Le grandi migrazioni barbariche e il loro impatto sull'Impero Romano

Slide sulle grandi migrazioni barbariche. Il Pdf, adatto per la scuola superiore, esplora gli spostamenti di Unni, Visigoti, Ostrogoti e Vandali, e le conseguenze di questi eventi storici, inclusi i saccheggi di Roma e lo scontro con Attila.

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Le grandi migrazioni
barbariche
prof.ssa Silvana Cannas
I barbari e il mondo romano
Nell’Europa del IV secolo,
i popoli che i romani
chiamavano barbari
occupavano un enorme
territorio dal mar Baltico
al mar Nero e dal fiume
Reno al Volga

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Anteprima

I barbari e il mondo romano

prof.ssa Silvana Cannas Nell'Europa del IV secolo, i popoli che i romani chiamavano barbari occupavano un enorme territorio dal mar Baltico al mar Nero e dal fiume Reno al Volga

Le caratteristiche dei popoli barbari

  1. Trasmettevano solo oralmente norme e costumi
  2. Le tribù avevano scambi culturali tra loro e anche con i romani (soprattutto i germani)
  3. Erano organizzate in tribù e guidate da capi militari
  4. Erano soprattutto popoli guerrieri: tutti i maschi liberi in grado di portare le armi dovevano combattere
  5. Avevano abitudini seminomadi: alternavano l'agricoltura alla vita nomade

Alcune tribù sono accolte nell' Impero

Le tribù barbariche premevano sui confini per bisogno di nuove terre da coltivare o per difendersi da carestie e guerre

I romani strinsero accordi con le tribù per mantenere una convivenza pacifica

Con la crisi del III secolo, i barbari furono anche arruolati come soldati nell'esercito

Alla fine del IV secolo, alcuni gruppi di barbari si stabilirono all'interno dell'impero, diventando foederati

Gli UNNI

Gli Unni erano un popolo nomade originario della Mongolia

Vivevano di pastorizia, allevamento di cavalli e razzie, senza case o città, ma solo in accampamenti temporanei

Erano un popolo selvaggio e feroce, costituito da guerrieri e cacciatori

Alla fine del IV secolo, a causa di un aumento della popolazione o dei cambiamenti climatici, gli Unni si spostarono in massa verso occidente, causando una migrazione a catena

I barbari entrano nell' Impero

I confini dell'impero cedono

I visigoti furono accolti nell'impero, ma poi si scontrarono con l'esercito imperiale di Valente, che fu sconfitto ad Adrianopoli (378)

Una moltitudine di tribù attraversarono il Reno ed invasero la Gallia (406)

I vandali ed i visigoti giunsero anche in Italia e Roma fu saccheggiata due volte: nel 410 dai visigoti e nel 455 dai vandali

Lo Scontro con Attila

  • Nel V secolo Attila, capo degli Unni, organizzò un grande esercito di nomadi
  • Attila si scontrò con l'impero nel 451 in Gallia e poi nel 452 in Italia
  • L'esercito degli Unni fu fermato nel 452 da una delegazione di senatori romani, guidata dal papa Leone I Magno, che gli offrì una grande somma di denaro e gioielli per convincerlo ad arrestarsi
  • Dopo le guerre e le «migrazioni barbariche», l'impero d'occidente si indeboli e la Chiesa divenne una guida fondamentale per la popolazione

Fine dell'Impero romano d'Occidente

Nel 476 Odoacre, capo barbaro e membro della guardia imperiale, tolse il potere all'imperatore Romolo Augustolo, segnando la fine dell'impero d'occidente e l'inizio di un nuovo periodo storico: il MEDIOEVO

I regni romano-barbarici

Fra il V e il VI secolo in Gallia, in Spagna, in Africa e infine anche in Italia si costituirono regni indipendenti

Caratteristiche dei nuovi regni

Questi regni avevano confini incerti e al loro interno i barbari erano una minoranza della popolazione e tendevano a stanziarsi in zone ristrette

I barbari obbedivano alle proprie leggi (tramandate oralmente), mentre i romani obbedivano alle proprie norme scritte

I romani erano prevalentemente cattolici, mentre i barbari erano ariani

I re barbari esercitavano il proprio potere sulle persone, non sul territorio

I regni più duraturi furono quelli in cui venne favorita l'integrazione

Il regno di Teodorico

Nel 493 Teodorico, re degli ostrogoti, con l'appoggio dell'imperatore d'oriente, conquistò Ravenna, scacciò Odoacre e fu nominato re dei romani e dei goti in Italia

Nel regno di Teodorico l'amministrazione era affidata ai romani e le cariche militari ai goti

Il re non volle che i due popoli si mescolassero, ma favorì la loro collaborazione

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