Le combinazioni economiche aziendali: estensione, struttura e mercati

Documento del Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale su Le combinazioni economiche. Il Pdf, un materiale didattico di Economia per l'Università, esplora le dinamiche aziendali, i confini e i settori di mercato, offrendo una panoramica chiara e strutturata.

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24 pagine

Le combinazioni economiche
Le combinazioni economiche aziendali assumono caratteri particolari in funzione:
a) della loro estensione;
b) del loro dinamismo
Con il termine estensione si indicano inscindibilmente:
- le dimensioni e la struttura;
- la numerosità, la disomogeneità e la complessità delle combinazioni economiche.
Per quanto riguarda le dimensioni delle aziende, non esiste un parametro assoluto atto a definirle; di fatto le
dimensioni di un’azienda si colgono, in relazione al trascorrere del tempo o ad altre aziende (concorrenti,
clienti, fornitori), in relazione a determinate finalità conoscitive, utilizzando, sovente congiuntamente, più
parametri, fra i quali si annoverano:
- il volume di affari effettivo (fatturato) realizzato in un definito intervallo temporale;
- il totale delle attività aziendali, risultante dal bilancio di esercizio;
- il numero di addetti;
- la capacità produttiva disponibile in virtù dei fattori produttivi stabilmente vincolati all’impresa;
- il valore della produzione economica attuata.
Lanalisi dimensionale non deve essere limitata all’azienda nel suo complesso, ma deve anche estendersi alle
coordinazioni parziali e ai processi aziendali; si distingue così fra dimensioni totali e parziali.
Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N -
Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.
Le combinazioni economiche: estensione orizzontale e verticale
Nel valutare la conveniente dimensione di impresa, pertanto, occorre considerare
insieme la correlata struttura: accade di frequente, infatti, che al crescere delle
dimensioni, vari anche la struttura dell’impresa in una o più delle sue componenti
(il tema sarà ripreso quando si tratterà degli assetti organizzativi aziendali).
Per quanto riguarda l’estensione orizzontale, un’impresa può essere costituita da
una sola combinazione economica (una sola combinazione prodotti-mercati-
tecnologie) o da molteplici combinazioni economiche parziali; al crescere del
numero di combinazioni economiche aumenta l’estensione orizzontale
dell’azienda.
Con riferimento poi alle combinazioni economiche, rileva il grado di estensione
verticale, ovverosia il grado di integrazione verticale: esso è individuato
dall’ampiezza e dalla disomogeneità dei processi di produzione economica che
hanno luogo nell’impresa. Così, un’impresa che si occupa della sola
commercializzazione di beni prodotti da terzi presenta un grado di integrazione
verticale molto limitato; l’estensione verticale aumenta se l’impresa decide di
svolgere al proprio interno una parte o la totalità delle trasformazioni fisico-
tecniche.
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Anteprima

Le combinazioni economiche aziendali

Le combinazioni economiche aziendali assumono caratteri particolari in funzione: a) della loro estensione; b) del loro dinamismo

Estensione delle combinazioni economiche

Con il termine estensione si indicano inscindibilmente: - le dimensioni e la struttura; - la numerosità, la disomogeneità e la complessità delle combinazioni economiche.

Per quanto riguarda le dimensioni delle aziende, non esiste un parametro assoluto atto a definirle; di fatto le dimensioni di un'azienda si colgono, in relazione al trascorrere del tempo o ad altre aziende (concorrenti, clienti, fornitori), in relazione a determinate finalità conoscitive, utilizzando, sovente congiuntamente, più parametri, fra i quali si annoverano:

  • il volume di affari effettivo (fatturato) realizzato in un definito intervallo temporale;
  • il totale delle attività aziendali, risultante dal bilancio di esercizio;
  • il numero di addetti;
  • la capacità produttiva disponibile in virtù dei fattori produttivi stabilmente vincolati all'impresa;
  • il valore della produzione economica attuata.

L'analisi dimensionale non deve essere limitata all'azienda nel suo complesso, ma deve anche estendersi alle coordinazioni parziali e ai processi aziendali; si distingue così fra dimensioni totali e parziali.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.Le combinazioni economiche: estensione orizzontale e verticale

Struttura e dimensione d'impresa

Nel valutare la conveniente dimensione di impresa, pertanto, occorre considerare insieme la correlata struttura: accade di frequente, infatti, che al crescere delle dimensioni, vari anche la struttura dell'impresa in una o più delle sue componenti (il tema sarà ripreso quando si tratterà degli assetti organizzativi aziendali).

Estensione orizzontale dell'azienda

Per quanto riguarda l'estensione orizzontale, un'impresa può essere costituita da una sola combinazione economica (una sola combinazione prodotti-mercati- tecnologie) o da molteplici combinazioni economiche parziali; al crescere del numero di combinazioni economiche aumenta l'estensione orizzontale dell'azienda.

Grado di integrazione verticale

Con riferimento poi alle combinazioni economiche, rileva il grado di estensione verticale, ovverosia il grado di integrazione verticale: esso è individuato dall'ampiezza e dalla disomogeneità dei processi di produzione economica che hanno luogo nell'impresa. Così, un'impresa che si occupa della sola commercializzazione di beni prodotti da terzi presenta un grado di integrazione verticale molto limitato; l'estensione verticale aumenta se l'impresa decide di svolgere al proprio interno una parte o la totalità delle trasformazioni fisico- tecniche.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.Le combinazioni economiche: il grado di integrazione verticale

Integrazione verticale: ascendente e discendente

L'integrazione verticale può avvenire in senso ascendente (a monte) o discendente (a valle). Le scelte di estensione verticale, pertanto, sono correlate a decisioni in ordine alla internalizzazione (svolgere all'interno dell'impresa) o alla esternalizzazione di determinate attività, affidandole a fornitori esterni.

Vantaggi e svantaggi dell'internalizzazione

L'internalizzazione presenta i seguenti vantaggi/svantaggi.

VANTAGGI SVANTAGGI Si contengono i costi di transazione nei confronti dei clienti e dei fornitori Si devono investire capitali (talvolta ingenti) per la "fase" internalizzata Si internalizzano le competenze strategiche Sono probabili diseconomie di scala o di saturazione della capacità produttiva Si riduce l'accesso dei concorrenti alle risorse strategiche Si riduce la flessibilità strategica avendo investito "tutto" in una stessa ASA

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Costi di transazione e scelte di internalizzazione/esternalizzazione

Per le scelte di internalizzazione / esternalizzazione è cruciale l'analisi dei costi di transazione che sempre si sommano ai costi di acquisto e ai costi di produzione interna nel determinare i costi totali. Bisogna peraltro considerare le ricadute organizzative di tali scelte. Il problema è decidere quali transazioni tenere all'interno dell'impresa e per quali, invece, ricorrere ad altri operatori.

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Costi di realizzazione interna ed esterna

Internalizzazione Esternalizzazione

  • Costi di realizzazione interna
  • Prezzi di acquisto (o di vendita) – economie di scala - costi di realizzazione esterni – economie di scopo – potere contrattuale interlocutori – economie di apprendimento · Costi di transazione esterna Costi di coordinamento interno
  • raccolta informazioni - negoziazione – – difesa da comportamenti opportunistici – danni da comportamenti opportunistici – direzione e controllo sprechi ed errori –

Economie di scala

· Il termine economie di scala esprime il fatto che al crescere della dimensione della capacità produttiva (in senso economico) installata diminuiscono i costi unitari dei risultati ottenuti. Il tutto vale "a parità di condizioni", e in particolare a parità di tasso di utilizzazione della capacità produttiva installata.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.Le economie di scala

Capacità produttiva e tasso di utilizzazione

La capacità produttiva (CP) è il volume massimo di output ottenibile nell'unità di tempo considerato. Con riferimento ad un impianto, una capacità produttiva annua di 100.000 pezzi all'anno sta ad indicare che nel periodo di tempo considerato quell'impianto può produrre se utilizzato senza interruzioni, 100.000 pezzi. Tasso di utilizzazione della Capacità Produttiva: produzione effettiva / Capacità produttiva.

Esempio di calcolo del costo unitario di produzione

Dati di riferimento Impresa n. 1 Impresa n.2 capacità produttiva impianto 100.000,00 250.000,00 Costo impianto 500.000,00 800.000,00 produzione effettiva annua 80.000,00 200.000,00 tasso di utilizzazione capacità produttiva 80,00% 80,00% Amm.to annuo (1/5 costo totale) 100.000,00 160.000,00 Altri costi di produzione (materie prime, energie, personale ecc) 160.000,00 370.000,00 Costo totale produzione ottnenuta 260.000,00 530.000,00 costo unitario di produzione di produzione 3,25 2,65

Limiti di capacità produttiva e colli di bottiglia

Per ciascuna funzione (ricerca, vendita, trasporti, ecc.) è importante avere presente i limiti di capacità produttiva, per evitare che si formino 'colli di bottiglia".

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.Le fonti delle economie di scala

Fonti delle economie di scala

Le economie di scala sono principalmente dovute:

  • al fatto che il costo di alcune componenti (Es. software) delle immobilizzazioni tecniche non crescono in misura proporzionale all'aumento della capacità produttiva. Ciò è dovuto anche alle proprietà geometriche dei contenitori. Se la capacità produttiva è legata al volume di un fattore produttivo (un silos, un capannone, un altoforno ecc) acquistare (ad esempio) un silos che ha un volume di 10 costa assai meno che acquistare due silos che hanno un volume di 5.
  • Al fatto che al crescere della dimensione degli impianti non aumenta in modo proporzionale il numero degli addetti.
  • alla maggior efficienza degli impianti di maggiori dimensioni, anche a livello di consumi energetici.
  • A minori costi unitari di acquisto derivanti da una maggiore forza contrattuale.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.Le economie di saturazione della capacità produttiva

Economie di saturazione della capacità produttiva

Riduzione del costo medio unitario

· Le economie di assorbimento dei costi fissi sono le riduzioni di costo medio unitario derivanti dall'aumento del grado di utilizzazione della capacità produttiva installata (tenendo costante la CP).

Costi fissi e variabili

· I costi dell'azienda si dividono in fissi (non variano al variare dei volumi di produzione per un dato intervallo di produzione) e variabili (variano al variare dei volumi di produzione)

Impatto dell'utilizzo della capacità produttiva

· All'aumentare del grado di utilizzazione della capacità produttiva, il costo fisso è ripartito su un numero maggiore di output e questo determina una riduzione del costo medio unitario

Incidenza dei costi fissi

· Le economie di assorbimento di costi fissi sono tanto maggiori quanto maggiore è l'incidenza dei costi fissi.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.Le economie di raggio di azione (sinergie)

Economie di raggio di azione (sinergie)

Sinergie e risorse aziendali

· Possono essere altresì rilevanti le economie di raggio di azione, o sinergie (o di scopo). · Si possono realizzare sinergie quando si dispone di risorse che possono essere utilizzate in combinazioni economiche addizionali rispetto a quelle già svolte (es .: marchi, know how, software). Si realizzano sinergie quando svolgendo in un'unica azienda due combinazioni economiche A e B il costo totale che si sostiene è inferiore a quello che si sosterrebbe svolgendo le due combinazioni economiche separatamente (in due distinte imprese).

Potenzialità e realizzazione delle sinergie

· N.B. tanto le economie di scala quanto le sinergie sono potenzialità da tradurre in atto, non si realizzano automaticamente. Vi è di più: in alcuni casi, anziché realizzare economie di scala, alcune imprese patiscono diseconomie di scala, ad esempio a causa di una brusca contrazione del mercato. Parimenti, alcune imprese, anziché realizzare sinergie, conseguono disergie, vale a dire maggiori costi imprevisti, principalmente a causa della difficoltà di gestire la maggiore complessità gestionale.

Prof. Paolo Bogarelli - Corso Economia Aziendale AA 2024-2025 - Gruppo E/N - Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti.Le economie di apprendimento

Economie di apprendimento (o di esperienza)

Riduzione del costo unitario dell'output

· Le economie di apprendimento (o di esperienza) sono le riduzioni di costo unitario dell'output prodotto, che conseguono all'incremento dei volumi di produzione cumulata

Definizione di esperienza

· Con esperienza si intende il numero cumulato di output prodotti fino alla data considerata

Esempio di Airbus prodotti

Airbus prodotti (volume cumulato) Giornate di manodopera per ciascun Airbus 1° raddoppio 1 200 2 160,0 2° raddoppio 3 140,4 4 128,0 5 119,1 3º raddoppio 6 112,3 7 106,9 8 102,4

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