Il legno: proprietà, utilizzi e fasi di lavorazione, dai tronchi ai pannelli

Pdf sul legno, le sue proprietà e utilizzi. Il Materiale, adatto per la scuola superiore, esplora il legno, le sue proprietà e i suoi utilizzi, distinguendo tra legna e legname, e illustra le fasi di lavorazione, dall'abbattimento al trasporto e alla vaporizzazione dei tronchi.

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Anteprima

Che cos'è il legno?

Il legno è il tessuto vegetale che costituisce il fusto delle piante, in particolare degli alberi. Assume nomi diver- si: legna se è utilizzato come combustibile, legname se impiegato come materiale da costruzione e fabbrica- zione di oggetti. Come legname ha ottime proprietà: è leggero, flessibile, facilmente lavorabile.

Per millenni il legno è stato tra i materiali più usati. Oggi invece è in larga misura sostituito da altri mate- riali, come la plastica, ma resta indispensabile in molte produzioni industriali.

Dalla foresta alla segheria

L'abbattimento degli alberi

  • L'abbattimento degli alberi. Nei nostri climi il pe- riodo migliore per il taglio degli alberi da legname è l'inverno, quando l'albero è in letargo e i vasi legno- si contengono meno linfa. L'abbattimento è compito dei taglialegna che, con potenti seghe a motore, in pochi minuti abbattono l'albero, quindi liberano il tronco dai rami (sramatura) e talvolta anche dalla corteccia (scortecciatura). Alcune macchine sono in grado di svolgere contem- poraneamente più operazioni.

Il trasporto dei tronchi

  • Il trasporto dei tronchi. Le segherie sono situate di solito nelle zone di taglio. In montagna i tronchi sono portati a valle con teleferiche, trattori o scivoli artificiali in cui scorre acqua e quindi portati in se- gheria su grossi camion. Se nella zona di taglio vi sono fiumi di sufficiente portata si preferisce usare la fluitazione: i tronchi sono gettati nel corso d'acqua più vicino, radunati in grosse "zattere" e rimorchiati fino alla segheria.

Lavatura e vaporizzazione

  • Lavatura e vaporizzazione. La fluitazione ha il vantaggio di favorire la lavatura dei tronchi; questa si può fare anche in modo artificiale con la vaporiz- zazione: si accatastano i tronchi in ambienti chiusi (autoclavi) e si sottopongono all'azione del vapore acqueo (100 ℃) in modo da favorire la fuoriuscita della linfa.

Le lavorazioni in segheria

Liberati della linfa e scortecciati i tronchi passano alle successive la- vorazioni di segheria.

Segagione

  • Segagione. I tronchi sono fissati su carrelli e, con seghe circola- ri o a nastro, vengono tagliati in vari pezzi di formato commercia- le: travi, travetti, assi, assicelle, panconi, tavole, tavoloni, pali ecc. Per liberare il legno dall'umidità che contiene, che può dar luogo a deformazioni dei pezzi, si passa alla stagionatura.

Stagionatura

  • Stagionatura. Può essere naturale o artificiale. Nel primo caso le tavole sono accatastate all'aria aperta, in modo che si liberino dell'u- midità. Il tempo necessario va da alcuni mesi fino a qualche anno. La stagionatura artificiale richiede meno tempo ed è oggi più prati- cata. Qui le tavole, chiuse in ambienti a circolazione forzata di aria calda (forni), vengono essiccate in pochi giorni.

LA CLASSIFICAZIONE DEI LEGNAMI

I diversi tipi di legname, o "essenze" come vengono chiamati dai falegnami, si classificano in base alle loro caratteristiche.

I legni dolci (o teneri)

  • I legni dolci (o teneri) sono quelli più leggeri, dalla crescita rapida. Si tagliano con facilità ma a causa delle loro fibre larghe non consentono una buona lucidatura. Sono usati dall'industria per la produzione di semilavorati lignei, per lavori di carpenteria (costruzioni in legno), per produrre paste per carta. Sono betulla, pioppo, tiglio; a queste essenze si aggiungono i legni resinosi: larice, abete, pino.

I legni duri (o forti)

  • I legni duri (o forti) hanno tessuto duro e compatto (peso specifico su- periore a 0,55 kg/dm3), sono i più resistenti e apprezzati. Dotati di ottima resistenza alle sollecitazioni meccaniche, sono usati in falegnameria ed eba- nisteria (lavorazione di legni pregiati). Tra le essenze nazionali si distinguono noce, rovere, frassino, faggio.

I legni esotici

  • I legni esotici provengono in genere dalle regioni tropicali dove gli al- beri, data l'assenza di stagioni, hanno un crescita pressoché continua e pre- sentano tessuti compatti e molto duri. Sono legnami pregiati, che possono essere lasciati "a vista". I più noti sono ebano, teak, palissandro, mogano e iroko (Asia e Africa).

Essenze di legno

Betulla Noce Legno dolce, chiaro; le venature distanti sono indice di crescita rapida. Legno duro; le venature sono dritte, fini, appena visibili. Mogano Legno esotico, durissimo e compatto, scuro, dalle venature ravvicinate.

Dal massello ai pannelli lignei

Sino all'Ottocento il legno veniva usato come lo si rica- vava dal tronco: si utilizzava cioè solo legno massello (massiccio) in travi o tavole di vario formato. Il costo era elevato, e il massello era facilmente sogget- to a deformazione a causa del variare delle condizioni ambientali (umidità, temperatura).

Oggi esiste una vasta gamma di prodotti dell'industria dei semilavorati lignei. Si tratta di diversi pannelli li- gnei che, rispetto al massello, presentano maggiore leggerezza e resistenza meccanica, stabilità dimensio- nale e costo minore.

Il "trucco" dell'impiallacciatura

Le superfici dei pannelli lignei non sono "belle" a ve- dersi. Per rimediare l'industria ricorre all'impiallaccia- tura, che consiste nel rivestire i pannelli con un sotti- lissimo tranciato di legno detto piallaccio.

I piallacci, ricavati da essenze pregiate, come noce, mogano, palissandro e altri legni esotici, sono incol- lati sulla superficie del pannello in modo da dare al prodotto l'apparenza di una essenza di qualità. Questi sottili fogli di legno sono ricavati dai tronchi per mezzo di due macchine speciali:

  • la tranciatrice, in cui il tronco viene trattenuto men- tre una lama affilata, taglia i fogli di legno;
  • la sfogliatrice, dove il tronco viene imperniato sul proprio asse e fatto ruotare lentamente contro una lama affilata, che taglia un foglio sottile, largo quan- to è lungo il tronco e lungo molti metri.

Le industrie del legno

Il mobilificio

  • Il mobilificio. Oggi la maggior parte degli arredi è prodotta industrialmente, ottimizzando i tempi di produzione e con un largo impiego delle macchine. Il ciclo produttivo in un mobilificio segue un preci- so programma: i semilavorati vengono prelevati dal deposito, segati e tagliati, rifiniti sulle due facce con piallacci o fogli di laminato. Dopo essere stati bordati, si praticano fori e inca- vi per le spine di fissaggio, le cerniere e le maniglie. Si passa quindi alla levigatura e alla laccatura con vernici sintetiche. I pezzi sono infine immagazzinati.

I serramenti

  • I serramenti. Per questi prodotti si usa il massello o il lamellare di abete, pino, okumè, larice, rovere.

Tipologie di pannelli lignei

Compensati Multistrati Sono pannelli di buona resistenza mec- canica che si ottengono incollando tra loro tre o più fogli sottili di legno chia- mati piallacci o tranciati, in genere di pioppo, sovrapposti con il senso delle fi- bre orientato perpendicolarmente l'uno all'altro per compensare la tendenza del legno a imbarcarsi (curvarsi). Sono pannelli simili ai compensati, ma costituiti da piallacci di essenze pregia- te, anche diverse, incollati e abbinati tra loro (mogano e noce, frassino e faggio ecc.). Questi pannelli hanno alta resi- stenza meccanica e sono utilizzati in mobili e arredamenti di alta qualità, an- che nel settore nautico. Lamellare Se si incollano tra loro tavole di massello anziché piallacci si ottiene un semilavo- rato detto lamellare. È un prodotto che ha la stessa resistenza meccanica del le- gno massello, ma è molto più stabile e non soggetto a deformazioni. Le travi in lamellare sono usate per strutture, co- struzioni, coperture.

I rivestimenti

) I rivestimenti. Per i pavimenti le essenze preferite sono il rovere, il noce, il faggio dall'elevata resistenza meccanica e dal costo conte- nuto. Molto diffusi i pavimenti laminati: pannelli di fibra di legno che vengono ottenuti pressando truciolati o polveri di legno e quin- di rivestiti con lamine plastiche.

Gli imballaggi

  • Gli imballaggi. Le cassette in legno sono note: per la frutta, i vini ecc. È meno conosciuto il pallet, prodotto dall'industria dell'imbal- laggio e usato nelle aziende dai carrelli elevatori per movimentare le merci.

Pannelli in legno

MDF Paniforti e tamburati Sono pannelli composti da due piallacci o da due fogli di compensato che rac- chiudono un'anima di listelli di legno massello accostati o di cartone a nido d'ape. Coniugano bene-leggerezza e re- sistenza, e sono impiegati nella costru- zione di piani, porte, mobili di qualità. Truciolari Sono composti da trucioli e particelle di legno incollati tra loro sotto pressio- ne e quindi rivestiti con laminati plastici o piallacci. Sono i semilavorati più eco- nomici ma sono pesanti, friabili, fletto- no con facilità, non tengono bene viti e chiodi e sono igroscopici. Simili ai truciolari, ma costituiti da un impasto di fibre minutissime, i pannelli MDF sono solidi, omogenei, adatti per piani di tavoli e mobili. Anche gli MDF vanno rivestiti con lamina plastica oppu- re, poiché la superficie è perfettamente piana, possono essere laccati.

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