Documento dall'Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma su Psicologia dei gruppi: riassunto di slide e testo di riferimento. Il Pdf, utile per lo studio universitario di Psicologia, esplora concetti chiave, modelli teorici e dinamiche familiari, organizzato in moduli tematici per facilitare la comprensione.
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-GRUPPO: Il gruppo è una totalità dinamica. Rimanda al nodo e alla matassa intesa come intreccio fitto e inestricabile. Il gruppo si pone come spazio intermedio tra l'individuale e il sociale, in una dimensione multipersonale, plurale, che rimanda alla condivisione e alla coesione ma al tempo stesso alla diversità e alla competizione. Sul piano immaginario, il concetto di gruppo evoca l'idea di circolarità, superamento della logica lineare, interscambio reciproco, che contraddistingue la dimensione individuale o la dimensione duale. Un'altra prospettiva per osservare e studiare il gruppo è quella di riconoscerne la dimensione di pòlis, di spazio di confronto plurale, di luogo di circolazione dello sguardo e delle fantasie, una dimensione che rimanda cioè ad un pensare e un sentire sempre multidirezionali. Nel gruppo prevale la dialettica fusionalità-individuazione. L'intervento psicoterapico gruppale è sostanzialmente psicosomatico perché utilizza l'interezza del bios.
-Kaes definiva l'impensabilità del gruppo come la generale tendenza a definire le relazioni sociali non in termini di gruppo ma di relazioni intersoggettive. L'ambivalenza nei confronti del gruppo può essere riconosciuta anche nello scarto tra la capacità che hanno i gruppi di definire e di produrre l'identità del singolo, e l'ansia della fusionalità che esso genera, intesa come paura di perdere la propria individualità.
-LE BON, Psicologia delle folle, saggio che ruota intorno all'idea centrale che l'individuo nella massa regredisce ad uno stato primitivo, intendendo sia una condizione psicologica (follia), sia uno stadio di sviluppo (simile a quello infantile), sia una condizione culturale (quella dei popoli meno evoluti).
-FREUD: analizza i concetti di società, di massa e di gruppo: Totem e tabù, Psicologia delle masse e analisi dell'Io e Il disagio della civiltà. Nel modello psicoanalitico freudiano individuo e gruppo costituiscono una dicotomia in cui l'individuo riveste una posizione di priorità ontologica rispetto al gruppo, gli individui vengo prima e dopo formano un gruppo. Nella vita psichica del singolo l'altro è presente come modello, oggetto, soccorritore, nemico. Nei gruppi secondo Freud la pulsione aggressiva viene stornata verso coloro che non appartengono al gruppo. Freud non approfondisce in modo specifico il concetto di gruppo all'interno del modello psicoanalitico, piuttosto si trovano riferimenti alla natura delle relazioni in gruppo e alle modificazioni che si verificano nel funzionamento psichico dell'individuo quando esso si trova all'interno di contesti multi-personali, siano di gruppo o di massa. L'irruzione del sociale nella vita psichica degli individui avviene solo tra il 3º e il 5º anno di vita, a seguito di eventi che strutturano la fase del complesso edipico e che esitano nella costituzione dell'istanza del Super-Io, che interiorizza le regole e le norme sociali. La dimensione sociale dell'individuo e il conseguente conflitto che ne scaturisce: conflitto tra interno ed esterno, tra desiderio e realtà, tra pulsioni derivanti dall'Es e vincoli morali e normativi provenienti dal Super-Io, sono fenomeni tardivi nel modello freudiano, che insorgono secondariamente, quando il bambino ha già sviluppato parte del funzionamento e delle caratteristiche psichiche che determinano la sua personalità.
-PARAMETRI DEL GRUPPO: Le teorie sui gruppi si rifanno epistemologicamente alla teoria della complessità. Il gruppo è inteso come oggetto complesso, come intreccio fitto e inestricabile di trame personali, esperienze, emozioni, vissuti, pensieri.
-LO VERSO: In ambito clinico propone dei parametri che permettono di esplicitare gli aspetti caratterizzanti del gruppo e classificarli. Essi rappresentano una descrizione delle variabili che intervengono nella fondazione e nel processo del gruppo. Per ciascuna tipologia di gruppo i parametri descrivono: obiettivi, domanda/committenza, utenza cui il gruppo è destinato, aspetti del setting, l'esplicitazione dell'uso o meno di farmaci, l'inquadramento teorico- tecnico della fondazione, processualità del gruppo, tipo di conduzione con i relativi interventi; la dimensione istituzionale; aspetti legati alla corporeità e alla sua presenza in gruppo; forma di pagamento; luogo di lavoro; caratteristiche dei pazienti. I gruppi terapeutici: non sono sempre monosintomatici; non si differenziano in base agli obiettivi che si pongono; non sono specifici per ogni età; prevale il gioco di identificazioni reciproche. Lo Verso descrive tre tipologie di gruppo:
-SETTING DI GRUPPO: comprende tutte le variabili che concorrono alla creazione di un gruppo. E' il contesto e dispositivo in cui il lavoro si svolge (cornice che inquadra oggetto e contesto); il campo mentale condiviso che racchiude i fattori del gruppo. Tutti fattori attinenti al terapeuta: obiettivi, modello operativo, formazione. Il dispositivo gruppale viene prima costruito nella mente del terapeuta e poi co-costruito con i pazienti. Distinguiamo diversi aspetti:
1) Spazio e tempo del gruppo: Spazio: pensato come luogo fisico e contenitore emotivo e affettivo. Corrao chiama la capacità contenitiva del gruppo funzione gamma: funzione contenitore del gruppo di emozioni non-pensabili. Tempo: descritto facendo ricorso alla spirale, perchè nel gruppo il tempo ha un andamento circolare e progressivo/regressivo: i gruppi ripetono modalità, temi o dinamiche già attraversate.
2) La fondazione del gruppo: è fortemente influenzata dal contesto istituzionale soprattutto nei gruppi di medicina generale. Nelle fasi iniziali della vita di un gruppo agisce una grande forza: la pre-concezione iniziale che terapeuta e membri posseggono. Nelle prime sedute il gruppo come dispositivo terapeutico non esiste, è una struttura semivuota o spazio virtuale, in cui sono definiti solo i ruoli del conduttore, dei membri, dell'osservatore. La rete di interazioni e comunicazioni che si sviluppa poggia sull'insieme delle aspettative e preconcezioni di ciascun membro del gruppo, fornirà al gruppo una struttura solida di significati articolati, che permetterà di ri-costruire, riattualizzare eventi passati e inconsci, e sarà possibile avviare il complesso gioco delle identificazioni. Questo passaggio iniziale segna il raggiungimento di un senso di appartenenza al gruppo che è possibile solo dopo aver riacquistato la dimensione individuale. Un processo che caratterizza l'avvio del gruppo è la fase di fusione-individuazione: nelle fasi iniziali della vita di un gruppo prevalgano fantasie di fusionalità: una fantasia di indifferenziazione in cui l'individuo è amalgamato in un tutto indifferenziato e attraversato da angosce di perdita della propria individualità, cui segue una fase di recupero della dimensione soggettiva che porta a legami di gruppo più maturi e appartenenza.
3) Il corpo nel gruppo: Nel gruppo la dimensione corporale assume una valenza centrale, tuttavia non produce una rete di significazione più profonda; non facilita lo scambio; non aumenta l'esposizione; non favorisce l'intimità tra i membri; non crea sentimenti di vergogna; non comporta un aumento del lavoro con il conduttore. In gruppo il corpo comunica con forza e immediatezza. Sul piano simbolico il legame che unisce gruppo-e-corpo è intenso come utero materno. Il rapporto gruppo-corpo può essere pensato in termini di ambiente protettivo. Corpo e gruppo sono il supporto delle relazioni d'oggetto e del narcisismo.
1. La teoria familiare strutturale di Minuchin: padre fondatore della psicoterapia familiare (Famiglie e terapia della famiglia 1976). Il presupposto di base è che la vita psichica non si riduca al solo individuo ma coinvolga e sia influenzata dal contesto e dai gruppi sociali in cui vive. Nello scenario sociale la famiglia si configura come un fattore significativo del processo evolutivo, e si delinea come un gruppo naturale che regola le reazioni dei suoi componenti rispetto agli stimoli, qualificando l'esperienza dei membri stessi. La famiglia diviene il laboratorio dove ciascun membro costruisce il senso di identità. L'identità del soggetto si sviluppa rispetto alla dinamica tra appartenenza e separazione.
2. LA FAMIGLIA COME GRUPPO PRIMARIO: La struttura della famiglia è un sistema socio-culturale aperto, capace di autogovernarsi, in costante trasformazione e con propri confini interni ed esterni. Per Minuchin il sistema-famiglia è definito: l'invisibile insieme di richieste funzionali che determina i modi in cui i componenti della famiglia interagiscono. All'interno della famiglia, ciascun componente occupa un preciso posto e svolge una determinata funzione per età, sesso, ruolo sociale; ha propri sentimenti, emozioni, idee. Ognuno risente della vita dell'altro, della sua crescita e dei problemi che deve affrontare. Il buon funzionamento del sistema viene garantito dalle caratteristiche di complementarietà della famiglia, mentre le caratteristiche individuali diventano funzionali al sistema. I comportamenti dei membri della famiglia seguono specifici modelli transazionali, mantenuti da due sistemi di costrizione:
Questi modelli sono oggetto di reciproco adattamento e di efficienza funzionale. Il sistema famiglia mantiene i modelli preferiti, facendo resistenza ai cambiamenti. Però, deve anche adattarsi qualora le situazioni richiedano un cambiamento, quindi la famiglia crea diversi modelli transazionali alternativi affinchè possa far fronte ai cambiamenti interni ed esterni e sia in grado di trasformarsi senza perdere lo schema di riferimento che garantisce la continuità ai suoi componenti. Nel sistema famiglia Minuchin individua dei sottosistemi che raggruppano i membri per funzioni e ruoli:
I sottosistemi sono delimitati tra loro da confini, regole che definiscono chi e come partecipa ad un determinato sistema e che differenziano i sottosistemi. L'insieme dei confini definisce la struttura familiare. Le dimensioni strutturali fondamentali della famiglia sono: