Diritto Amministrativo e Costituzionale: Trasparenza e Anticorruzione

Slide da Cisl Milano Metropoli su Diritto Amministrativo e Costituzionale, Trasparenza e Anticorruzione. Il Pdf, adatto per l'università e la materia di Diritto, approfondisce i fondamenti del diritto amministrativo e costituzionale, con focus su trasparenza e anticorruzione, esaminando la Legge 241/90, il DPR 445/2000 e i principi costituzionali.

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25 pagine

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Diritto Amministrativo e
Costituzionale
Trasparenza e Anticorruzione
Docente: Ing. Roberto Guarnaschelli
Dirigente Ingegnere ASST dei Sette Laghi Polo Universitario
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Attività
Clinica per
Acuti
Contenuti
Elementi di Diritto Amministrativo (Legge 241/90) con particolare riferimento al
procedimento amministrativo e disposizioni in materia di documentazione
amministrativa (DPR 445/2000);
Fondamenti di Diritto Costituzionale e Regionale;
Trasparenza, accesso civico semplice e generalizzato, prevenzione della corruzione
(D.Lgs. 33/2013, L.190/2012, D.Lgs. 39/2013).

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Anteprima

Diritto Amministrativo e Costituzionale

Trasparenza e Anticorruzione
Docente: Ing. Roberto Guarnaschelli
Dirigente Ingegnere ASST dei Sette Laghi - Polo Universitario
CISL
Milano Metropoli
www.cislmilano.itContenuti

  • Elementi di Diritto Amministrativo (Legge 241/90) con particolare riferimento al
    procedimento
    amministrativo
    e disposizioni in materia di documentazione
    amministrativa (DPR 445/2000);
  • Fondamenti di Diritto Costituzionale e Regionale;
  • Trasparenza, accesso civico semplice e generalizzato, prevenzione della corruzione
    (D.Lgs. 33/2013, L.190/2012, D.Lgs. 39/2013).

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Fonti del Diritto

COSTITUZIONE: In vigore dal 01/01/1948, contiene i principi basilari che guidano
l'azione dello Stato e dei suoi organi.
LEGGE: Principale strumento normativo, per produrre effetti deve essere approvata
nello stesso testo da entrambi i rami del Parlamento, controfirmata dal Presidente
della Repubblica e pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
DECRETO LEGISLATIVO: Emanato dal Consiglio dei Ministri, può riguardare solo
argomenti per il quale il Parlamento ha fornito DELEGA (cd Legge Delega)
DECRETO LEGGE: Emanato dal Consiglio dei Ministri in assenza di delega del
Parlamento, deve essere convertito in Legge entro 60 giorni o cessa di avere valore.
DECRETO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: Così come il Decreto
Ministeriale, serve a fornire indicazioni su uno specifico ambito, sempre nell'alveo
delle competenze di chi lo emana.
DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Emanazione Regolamenti Attuativi
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Legge 241/90 - Principi

Si tratta della Legge che ha innovato le Procedure della Pubblica Amministrazione (PA) e che ha
ridefinito le modalità del rapporto tra cittadino e amministrazione.
Principi secondo i quali la PA svolge la sua azione:

  • Economicità: la PA deve trovare il percorso che consenta di raggiungere i propri obiettivi con il
    minor impiego possibile di risorse economiche, umane e strumentali
  • Efficacia: la PA deve raggiungere il proprio obiettivo in maniera compiuta e tale da soddisfare
    le esigenze della cittadinanza, attraverso atti "efficaci" ovvero inoppugnabili
  • Imparzialità: Nel perseguimento dei propri obiettivi, la PA deve considerare i diritti di tutti i
    cittadini in eguale maniera, senza operare discriminazioni di qualunque natura
  • Pubblicità: l'azione della PA deve essere resa nota a tutti i cittadini mediante i canali di
    comunicazione disponibili
  • Trasparenza: l'azione della PA, oltre ad essere resa pubblica, deve essere anche esposta in
    maniera comprensibile alla cittadinanza

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Legge 241/90 - Il Procedimento

Il processo in base al quale la PA svolge la sua azione, si chiama PROCEDIMENTO.
Ogni Procedimento si conclude con un PROVVEDIMENTO, che può essere una Delibera, una
Determina, una Autorizzazione, un Diniego o anche una semplice Archiviazione. In ogni caso il
Procedimento deve giungere ad una conclusione in un tempo ben preciso, solitamente pari a 30
giorni, a meno di diverse indicazioni regolamentari o di sospensioni dei termini dovute alla
necessità di acquisire nuove informazioni o elementi istruttori.
In taluni casi, se previsto dal tipo di procedimento, vige il SILENZIO-ASSENSO, ovvero allo
scadere dei termini, se la PA non si è espressa chiaramente in maniera negativa, si considera che
il silenzio equivalga ad un provvedimento positivo.
La 241/90 prevede altresì che ad ogni procedimento sia assegnato un RESPONSABILE UNICO
DEL PROCEDIMENTO (RUP), ovvero una persona fisica facente parte della PA, alla quale
competono le azioni istruttorie che portano all'emissione del provvedimento direttamente o da
parte dell'organo superiore preposto.
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Legge 241/90 - Il RUP

L'Ente identifica a priori il Dirigente o titolare di Incarico di Funzione (le vecchie Posizioni
Organizzative) cui spetta fare il RUP per determinati tipi di procedimento.
L'incarico di RUP non è rifiutabile, ma il Dirigente può proporre all'Ente di identificare, mediante
provvedimento specifico, un RUP diverso da quello "naturale".
Compiti del RUP:

  • Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i
    presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di provvedimento;
  • Accerta di ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari, e adotta ogni
    misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria. In particolare, può chiedere il
    rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può
    esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali;
  • Propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi di cui
    all'articolo 14;
  • Cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggi e dai regolamenti;
  • Adotta, ove ne abbia la competenza, il Provvedimento finale, ovvero ne propone l'adozione
    all'organo superiore

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DPR 445/2000 - Documentazione Amministrativa

Nella sua accezione negativa, la "burocrazia" fa pensare ad una inutile duplicazione di
adempimenti, che sembrano avere lo scopo di complicare la vita al cittadino ...
https://www.youtube.com/watch?v=0HUxz8tQDBk
Con il DPR 445/2000 si è cercato di limitare la duplicazione della documentazione
amministrativa, principalmente sulla base di due principi:

  • La PA non può richiedere al cittadino documentazioni già in possesso dello stesso Ente o di
    un'altra Pubblica Amministrazione;
  • Il cittadino può dichiarare sotto la propria responsabilità dei "fatti" che lo riguardano.

Anche voi per partecipare a questo concorso avete rilasciato dichiarazioni in base al DPR
445/2000
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DPR 445/2000 - Documentazione Amministrativa

Nella sua accezione negativa, la "burocrazia" fa pensare ad una inutile duplicazione di
adempimenti, che sembrano avere lo scopo di complicare la vita al cittadino ...
https://www.youtube.com/watch?v=0HUxz8tQDBk
Con il DPR 445/2000 si è cercato di limitare la duplicazione della documentazione
amministrativa, principalmente sulla base di due principi:

  • La PA non può richiedere al cittadino documentazioni già in possesso dello stesso Ente o di
    un'altra Pubblica Amministrazione;
  • Il cittadino può dichiarare sotto la propria responsabilità dei "fatti" che lo riguardano.

Anche voi per partecipare a questo concorso avete rilasciato dichiarazioni in base al DPR
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Art. 46 del DPR 445/2000 - Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione

La Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione è lo strumento che consente (dovrebbe consentire)
al cittadino, di presentare all'Ente un CERTIFICATO, il cui rilascio è a carico dell'Ente stesso o di
altri uffici della PA.
Con Certificato, l'Art.1 del DPR 445/2000 intende
"il
documento
rilasciato da una
amministrazione pubblica avente
funzione
di
ricognizione,
riproduzione
e
partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri
pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche."
Quindi possono essere soggetto di DSC ad esempio il possesso di Diploma o Laurea, lo Stato
Civile, lo Stato di Famiglia e in generale ogni notizia che sia contenuta in un certificato rilasciato
da una PA.
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Art. 47 del DPR 445/2000 - Dichiarazione Sostitutiva di Atto di Notorietà

La Dichiarazione Sostitutiva di Atto di Notorietà è lo strumento con cui il cittadino, sotto la
propria responsabilità civile e penale, pone all'attenzione della PA stati, qualità e fatti personali
di cui egli sia a conoscenza.
La sostanziale differenza è che il fatto comunicato, può non essere contenuto in un certificato
della PA (es. l'aver sostenuto delle spese per ragioni di servizio, essere automunito o aver svolto
attività formativa presso privati) o essere contenuto in Certificati per i quali la diffusione è
soggetta a restrizioni (es. dati sensibili relativi a patologie in corso o pregresse, cause di
invalidità, ecc)
Approfondimento
https://www.iusinitinere.it/d-p-r-n-445-del-2000-la-semplificazione-dei-documenti-amministrativi-12560
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DPR 445/2000 - Validità delle Dichiarazioni

Perché le dichiarazioni di cui al DPR 445/2000 siano ritenute valide, devono essere rese in
forma autentica, ovvero si deve essere certi dell'identità del dichiarante.
Per farlo le dichiarazioni devono essere sottoscritte davanti a un rappresentante dell'Ente, o
corredate da Documento di Identità in corso di validità o sottoscritte con Firma Elettronica o
SPID.
Rilasciare dichiarazioni mendaci (false, fuorvianti, carenti) comporta la nullità degli atti fondati
sulle dichiarazioni stesse e ha conseguenze civili e penali sul dichiarante.
Es. essere ammessi ad un concorso e poi assunti avendo dichiarato titoli non esistenti,
comporta la perdita del posto di lavoro, ma potrebbe portare anche all'obbligo di restituzione
dei compensi illegittimamente percepiti e all'apertura di un procedimento penale.
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La Costituzione

La Costituzione della Repubblica Italiana è entrata in vigore il 01/01/1948.
E' divisa in due parti:
Parte Prima: Diritti e Doveri dei Cittadini (Artt. 1 - 54)
Parte Seconda: Ordinamento della Repubblica, a sua volta divisa in sei TITOLI
Titolo I (Artt. 55-82): Il PARLAMENTO
Titolo II (Artt. 83-91): Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Titolo III (Artt. 92-100) Il GOVERNO
Titolo IV (Artt. 101-113) La MAGISTRATURA
Titolo V (Artt. 114-133) REGIONI, PROVINCE, COMUNI
Titolo VI (Artt. 134-139) GARANZIE COSTITUZIONALI
Seguono infine 18 "Disposizioni transitorie e finali" con lo scopo di regolare il passaggio tra
Statuto Albertino e Costituzione Repubblicana, aventi carattere di eccezionalità e che non si
ripetono una volta raggiunto il loro scopo.
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Titolo I - Costituzione

Il Parlamento

L'Italia è una REPUBBLICA PARLAMENTARE. Ciò significa che i cittadini sono chiamati ad
eleggere UNICAMENTE i membri del Parlamento, a cui spetta il POTERE LEGISLATIVO (uno dei
tre poteri fondamentali dello Stato, insieme ad ESECUTIVO e GIUDIZIARIO).
Il TITOLO I della Costituzione disciplina nella prima parte la struttura del Parlamento (numero di
camere, numero di componenti di ciascuna camera, attribuzioni e modalità di funzionamento) e
nella seconda parte la modalità con cui si esercita il potere legislativo, ovvero quale iter devono
seguire le Leggi o quali iniziative legislative il Parlamento può delegare ad altri organi dello
Stato.
Il Parlamento Italiano è BICAMERALE, ovvero è composto da due assemblee, chiamate CAMERA
DEI DEPUTATI e SENATO DELLA REPUBBLICA. Entrambi restano in carica 5 anni, a meno di
scioglimento anticipato da parte del Presidente della Repubblica.
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