Documento di Università sul sistema degli accadimenti e le combinazioni economiche. Il Pdf, un testo di Economia per l'Università, esplora le coordinazioni economiche parziali, la gestione (caratteristica, finanziaria, patrimoniale, tributaria, assicurativa), l'organizzazione e la rilevazione, con un focus sulle scelte di estensione e sviluppo del patrimonio aziendale.
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Il sistema degli accadimenti e le combinazioni economiche L'attività economica essenzialmente è attività di produzione e di consumo di beni economici, essa si svolge in istituti. L'insieme delle operazioni economiche svolte dalle persone all'interno di un istituto forma le combinazioni economiche generali dell'istituto stesso. Le combinazioni economiche generali fanno parte del sistema degli accadimenti, ossia dell'insieme di azioni e fenomeni che si manifestano nell'azienda e nel suo ambiente. Il sistema degli accadimenti è un insieme molto vasto e contiene ad esempio i comportamenti dei Una speciale categoria di accadimenti è rappresentata dal sistema delle operazioni, ossi l'insieme delle operazioni svolte dalle persone che compongono l'organismo personale aziendale; come detto tali operazioni compongono le combinazioni economiche generali. Quest'ultime si articolano in coordinazioni economiche parziali ossi in insiemi di processi caratterizzati da una funzione e da un insieme di competenze specialistiche applicate al loro svolgimento. Spesso nel linguaggio comune le coordinazioni economiche sono denominate funzioni.
Le coordinazioni parziali sono riconducibili alle seguenti classi e sottoclassi di operazioni:
Le operazioni di configurazione dell'assetto istituzionale determinano il disegno complessivo secondo il quale un'impresa nasce, si trasforma e -si svolge. Una volta configurato l'assetto costituzionale l'attività d'impresa si svolge in tre grandi aree: la gestione, l'organizzazione e la rivelazione. La gestione è il grande insieme di operazioni attraverso le quali l'impresa attua la produzione economica. Essa si compone di 5 sottoinsiemi: gestione caratteristica, gestione finanziaria, gestione patrimoniale, gestione tributaria e gestione patrimoniale. Gli ultimi due sono trasversali rispetto ai primi tre ovvero la gestione caratteristica, la gestione finanziaria e la gestione patrimoniale originano anche operazioni tributarie e assicurative. Una buona gestione richiede lo svolgimento di altre due grandi aree di attività complementari: l'organizzazione e la rilevazione. Le attività di organizzazione si sostanziano nel disegnare la struttura organizzativadell'impresa, nell'assegnare i compiti e le responsabilità alle persone che vi lavorano e nel gestire i sistemi di ricompensa e di sviluppo delle persone stesse. Le attività di rilevazione consistono nella raccolta, elaborazione e diffusione dei dati e delle informazioni necessari per prendere buone decisioni e per informare tutti i soggetti interessati alla vita dell'impresa.
Le operazioni di configurazione dell'assetto istituzionale sono le operazioni che determinano la nascita, la configurazione di base, le trasformazioni e la cessazione dell'istituto. Sono operazioni di configurazione ad esempio la costituzione dell'istituto, la configurazione degli organi di governo, fusioni, scissioni, la stipulazione di alleanze. In un dato momento della vita di un'impresa, l'assetto istituzionale è dato dalla configurazione di: a) i soggetti nell'interesse dei quali l'azienda si svolge; b) i contributi che tali soggetti forniscono all'azienda e le ricompense che ne ottengono; Per le imprese sono di primaria importanza le scelte di configurazione del capitale proprio, ossia le scelte in merito a quali soggetti apportano il capitale di rischio e in quale misura rispetto al fabbisogno monetario complessivo dell'impresa. Tutte le altre classi di operazioni (gestione, organizzazione e rivelazione) sono fortemente influenzate dalle scelte di fondo che si compiono con la configurazione dell'assetto istituzionale.
La gestione caratteristica è composta dall'insieme delle operazioni di gestione che identificano la funzione economico-tecnica tipica di ciascuna azienda. Per le imprese agricole, manifatturiere ed estrattive la gestione caratteristica include dunque l'acquisto di materie prime, di impianti e di macchine, la trasformazione tecnica, la vendita dei beni prodotti, i pagamenti e le riscossioni connesse a tali vendite e acquisti. Per le aziende commerciali la gestione caratteristica è composta dalle negoziazioni di beni in acquisto e in vendita e da operazioni di tipo logistico; la gestione caratteristica delle banche si compone di negoziazioni di credito di prestito in raccolta e in impiego; le imprese di assicurazione tipicamente svolgono negoziazioni di rischi particolari. Essa origina costi e ricavi e per differenza un reddito (utile o perdita) operativo della gestione caratteristica. La gestione di un impresa manifatturiera si articola nelle operazioni di: operazioni di ricerca e di sviluppo, acquisto di merci e servizi destinati alla produzione, fabbricazione, commercializzazione e logistica.
La gestione finanziaria è quella parte dell'attività di impresa che è volta a coprire il fabbisogno finanziario, ovvero il fabbisogno dei mezzi monetari necessari per avviare l'impresa e sostenere lo sviluppo. Il fabbisogno finanziario nasce perché nelle imprese gli incassi derivanti dalle vendite si manifestano successivamente ai pagamenti derivanti dagli acquisti. Esso può essere ricoperto da due fonti: il capitale proprio o di rischio o con il capitale in prestito. Se viene ricoperto con il capitale inprestito produce costi sotto forma di interessi passivi. Gli interessi passivi sono il prezzo pagato dall'impresa per poter possedere una determinata somma di denaro per un certo periodo di tempo.
La gestione finanziaria serve a ricoprire il fabbisogno finanziario, tuttavia si possono verificare anche situazioni nelle quali un'impresa si trova a disporre di mezzi monetari in eccesso rispetto a quelli richiesti dalla gestione caratteristica. In questi casi è opportuno per l'impresa investire i mezzi monetari eccedenti per trarre redditi addizionali a quelli prodotti dalla gestione caratteristica. L'attività di investimento di tali risorse monetarie eccedenti rispetto al fabbisogno della gestione caratteristica si denomina gestione patrimoniale. Tali risorse eccedenti possono essere investite in titoli pubblici, azioni di altre aziende e con l'acquisto di immobili da reddito. Le gestione patrimoniale si attua attraverso vari tipi di negoziazioni che dipendono dalla scelta d'investimento:
consiste nella copertura dei rischi d'impresa mediante la sottoscrizione di contratti di assicurazione. Si tratta di rischi di eventi sfavorevoli particolari come ad esempio incendi, furti, infortuni. Tali rischi specifici posso essere coperti attraverso il pagamento di premi di assicurazione. Questa è una gestione tipicamente passiva, quanto comporta il costo di premi assicurativi e indennizzi a fronte di danni equivalenti
La gestione tributaria deriva dal fatto che tutte le imprese sono soggette al pagamento dei tributi di varia natura a fronte dello stato in cambio dei beni pubblici messi a disposizione. Le attività di accertamento e di liquidazione dei tributi si denominano gestione tributaria, è un tipo di gestione passiva in quanto comporta tipicamente costi e non ricavi.
Il reddito operativo o risultato operativo di un'azienda equivale al risultato ottenuto dalla gestione caratteristica, ovvero quella attinente al business principale dell'attività. In poche parole parliamo della differenza tra il valore della produzione e i costi ad essa relativi. Il reddito operativo costituisce un importante valore finanziario ai fini di un'attenta e scrupolosa analisi della redditività. Di conseguenza, il reddito operativo consente di capire se l'azienda genera reddito dalla sua attività principale e permette di esaminare con le dovute riclassificazioni, il flusso di cassa e, quindi, di sviscerare la generazione di moneta che deriva dall'attività di impresa.
Le attività di organizzazione si sostanziano nel disegnare la struttura organizzativa dell'impresa, nell'assegnare i compiti e le responsabilità alle persone che vi lavorano e nel gestire i sistemi di ricompensa e disviluppo delle persone stesse. L'attività di organizzazione si compone di due grandi insiemi:
Le attività di rilevazione consistono nella raccolta, elaborazione e diffusione dei dati e delle informazioni necessari per prendere buone decisioni e per informare tutti i soggetti interessati alla vita dell'impresa.
L'istituto è visto come l'insieme di soggetti che offrono contributi e che ricevono ricompense o traggono benefici; nel loro insieme tali soggetti formano la categoria dei portatori di interesse. Per la vita duratura di ogni attività è essenziale un governo unitario in due aspetti: a)i contributi di tutti i soggetti devono essere combinati ed organizzati secondo un disegno unitario; b) ad uno ed uno solo organo deve essere attribuita la responsabilità delle decisioni, si tratta di realizzare il principio Per realizzare un efficace governo di un istituto occorre effettuare tre scelte:
Combinando gli elementi descritti precedentemente possiamo configurare la nozione di assetto istituzionale. L'ASSETTO ISTITUZIONALE è definito come la configurazione dei portatori di interesse nei confronti dell'istituto, dei contributi che tali soggetti forniscono all'azienda, delle ricompense che ne ottengono, del soggetto d'istituto, dei fini istituzionali e della struttura di governo. Il punto di partenza di ogni analisi degli assetti istituzionali consiste nell'individuare i portatori di interesse e nella rappresentazione dei rapporti che ogni portatore di interesse instaura con l'istituto. Analizzando si arriva a costatare che: attorno a ciascun istituto si configura una vasta gamma di interessi di varia natura (interessi economici, morali, sociali); i vari interessi sono in competizione tra loro; i contributi che provengono