Documento dall'Università sulle Malattie Cardiovascolari. Il Pdf esplora l'epidemiologia, i fattori di rischio e le patologie specifiche come l'infarto del miocardio e l'angina, offrendo una panoramica completa delle condizioni e delle relative gestioni cliniche per lo studio della Biologia a livello universitario.
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Si occupa della modalità di insorgenza e di diffusione della malattie. Questo è importante perché si possono mettere in atto meccanismi per prevenire e programmare degli interventi. All'inizio del XX secolo vi era solo il 10% delle morti correlate alla patologia cardiovascolare mentre alla fine del XX secolo si ha un forte aumento fino ad arrivare al 50% nei paesi sviluppati e il 25% in quelli in via di sviluppo. Nella maggior parte dei casi è coinvolta l'aterosclerosi che è data dalla diffusione di placche che ispessiscono il vaso e riducono il flusso ematico. Transizione epidemiologica - cambiamento delle cause di mortalità e morbilità: entro il 2020 la patologia cardiovascolare sarà responsabile di 25 milioni di morti ogni anni e la patologia coronarica supererà le malattie infettive come prima causa di morte e di invalidità a livello mondiale. Le malattie cardiache superano la patologia neoplastica come causa di morte nei paesi sviluppati. Essa è il risultato di modificazioni:
Alla base della cardiopatia ischemica, nella maggior parte dei casi, c'è l'aterosclerosi, malattia che interessa in modo ubiquitario il sistema vascolare, caratterizzata dalla comparsa e sviluppo di placche aterosclerotiche (a contenuto fibro-calcifico) che ispessiscono la parete del vaso, riducendone il flusso ematico. In generale si è vista una riduzione della mortalità perché si è iniziato a lavorare sulle misere di prevenzione, con molteplici progressi terapeutici, riuscendo a curare le malattie in fase acuta.
Caratteristiche che permettono di individuare le persone che avranno maggior probabilità di ammalarsi (condizioni che si associano in modo significativo alla malattia):
Tutti gli altri fattori sono modificabili (anche l'inattività fisica). Carte del rischio - stimano la probabilità di incorrere in un evento in un determinato arco temporale.
Non esiste un valore soglia o un valore target che sia valido per tutti i pazienti. Combattere le malattie cardiovascolari: Si deve andare a ridurre i fattori di rischio mediante interventi di prevenzione (campagne di sensibilizzazione, controlli di screening, interventi a basso costo) ed andare ad individuare le persone a rischio. Bisognerebbe inoltre avere delle risorse per i trattamenti degli acuti o cronici a costi elevati e gli eventuali interventi di prevenzione secondaria.
Si parla di ischemia miocardica quando c'è una discrepanza fra il fabbisogno e l'apporto di ossigeno in un determinato momento (a riposo, sotto sforzo). I determinanti del consumo di ossigeno sono:
Quando queste tre cose insieme aumentano il suo fabbisogno, potrebbe emergere la discrepanza.
A valle della stenosi si ha una riduzione della pressione di perfusione, ma che non porta ad una variazione del flusso corrente. La maggior parte delle volte è dovuta alla riduzione del lume, dato da aterosclerosi.
danno ad una cellula che può appartenere a qualsiasi organo o tessuto; morte cellulare per carente apporto di O2. In tutte le condizioni patologiche dove si ha una diminuzione dell'ossigenazione dei tessuti si ha come unica soluzione l'aumento del flusso. Infarto inferiore - Porta ad altri sintomi come nausea, vomito (tante volte si scambia per un quadro di maldigestione o comunque rilegato all'apparato gastrointestinale).
Le arterie coronarie sono formate da una tonaca avventizia, una lamina elastica interna, tonaca media muscolare, lamina elastica interna e intima. La placca aterosclerotica è costituita da materiale lipidico-necrotico circondato da una capsula fibroconnettivale dove si trovano sia cellule muscolari lisce che cellule infiammatorie. Le placche continuano a crescere provocando un conseguente rimodellamento della parete vascolare.
Le complicanze della placca possono essere emorragia, trombosi, spasmo. Queste vanno ad ostacolare il flusso sanguigno e quando la superficie della placca si fissura può andare incontro a rottura e si forma così un trombo.
E' il sintomo cardine della cardiomiopatia ischemica e si estende dalla mandibola fino all'ombelico. Non sempre però si presenta (cardiomiopatia ischemica silente). Solitamente viene avvertito di più negli uomini che nelle donne. Si associa a:
Criteri per la classificazione del dolore:
Il cuore soffre ma non ha il sintomo caratteristico dell'angina, è quindi molto più pericolosa perché il paziente non si da delle limitazioni (è più facile che sfoci nello scompenso cardiaco con presenza di dispnea) ed è più difficile da diagnosticare. Si può associare a :
Può essere:
E' la morte cellulare e la trasformazione in cicatrice del muscolo cardiaco. È causato da una completa occlusione di uno dei vasi che portano sangue al cuore (danno irreversibile che colpisce i miociti). Insorge improvvisamente. Sindrome coronarica acuta:
I primi 3 non sono sempre presenti. In assenza di sangue ossigenato i miocarditi si fermano e smettono di ispessirsi. Quindi il primo segno da andare a ricercare è il mancato ispessimento della parete miocardica (tramite ecocardiografia). In seguito compaiono alterazioni a livello dell'ECG e dopo ancora i sintomi come il dolore. I miocardiociti morti vanno incontro ad una rottura cellulare e si ha la liberazione di troponina (che è miocardiospecifica).
Gestione del paziete con STEMI (infarto con sopraslivellamento ST): In ospedale: angioplastica primaria; Contesto extraospedaliero:
Dopo qualsiasi intervento bisogna: