LA SALUTE MENTALE e I SERVIZI
to ho detto
che non so
cosa sia la follia
Può essere tutto
o niente. È una
condizione
umana
In noi
la follia esiste
ed è presente
come lo è
la ragione.
LA FOLLIA
Dal latino 'follis' significa mantice, otre, recipiente
vuoto e rimanda all'idea di una testa piena d'aria.
La parola 'pazzia' ha un'origine incerta, dal greco
pathos', significa sofferenza e dal latino 'patiens'
(paziente, malato).
LA FOLLIA COME PROBLEMA SOCIALE
- La follia nel corso della storia è stata interpretata come una condizione individuale caratterizzata da
comportamenti contrari alla ragione e alle regole sociali o come uno stato psicologico.
La psichiatria nasce in Europa tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800, e fino a quel momento
la follia era affrontata con interventi di pura competenza medica, religiosa e filosofica.
Le soluzioni consistevano nella chiusura e nell'isolamento dei soggetti in appositi istituti, nei
quali venivano inserite anche le persone che infrangevano le regole sociali o disturbavano gli equilibri
sociali.
I MANICOMI furono considerati luoghi di cura (e non solo di custodia) soltanto nel 1782.
Le prime forme di cura per la follia
- Verso la metà del 1800, un gruppo di medici diede vita al «manicomio» come struttura
fondamentale per la cura e il controllo sociale del folle.
- L'Idroterapia consisteva in getti d'acqua fredda che servivano a calmare il paziente.
- Nel 1830, entrò in funzione una macchina rotatoria che imprimeva un movimento rotatorio
alla sedia cui era seduto il paziente, facendogli perdere i sensi e l'orientamento.
- La camera oscura era una stanza priva di luci dove il paziente agitato veniva isolato e vi
rimaneva finché non si era calmato
- Strumento principale era la camicia di forza.
- Alla fine del 1800, vennero istituiti i manicomi giudiziari e criminali. L'esigenza era quella di
non poter mettere insieme in carcere detenuti sani e con problemi psichici.
- I manicomi vengono poi sostituiti nel 1975 dagli OPG ospedali psichiatrici giudiziari, sempre
gestiti dalle forze di polizia. Gli OPG vengono chiusi definitivamente nel 2015.
- Verso i primi del 900, il manicomio raggiunse la massima diffusione.
- Legge Giolitti N. 36/1904 Disposizioni sui manicomi e sugli alienati (persone affette da infermità
mentale). Il malato mentale veniva rinchiuso nel manicomio e privato dei diritti civili. Custodia e
cura degli alienati.
OSPEDALE PSICHIATRICO
LA LEGGE MARIOTTI 431/1968
Introduce importanti novità per la vita dei pazienti:
- la malattia mentale non veniva più annotata nel casellario giudiziario del
soggetto (gestita da Polizia e Tribunali);
- vennero cambiate le modalità di ammissione e dimissione (il paziente
poteva farsi curare volontariamente- ricovero volontario, poteva uscirne per
proprio desiderio e conservava i diritti civili).
- I primi psicofarmaci furono i neurolettici (tranquillanti) introdotti nel 1952.
LA RIFORMA BASAGLIA LEGGE 180/1978
Negli anni 1960-1970, la psichiatria tradizionale entrò in crisi e si
incominciarono ad attuare prime esperienze di rinnovamento.
- Lo Psichiatra Franco Basaglia introdusse un rinnovamento fondando
la Comunità Terapeutica (CT): l'organizzazione della vita quotidiana del
paziente si avvicina alle sue esigenze e il ricovero ospedaliero diventava una
soluzione estrema.
- I pazienti non costituiscono più un «caso» ma una «situazione» complessa,
comprensiva di problemi lavorativi, psicologici, familiari ed economici.
LA RIFORMA BASAGLIA LEGGE 180/1978
Questa legge anticipa la legge sulla riforma sanitaria N.833/1978 (nascita
del Servizio Sanitario Nazionale), con la quale si decreta che la psichiatria fa
parte del Servizio Sanitario e non ha più nessun rapporto con la Polizia e
Giustizia e anche il personale è prettamente sanitario.
- Il paziente va curato attraverso i servizi del SSN.
- I manicomi vanno aboliti (passeranno circa 20anni per una totale attuazione).
- Si passa dal controllo sociale del malato di mente alla promozione della
salute e prevenzione dei disturbi mentali.
FRANCO BASAGLIA- PSICHIATRA (1924/1980)
Franco Basaglia (Venezia, 11/03/24 Venezia, 29/08/80).
Dopo tredici anni di lavoro all'università di Padova, nel 1961 vince il concorso di direttore
nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, ed inizia l'esperienza di apertura del manicomio con
Franca Ongaro (Venezia 15/09/28 Venezia, 13/01/05), sua moglie dal 1953 e
collaboratrice nel gruppo di Gorizia.
Il movimento Basagliano raggiunge il suo momento di maggior fama a Trieste nel corso
degli anni settanta, dopo che il San Giovanni fu il primo manicomio al mondo ad essere
chiuso. Gli eventi di Trieste portarono ad una legge nazionale - la legge 180 (la 'legge
Basaglia),' che prevedeva la chiusura di tutti i manicomi italiani.
La Legge Basaglia chiude i manicomi poiché la pazzia viene riconosciuta come malattia,
quindi curabile (il paziente poteva guarire o essere curato).
SUDDIVISIONE DEI DISTURBI MENTALI
- Disturbi caratteristici dell'infanzia (ansia, attenzione, attacchi di panico, autismo
infantile, anoressia, bulimia, balbuzie, tic ... )
- Disturbi caratteristici dell'adulto (in età avanzata demenza e le altre alterazioni ad essa
collegate)
- Disturbi organici (danni cerebrali transitori o permanenti)
- Disturbi non organici (collegati a cause psicologiche)
- Disturbi psicotici (autismo, schizofrenia, disturbi bipolari, depressioni gravi)
- Disturbi nevrotici (fobie, attacchi di panico, depressione, ansia, insonnia)
Ritardo mentale può essere causato da fattori ereditari, organici ed ambientali (anomalie
cromosomiche, durante il parto/post parto, deprivazione sociale culturale).
L'INSUFFICIENZA MENTALE
Viene classificata in Ritardo Lieve, Medio e Grave
- Soggetti con insufficienza mentale lieve= sufficiente autonomia, la loro età
mentale è riferibile agli 8-11 anni.
- Soggetti con insufficienza mentale di grado moderato= memoria
meccanica, la loro età mentale è riferibile ai 6-9 anni.
- Soggetti con insufficienza di grado grave= si esprimono attraverso la
parola-frase, la loro età mentale è riferibile ai 4-6 anni.
I DISTURBI MENTALI
I Disturbi Mentali (o Disturbi Psichici) sono stati di alterazione patologica che
colpiscono in vario modo:
-le funzioni cognitive (il pensiero, l'ideazione, la concentrazione, l'attenzione, la
capacità di affrontare e risolvere problemi)
-la sfera affettiva (l'umore, le emozioni, i sentimenti, l'ansia),
-il comportamento,
-la qualità delle relazioni interpersonali.
In molti casi è il funzionamento complessivo della personalità ad essere
disfunzionale.
LE CAUSE DEI DISTURBI MENTALI
Possono derivare dall'interazione di più fattori:
-vulnerabilità biologica (una specie di predisposizione individuale e familiare),
-fattori ambientali (traumi psicologici, famiglia di origine problematica, ecc.),
-eventi stressanti nel corso della vita (separazioni traumatiche e lutti, migrazioni,
condizioni economiche ed abitative precarie, malattie, ecc.),
-abuso di droghe (specie quelle che producono eccitamento e che alterano le
funzioni cognitive).
I SERVIZI
- DSM= Dipartimento Salute Mentale. È una struttura operativa dell'Azienda
sanitaria a cui fanno capo tutti i servizi psichiatrici ed ospedalieri. Ogni ASL
istituisce il DSM. I punti di accesso alla rete dei servizi di salute mentale sono:
Il Centro di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Npia) dedicato ai
minori.
- Il Centro di salute mentale (Csm) dedicato agli adulti.
Assicurano servizi di prevenzione, diagnosi e cura in ambulatorio e a domicilio, in
collaborazione con i servizi del territorio (a partire da medici e pediatri di famiglia),
con i servizi ospedalieri, i servizi sociali dei Comuni, il volontariato e le
associazioni di utenti e familiari, anche per fornire risposta ai bisogni assistenziali
quali, ad es. i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi dello spettro
autistico.
I SERVIZI
Il Centro di salute mentale è anche il primo punto di accesso per le urgenze. Nelle
ore notturne e nei giorni festivi. Fornisce supporto sia ai pazienti che ai familiari
programma gruppi di auto-mutuo-aiuto.
- SPDC= Il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, garantisce il trattamento sanitario
in condizione di degenza ospedaliera. In tutti quei casi in cui si rende necessario
un ricovero per un aggravarsi della patologia. Può svolgere funzioni di ricovero in
TSV trattamento sanitario volontario e nel caso di TSO trattamento sanitario
obbligatorio. Il TSO viene reso esecutivo dal sindaco per gravi motivi di ordine o
pericolosità.
- DHP= Il Day Hospital Psichiatrico è rivolto ai pazienti in fase acuta che
necessitano soprattutto di interventi sanitari, intensivi e di breve durata.
I SERVIZI
REMS= Le Residenze Esecutive per le Misure di Sicurezza sono strutture
accoglienti, dotate di tutte le caratteristiche di sicurezza, e inserite in un programma
di riabilitazione sanitaria gestito dai Dipartimenti per salute mentale delle Aziende Usl
di residenza, in stretto contatto con l'autorità giudiziaria per valutare caso per caso
l'attivazione di percorsi sanitari individuali alternativi dalla detenzione.
- CDP= Il Centro Diurno Psichiatrico è un servizio a carattere semiresidenziale.
Accoglie persone che, affette da disagio mentale di varia natura, manifestano
difficoltà nello stabilire adeguate relazioni interpersonali e sociali. L'ospite all'interno
del Centro Diurno trascorre una parte della giornata seguendo un programma di
interventi diversificato. Le attività e le iniziative svolte all'interno della struttura sono
finalizzate alla risocializzazione ed alla riappropriazione dell'autonomia, oltre che
all'eventuale reinserimento lavorativo.
I SERVIZI
Le Residenze sanitarie psichiatriche sono strutture destinate al ricovero di
persone con disturbi psichiatrici. L'accoglienza in queste strutture avviene
esclusivamente su indicazione di un medico specialista dei Dipartimenti di salute
mentale.
RESIDENZA RIABILITATIVA= accoglie persone con psicopatologia grave, disturbi di relazione e
disabilità ambientale elevate. Assicurano assistenza specializzata per la riabilitazione e la
risocializzazione. L'obiettivo è di favorire il reinserimento sociale della persona nel suo contesto di
vita. L'assistenza sanitaria è assicurata per almeno 6 ore al giorno. Il ricovero di norma non è
superiore a un anno, ma è prorogabile fino a tre anni con riformulazione del progetto terapeutico.
RESIDENZA SOCIO-SANITARIA= sono strutture residenziali a medio-lungo termine per persone con
disturbi psichiatrici che non hanno supporti familiari o per le quali non è opportuna la permanenza nel
nucleo familiare. All'interno sono previsti interventi volti all'acquisizione dell'autonomia individuale
nelle attività quotidiane, al potenziamento o al miglioramento delle abilità personali "residue". Possono
essere organizzate come insieme di singoli appartamenti (fino a 6 posti letto ciascuno).