Slide di Chimica concetti e modelli.blu sulla luce degli atomi e il modello atomico di Bohr. Il Pdf, adatto alla scuola superiore, esplora l'emissione e l'assorbimento di luce da parte dei gas rarefatti, descrivendo come Bohr abbia perfezionato il modello di Rutherford e il principio dell'assorbimento di un fotone.
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C Zanichelli editore, 2014
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La luce è un particolare tipo di onda elettromagnetica che si crea per rapidissima oscillazione di cariche elettriche. L'insieme delle onde elettromagnetiche costituisce lo spettro elettromagnetico.
Lunghezza d'onda crescente Frequenza crescente
- - I I - - 1 - - 1024 1022 1020 1018 1016 1014 1012 1010 108 106 104 - 102 - 10º v(Hz) Raggi y Raggi X Ultravioletto Visibile Raggi infrarossi Microonde Onde radio Onde TV 400 nm 700 nm Violetto Indaco Blu Verde Giallo Arancione Rosso ZANICHELLI C Zanichelli editore, 2014
I parametri che caratterizzano le onde elettromagnetiche sono:
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La diffrazione della luce è la caratteristica principale della sua natura ondulatoria.
interferenza positiva interferenza negativa fasi concordanti fasi discordanti Le frange più chia- re si fomano nelle zone in cui le onde si sommano. La frangia più intensa si trova dietro l'ostacolo. C Zanichelli editore, 2014
L'interazione della luce con la materia è la prova che la luce ha anche natura corpuscolare.
La propagazione del fascio luminoso è dovuto allo spostamento di un gruppo di pacchetti di energia, detti quanti di energia o fotoni.
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Secondo la teoria corpuscolare i fotoni possono provocare l'espulsione degli elettroni atomici oppure possono venire assorbiti cedendo l'energia che trasportano.
La luce incidente sul metallo provoca l'espul- sione di elettroni. luce incidente Gli elettroni ven- gono attratti dal polo positivo. A La corrente elet- trica che si gene- ra è rivelata dall'amperome- tro. emettitore amperometro batteria - + + fotoelettroni piastra ZANICHELLI C Zanichelli editore, 2014
La relazione di Planck-Einstein riassume questo comportamento:
E = h . v
dove E = energia di un fotone di luce h = 6,63 . 10-34 J . s (costante di Planck) v = frequenza della radiazione elettromagnetica
Poiché h è costante, E e v sono grandezze costanti
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Ricordando che v = c /2, la stessa relazione si può scrivere anche:
E= h . c/
E e ) sono grandezze inversamente proporzionali. Le due formule evidenziano i due aspetti della natura della luce, ondulatoria e corpuscolare.
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La luce emessa dagli atomi non è continua e presenta soltanto alcune frequenze, caratteristiche per ciascun tipo di atomo.
656 nm fenditura prisma T 486 nm scarica in atmosfera di H2 lastra fotografica 434 nm 410 nm ZANICHELLI C Zanichelli editore, 2014
L'emissione di luce dei gas rarefatti si ha in seguito al trasferimento di energia dalla scarica elettrica agli atomi che costituiscono il gas.
Se si fa passare luce bianca attraverso un'ampolla riempita di gas, nello spettro si identificano righe meno brillanti: sono le righe di assorbimento. Le radiazioni elettromagnetiche assorbite da ciascun tipo di atomo hanno la stessa frequenza di quelle emesse dall'atomo eccitato.
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Attraverso i suoi studi Bohr spiegò perché soltanto certe radiazioni possono interagire con gli atomi e quale relazione intercorre tra radiazione luminosa e struttura atomica.
Bohr perfezionò il modello di Rutherford e riuscì a spiegare la stabilità degli atomi e l'emissione degli spettri a righe.
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Bohr articolo la sua teoria a partire da un punto fondamentale:
un fotone che viene assorbito da un atomo, cede tutta la sua energia a uno dei suoi elettroni, che passa così a uno stato energetico più elevato.
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I punti salienti del modello atomico di Bohr sono:
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n = 7 n = 6 n = 5 L'atomo assorbe energia. n = 4 n = 3 n = 2 n =1 L'atomo emette energia. Le orbite degli elettroni in un atomo sono quantizzate.
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Il numero quantico principale n indica il livello energetico associato a ogni orbita.
Il livello più basso di energia è detto stato fondamentale.
I livelli a energia superiore dello stato fondamentale si chiamano 6 Es stati eccitati. E E3 Ogni salto è rivelato dalla presenza di una riga nello spettro di emissione. energia stato eccitato Ez stato eccitato E stato eccitato stato fondamentale ZANICHELLI C Zanichelli editore, 2014
A ogni salto di orbita si ha una transizione energetica, ovvero emissione di energia sotto forma di fotone.
fotone 1 2 Ogni transizione dell'elettrone da uno stato eccitato a un livello energetico inferiore è caratterizzata da una riga nello spettro di emissione.
n = 5 energia decrescente 4,58 · 10-19J 6,9 · 1014Hz n = 4 434 nm 4,09 · 10-19J 6,17 · 1014Hz 486 nm n = 3 Salto energetico maggiore = = emissione di un fotone di maggiore energia. 3,03 · 10-19J 4,57 . 1014Hz 657 nm La radiazione blu ha frequenza maggiore di quella rossa. n = 2 ZANICHELLI C Zanichelli editore, 2014
Il modello atomico di Bohr presentò presto tutti i suoi limiti: non era applicabile ad atomi con molti elettroni e non spiegava gli spettri atomici in presenza di un campo magnetico.
Le contraddizioni emerse in questo modello erano dovute all'inadeguatezza delle leggi della meccanica classica.
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De Broglie ipotizzò che la doppia natura ondulatoria e corpuscolare fosse una proprietà universale della materia.
Associò a ogni particella in movimento un'onda.
Il legame tra caratteristiche corpuscolari e ondulatorie si manifesta nella relazione:
a = nc =; h . c E h . c m . c27 h quantità di moto del fotone m . c ZANICHELLI C Zanichelli editore, 2014
Le onde associate con l'elettrone, e con qualsiasi corpo in movimento, si chiamano onde di de Broglie.
A ogni corpo in movimento è associata quindi una lunghezza d'onda:
2 = h / (m . v)
dove (m · v) rappresenta la quantità di moto dell'elettrone, m la sua massa e v la sua velocità.
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La meccanica quantistica è la parte della chimica-fisica che descrive il comportamento di elettroni, fotoni e altre particelle microscopiche, basandosi su leggi statistiche.
Le leggi della meccanica quantistica determinano la probabilità con cui può verificarsi un evento che coinvolge particelle microscopiche: possono per esempio fornire indicazioni statistiche sulla posizione o la velocità delle particelle.
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Il principio di indeterminazione di Heisenberg afferma che non è possibile conoscere a ogni istante, contemporaneamente, la posizione e la velocità di un elettrone.
.42: ZANICHELLI C Zanichelli editore, 2014
vettore velocità velocità precisa velocità precisa posizione incerta vettore velocità velocità incerta velocità incerta posizione precisa Poiché le informazioni sul moto dell'elettrone possono essere solo di tipo probabilistico, con la meccanica quantistica il concetto di orbita di un elettrone è superato e inadeguato.
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Le onde che si propagano con l'elettrone in moto nell'atomo possono essere descritte da una funzione matematica proposta da Schrödinger nel 1926: è l'equazione d'onda di Schrodinger.
Tale funzione fornisce informazioni sulla probabilità di trovare l'elettrone in un punto particolare dello spazio intorno al nucleo.
Ricorda 42 grande = alta probabilità di trovare l'elettrone; 42 piccolo = bassa probabili- tà di trovare l'elettrone. probabilità distanza dal nucleo ZANICHELLI C Zanichelli editore, 2014
La funzione d'onda contiene tre numeri interi, detti numeri quantici (n, l e m) che definiscono lo stato quantico dell'elettrone e ne specificano il valore di una proprietà.
L'orbitale è una funzione d'onda elettronica caratterizzata da una particolare terna di valori di n, le m.
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ZANICHELLI @ Zanichelli editore, 2014