Documento di Università sul Diritto civile illecito, distinguendo tra responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Il Pdf analizza l'onere della prova, la costituzione in mora e i danni risarcibili, con un focus sulla responsabilità medica e i danni lungolatenti, utile per lo studio del Diritto.
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Perché è impreciso parlare di responsabilità civile? Perché la responsabilità civile comprende sia la responsabilità extracontrattuale che la responsabilità contrattuale. Ci occuperemo della responsabilità extracontrattuale che può anche essere chiamato responsabilità da fatto illecito o anche responsabilità aquilana. Toccheremo anche la responsabilità contrattuale ma perché ci sono delle fattispecie che si affiancano a dei regimi di responsabilità contrattuale; ad esempio se parlo della responsabilità del medico è una responsabilità di natura extracontrattuale, ma la responsabilità della struttura sanitaria dove il medico si è trovata a fare un intervento chirurgico è contrattuale. In più siccome ci sono delle aree che la dottrina aveva definito aree al confine tra il contratto e il torto, c'è una forma di responsabilità che prende il nome di responsabilità da contatto sociale che trae origine dalle teorie tedesche sui contratti con obbligazioni di protezione nei confronti dei terzi e che poi è stata studiata dalla dottrina italiana e poi accolta/recepita dalla nostra giurisprudenza.
Nella responsabilità contrattuale c'è un contratto tra due o più parti mentre in quella extracontrattuale non c'è alcun rapporto che lega i due soggetti (danneggiato e danneggiante). Quando si ha responsabilità contrattuale? Quando una delle parti non adempio all'obbligazione dedotte in contratto. Invece nella responsabilità extracontrattuale? Si ha quando un soggetto cagiona un danno ad un altro soggetto a cui non è legato da alcun vincolo di natura contrattuale (esempio: Caio tampona Tizio. La fonte dell'obbligazione risarcitoria non è l'inadempimento contrattuale ma l'aver cagionato un fatto illecito). Perché è importante distinguerle? Perché la disciplina è diversa ed è diversa in fattori molto rilevanti dal punto di vista pratico:
Ad un certo punto ci si è accorti che le cause di responsabilità del medico fossero tra le più complesse e che poi scontassero il problema dell'onere della prova poiché bisogna provare tutti gli elementi costitutivi del fatto illecito e del termine di prescrizione in 5 anni. Ci si è chiesti che tipo di responsabilità è? Il rapporto tra medico e paziente e lo stesso tra la persona che tampono al semaforo e io stessa? C'è un rapporto contrattuale o no? La riposta è no in certi casi si. Ad esempio, mi faccio male in un incidente stradale e soffro di una frattura scomposta della gamba. Arrivo in ospedale e il medico dice che deve essere operata subito. C'è una relazione contrattuale? No perché non è stato concluso nessun contatto # è il caso in cui mi faccio male però la situazione non è cosi urgente, ho una bella assicurazione sanitaria privata, vado in clinica e scelgo il medico migliore che c'è. In questo caso si concludo un contratto. Nella maggior parte dei casi, soprattutto se ci si avvale del servizio pubblico nazionale, il medico non lo consociamo. Succedeva che quindi queste cause medico-paziente scontavano il fatto di avere un termine di prescrizione molto breve e questo dovere del paziente di provate tutti gli elementi costitutivi del fatto illecito. Da quella dottrina tedesca nasce piropi con riferimento alla responsabilità del medico, la responsabilità da contato sociale a cui si applica la disciplina contrattuale, ma sorgono in ragione del contatto sociale degli obblighi in capo al medico che hanno natura contrattuale e quindi si applica tale disciplina contrattuale. Dopodiché è successo che in ragione di questa disciplina sono aumentate di gran lungate cause nei confronti dei medici. È subentrato il problema della disciplina difensiva e la soluzione ultima è stato un intervento del 2017 con la Legge Gelli che ha affermato che tra medico e paziente la responsabilità è di tipo extracontrattuale, a meno che non ci sia un vero e proprio contratto concluso.
Svolgimento del processo con atto notificato il 5 febbraio del 1974 (25 anni dopo -> la media per arrivare a una pronuncia in cassazione è dei 10 anni): il rappresentante della figlia minore assumendo che fosse caduta sui vetri di una bottiglia il 4 agosto del 1967 afferma che quest'ultima era stata ricoverata in ospedale e sottoposta a un intervento della mano destra, poi ulteriormente operata il 13 dicembre in quanto non aveva recuperato pienamente la funzionalità della mano presso. L'ultimo intervento l'ha subito il 13 dicembre del 1967 e da questo evento sino all'atto notificato sono passati sette anni. Il tribunale con sentenza del 1993 condanna in solido il dottore e il comune di Roma al risarcimento dei danni subiti. Arriviamo alla sentenza della corte di Cassazione: il giudizio è stato introdotto sette anni dopo l'evento di danno e allora se la responsabilità del medico è una responsabilità extracontrattuale il termine di prescrizione è decorso (primo elemento che si va a verificare). Se invece si dovesse applicare la disciplina dell'inadempimento contrattuale invece non saremmo di fronte a un diritto prescritto e quindi il collegio può giudicare nel merito.
- Par. 2.1: la a prescrizione a differenza della scadenza si può interrompere e si interrompe con un atto titolare del diritto e comincia a decorrere di nuovo un nuovo termine di prescrizione dal momento in cui si è chiuso l'atto di esercizio del diritto. Ma siamo di fronte a un'interruzione istantanea o permanente? Se l'interruzione è istantanea, il termine prescrizionale inizia a decorrere dal momento in cui faccio la costituzione, se invece è permanente inizia a decorrere da un momento successivo, da quando si conclude il procedimento penale di fatto. Inizialmente la responsabilità del medico era considerata una responsabilità extracontrattuale se non che come si dirà diffusamente in seguito tale responsabilità ha natura contrattuale.
- Par. 4.1: la giurisprudenza da sempre, e ancora adesso con la legge Gelli che disciplina la responsabilità del medico, distingue la responsabilità dell'istituto ospedaliero dalla responsabilità del medico perché qualsiasi visita si va a fare, il contratto lo si conclude con l'istituto sanitario, anche nell'ambito privatistico. L'accettazione è il modo in cui si conclude il contratto con l'istituto sanitario e tale contratto prende il nome di spedalità. - Par. 4.2: non c'è un contratto ma in qualche modo il paziente si affida al medico; non è la situazione tipica del fatto illecito in cui due soggetti non hanno alcun tipo di relazione contrattuale tra di loro. Nel rapporto col medico in qualche modo ci si affida al medico che ci prende in carico.
La responsabilità extracontrattuale ha tra i propri elementi costitutivi ai sensi dell'art. 2043 cc il danno ingiusto. Ha valore rilevante nel momento in cui il medico peggiora la situazione (esempio: se un medico in un normale intervento chirurgico di routine lascia una garza e devo essere nuovamente operato questo mi crea un danno ingiusto). Cosa succede se però l'intervento del medico non mi comporta alcun danno, ma neanche un beneficio? Nel caso specifico l'intervento del medico non ha peggiorato la situazione, ma non l'ha neanche migliorata in quanto è rimasta presso o meno la stessa. Si può considerare danno ingiusto? Non è configurabile responsabilità aquiliana del medico.
- Par. 5.1: secondo un altro orientamento, minoritario, viene affermata la natura contrattuale della responsabilità del medico; in che modo però? Deriva dalla responsabilità contrattuale dell'ente ospedaliero in quanto vi è un rapporto organico tra dipendente e istituto sanitario. Questa tesi affermando la natura di responsabilità contrattuale del medico, pubblico dipendente, non spiega però in maniera compiuta il fondamento, non essendo esaustivo il richiamo all'art. 28 Cost. - Part. 5.5: se si entra in pronto soccorso i medici prendono in carico i vari pazienti in quanto stanno svolgendo la propria attività in relazione al rapporto/contratto di lavoro che li lega con l'ospedale (esempio: ho un problema con l'anca, e voglio prendere un appuntamento con un ortopedico e a questo punto ho due scelte: andare dal medico di base che mi fa un'impegnativa tramite il servizio pubblico nazionale e non posso chiaramente scegliere il medico o recarmi da un privato prenotando la visita direttamente con il privato; in questo momento il medico privato la prestazione la rende a me in relazione al contatto d'opera professionale, assume degli obblighi nei miei confronti in relazione al contratto stipulato). - Par. 6.1-6.2: è vero che non c'è un contratto ma nel momento in cui il paziente entra in contatto con il medico sorgono delle obbligazioni in capo al medico, le quali trovano fonte nel contatto sociale, che se inadempiute danno origine a una responsabilità di natura contrattuale.