Documento dalla Libera Università Maria Santissima Assunta su "Quando l'adulto impara Pedagogia e Andragogia". Il Pdf esplora le teorie dell'apprendimento, gli stili cognitivi e le prospettive evolutive sull'apprendimento degli adulti in Psicologia, utile per l'Università.
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Lifelong learning - Formazione permanente e socializzazione lavorativa (Libera
Università Maria Santissima Assunta)
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Downloaded by ALEX COR (corradini.alessia@gmail.com)ESPLORARE LA TEORIA DELL'APPRENDIMENTO
Una buona teoria dovrebbe fornire sia una spiegazione dei fenomeni sia linee
guida per l'azione.
Una migliore comprensione delle
varie teorie
dell'apprendimento può produrre decisioni migliori in relazione alle esperienze di
apprendimento e risultati più vicini a quelli cercati.
Torraco ci informa che una teoria semplicemente spiega che cosa sia un dato
fenomeno e come funzioni.
Il webster's seventh new intercollegiate dictionary dà cinque definizioni:
Ma ci sono alcuni psicologi che non credono nelle teorie. Skinner affermò che le
formulazioni e il controllo di ipotesi generate dalle teorie sarebbero dispersive e
fuorvianti. Egli ritiene che l'obiettivo di una ricerca scientifica sia la descrizione di
una relazione funzionale dimostrata nei dati.
La nostra definizione: una teoria è un sistema esauriente, conseguente e
interamente coerente di idee relative ad un insieme di fenomeni.
Prima di definire l'apprendimento occorre fare una distinzione importante:
Guardiamo ora alcune definizioni di apprendimento date da due studiosi:
Alcuni teorici dell'apprendimento lo vedono come un processo mediante il quale il
comportamento viene cambiato, modellato o controllato. Altri teorici preferiscono
definirlo in termini di crescita, sviluppo di competenze e realizzazione di
potenzialità.
Altri teorici ritengono che perfino questa enfasi sulla crescita che si focalizza sullo
sviluppo cognitivo, non basti a spiegare che cosa sia davvero l'apprendimento,
Jones ad esempio contesta una sottovalutazione delle capacità emozionali.
Abbiamo conoscenze maggiori sull'apprendimento degli animali che su quello dei
bambini. E conoscenze più approfondite sull'apprendimento dei bambini piuttosto
che su quello degli adulti. Questo perché lo studio dell'apprendimento fu
intrapreso originariamente dagli psicologi sperimentali.
Ci sono due generi letterari sulla teoria dell'apprendimento: quella prodotta dagli
ideatori delle teorie e quella prodotta dagli interpreti delle teorie.
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La proliferazione degli ideatori ha rappresentato una grande sfida per gli
interpreti, impegnati a mettere ordine, per quanto è possibile, nelle teorie
dell'apprendimento.
Il lavoro di Hilgard e Bower costituisce l'opera di interpretazione più completa. Le
teorie dell'apprendimento rientrano in due famiglie fondamentali: teorie
comportamentiste / connessioniste e teorie cognitive / gestaltiste.
Reese e Overton affermano che qualunque teoria presuppone un modello più
generale secondo il quale sono formulati i concetti teorici. I modelli più generali
sono le visioni del mondo o i sistemi metafisici che costituiscono i modelli
fondamentali delle caratteristiche essenziali del genere umano e della realtà. Due
sistemi che hanno pervaso le scienze della natura e le scienze umane sono stati:
Thorndike è l'autore della prima indagine sistematica condotta negli USA
sull'apprendimento.
Egli vedeva i discenti privi di esperienza come organismi vuoti che in sostanza
rispondono agli stimoli casualmente e automaticamente. Una specifica risposta è
connessa ad un stimolo. Questa legge venne chiamata teoria del legame o
connessionismo. Thorndike da qui elaborò tre leggi: dell'idoneità, dell'esercizio e
dell'effetto.
Nel frattempo in Russia Pavlov elaborava la teoria del riflesso condizionato,
costituita da elementi importanti:
Secondo Watson il pensiero è un discorso tacito, con strumenti abbastanza
sensibili si possono rilevare movimenti della lingua o altri movimenti che
accompagnano il pensiero.
Dewey fu il primo a contestare il modello riduzionista degli associazionisti. La sua
enfasi sul ruolo dell'interesse e dell'impegno e sulla motivazione del bambino a
risolvere i propri problemi divenne il punto di partenza per un orientamento
teorico al quale fu dato il nome di funzionalismo.
L'essenza del funzionalismo è sintetizzata così da Hilgard e Bower:
La rottura più radicale con il comportamentismo si verificò alla fine del primo
quarto del ventesimo secolo, con l'importazione della nozione di apprendimento
per introspezione nelle teorie gestaltiche. I teorici della scuola contestarono la
tesi che ogni forma di apprendimento consistesse nella semplice connessione di
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stimoli e risposte, affermando invece che l'esperienza è sempre strutturata e che
noi
reagiamo a una configurazione complessa di stimoli. Il discente tende ad
organizzare il suo campo percettivo secondo quattro leggi:
A queste voci si aggiunse quella di Piaget, secondo cui il comportamento
dell'organismo umano inizia con l'organizzazione delle reazioni senso-motorie e
diventa più intelligente via via che la coordinazione tra le reazioni agli oggetti
diventa più fitta e complessa.
Fino a tempi recenti, la riflessione, la ricerca e la discussione sull'apprendimento
in età adulta sono state scarse. Solo negli ultimi decenni, però, queste
conoscenze
si
sono
sviluppate in un quadro concettuale integrato
dell'apprendimento in età adulta.
del discente adulto.
La formazione degli adulti è un processo attraverso il quale i discenti prendono
coscienza delle loro esperienze significative. E ancora, Lindeman riteneva che la
persona adulta partisse dalla considerazione delle situazioni in cui si trova e dei
problemi che pongono ostacoli alla sua autorealizzazione. La formazione degli
adulti è una cooperazione avventurosa verso un apprendimento antiautoritario e
informale che ha come scopo principale la scoperta del significato
dell'esperienza.
Lindeman ha individuato anche alcuni assunti chiave sulla formazione adulta:
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Alcuni dei contributi più importanti alla teoria dell'apprendimento sono venuti
dalla psicoterapia. Freud non ha formulato una teoria dell'apprendimento in
quanto tale, ma alcuni dei suoi concetti come quelli di ansia, repressione,
fissazione ... non potevano non essere considerati dai teorici dell'apprendimento.
Carl Jung ha individuato 4 funzioni della coscienza umana: sensazione, pensiero,
emozione e intuizione. Essi sono la base della personalità e di un curricolo
equilibrato.
Gli psicologi clinici sono coloro che più di tutti si sono interessati del problema
dell'apprendimento, seguendo soprattutto due teorie principali:
La disciplina della psicologia dell'età evolutiva ha prodotta una crescente messa
di conoscenze sui cambiamenti che sopravvengono con le varie età della vita.
Le discipline della sociologia e della psicologia sociale hanno offerto molte nuove
conoscenze sul comportamento dei gruppi e dei sistemi sociali più grandi.
Evidenziando le influenze che l'ambiente può avere sull'apprendimento.
Nella letteratura per la formazione degli adulti negli USA le questioni di tipo
filosofico sono centrali. Lindeman, con il suo libro "the meaning of adult
education" (1926) pose le basi di questo tema (da ricordare anche Bryson "adult
education"). Anche molti articoli tratti da periodici tipo l'american association for
adult education tra 1926 e 1948 trattano questioni filosofiche e scopi e obiettivi
dell'educazione degli adulti. La premessa sottesa al dibattito era quella di avere
un movimento degli stati
uniti per la formazione degli adulti unitario, forte e predominante che lavorano
insieme per un obiettivo comune, una parte sosteneva il miglioramento dei
singoli e l'altro era il miglioramento della società.
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