Documento da Università su L'analisi delle Liquidità Restituite Agli Azionisti. Il Pdf esamina le strategie di restituzione di liquidità agli azionisti, con focus su dividendi e riacquisti di azioni proprie, analizzando gli impatti sul valore azionario e il controllo aziendale per la materia Economia.
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Fino alla metà degli anni 80', i dividendi sono stati il meccanismo principale utilizzato dalle imprese per restituire liquidità agli azionisti. Da allora in poi, le imprese hanno cominciato a ricorrere con frequenza maggiore al riacquisto di azioni proprie, utilizzando le liquidità in eccesso o fondi presi a prestito.
Dal punto di vista dell'azienda -> sia il pagamento di dividendi sia il riacquisto di azioni proprie riducono il valore complessivo di mercato del capitale netto, ma è diverso il modo in cui le due modalità di pagamento incidono sul valore di mercato:
Dal punto di vista dell'azionista -> il dividendo non altera i rapporti di controllo aziendale, mentre nel riacquisto riduce la posizione di controllo. Inoltre, a differenza del dividendo che restituisce liquidità a tutti gli azionisti, un riacquisto restituisce liquidità in modo selettivo agli azionisti che scelgono di rivendere le loro azioni all'impresa. Gli altri azionisti non ricevono liquidità, ma trattengono profitto indirettamente dal riacquisto di azioni proprie se il prezzo azionario aumenta.
Esistono tra approcci per riacquistare azioni proprie:
Quali imprese ricorrono ai riacquisti azionari? Le imprese un valore contabile più basso, dato che questo significato che l'impresa è sottovalutata In quali circostante le imprese effettuano riacquisti? Le evidenze empiriche affermano che le imprese effettuano maggiori operazioni di buyback quando i prezzi azionari sono elevati. Quali sono gli effetti di lungo termine dei riacquisti? Negli anni successivi a riacquisto, i rendimenti azionari delle imprese che lo hanno effettuato sono maggiori rispetto a quelli delle imprese che non lo hanno effettuato. Questo è un indice di una certa abilità di timing del mercato da parte del management.
1 Diverso dal punto A, perché ci sono le prospettive di investimento
Il manager nel valutare l'ammontare da restituire agli azionisti può utilizzare l'approccio basato sui flussi di cassa che si sviluppa in quattro fasi:
Per stimare la quantità dei flussi di cassa che un'impresa può permettersi di restituire agli azionisti, si parte dall'utile netto contabile che viene convertito in un grandezza flusso (monetaria - variazione di cassa), dato che non tutto quello che è costo (ricavo) dà origine ad un uscita (entrata) monetaria, ci sono componenti positive e negative che non incidono sull'utile netto, ma che non hanno ancora generato uscite/entrate e ci sono uscite ed entrate che non movimentano l'utile netto. Per calcolare il flusso si può anche considerare tutti i singoli incassi e pagamenti fatti nell'anno, ma è una modalità onerosa e suscettibile di errore. Se gli investimenti vengono finanziati tramite capitale netto e se il pagamento del debito pregresso è pari a zero, è possibile calcolare i flussi di cassa disponibili per gli azionisti, come flussi residui dopo il reinvestimento: FCFE in assenza di debito = Utile netto - (Spese in conto capitale1 - Ammortamenti3) +/- Variazione capitale circolante non cash2 1sono gli investimenti di medio-lungo periodo che impiegano liquidità 3sono costi che non generano un'uscita monetaria La differenza rappresenta le spese nette in conto capitale e di solito dipendono dal profilo di crescita dell'impresa 2(= CCN non-casht - CCNt-1) -> è la somma algebrica delle variazione degli elementi che determinano il CCN non- cash, principalmente crediti, debiti correnti e rimanenze, riferiti a due periodi consecutivi:
2 La sospensione del diritto di voto significa che chi non ha partecipato al riacquisto come azionista venditore sta incrementando il suo potere 3 ! vengono sommati (-) * (-) !