Le capacità motorie: condizionali e coordinative nella ginnastica artistica

Slide sulle Capacità Motorie. Il Pdf esplora le capacità motorie, suddividendole in condizionali e coordinative, con un'applicazione specifica per i tecnici di ginnastica artistica. Il Pdf, utile per la Formazione professionale in Educazione fisica, illustra i periodi di sviluppo della rapidità e della forza.

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49 pagine

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Anteprima

Le Capacità Motorie

Corso per tecnici di Ginnastica
artisticaLe Capacità Motorie
Le capacità motorie vengono
classificate in:

  1. Capacità condizionali
  2. Capacità coordinative

Capacità Condizionali

Determinano la prestazione
fisica, utilizzando le fonti
energetiche e strutturali
disponibili nell'organismo

CAPACITA' CONDIZIONALI

  • VELOCITA' & RAPIDITA'
  • FORZA
  • RESISTENZA
  • MOBILITA'

CAPACITA' CONDIZIONALI NELL'ETA'
EVOLUTIVA

FORZA
VELOCITA'
RAPIDITA'
RESISTENZA
MOBILITA'
FORZA
MASSIMA
RAPIDITA'
DI REAZIONE
RESISTENZA
AEROBICA
MOBILITA'
STATICA
FORZA
RAPIDA
RAPIDITA
MAX
RESISTENZA
ANAEROBICA
MOBILITA'
DINAMICA /
ATTIVA
FORZA
RESISTENTE
RAPIDITA'
MAX
( CICLICA)

Il loro sviluppo, durante tutta la fase
evolutiva, è continuo ma non lineare
e questo è dovuto ai cambiamenti
fisici e motori tipici del processo di
maturazione dell'organismo.
Tutto ciò ci permette di individuare
delle
fasi sensibili
collocate
a cavallo dei 6 anni e durante la
pubertà

FASI SENSIBILI DEL MIGLIORAMENTO
DELLE CAPACITA' CONDIZIONALI

CAPACITA'
ETAʼ
6
7
8
9
10
11
12
OLTRE
12
FORZA
RAPIDITA'
RESISTENZA
MOBILITA'

RAPIDITA'& VELOCITA'

RAPIDITA'

Capacita' di compiere delle azioni
motorie in un tempo minimo.
Il parametro di misura è il tempo

VELOCITA'

La velocità è una particolare
espressione della rapidità nella quale
al fattore tempo si aggiunge il fattore
spazio

Rapidita' e Velocita' hanno una base
fisiologica e sono il risultato di:

  1. Ricezione dello stimolo e
    conduzione del SNC
  2. Produzione e conduzione
    dello stimolo esecutivo
  3. Contrazione muscolare

La funzionalità di tutta la filiera appena
evidenziata si esprime:

  1. Tempo di latenza della reazione
    motoria
  2. Rapidità del singolo movimento
  3. Frequenza dei movimenti

Il tempo di latenza della reazione
motoria è legato al patrimonio
biologico del soggetto, è basso fino a
6 anni ed ha un notevole incremento
fino a 10 anni

La frequenza e la rapidità dei singoli
movimenti sono scarse fino a 7 anni,
hanno il massimo incremento dai 9
agli 11 anni e sono legate allo
sviluppo delle capacità coordinative
ed all'acquisizione del ritmo

In conclusione:
Il periodo di maggiore sviluppo della
rapidità e della velocità è compreso
tra i 7-8 anni ed i 12-13 anni

FORZA

Capacità di superare attivamente delle
resistenze oppure di opporvisi

Ovviamente la forza dipenderà dalle
caratteristiche strutturali del muscolo
e da quelle del sistema nervoso che
ne definisce e decide il
funzionamento
Diverse sono le espressioni della forza
a seconda che prevalga l'aspetto
quantitativo o l'aspetto qualitativo

Se prevale l'aspetto quantitativo ci
troviamo di fronte alla forza
massimale
La forza massimale è soggetta ad un
notevole incremento solo al
momento della pubertà; il tutto è
causato dalla produzione degli
ormoni sessuali con carattere
anabolizzante

Lo sviluppo della forza massimale non
va assolutamente ricercato nell'età
evolutiva poiché presenta
numerosissime controindicazioni al
corretto sviluppo fisico del soggetto.
Infatti questa può portare
7
all'insorgenza di fenomeni patologici
a carico dell'apparato osteo-
tendineo.

Diversa situazione si pone per la forza
rapida che è "la capacità di superare
resistenze con elevata rapidità di
contrazione'

La forza rapida mostra un incremento
significativo a partire dai 9 anni fino
ai 12 anni e va sviluppata subito
dopo la rapidità, utilizzando i carichi
naturali.
Nello sviluppo della forza rapida si può
individuare un secondo
picco
presente nella fascia di età 14-15
anni.

Già nel periodo pre-puberale è
possibile allenare la forza rapida con
l'esecuzione di esercizi semplici e
conosciuti e l'inserimento di piccoli
sovraccarichi.
In questo modo, oltre ad allenare i
muscoli, si allena il sistema nervoso
centrale che scarica ad una velocità
maggiore

LA FORZA RESISTENTE

La forza resistente è la capacità di
protrarre a lungo un lavoro di forza
senza che ci sia un calo della
prestazione. E fondamentalmente un
tipo di forza al confine con la
resistenza pura e per il suo sviluppo
si utilizzerà un lavoro a circuito con
un alto numero di ripetizioni ed un
sovraccarico non massimale ..

Il giusto susseguirsi dei vari tipi di
forza è rappresentato da un iniziale
sviluppo della forza rapida e degli
aspetti coordinativi ad essa correlati
uno sviluppo quasi parallelo della
forza resistente , mentre per la forza
massimale bisogna attendere la fine
dello sviluppo puberale. Quindi lo
sviluppo della forza va ricercata ma
va parallelamente mantenuto il
binomio "età giusto tipo di forza".

La resistenza

La resistenza è la capacità dell'organismo di
sopportare uno sforzo prolungato controllando e
superando i disagi della fatica.
La resistenza generale è il punto di partenza per
qualsiasi forma di allenamento e dipende dal
corretto funzionamento degli organi interni:
cuore, polmoni, fegato e reni; la resistenza
specifica è riferita ad un ad una prestazione
sportiva ben definita.
La resistenza può essere allenata con tecniche
diverse e il suo sviluppo può migliorare
l'efficienza del nostro organismo, apportando
benefici all'apparato respiratorio e
cardiocircolatorio.

Esistono molti metodi per allenare la resistenza; ciascuno di
essi si distingue dall'altro perché variano le diverse
componenti basilari (durata, intensità, ripetizioni, pause di
recupero), però sono tutti accomunati da un semplice
concetto: lo sviluppo della resistenza migliora l'efficienza
dell'organismo.
Gli effetti che può produrre sugli apparati respiratorio e
cardiocircolatorio sono:
aumento del volume del muscolo cardiaco;
aumento della quantità di sangue che il cuore espelle ad ogni
contrazione;
aumento della quantità di globuli rossi e di emoglobina in
circolo, con una conseguente migliore capacità di
trasportare ossigeno;
aumento dell'afflusso di sangue ricco di ossigeno agli organi
impegnati nel lavoro;
diminuzione della frequenza cardiaca, sia a riposo che sotto
sforzo, con il grande vantaggio di raggiungere il limite dello
sforzo in un tempo maggiore;
diminuzione del tempo di recupero dopo lo sforzo, ovvero la
respirazione e l'attività

Capacità Coordinative

Basate prevalentemente
sull'efficienza dei meccanismi
di elaborazione, controllo e
regolazione del movimento.

Capacità Coordinative

Possono essere suddivise in :

  1. Capacità coordinative generali
  2. Capacità coordinative speciali

CAPACITA' COORDINATIVE
GENERALI

Capacità di
apprendimento
Capacità di
adattamento
T
Capacità di
direzione e
controllo

Capacità di apprendimento

Consiste nell'assimilazione e
nell'acquisizione di movimenti o parti
di essi, precedentemente non
posseduti, che devono poi essere
stabilizzati

CAPACITA' DI ADATTAMENTO

E' la capacità di cambiare, trasformare
e adattare il programma motorio alla
modificazione improvvisa della
situazione o delle condizioni esterne
(diverse da quelle abituali nelle quali
si è appreso il movimento), per cui il
risultato del movimento non cambia
o cambia solo di poco.

Capacità di direzione e controllo

In questo modo si definisce la capacità
di controllare il movimento secondo
lo scopo previsto, cioè di raggiungere
esattamente il risultato programmato
del movimento o dell'esercizio.

Le capacità coordinative speciali
secondo Blume

Cap. coord.
Spec.
Cap direzione
e controllo
Capacità di
adattamento
Cap. di
accoppiamento e
combinazione
Cap. di
differenziazione
Cap. di reazione
Cap. di
trasformazione
Cap. di equilibrio
Cap. di
orientamento
Cap. di equilibrio
Cap. di
orientamento
Cap. di ritmo
Cap. di ritmo

Capacità di ritmo

IL MOVIMENTO UMANO È UN FENOMENO CHE SI SVOLGE
NEL TEMPO E NELLO SPAZIO.
DURATA E STRUTTURA : TEMPORALE
FORMA E AMPIEZZA
: NELLO SPAZIO
Il corpo umano è un insieme di segmenti che si spostano in
modo discontinuo con l'esecuzione di una serie di appoggi
passi, balzi, spinte
(
che costituiscono altresì altrettante
suddivisioni naturali del tempo.
L'UNITÀ NELL'ESECUZIONE DEL MOVIMENTO E DETERMINATA
DALLA FINALITA DA RAGGIUNGERE
LA STRUTTURA TEMPORALE È FORMATA DA QUESTE
DIFFERENTI SEQUENZE CHE RAPPRESENTANO IL RITMO
DEL MOVIMENTO

Capacità di ritmizzazione

permette di organizzare gli impegni
muscolari secondo un ordine
cronologico

Capacità di accoppiamento e
combinazione dei movimenti:

collega
la coordinazione segmentaria
degli arti inferiori e superiori
(ad es .:
"caricare un piede e muovere
un braccio")

Capacità di differenziazione
cinestetica:

realizzare in modo differenziato i
movimenti sulla base delle percezioni
del tempo, dello spazio e delle forze
applicate
(ad es .: "dare la giusta forza su un
appoggio").

Capacità di equilibrio statico e
dinamico

recuperare l'equilibrio anche dopo
ampi spostamenti e sollecitazioni.

Capacità di orientamento spazio-
temporale

modifica la posizione ed il movimento
del corpo nello spazio e nel tempo in
riferimento ad un campo d'azione
ben definito
(ad es .: "ho un'esatta idea della mia
posizione rispetto alla sequenza degli
appoggi e delle spinte").

Capacità di reazione semplice e
complessa

reagire a stimoli particolari e/o
rispondendo ad un segnale con azioni
motorie adequate
(ad es .: "capacità di lettura immediata
della sequenza dei movimenti

Capacità di trasformazione del
movimento

adattare il proprio programma
motorio in base ad improvvisi
mutamenti della situazione che
richiedono un'interruzione del
movimento programmato e la
prosecuzione con altri schemi motori
(ad es .: "volo").

FASI SENSIBILI DELLO SVILUPPO DELLA
COORDINAZIONE

ETA'
6
7
8
9
10
11
12
13
14
CAPACITA' DI APPRENDIMENTO
MOTORIO
CAPACITA' DI DIFFERENZIAZIONE
CAPACITA' DI REAZIONE
CAPACITA' DI RITMO
4-5
CAPACITA' DI EQUILIBRIO
CAPACITA' DI ORIENTAMENTO
SPAZIALE

ALCUNE DOMANDE CHE POSSONO
SORGERE SPONTANEAMENTE

A CHE COSA MI SERVE
CONCRETAMENTE TUTTO QUESTO?
COME POSSO UTILIZZARE QUESTE
CONOSCENZE ALL'INTERNO DI UN
CORSO " DI GINNASTICA?

ELEMENTI DELLA " SCUOLA
INIZIALE DI GINNASTICA

LE PIU' IMPORTANTI POSIZIONI DI LAVORO
SULL'ATTREZZO
GLI ELEMENTI DI STILE GINNICO
GLI ELEMENTI PLASTICI (gli elementi
che sviluppano il senso del ritmo)
GLI ELEMENTI DI ASSIMILAZIONE
DELLA FLESSIBILITA'
CAPACITA' DI ORIENTAMENTO NELLO
SPAZIO
CAPACITA' DI COORDINAZIONE DEI
MOVIMENTI

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