
cammina dentro. Si inizia nell'estetica del 1700 il paesaggio. Idea che la natura è arte. Il
romanticismo: natura come arte, sposta l'attenzione dalla città alla natura.
➢ Spettacolo: la parola cambia di segno con Rousseau. Prima aveva un valore umano e
teatrale come manifestazione di entrambi. Per lui in modo metaforico lo spettacolo è la
natura.
LEZIONE 2 (22/02)
La letteratura ci permette di fare un viaggio nella conoscenza. La letteratura e il viaggio richiamano a
questa esperienza che ci estranea da noi (esperienza della distanza), cosa che poi ci rimanda
cambiati. L'esperienza dell'altro non si fa solo geograficamente ma anche storicamente. Il fondo
storico ci permette di capire la distanza da un'altra fase culturale. Molti dei concetti oggi utilizzati
vengono acquisiti dal 1800. La letteratura ci insegna che un determinato episodio non esiste da
sempre, ma deve essere collegato in un momento preciso. Questo estraniamento deve essere su due
piani: geograficamente e storicamente. La cultura occidentale basata sullo studio di autori vicino a
noi ad esempio (probazione: io sono io e tutto deve convergere a quello che sono io). Dovremmo
studiare autori lontano da noi per capire meglio altri aspetti e non solo quelli vicino a noi. Questa
esperienza storica all'indietro fa parte di questa esperienza per questo è anche importante conoscere
le lingue classiche. Bisogna comprendere come le lingue attraverso il loro sistema rappresentano il
mondo. La visione tecnologica tende a focalizzarsi sul produttivismo, operatività, sul presente e non a
quello che invece è il passato. L'Umanesimo è una grande peculiarità.
➢ Topologia: scienza che studia i luoghi. Topos: spazio. Si parla spesso di topos letterario.
Ci rimanda al luogo comune. Ad esempio noi stiamo studiando la tipologia franco
italiana.
➢ Epistemologia: dottrina del conoscere. Foucault, uno dei più grandi filosofi francesi che
ha cambiato il pensiero moderno, ne parla in modo stretto dove essa è quel sapere che
noi dobbiamo avere un sapere comune che ci permette di parlarci. Viene relativizzata.
➢ Straniamento e domesticazione: il primo noi abbandoniamo la nostra dimensione per
andare verso un'altra esperienza, quello che chiamiamo l'altro. Lo straniero è qualcuno
fuori dalla nostra realtà. La domesticazione è l'esatto contrario. Prendo l'altro per
portarlo nella nostra domesticazione (portare da noi).
➢ Etnologia dello sguardo: disciplina che studia i diversi popoli, etnie, tradizioni. Alla fine
del 1800/1900 si preoccupò di studiare i diversi popoli dal punto di vista etnologico.
Prima guardava presso altri popoli non mettendo in discussione l'occidente, senza
decostruire la nostra immagine, Si andava a spiare cosa succedeva nelle altre culture. Lo
sguardo è la capacità che noi abbiamo la capacità di vedere noi stessi con l'occhio della
distanza. Operare questo estraniamento nella domesticità.
➢ Tribù: le culture primitive erano chiuse, si strutturano in piccole società che avevano un
linguaggio interno. Si voleva mantenere una propria identità sposandosi anche tra di loro
(endogamia). Tribù e fratria sono due termini che ci collegano a queste piccole comunità.
Il viaggio ha cambiato mille dimensioni nella storia della cultura. Questa tendenza alla
fratria come dice Freud le troviamo nei gruppi chiusi come possono essere le sette che
non vogliono entrare in contatto con fenomeni esterni. Freud nota che questa cosa di
sentirci noi puri e l'altro impuro è una paura che c'è sempre stata nell'uomo. Il nevrotico
ha paura in modo paranoico dell'altro perché ha paura di essere contaminato. Il
fenomeno ricorrente del nevrotico è quello di lavarsi continuamente.