Il Laboratorio Teatrale: spazio creativo del teatro sociale

Slide sul Laboratorio Teatrale. Il Pdf esplora il concetto di laboratorio teatrale, la sua origine storica e i principali esponenti come Stanislavskij e Mejerchol'd, con esempi di applicazione e compagnie teatrali.

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IL LABORATORIO
TEATRALE
´È Lo spazio creativo principale del teatro
sociale.
´L’idea del laboratorio nasce agli inizi del
Novecento nell’ambito del teatro
professionistico.
´ Stanislavskij e Mejerchol’d.

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Il Laboratorio Teatrale

IL LABORATORIO TEATRALEÈ Lo spazio creativo principale del teatro sociale. L'idea del laboratorio nasce agli inizi del Novecento nell'ambito del teatro professionistico. Stanislavskij e Mejerchol'd.

´´ Ilaboratori erano intesi come spazi in cui il teatro non significava solo rappresentazione, ma anche lavoro sulla presenza e sulla dimensione esistenziale. Questo nodo teatro/vita sarà importante per il teatro degli anni Sessanta, e per l'animazione teatrale e il teatro sociale.

Due Acquisizioni Fondamentali

  1. il rovesciamento del teatro da fine a mezzo, cioè da oggetto culturale e estetico, in strumento di conoscenza (acquisita nel corpo e con il corpo) e di ricerca spirituale;
  2. Separazione tra teatro e spettacolo, concepire e praticare un teatro oltre (senza) lo spettacolo. Teatro come lavoro su di sé, finalizzato a chi lo compie e non (più) a chi assiste, cioè allo spettatore.

Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona

Gabriele Vacis e l'Istituto

  • Gabriele Vacis L'Istituto è uno spazio permanente di approfondimento sui temi del teatro sociale coordinato da Vacis e collegato al Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale (www.listituto.it).
  • Bibliografia: Gabriele Vacis, Corpo, voce, narrazione

Awareness Campus 2019

Corpo, Voce, Narrazione: Articolo di Gabriele Vacis

CORPO, VOCE, NARRAZIONE articolo di Gabriele Vacis (sito dell'Istituto) Nel secolo scorso i grandi maestri del teatro hanno elaborato pratiche per gli attori che si possono estendere a tutte le persone. Il teatro è, sostanzialmente, "presenza". Attore e spettatore sono presenti nello stesso tempo e nello stesso spazio. Quindi chi parla può ascoltare chi ascolta: così si genera un circuito di comunicazione che può essere messo al servizio della conoscenza di sé e degli altri. Per "gestire" questo circuito gli attori devono essere "presenti a sé stessi". Devono potersi vedere e sentire in modo profondo. Questa conoscenza si sviluppa attraverso pratiche che possono derivare dalle danze popolari o dallo yoga, dalle tecniche vocali delle diverse culture, dalle pratiche meditative orientali o dagli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola.

Evoluzione delle Pratiche Teatrali

Queste pratiche, che per Stanislavskij e per Mejerchol'd, nei primi decenni del Novecento, erano "allenamento dell'attore", con Grotowski cominciano ad estendersi alla cura della persona. Non sono solo gli attori ad aver bisogno di una conoscenza profonda di sé stessi e degli altri: tutte le persone ne hanno bisogno.

Tecniche Teatrali e Cura della Persona

Le tecniche del teatro si prendono cura della persona da sempre. [ ... ]. Le pratiche del teatro supportano la socialità, la medicina, l'educazione. Perché alla base di queste necessità umane c'è sempre la capacità di STARE. Di abitare consapevolmente il proprio tempo e il proprio spazio. In autonomia o in relazione agli altri esseri umani.

Le Tre Sezioni del Lavoro di Vacis

nostro modo di operare, scrive Vacis, si articola in tre "sezioni":

  1. il corpo
  2. la voce - Il corpo umano è uno straordinario strumento che produce suoni. Scoprire le possibilità di "risuonare" significa liberare energie che danno benessere.
  3. la narrazione. Nel corso del tempo abbiamo messo a punto tecniche che permettono a chiunque di comprendere la propria storia. Noi siamo la nostra storia. Raccontarci aiuta ad affrontare le nostre paure, a definire i nostri bisogni, a sviluppare i nostri desideri.

Il Corpo - La Schiera

Il corpo - La schiera La Schiera insegna la comprensione delle relazioni tra le persone. È una pratica di attenzione per mettersi in ascolto degli altri corpi e creare azioni comuni.´ ´ ´ La Schiera è usata da Vacis sia con gli attori professionisti sia con i non professionisti. E' stata utilizzata con scuole e associazioni di varia natura, comprese quelle che si prendono cura di disabili psichici e fisici. Esperienza: di consapevolezza, di presenza e compresenza, di ascolto, di condivisione e di comprensione non pregiudicata.´ ´

Progetti e Collaborazioni

Babilonia Teatri (Enrico Castellani e Valeria Raimondi), Verona Antonio Viganò (Accademia Arte della Diversità - Teatro La Ribalta), Bolzano Video di due progetti con l'Associazione Zerofavole (Reggio Emilia) www.zerofavole.it

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