Velocità di reazione
STU
OR
S
Università degli Studi di Firenze
CORSO DI CHIMICA
Laura triennale in Ingegneria Biomedica
Giulia Serrano
DIPARTIMENTO DI
INGEGNERIA INDUSTRIALE
14STU
FLOR
Università degli Studi di Firenze
Velocità di reazione
- Dalla combustione dei combustibili fossili si ha sempre la
formazione di SO2 e NO. Queste due molecole immesse
nell'atmosfera reagiscono con O2 secondo le reazioni:
2 SO2 + O2 <> 2 SO3
2 NO + O2=> 2 NO2
- A loro volta SO3 e NO2 reagiscono con l'acqua piovana per dar
luogo ad altre sostanze in base alle reazioni:
SO3 + H20
> H2SO4
3 NO2 + H2O
2 HNO3 + NO
(reazione di dismutazione)
- Queste due ultime sostanze, H2SO4 e HNO3 sono le principali
responsabili del fenomeno delle "piogge acide".STU
SLOR
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Velocità di reazione
- La pioggia è sempre blandamente acida per la presenza di
CO2 disciolta. La presenza di H2SO4 e HNO3 ne incrementa
l'acidità di alcuni ordini di grandezza rendendo la pioggia più
corrosiva (ad esempio con il marmo ed i metalli) e tossica per
alcune specie viventi come le foglie degli alberi.
- La principale differenza nell'affrontare il problema di tali
inquinanti è la diversa velocità delle due reazioni con O2 di
SO2 e NO.
- La reazione: 2 SO2+ 02 > 2 SO3
è molto più lenta di: 2 NO + O2
2 NO2
- La conseguenza è che SO2 permane nell'atmosfera circa un
mese (inquinamento a largo raggio) mentre NO permane
meno di una settimana (inquinamento locale).STU
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Velocità di reazione
- Consideriamo l'espressione della legge empirica delle velocità:
v = k [A] [B]y
- Sperimentalmente si ricava che:
k = A e-Ea/RT
(Legge di Arrhenius)
- dove A è un numero che indica la frequenza degli urti tra le
molecole e Ea è l'energia di attivazione della reazione (la
differenza in energia tra l'energia del complesso attivato e
quella dei reagenti)
- L'espressione della costante: k = A e-Ea/RT
indica che, dato che
l'energia di attivazione ha sempre un valore positivo:
LA VELOCITA' DI UNA REAZIONE CHIMICA AUMENTA
SEMPRE ALL'AUMENTARE DELLA TEMPERATURASTU
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Velocità di reazione
- Il fatto che la velocità aumenti comunque indipendentemente
dal tenore termico della reazione può essere razionalizzato in
base all'osservazione delle distribuzione dell'energia delle
molecole in funzione della temperatura, ricordando che per una
sostanza in fase liquida o gassosa vale la relazione:
Valore Medio
Frazione di molecole con
energia E
E
cinetica
= 3/2 kT = 1/2 my2
Energia di
Attivazione
Ea
EnergiaSTU
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Velocità di reazione
- AT piu' elevate la curva si
appiattisce e si allarga, questo
porta ad un aumento significativo
e NON LINEARE delle particelle
con Ecin>Ea
- Arrhenius noto' che k aumentava
esponenzialmente con la T
frazione di molecole con energia E
T1
T2 >T1
energia cinetica E
E2 - energia cinetica
minima per urti attivi
frazione di urti con
l'orientazione giusta
per la reazione
E
RT
k =p Ze
frazione di urti
con energia
sufficiente per
la reazione
costante legata
alla frequenza
delle collisioni
k = A e b/T
k
TSTU
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Velocità di reazione
k = A e-Ea/RT
- Si può anche osservare come la velocità è tanto più bassa
quanto l'energia di attivazione della reazione Ea è elevata.
- In alcuni problemi di chimica dell'ambiente la conoscenza del
valore reale di k ha una importanza fondamentale.
- In particolare in alcuni processi di inquinamento ambientale.
- Consideriamo il processo di disinquinamento che si sviluppa
all'interno di un impianto di depurazione di scarichi civili. La
reazione base (Inq
CO2 + H2O) che viene fatta avvenire con
l'aiuto di batteri specifici può essere considerata una reazione
del primo ordine.STU
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Velocità di reazione
- Una reazione cioè che segue una legge empirica delle velocità:
v = k [Inq]
- Dove [Inq] è la quantità di inquinante per unità di volume, cioè
la concentrazione dell'inquinante.
- Dalla definizione di velocità di reazione sappiamo che:
V = - (1/a) 4 [A] / At
- Inoltre abbiamo visto che: v = k [Inq], possiamo allora
scrivere:
4 [Inq] / 4 t = k [Ing]
-4 [Inq] / [Inq] = k At (sempre con k = A e-Ea/RT)STU
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Velocità di reazione
- Assumendo di considerare una variazione infinitesima di At si
può dimostrare che 4 [Inq] / [Inq] = k & t può essere scritto
come: [Inq] / [Inglo = e-k/t
dove [Inq], e [Ing], sono rispettivamente le quantità di
inquinante per unità di volume al tempo t ed al tempo 0 del
processo di disinquinamento.
Percentuale di eliminazione di inquinante per diversi valori di k
k = 0,05
k = 0,10
k = 0,15
k = 0,20
k = 0,25
1 giorno
10,9
20,6
29,0
36,9
43,8
5 giorni
44,0
68,0
82,0
90,0
94,0
10 giorni
68,0
90,0
97,0
99,0
99+STU
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Velocità di reazione
k = A e-Ea/RT
- Se, dunque, si ha una reazione con una energia di attivazione
Ea elevata, la reazione è intrinsecamente lenta.
- Questo è un problema non risolvibile in via diretta in quanto
Ea è una grandezza legata alla natura dei reagenti e dei
prodotti della reazione e quindi non modificabile.
- Consideriamo la reazione:
N2 + 3 H2
2 NH3
- Si tratta di una reazione semplice ma di fondamentale
importanza industriale e storica in quanto punto di partenza
per la produzione di ammoniaca (NH3) a sua volta sostanza di
fondamentale importanza nell'industria della plastica, dei
fertilizzanti e degli esplosivi.STU
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Velocità di reazione
N2 + 3 H2 > 2 NH3
- Caratteristiche della reazione:
1) Reazione esotermica
2) Buona costante di equilibrio
3) Velocità a temperatura ambiente molto bassa
- Ricordiamoci: v = k [A][B]y e k = A e-Ea/RT
- L'analisi delle caratteristiche di questa reazione mette in
evidenza un problema:
- Facendo svolgere la reazione a temperatura ambiente si ha
una buona produzione di NH3 ma in tempi molto lunghi
- Alzando la temperatura, si ottengono minori quantità di NH3
(AHº< 0), ma in tempi più brevi.STU
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Velocità di reazione
- Questo problema (resa/velocità) è molto comune quando si
tratta di utilizzare industrialmente delle reazioni chimiche.
- Il conto economico deve prendere in considerazione i costi legati
alla gestione di un impianto che lavora ad alta temperatura ma
ha una elevata produzione giornaliera rispetto ad un impianto
meno costoso nella gestione ma meno produttivo.
- Talvolta si può intervenire sulla pressione per aumentare la
resa ma in molti casi un tale intervento non è efficace.
- Si deve, in pratica, aumentare la velocità ma senza aumentare
troppo la temperatura.STU
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Velocità di reazione
- Torniamo all'osservazione che la velocità è tanto più bassa
quanto l'energia di attivazione della reazione Ea è elevata
(dato che k = A e-Ea/RT).
- Sappiamo che Ea è una grandezza intrinseca al meccanismo
di reazione e quindi non modificabile a meno di non cambiare
completamente reazione, cosa ovviamente non ipotizzabile
nella maggioranza dei casi.
- Nei primi decenni del XIX secolo il chimico svedese J. J.
Berzelius osservò che certe reazioni chimiche venivano
profondamente influenzate dalla presenza di sostanze che poi
ritrovava inalterate alla fine della reazione.
- Definì queste sostanze col nome di:
CATALIZZATORISTU
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Catalizzatori
- Un catalizzatore è una sostanza capace di modificare la
velocità di una reazione chimica senza partecipare
direttamente, in apparenza, alla reazione chimica, infatti:
1) Al termine della reazione si ritrova nella stessa forma
iniziale
2) Non è stechiometricamente coinvolto nel processo
- Un catalizzatore accelera il raggiungimento dello stato di
equilibrio. Ma un catalizzatore non ne influenza le
caratteristiche.
- L'equilibrio viene raggiunto più rapidamente ma la
conversione dei reagenti in prodotti non viene
quantitativamente influenzata se confrontata con quella della
reazione non catalizzata alla stessa temperatura.STU
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Meccanismo di azione dei catalizzatori
Catalizzatori
Un catalizzatore accelera le reazioni chimiche non perché ne
modifichi l'energia di attivazione (cosa impossibile) ma offrendo
alla reazione un meccanismo differente, con energia di
attivazione più bassa.
ST non catalizzato
E,
energia potenziale
>
E (cat)
ST
cataliz-
zato
E:
€
Ex(cat)
ΔΕ
V
coordinata di reazione
Epot
A+ C=AC
AC+ B=AB +C
A + B (+ C)
AC + B
reagenti
AB (+ C)
prodotti
Coordinata di reazioneSTU
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Catalizzatori
Un catalizzatore accelera le reazioni chimiche non perché ne
modifichi l'energia di attivazione (cosa impossibile) ma offrendo
alla reazione un meccanismo differente, con energia di
attivazione più bassa.
0
Energia potenziale
0
H
H
=
complesso attivatu
Energia potenzial:
C
C
H
H
comalesso attivai
Coonline a di reazione
(a) Reazione Non Catalizzata
Coordinate di reazione
(b) Reazione Catalizzata
HSTU
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Esempi di catalisi
Catalizzatori
Catalisi omogenea
Catalizzatore
Ea (KJ/mol)
Decomposizione H2O2
Non catalizzata
75
Ione ioduro (I)
58
Ione Fe3+
42
Enzima Catalasi
4
Catalisi Eterogenea
Catalizzatore
Ea (KJ/mol)
Idrogenazione Etilene
C2H2 + H2
C2H4
Non catalizzata
188
Pt (su carbone)
146
Ni in polvere fine
84STU
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Catalizzatori solidi
Catalizzatori solidi (catalisi etereogenea)
12
H2STU
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Catalizzatori solidi (catalisi etereogenea)
1
N2 + 3 H2 -> NH3
HH
H
H
N
H
H
NN
N
4
-
Î
4
N
H
H
H
H
H
H
N
H
N
N
H
2
HH
HHSTU
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Marmitta catalitica
Marmitta catalitica
Un esempio di applicazione dei catalizzatori, da cui tutti traiamo
beneficio: in un motore a scoppio, i gas di scarico contengono,
oltre a CO2 e H2O, anche CO, "CH" (Idrocarburi Incombusti) e
NOx. Per impedirne la diffusione in aria si ha a valle del motore
una marmitta catalitica.
Marmitta cataliticaSTU
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Marmitta catalitica
La marmitta catalitica
La combustione di idrocarburi (con
additivi) produce acqua e anidride
carbonica ma in condizioni estreme di
temperatura e pressione anche composti
volatili e tossici (CO, NOx, SOx).
Gli ossidi di azoto ed il CO
decompongono o reagiscono con O2 ma
LENTAMENTE, serve un catalizzatore.
2 NO -> O2 + N2
2 NO2 -> 2 02 + N2
2 CO + O2 -> 2 CO2
composti organici volatili,
ossidi d'azoto,
CO
marmitta
catalitica
H2O, N2. CO2