Metodi e Didattiche delle Attività Motorie III: linee guida per il diabete

Slide dall'Università Telematica degli Studi Iul su Metodi e Didattiche delle Attività Motorie III. La Pdf, di Educazione fisica e destinata all'Università, presenta le linee guida per l'esercizio fisico in individui con diabete di tipo 2 e patologie metaboliche, includendo precauzioni per complicanze come la neuropatia autonomica e la retinopatia diabetica.

Mostra di più

18 pagine

Metodi e Didattiche delle Attività Motorie III
Modulo 2 – Lezione 3
Linee guida esercizio fisico e patologie metaboliche
Prof. Mattia D’Alleva Ph.D.
Ricercatore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie
Punti chiave
Definizione diabete tipo 2
Esercizio fisico e diabete tipo 2
Linee guida esercizio fisico e diabete tipo 2

Visualizza gratis il Pdf completo

Registrati per accedere all’intero documento e trasformarlo con l’AI.

Anteprima

Modulo 2 - Lezione 3

Linee guida esercizio fisico e patologie metaboliche

IUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI Prof. Mattia D'Alleva Ph.D. Ricercatore di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Punti chiave

  • Definizione diabete tipo 2
  • Esercizio fisico e diabete tipo 2
  • Linee guida esercizio fisico e diabete tipo 2

@Tutti i diritti riservatiLIUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Definizione diabete tipo 2

ll Diabete di Tipo 2 è la forma più comune di diabete, tipicamente diagnosticata in tarda età, accompagnata da disturbi della secrezione di insulina, e/o insulino-resistenza. (Kolb, 2005) Inattività fisica, stili alimentari errati, e obesità concorrono allo sviluppo del Diabete Tipo 2 (ADA, 2016).

In condizione di normalità ci sono due diversi processi che assicurano l'ingresso di glucosio nella cellula muscolare.

A riposo ed in fase post-prandiale l'ingresso di glucosio nella cellula muscolare e principalmente INSULINO-DIPENDENTE ed ha lo scopo primario di ricostituire le riserve di glicogeno muscolare.

Durante esercizio l'ingresso di glucosio nella cellula muscolare è INSULINO-INDIPENDENTE ed ha scopo energetico di supporto alla glicogenolisi.

Prevention of type 2 diabetes mellitus by change in lifestyle among subjects with impaired glucose tolerance. Tuomilheto J et al. NEJM 2001; 344:1343-50 Reduction in the incidence of type 2 diabetes with lifestyle intervention of metformin. Diabetes Prevention Program Research Group. NEJM 2002; 346:393-403 @Tutti i diritti riservatiLIUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Esercizio fisico e diabete tipo 2

Durante la pratica di esercizio fisico l'uptake di glucosio nei muscoli in attività è garantito dal meccanismo insulino-INDIPENDENTE. I livelli di glucosio ematico sono mantenuti dagli ormoni glucoregolatori, la cui risposta è legata a tipologia, durata ed intensità dell'allenamento, che hanno effetto sulla produzione epatica di glucosio e sulla mobilizzazione degli acidi grassi liberi.

Il miglioramento della sensibilità insulinica epatica e sistemica, nel diabetico di tipo 2, che si verifica dopo la pratica di attività fisica ed esercizio può perdurare dalle 2 alle 72 ore post-attività, in base alle caratteristiche del movimento.

In aggiunta, la pratica cronica di attività fisica ed esercizio fisico migliora la funzione delle beta-cellule pancreatiche, la sensibilità insulinica, la funzione vascolare, la funzione mitocondriale, il profilo lipidico plasmatico, la funzione epatica, il microbiota intestinale, oltre che l'infiammazione sistemica, tutti elementi molto importanti, oltre a molti altri parimenti influenzati, per la gestione del diabete di tipo 2, e non solo.

@Tutti i diritti riservatiLIUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Esercizio fisico e diabete tipo 2: sedentarietà e rischio

In adulti sedentari, ogni ora di sedentarietà che supera le 8 ore giornaliere incrementa il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 del 22%. Un alto livello di fitness può attenuare tale incremento del rischio.

L'interruzione della sedentarietà, ogni 30 minuti, con 3 minuti di pratica di attività fisiche di intensità leggere, nell'arco delle 8 ore, riduce l'iperglicemia post-prandiale, l'insulinemia, la trigliceridemia e l'infiammazione sistemica.

Sostituire, ogni 30 minuti, le attività svolte da seduti con attività svolte da in piedi, e con cammino ad intensità leggera, per un totale, rispettivamente, di 2.5 ore e 2.2 ore giornaliere, determina migliori risultati su glicemia e sensibilità insulinica della pratica di esercizio fisico.

@Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Esercizio fisico e diabete tipo 2: gestione glicemica

La pratica cronica di esercizio fisico aerobico migliora la gestione glicemica nel diabetico di tipo 2, riducendo gli episodi giornalieri di iperglicemia e riducendo la glicemia giornaliera, indipendentemente dalla riduzione ponderale.

La pratica di cronica di esercizio fisico di forza determina il miglioramento, dal 10 al 15%, della forza, della densità minerale ossea, della pressione arteriosa, del profilo lipoplasmatico, della massa muscolare e della sensibilità insulinica.

Kanaley et al. Exercise/Physical activity in individuals with type 2 diabetes: a consensus statement from the American College of Sports Medicine. Med Sci Sports Exerc 2022; 54(2): 353-368. @Tutti i diritti riservatiLIUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Esercizio fisico e diabete tipo 2: intensità e rischi

L'esercizio di forza di alta intensità determina maggiori effetti rispetto all'esercizio fisico di forza di intensità bassa e moderata, nell'ambito della gestione glicemica ed insulinica, ma non solo.

L'high intensity interval training determina maggiori effetti rispetto all'esercizio fisico aerobico di intensità bassa e moderata, nell'ambito della gestione glicemica ed insulinica, ma non solo.

Nel 34% degli studi condotti con esercitazioni di alta intensità in individui affetti da diabete di tipo 2 si sono registrati eventi avversi inerenti ad infortuni muscoloscheletrici e ad un più alto tasso, in acuto, di ipoglicemia di rimbalzo, post-esercizio.

@Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Esercizio fisico e diabete tipo 2: benefici combinati

Alternare intervalli molto corti e molto intensi (se concessi dalla prescrizione dell'esercizio fisico) durante l'attività aerobica a moderata intensità può essere utile per diminuire il calo della glicemia durante il periodo di recupero post-esercizio.

L'utilizzo combinato di esercitazioni aerobiche e di forza permettono di amplificare gli effetti positivi delle sole esercitazioni aerobiche e delle sole esercitazioni di forza.

Yoga, Tai Chi e discipline similari hanno effetti positivi su glicemia, emoglobina glicata, equilibrio, sintomi neuropatici e qualità della vita.

Kanaley et al. Exercise/Physical activity in individuals with type 2 diabetes: a consensus statement from the American College of Sports Medicine. Med Sci Sports Exerc 2022; 54(2): 353-368. @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Esercizio fisico e diabete tipo 2: obesità e spesa energetica

Nell'individuo obeso, ogni kg di grasso corporeo perso determina una riduzione del 16% del rischio di insorgenza di diabete di tipo 2.

Nell'individuo obeso, affetto da diabete di tipo 2, è necessaria una riduzione ponderale > del 5% per avere effetti positivi su emoglobina glicata, profilo lipoplasmatico e pressione arteriosa.

La pratica di sedute di allenamento di intensità da moderata a vigorosa, che determinano una spesa energetica di circa 500 kcal per seduta, per 4-5 giorni a settimana, riduce il grasso viscerale e migliora i parametri metabolici.

Kanaley et al. Exercise/Physical activity in individuals with type 2 diabetes: a consensus statement from the American College of Sports Medicine. Med Sci Sports Exerc 2022; 54(2): 353-368. @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Linee guida esercizio fisico e diabete tipo 2: tipi di allenamento

TABLE 2. Recommended types of exercise training for all adults with T2D.

Tipo di allenamento: Aerobico

Type of Training Type Intensity Frequency Duration Progression Aerobic Walking, jogging, cycling, swimming, aquatic activities, rowing, dancing, interval training 40%-59% of VO2R or HRR (moderate), RPE 11-12; or 60%-89% of VO2R or HRR (vigorous), RPE 14-17 3-7 d-wk-1, with no more than Minimum of 150-300 min-wk-1 Rate of progression depends on 2 consecutive days between bouts of activity of moderate activity or 75-150 min of vigorous activity, or an equivalent combination thereof baseline fitness, age, weight, health status, and individual goals; gradual progression of both intensity and volume is recommended

Tipo di allenamento: Resistenza

Resistance Free weights, machines, elastic bands, or body weight as resistance; undertake 8-10 exercises involving the major muscle groups Moderate at 50%-69% of 1RM, 2-3 d-wk-1, but never on or vigorous at 70%-85% consecutive days of 1RM 10-15 repetitions per set, 1-3 sets per type of specific exercise As tolerated; increase resistance first, followed by a greater number of sets, and then increased training frequency

Tipo di allenamento: Flessibilità

Flexibility Static, dynamic, or PNF stretching; balance exercises; yoga and tai chi increase range of motion Stretch to the point of tightness or ≥2-3 d.wk-1 or more; usually slight discomfort done with when muscles and joints are warmed up 10-30 s per stretch (static or dynamic)group; 2-4 repetitions of each As tolerated; may increase range of stretch as long as not painful

Tipo di allenamento: Equilibrio

Balance Balance exercises: lower body and No set intensity core resistance exercises, yoga, and tai chi also improve balance ≥2-3 d·wk-1 or more No set duration As tolerated; balance training should be done carefully to minimize the risk of falls 1RM, 1-repetition maximum; HRR, heart rate reserve; PNF, proprioceptive neuromotor facilitation; RPE, rating of perceived exertion; VO2R, VO2 reserve. @Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Linee guida esercizio fisico e diabete tipo 2: rischio ipoglicemia

Il rischio di ipoglicemia è più alto durante e immediatamente dopo l'esercizio fisico, ma si può verificare anche a 12 ore di distanza dalla fine dell'esercizio fisico. L'introduzione della pratica di esercizio fisico può rendere necessaria la modifica di dieta e terapia farmacologica.

  • Ronzio nelle orecchie
  • Cute fredda
  • Vertigini
  • Visione doppia o sfocata
  • Incremento della frequenza cardiaca
  • Fatica
  • Tremore alle mani
  • Mal di testa
  • Incapacità di eseguire semplici compiti matematici
  • Insonnia
  • Irritabilità
  • Confusione mentale

@Tutti i diritti riservatiJUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Linee guida esercizio fisico e diabete tipo 2: sintomi

  • Nausea
  • Nervosismo
  • Incubi
  • Alterata coordinazione motoria
  • Irrequietezza
  • Biascicamento
  • Sudorazione
  • Formicolio delle mani o della lingua
  • Stanchezza
  • Debolezza

@Tutti i diritti riservatiLIUL UNIVERSITÀ TELEMATICA DEGLI STUDI

Linee guida esercizio fisico e diabete tipo 2: danni vascolari

I diabetici soffrono di danni alle pareti dei vasi sanguigni, in particolare del microcircolo di vari organi (principalmente rene, cuore, cervello e occhi). Questo danno comporta la mancanza di adeguato apporto sanguigno, e quindi di ossigeno, ad alcune zone della retina che, di conseguenza, tendono a diventare ischemiche. Prima che questo processo giunga a completamento, i vasi stessi rilasciano un fattore di crescita di nuovi vasi che, proliferando in modoincontrollato, danneggiano il tessuto retinico stesso. La retinopatia diabetica può essere distinta, sulla base della presenza o meno di vasi neoformati, nella forma PROLIFERATIVA e nella forma NON PROJEERATIAndi l'IPERGLICEMIA, ha un effetto negativo sui vasi del microcircolo che vengono danneggiati ed alterano la circolazione sanguigna, ad esempio, degli arti inferiori (microangiopatie). Tale condizione si associa ad una più lenta o abolita,in base alla gravità, capacità di proliferazione e riparazione , oltre che ad un'alterata ossigenazione dei tessuti, che può portare fino all'amputazione del piede. Sia in maniera diretta (i.e. tramite la neurotossicità), sia in maniera mediata (i.e. tramite l'effetto sul microcircolo), il diabete può avere effetti negativi sul sistema nervoso periferico, alterando, ad esempio, la sensibilità degli arti inferiori.

ACSM and ADA. Exercise and type 2 diabetes. Med Sci Sports Exerc 2010; 2282-2303 @Tutti i diritti riservati

Non hai trovato quello che cercavi?

Esplora altri argomenti nella Algor library o crea direttamente i tuoi materiali con l’AI.