Documento dall'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa su Lineamenti di neuropsicologia clinica. Il Pdf riassume i "Lineamenti di neuropsicologia clinica", esplorando la relazione tra cervello e funzioni cognitive, con un focus sulle alterazioni delle abilità cognitive dopo lesioni cerebrali, utile per studenti universitari di Psicologia.
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Neuropsicologia clinica (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa) Scansiona per aprire su Studocu Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. Scaricato da Sara Magliocchetti (saramagliocchetti@libero.it)opsonline
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La neuropsicologia è la disciplina che studia i rapporti tra cervello e funzioni cognitive. Essa si avvale di metodi clinici e strumentali coniugandosi con le nuove tecnologie e proponendo modelli interpretativi del funzionamento della mente/cervello mediante adeguati strumenti di valutazione clinica.
Il concetto di base della neuropsicologia è che i processi cognitivi sono correlati con il funzionamento di specifiche strutture del cervello. I danni a queste strutture possono generare disturbi delle funzioni cognitive, i quali si manifestano con una serie di effetti osservabili dal comportamento e valutabili con prove formalizzate, i test. La ricerca neuropsicologica cerca di rispondere alla domanda: "Come funziona il cervello?", esplorando i rapporti tra componenti funzionali cognitive e strutture nervose. La neuropsicologia clinica descrive i quadri cognitivi e comportamentali che si realizzano a seguito a lesioni cerebrali e ne ricerca la spiegazione alla luce di modelli interpretativi cognitivi o neurofunzionali. La ricerca studia specificamente gli effetti cognitivi dei danni cerebrali in seguito a eventi patologici (ictus cerebrali, traumi cranici, neoplasie, encefaliti), allo scopo sia di contribuire all'elaborazione di teorie sulla organizzazione delle funzioni cognitive che di stabilire correlazioni con le loro basi neurofunzionali. La neuropsicologia si occupa anche di allestire strumenti di valutazione (test, questionari, griglie di osservazione) allo scopo di misurare i diversi deficit, per raggiungere un'accurata diagnosi clinica e tracciare i profili cognitivi dei pazienti, anche in vista di una successiva riabilitazione neuropsicologica. I metodi di ricerca in neuropsicologia clinica sono 2:
Già nella seconda metà del 1800, gli studiosi esaminavamo, post-mortem, le lesioni cerebrali presenti in pazienti con specifici disturbi comportamentali. I primi studi circa le correlazioni anatomo-cliniche in pazienti cerebrolesi tesero a comprendere le basi neurali del linguaggio:
Oggi siamo in grado di identificare una lesione cerebrale attraverso i metodi neuroradiologici, come la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, che consentono il rilievo della sede, dell'estensione e della natura della lesione cerebrale. Tuttavia, per vari motivi, la correlazione tra sede anatomica del danno e funzione deficitaria, non è così facile e intuitiva come può sembrare. Innanzitutto, una lesione cerebrale, di regola, colpisce zone del cervello di estensione e localizzazione variabile, per cui occorre l'osservazione di più casi allo scopo di ottenere info convergenti e determinare così i possibili effetti cognitivi della lesione specifica. In alcuni casi, si può ipotizzare che la sede della lesione determina un certo disturbo cognitivo www.opsonline.it - la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d'esame, Tesi di laurea, Temi per l'Esame di Stato, Articoli, Forum di discussione, Agenda Eventi, Annunci di lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma This document is available free of charge on studocu Scaricato da Sara Magliocchetti (saramagliocchetti@libero.it)opsonline LIBERAMENTE L'ABBONAMENTO DEGLI PSICOLOGI Vuoi scaricare appunti, articoli, temi per l'Esame di Stato senza più vincolo dei crediti? Attiva subito Liberamente l'esclusivo abbonamento per Psicologi e studenti di Psicologia! Scopri tutti vantaggi di Liberamente su http://liberamente.opsonline.it/ in maniera indiretta: l'effetto cognitivo osservato non è dovuto al malfunzionamento della sede lesionata, ma a quello di un'area funzionalmente connessa con quella anatomicamente danneggiata. Una lesione cerebrale acuta può determinare una sofferenza transitoria delle strutture cerebrali circostanti la sede della lesione, a causa della formazione di edema (rigonfiamento dei tessuti); questo fenomeno comporta un grave danno cognitivo in quanto vengono coinvolte molte aree del cervello. Quando l'edema, per evoluzione naturale o per effetto della terapia, scompare si osserva un evidente recupero di molte funzioni cognitive, mentre rimangono deficitarie solo quelle direttamente o indirettamente coinvolte dalla lesione. Non sempre, però, una lesione in una determinata area, causa lo stesso effetto cognitivo. Sono molto frequenti i casi "negativi", cioè pazienti con lesioni in specifiche aree cerebrali che però non mostrano i deficit cognitivi che ci si potrebbe attendere. La correlazione incostante tra sede della lesione e deficit osservabili può dipendere da una serie di fattori legati alla variabilità individuale. In seguito a questi inconvenienti si è affermato un approccio allo studio neuropsicologico basato sull'analisi dei deficit cognitivi in gruppi di pazienti il più possibile omogenei per sede della lesione. Tuttavia, anche questa metodologia, non riesce a fornire risposte definitive. La neuropsicologia cognitiva parte dall'assunto fondamentale che le funzioni cognitive sono organizzate secondo un'architettura composta da più componenti funzionalmente e anatomicamente separate; dunque, la lesione non determina una completa alterazione e riorganizzazione dei processi cognitivi, ma sottrae alcune delle componenti del sistema.
Attraverso lo studio dettagliato di singoli pazienti o di piccoli gruppi di pazienti si può documentare l'esistenza di "dissociazioni" tra alcune funzioni danneggiate dalla lesione cerebrale e altre funzioni risparmiate. Soprattutto quando si osservano pazienti con deficit cognitivi complementari (doppia dissociazione: un paziente mostra un deficit selettivo di alcune abilità cognitive con risparmio di altre, mentre un altro paziente mostra un quadro cognitivo opposto), le dissociazioni tra abilità cognitive forniscono una dimostrazione che alcune componenti funzionali della normale architettura cognitiva possono essere lese le une indipendentemente dalle altre, e che esse sono, dunque, funzionalmente separabili.
La valutazione neuropsicologica si realizza attraverso 4 fasi:
Definizione: l'amnesia è un disturbo selettivo della memoria caratterizzato dall'incapacità di rievocare le esperienze passate e di acquisire nuove informazioni. Tale deficit è indipendente da disturbi intellettivi, linguistici o percettivi, ma, nei casi più gravi, il disturbo amnesico è estremamente invalidante e i pazienti necessitano di continua assistenza. [Prof: l'amnesia è un disturbo della MLT nella sua parte dichiarativa esplicita; per definizione il paziente amnesico non ha problema nella MBT]
-Studi sul paziente HM (Milner): [zona temporale] fu sottoposto a resezione bilaterale dei lobi temporali per il trattamento di una sindrome epilettica non sensibile ai farmaci. Il paziente seguito per molti anni dopo l'intervento chirurgico, presentava gravi problemi a orientarsi nell'ospedale o nei dintorni della sua casa, a riferire che lavoro facesse, a ricordare cosa avesse mangiato il giorno precedente, o dove si trovasse. Ogni mattina bisognava ricordargli di radersi, lavarsi i denti o pettinarsi; nonostante sia stato sottoposto a numerosissimi controlli e www.opsonline.it - la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti d'esame, Tesi di laurea, Temi per l'Esame di Stato, Articoli, Forum di discussione, Agenda Eventi, Annunci di lavoro, E-book e tante altre risorse. info@opsonline.it Opsonline.it è gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma This document is available free of charge on studocu Scaricato da Sara Magliocchetti (saramagliocchetti@libero.it)