Documento di Paolo Francesco Garofoli sulle linee guida per l'utilizzo dei sottoprodotti nella simbiosi industriale in Puglia. Il Pdf, utile per studenti universitari di Diritto, fornisce un inquadramento normativo e definizioni chiave, con indicazioni per la predisposizione delle schede tecniche dei sottoprodotti.
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ALLEGATO SCHEDA TIPO
I sottoprodotti, sono sostanze od oggetti derivanti dai processi produttivi, che possono essere gestiti come dei veri e propri beni e non come dei rifiuti, a condizione che sussistano determinate condizioni, anche nell'ambito di una filiera produttiva.
Come precisato nella Strategia Nazionale per l'Economia Circolare (SNEC), il ruolo dei sottoprodotti è legato alla promozione delle pratiche di simbiosi industriale, inteso come "un sistema integrato per condividere risorse secondo un approccio di tipo cooperativo in cui l'output di un'azienda può essere utilizzato come input da un'azienda terza nell'ambito del suo processo di produzione".
La simbiosi industriale è quindi una strategia per la chiusura dei cicli produttivi che trova nei sottoprodotti uno dei pilastri fondamentali. Grazie ai sottoprodotti, infatti, si valorizzano frazioni che altrimenti andrebbero gestite come rifiuti. Tuttavia finora non è stato pienamente sfruttata delle aziende l'opportunità di utilizzare l'istituto dei sottoprodotti. Tra le azioni utili ad invertire detto trend vi è sicuramente la necessità di rimuovere l'incertezza e la diffidenza che accompagna l'uso dei sottoprodotti, ripensare i cicli produttivi e ridurre le interpretazioni.
Le presenti linee guida sono emesse nell'ambito delle attività di impulso all'utilizzo dei sottoprodotti promuovendone l'utilizzo attraverso la definizione di buone pratiche tecniche e gestionali che, nel rispetto delle normative vigenti, possano consentire di individuare, caso per caso da parte delle imprese, determinati sottoprodotti nell'ambito dei diversi cicli produttivi e tipici della Regione Puglia. Detta attività rinviene da una più ampia visione condivisa tra Regione Puglia, UNIONCAMERE Puglia ed Albo Gestori Ambientali Puglia la cui sintesi è cristallizzata in un protocollo d'intesa sottoscritto a novembre 2022 con l'obiettivo di favorire il passaggio da un'economia lineare ad una circolare orientata a ridurre lo spreco di risorse e la produzione di rifiuti recuperandone il valore economico, azzerandone o minimizzandone l'impatto sull'ambiente.
Recependo le istanze delle organizzazioni rappresentative del sistema imprenditoriale, la Regione Puglia, attraverso uno specifico Gruppo di Lavoro, provvede ad analizzare il processo produttivo per cui è stato richiesto supporto evidenziando per lo stesso quali sono gli scarti di produzione a cui può essere associata la qualifica di sottoprodotto. In tal modo si cerca di supportare i produttori di un residuo/scarto di produzione nella classificazione dimostrando chenon c'è intenzione di disfarsene, ma quella di assicurarne un ulteriore impiego nel medesimo o in altro ciclo produttivo, al fine di non incorrere nel campo rifiuti.
In tal senso, con le presenti Linee guida, in particolare, si definiscono:
Le schede tecniche sono elaborate in modo tale che il loro utilizzo sia facoltativo da parte degli operatori, senza pregiudicare la possibilità di individuare ulteriori modalità idonee a provare il soddisfacimento di tutte le condizioni per la qualifica del sottoprodotto, stabilite dall'articolo 184-bis del D.lgs. 152/2006.
La coerenza con i contenuti delle linee guida e delle schede tecniche generali che saranno predisposte per identificare possibili sottoprodotti, rappresenta condizione utile per la qualifica di sottoprodotto, fermo restando l'onere in capo al produttore di dover dimostrare, nei casi specifici e volta per volta, i requisiti legislativi dell'art. 184-bis del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
Si riporta di seguito l'elenco, non esaustivo, delle norme Unionali, Nazionali e regionali riferibili alla disciplina e pianificazione in materia di sottoprodotti:
Il Gruppo di Lavoro sui sottoprodotti (di seguito GdL Sottoprodotti) rappresenta un utile strumento di condivisione e approfondimento per un costante supporto tecnico agli operatori.
Il GDL Sottoprodotti intende
Il Gruppo di lavoro è inizialmente composto dai rappresentati di
Inoltre, in relazione a specifiche esigenze di approfondimento possono essere invitati a partecipare esperti in materia e/o portatori di interessi quali Enti di ricerca, Università, Politecnico, specifiche associazioni di categoria, ecc.
Il Gruppo si riunisce per svolgere le attività necessarie al raggiungimento degli scopi prefissati ed in particolare per definire i contenuti delle schede tecniche sulla base La partecipazione al gruppo di lavoro è senza oneri e non prevede la corresponsione di compensi.
Il GDL Sottoprodotti individua le modalità operative del proprio funzionamento.
La giurisprudenza dominante in materia indica che non ci possa essere una qualificazione generica della sostanza in sottoprodotto ma spetti appunto all'operatore dimostrare in concreto il rispetto delle condizioni previste dalla norma. La qualifica di sottoprodotto non può dunque riguardare categorie astratte di residui. Il GDL Sottoprodotti si pone lo scopo di fare approfondimenti su specifici casi o filiere produttive - che presentano potenziali elementi di criticità rispetto alla gestione come sottoprodotto e predisporre delle "schede tecniche generali" a supporto degli operatori nelle quali si svilupperanno gli aspetti tecnici e gestionali per ciascuno caso esaminato.
Le "schede tecniche sottoprodotti", adottate con Determina Direttoriale/dirigenziale, potranno dunque riguardare:
Le schede tecniche generali risultanti descrivono, in particolare, il processo di produzione da cui si origina il residuo/scarto e i criteri per la dimostrazione della sussistenza dei requisiti. Le "schede tecniche sottoprodotti" si compongono delle informazioni dettagliate come riportate di seguito:
La scheda tecnica potrà essere adattata ai diversi casi in esame ed essere integrata con eventuali specificazioni e/o suggerimenti agli operatori per la predisposizione della documentazione. Sulla base dei contenuti della scheda, ciascun operatore potrà predisporre la documentazione necessaria prevista.