Il Pdf esplora l'equilibrio reddituale e l'autosufficienza economica di esercizio, con esempi di contabilità sistematica per il corso di Economia Aziendale a livello universitario.

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L’UNITARIO EQUILIBRIO ECONOMICO DELL’IMPRESA
L’impresa può perdurare soltanto se consegue condizioni di equilibrio economico (o
economicità)avalereneltempo.
Lequilibrio economico dell’impresa è un fenomeno unitario indagabile in tre
complementari profili:
-reddituale o economico;
-finanziario-monetario;
-patrimoniale.
Per ciascuno dei tre complementari profili occorre inquadrare:
a) Le grandezze economiche da considerare
b) I presupposti minimi delle condizioni di equilibrio.
Equilibrio reddituale
Per apprezzare il profilo reddituale si confrontano le grandezze flusso dei componenti
positivi e negativi di reddito conseguiti dall’impresa in un determinato periodo di tempo.
L’equilibrio reddituale sussiste se R > C
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Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.
L’UNITARIO EQUILIBRIO ECONOMICO DELL’IMPRESA
La prima condizione di economicità è stata qualificata da Onida come
autosufficienza economica di esercizio,intesacomecapacitàdeiricavidiesercizio
di remunerare (alle condizioni richieste dal mercato) tutti i fattori produttivi
impiegati nell’esercizio, ivi compreso il capitale di credito e di rischio (condizione di
equilibrio reddituale, riferita allesercizio). Anche in relazione alla sostenibilità,
l’autosufficienza economica deve essere apprezzata in relazione non solo a ciascun
esercizio, ma anche in relazione a un arco temporale più esteso. Un’impresa, infatti:
può conseguire l’autosufficienza economica nel medio lungo andare, al di di
una congiuntura di breve periodo non favorevole;
può non presentare prospettive di autosufficienza economica nel medio periodo,
pur conseguendo risultati economici positivi nel breve periodo.
In particolare, per le imprese in perdita occorre comparare i tempi di attesa:
necessari per conseguire una durevole autosufficienza economica;
Con quelli concretamente sopportabili,chedipendonodallapotenza finanziaria
di cui l’impresa può disporre, anche per il fatto di appartenere a un gruppo.
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Anteprima

L'equilibrio Economico dell'Impresa

L'impresa può perdurare soltanto se consegue condizioni di equilibrio economico (o economicità) a valere nel tempo.

L'equilibrio economico dell'impresa è un fenomeno unitario indagabile in tre complementari profili:

  • reddituale o economico;
  • finanziario-monetario;
  • patrimoniale.

Per ciascuno dei tre complementari profili occorre inquadrare:

  1. Le grandezze economiche da considerare
  2. I presupposti minimi delle condizioni di equilibrio.

Equilibrio Reddituale

Per apprezzare il profilo reddituale si confrontano le grandezze flusso dei componenti positivi e negativi di reddito conseguiti dall'impresa in un determinato periodo di tempo. L'equilibrio reddituale sussiste se R > C

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.L'UNITARIO EQUILIBRIO ECONOMICO DELL'IMPRESA

La prima condizione di economicità è stata qualificata da Onida come autosufficienza economica di esercizio, intesa come capacità dei ricavi di esercizio di remunerare (alle condizioni richieste dal mercato) tutti i fattori produttivi impiegati nell'esercizio, ivi compreso il capitale di credito e di rischio (condizione di equilibrio reddituale, riferita all'esercizio). Anche in relazione alla sostenibilità, l'autosufficienza economica deve essere apprezzata in relazione non solo a ciascun esercizio, ma anche in relazione a un arco temporale più esteso. Un'impresa, infatti:

  • può conseguire l'autosufficienza economica nel medio lungo andare, al di là di una congiuntura di breve periodo non favorevole;
  • può non presentare prospettive di autosufficienza economica nel medio periodo, pur conseguendo risultati economici positivi nel breve periodo.

In particolare, per le imprese in perdita occorre comparare i tempi di attesa:

  • necessari per conseguire una durevole autosufficienza economica;
  • Con quelli concretamente sopportabili, che dipendono dalla potenza finanziaria di cui l'impresa può disporre, anche per il fatto di appartenere a un gruppo.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.L'UNITARIO EQUILIBRIO ECONOMICO DELL'IMPRESA

Le condizioni di equilibrio reddituale sono necessarie ma non sufficienti per la durevole esistenza e per l'autonomia dell'impresa: a tal fine è necessario che le contingenti condizioni di equilibrio reddituale siano compatibili con quelle che assicurano, anche attraverso l'indebitamento, l'equilibrio finanziario-monetario e quello patrimoniale.

Equilibrio Finanziario-Monetario

L'equilibrio finanziario-monetario considera ad una certa data, le grandezze fondo delle disponibilità monetarie di un'impresa ed il complesso dei crediti e dei debiti di regolamento e di finanziamento. L'equilibrio finanziario- monetario sussiste se i citati crediti e debiti si pareggiano per importi e scadenze; più precisamente, se l'impresa, anche grazie alla proprie disponibilità monetarie e/o ricorrendo al credito bancario, riesce ad onorare a scadenza i propri debiti utilizzando le somme rivenienti dall'incasso dei crediti.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.L'UNITARIO EQUILIBRIO ECONOMICO DELL'IMPRESA

Equilibrio Patrimoniale

L'equilibrio patrimoniale considera, ad una certa data, le modalità con cui l'impresa soddisfa il proprio fabbisogno di capitale: esso pertanto considera le grandezze fondo del capitale di rischio (mezzi propri, individuati dal patrimonio netto) e del capitale di credito, formato dai debiti di finanziamento.

L'equilibrio patrimoniale sussiste quando l'impresa non è sottocapitalizzata, ovverosia quando l'impresa non si è eccessivamente indebitata, facendo ricorso al capitale di credito.

Si noti che l'indebitamente eccessivo può intaccare anche l'equilibrio reddituale, oltre a quello finanziario-monetario.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.LA RILEVAZIONE - INFORMAZIONE ECONOMICA

  • Per sapere fondatamente se un'impresa opera in condizioni di equilibrio occorre disporre di adeguate informazioni economiche. Si deve pertanto strutturare un sistema informativo aziendale, il quale:
    • a un primo livello (contabilità generale/assetto contabile) determina il reddito di esercizio e il correlato capitale di funzionamento;
    • a un secondo livello (contabilità direzionale/assetto amministrativo) elabora ad uso della direzione le informazioni che la contabilità generale non è in grado di offrire, ma sono indispensabili per il governo consapevole della gestione (processi di programmazione e controllo).
  • Ciò premesso, nel prosieguo si inqadrano:
    1. i caratteri fondamentali dei sistemi informativi aziendali, con particolare riferimento all'area amministrativa delle misurazioni economiche;
    2. la logica di funzionamento della contabilità sistematica di esercizio e di redazione del bilancio di esercizio
    3. i processi di programmazione e controllo e gli strumenti informativi che li supportano (la contabilità direzionale)

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.Il terzo momento dell'amministrazione: la rilevazione

Nell'impostazione Zappiana la rilevazione si esplica "nella metodica osservazione e determinazione degli accadimenti di azienda e dei processi, e delle loro combinazioni nei quali, ad opera degli organi di azienda, sono composte le operazioni di gestione".

Azzini individuava nella rilevazione il momento conoscitivo dell'amministrazione aziendale: "compito delle rilevazioni è di offrire tanto allo studioso quanto al soggetto economico nuove conoscenze, nuove informazioni" (omissis) "ogni determinazione d'azienda offre nuove informazioni sui fenomeni investigati utili alla loro interpretazione, al loro studio, per prevederne il futuro divenire, utili al soggetto economico e agli altri organi di azienda per la guida, l'esecuzione e il controllo più efficaci dell'attività d'azienda" .

Il terzo momento dell'amministrazione aziendale, , è dunque orientato allo sviluppo di opportune conoscenze dei fenomeni economici d'azienda, di mercato e del più vasto ambiente, per i riflessi che questi ultimi possono avere sulla gestione e sull'organizzazione delle aziende.

Si tratta di conoscenze espresse in termini fondamentalmente quantitativi, secondo i metodi (contabili o statistici) e i sistemi ritenuti di volta in volta più adatti agli scopi conoscitivi perseguiti. Considerato tuttavia che i fenomeni da indagare all'interno e all'esterno delle aziende non sono rappresentabili in modo esaustivo attraverso quantità matematiche, Onida rimarcava la necessità di elaborare anche le "conoscenze qualitative dei fenomeni osservati: conoscenze che se talora sono le uniche percepibili, più spesso servono a integrare, a esplicare e a interpretare rettamente le quantità nelle quali i fenomeni si esprimono" ..

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.I SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI - le tecnologie ICT

Sistemi Informativi Aziendali e Tecnologie ICT

Gli investimenti delle imprese in tecnologie ICT (Information Communication Technology) possono essere ricondotti al fatto che queste hanno permesso di mutare profondamente in termini operativi e organizzativi tanto la gestione dei dati quanto l'elaborazione e la comunicazione delle informazioni. In particolare, le citate tecnologie hanno consentito di:

  • accrescere la capacità di memorizzare dati e informazioni, migliorando le modalità di accesso agli archivi dei dati da parte degli operatori.
  • automatizzare molti, talora tutti, i passaggi connessi alla fase di elaborazione;
  • aumentare la velocità di elaborazione delle informazioni e dei documenti di sintesi;
  • eliminare gran parte dei supporti e degli archivi cartacei;
  • produrre documenti di sintesi in maggior numero, varietà e con un grado più elevato di articolazione;
  • eseguire controlli automatici sulla coerenza dei dati elementari, assicurando maggiore affidabilità alle informazioni prodotte;
  • aumentare la tempestività e l'affidabilità dei processi di comunicazione interni ed esterni, promuovendo da un lato l'integrazione fra i diversi organi aziendali, dall'altro fra l'impresa ed i soggetti economici (più o meno) prossimi ad essa ;
  • ridurre il costo di gestione dei dati e delle informazioni

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.I SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

Sistemi Informativi Aziendali: Selezione e Diffusione

  • In molti casi, pertanto, si è registrato lo spostamento di taluni operatori dall'attività di rilevazione ed elaborazione dei dati all'interpretazione dei supporti informativi disponibili.
  • Il vero problema che la diffusione delle tecnologie ICT ha posto nel tempo alle imprese non è stata allora la produzione e la distribuzione delle informazioni quanto la loro selezione, in modo che a ogni unità organizzativa giungano unicamente le informazioni utili per le decisioni da assumere.
  • La diffusione aziendale delle tecnologie informatiche ne ha favorito il progresso, incentivando gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte dei produttori. D'altro canto, la crescente diffusione delle tecnologie informatiche nelle imprese e i processi di concorrenza fra i produttori di Hardware e Software hanno progressivamente ridotto in misura significativa i costi unitari delle risorse informatiche, rendendole accessibili anche alle imprese di minori dimensioni.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.I sistemi informativi aziendali

Caratteri Fondamentali dei Sistemi Informativi

Ciò premesso, si delineano i caratteri fondamentali dei sistemi informativi, muovendo dai concetti di e . Il dato è stato definito come "descrizione originaria e non interpretata di un evento" : la funzione dei dati è di rappresentare determinati accadimenti, fenomeni, eventi o enti; la rappresentazione ha luogo attraverso simboli, solitamente costituiti da lettere, numeri o altri caratteri speciali. I dati hanno un certo carattere di oggettività, come rappresentazione di una realtà effettiva o ipotizzata; tale carattere, tuttavia non è assoluto. Così, in molte ricerche economico-aziendali è essenziale definire e comprendere le modalità di formazione dei dati: si pensi all'espressione in termini monetari di dati non monetari, nonché alle stime e congetture di dati monetari . Talora, nel processo di elaborazione delle informazioni, si assiste a un passaggio intermedio di elaborazione, che per ragioni pratiche riduce un complesso di dati elementari in dati sintetici. Affinché dall'elaborazione dei dati si possano ottenere informazioni significative, questi devono possedere alcune qualità.

  • La completezza: la rappresentazione del fenomeno deve essere, per quanto possibile, esaustiva e precisa, senza omissioni di rilievo.
  • L'omogeneità: i dati che delineano un medesimo fenomeno in tempi e luoghi diversi, affinché siano confrontabili fra loro, devono essere rilevati e rappresentati secondo le medesime modalità.
  • La sincronia: in alcuni casi i dati (si pensi alla data di riferimento di più bilanci nella redazione del bilancio consolidato), per essere significativi devono essere riferiti al medesimo istante temporale o alla medesima durata.

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