Documento sulla Psicologia dello Sviluppo del Linguaggio, riassunto e domande. Il Pdf, di livello universitario e materia Psicologia, esplora l'approccio innatista e le teorie emergentiste, i meccanismi di acquisizione linguistica e i disturbi specifici del linguaggio (DSL), inclusa la classificazione di Isabel Rapin.
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La capacità di parlare sembra peculiare per la specie umana. I bambini iniziano a parlare in un tempo relativamente breve: le prime parole compaiono tra i 9 e i 12 mesi. A 3 anni il linguaggio è molto simile a quello adulto. Qualunque bambino impara la lingua della comunità in cui cresce, indipendentemente dagli stimoli che riceve.
Diverse ipotesi teoriche:
Insieme di studi riconducibili ai modelli di grammatica generativa, costrutto teorico introdotto da Noam Chomsky. Modelli teorici dagli anni '50 in poi, a volte molto diversi, ma con alcuni assunti di base:
Aspetti propri delle lingue usate dagli esseri umani:
Chomsky e collaboratori ipotizzano che la facoltà di linguaggio sia biologicamente determinata, espressione di una dotazione genetica propria degli esseri umani. Ipotesi non in linea con la prospettiva evoluzionistica. Chomsky riconosce in seguito che le componenti esecutive del linguaggio (fonetica, fonologia, semantica, pragmatica) possono dipendere da adattamenti di altri sistemi cognitivi. FLB: (facoltà di linguaggio in senso lato) fonetica, fonologia, semantica, pragmatica FLN: (facoltà di linguaggio in senso stretto) meccanismi sintattico - computazionali del linguaggio (innati). FLB media il rapporto fra FLN e altri sistemi cognitivi così che FLN sia "leggibile" e possa essere usata come "istruzioni" per pensieri e azioni. Il modello Chomskiano è di natura modulare. Secondo Chomsky la FLN è costituita da un insieme limitato di conoscenze astratte e procedure che specificano la forma e struttura astratta di tutte le lingue. Conoscenze e procedure linguistiche sono dominio-specifiche. Queste conoscenze costituiscono lo stato iniziale della facoltà di linguaggio, denominato in molti lavori GU (grammatica universale). La GU comprende i principi comuni a tutte le lingue:
Modelli gradualisti e adottazionisti contrastano questa posizione, Pinker teorizza una co-evoluzione di cognizione, linguaggio e socialità finalizzata alla comunicazione derivata dalle modifiche operate sull'ambiente a causa dell'iniziale incremento di cooperazione, comunicazione e know-howfinalizzati alla sopravvivenza che avrebbero esercitato sulla specie umana le pressioni evolutive necessarie allo sviluppo del linguaggio.
La lingua è l'incontro tra la GU (stato iniziale del sistema linguistico) e l'esperienza. La GU è un meccanismo di acquisizione del linguaggio che usa l'esperienza e produce la rappresentazione interna del linguaggio. Ogni possibile lingua umana si identifica con una specifica disposizione di parametri. Chomsky introduce la necessità di un meccanismo innato perché l'input a cui è esposto il bambino è impoverito (non ha informazioni sufficienti per raggiungere lo stato finale). INPUT = ESPERIENZA L'input a cui è esposto il bambino può essere: -evidenze positive: esposizione alla lingua parlata - evidenze negative: possono essere divise in: evidenze negative dirette (riformulazioni o espansioni) evidenze negative indirette: assenza di informazioni Critiche degli innatisti: nessuno dei 3 tipi di evidenze è veramente utile per il bambino. Come fa il bambino ad apprendere? Triggering: meccanismo di innesco che, secondo alcuni autori, attiva la facoltà di linguaggio. In base a questa ipotesi, il sistema ha bisogno di pochissime evidenze, anche un solo esempio, per innescare l'apprendimento. In questo quadro di riferimento non è previsto un vero e proprio processo di acquisizione, in quanto, se un dato adeguato si presenta ad una mente preparata a riceverlo, l'apprendimento è istantaneo. Critiche: lo sviluppo del linguaggio sembra non essere così istantaneo.
Le teorie emergentiste del linguaggio e del suo sviluppo hanno le loro radici nel pensiero di John Stewart Mill il quale riteneva che le priorità di un sistema superino la somma delle sue parti. Ispirato a teorie piagetiane. Le conoscenze sono il risultato dell'interazione fra le strutture attuali del sistema cognitivo e le caratteristiche del mondo fisico, grazie alle azioni senso motorie e operatorie del bambino sul mondo. Bisogna distinguere due tipi di interazionismo:
Ad oggi, teorie confessioniste, che sostituiscono le emergentiste, postulano che le strutture linguistiche emergono dai processi di apprendimento di tipo probabilistico a partire dalle caratteristiche distribuzionali dell'input linguistico e che sono dunque, il risultato dell'interazione tra le modalità di organizzazione del cervello e il linguaggio parlato nell'ambiente in cui il bambino cresce. Secondo McWhinney un tipo di risonanza analoga a quella dei due pendoli di Hygens potrebbe entrare in funzione nelle prime fasi dello sviluppo vocale a partire da una base motoria: l'oscillazione periodica della mascella, filogeneticamente derivante dall'attività masticatoria, crea un vincolo biomeccanico sul posizionamento passivo di labbra e lingua, attraendo nel suo ritmo anche l'apertura e la chiusura della glottide. Da questa sincronizzazione emergerebbe il babbling canonico.
Assunto: il linguaggio è costituito da abilità coevolute per far fronte a complessi obiettivi di società e cultura. È una macchina nuova costruita con parti vecchie cognitive e/o sociali, inizialmente evolute al servizio di funzioni completamente diverse. C'è qualcosa di innato che rende possibile lo sviluppo del linguaggio ma non un dispositivo dominio specifico per il linguaggio, questa è la differenza con l'innatismo. I principi astratti della grammatica non sono innati, ma ideati dall'essere umano per permettere al loro limitato sistema cognitivo e comunicativo di accedere a un ricco insieme di significati. Il modello teorico di riferimento per spiegare l'origine del linguaggio è quello della prospettiva evoluzionista adattatazionista (Darwin). P. Lieberman dimostra che le componenti chiave del network linguistico attuale della specie umana, sarebbero molto antiche. Ad esempio, i gangli basali, filogeneticamente risalenti a un'anatomia cerebrale presente anche nei rettili, sono associati al controllo motorio e sono stati riconvertiti nell'uomo al servizio del linguaggio, laddove in altre invece tali strutture rimangono specializzate per la dimensione motoria. Confuta la tesi chomskiana dell'esclusività di tali aspetti solo per il linguaggio.
Il linguaggio e i suoi processi di sviluppo si comportano come i sistemi biologici. McWhinney osserva che i sistemi biologici dipendono fortemente da meccanismi omeoretici per il mantenimento della loro sopravvivenza. Secondo l'autore nel linguaggio l'omeoresi opera a livello fisiologico, neurologico e sociale punto la conversazione stessa può essere vista come un processo omeoretico. Gran parte dei modelli emergentisti si ispirano ai programmi di ricerca basati sulle reti neurali, utilizzate dagli scienziati della mente per simulare il funzionamento cognitivo umano: unità interconnesse, stati di attivazione, peso delle connessioni, input, output. Nell'elaborazione linguistica è necessario integrare contemporaneamente in tempo reale, informazioni a svariati livelli: strutture grammaticali e discorsive, conoscenze lessicali e informazioni sul funzionamento del mondo fisico e sociale.
Il competition model assume che l'elaborazione del linguaggio sia un processo interattivo, in cui il mapping tra le forme superficiali e i significati sottostanti viene mediato dalla collaborazione o competizione fra indizi linguistici (cue) presenti nell'input, la cui validità (validity) e importanza variano da una lingua all'altra. La validità che un determinato indizio ha in una specifica lingua risulta dal prodotto della sua frequenza e regolarità (availability: quanto spesso è presente un certo indizio quando si arriva a una certa interpretazione) e della sua affidabilità (reliability: quanto spesso un certo indizio consente di arrivare alla giusta interpretazione della frase).
un bambino piccolo di 1 2 anni può fare esperienza di un oggetto come una palla in diversi contesti: vederla mentre i bambini più grandi giocano a calcio o mentre un adulto la lancia ha un cane, manipolarla facendola rotolare, giocando a tirarla vicendevolmente con un adulto. In queste occasioni si forma una rappresentazione dell'oggetto, non ancora linguistica. Tale rappresentazione diventa lessicale quando un adulto in una o più occasioni pronuncia la parola palla. Pertanto, una sequenza di suoni viene associata alla rappresentazione concettuale/semantica. Gli indizi possono essere di diversa natura: sintattica, morfologica, semantica, lessicale, prosodica eccetera, e la loro elaborazione avviene in parallelo. Il processo di elaborazione delle frasi viene facilitato dalla presenza di indizi convergenti e inibito dalla presenza di informazioni in competizione tra loro. La validità è una proprietà inerente a un indizio mentre la forza del legame fra una forma e una funzione è una proprietà dell'utente di una certa lingua, determinata dal peso assegnato a quello specifico legame durante l'elaborazione linguistica. Le regole e le strutture più valide in una determinata lingua sarebbero quelle su cui un adulto parlante nativo si baserebbe maggiormente durante i diversi compiti di elaborazione linguistica, le prime ad essere apprese dai bambini e maggiormente preservate nei pazienti afasici. Gli studi cross linguistici con condotti sulla comprensione di frasi semplici hanno evidenziato che un indizio frequente e particolarmente affidabile in una lingua può rivelarsi fra i più deboli in un'altra.
In relazione allo sviluppo del linguaggio i modelli emergenti si basano sull'idea che forma e costruzioni grammaticali emergono dall'uso(usage based): il cervello dei bambini è predisposto a individuare nel linguaggio utilizzato dagli adulti gli indizi necessari per ricavare o costruire strutture fonologiche, lessicali, sintattiche e discorsive dalla lingua a cui sono esposti. Un meccanismo fondamentale è il processo statico di apprendimento (statistical learning), un'abilità dominio generale presente in diverse specie animali e utilizzata dagli esseri umani, oltre che per il linguaggio, per gli input sensoriali, visivi e uditivi. Si tratta della capacità di individuare nell'input le caratteristiche che predicono la presenza di altre e di raggruppare insieme quelle che hanno un'alta probabilità di co-occorrere. Thiessen indica due tipi di informazioni statistiche individuabili nell'input, utili per i processi di apprendimento del linguaggio:
Gli infanti sono sensibili alle caratteristiche distribuzionali dell'input, infatti nei primi mesi di vita sono in grado di discriminare tutti i suoni possibili nelle lingue, ma alla soglia del primo compleanno distinguono solo quelli presenti nella lingua a cui sono esposti. Si assume infatti, come propone Thiessen, che gli indizi più frequenti, regolari e affidabili siano i primi a comparire nel linguaggio infantile. Tuttavia, il modello prevede che tempi e