Nido inclusivo e bambini con disabilità: normativa e strategie di supporto

Documento dall'Università degli Studi di Milano-Bicocca su nido inclusivo e bambini con disabilità. Il Pdf, utile per studenti universitari di Psicologia, analizza normativa, tipologie di disabilità, ruolo del gioco e della comunicazione, identificazione precoce delle difficoltà e supporto alla famiglia.

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Riassunto Nido inclusivo e bambini con disabilità
Psicologia della disabilita' e dell'integrazione (Università degli Studi di Milano-Bicocca)
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Riassunto Nido inclusivo e bambini con disabilità
Psicologia della disabilita' e dell'integrazione (Università degli Studi di Milano-Bicocca)
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lOMoARcPSD|13754408
Nido inclusivo e bambini con disabilità, Bulgarelli Daniela
Parte I: L’inclusione dei bambini con disabilità al nido
1. Normativa nazionale ed internazionale
2. Le disabilità: intellettiva, visiva, uditiva, motoria, difficoltà di
comunicazione, autismo, disabilità multipla
3. Osservazione e comunicazione con la famiglia
4. Profilo di Funzionamento, PEI, strumenti per valutare l’inclusione
Parte II: Il gioco nei bambini con disabilità
5. Sviluppo del gioco e tipologie di gioco
6. Osservazione del gioco
7. Come supportare il gioco nelle diverse disabilità
Parte III: La comunicazione nei bambini con disabili
8. La comunicazione e il linguaggio nello sviluppo tipico
9. Le caratteristiche della comunicazione nelle disabilità
10. Ruolo dell’adulto nel favorire la comunicazione
Un testo sul bambino con disabilità al nido risponde alla necessità di focalizzare e
approfondire una tematica che spesso gli educatori e coordinatori di nido riportano come
critica anche per mancanza di materiali didattici sui quali basare la riflessione
professionale e le buone pratiche. Dall' inquadramento legislativo e dei Diritti con
particolare attenzione al tema dell’ inclusione sociale scolastica alla descrizione delle
disabilità riferite alla fascia 03 anni il volume approfondisce sia l'osservazione del bambino
con segnali di difficoltà sia gli elementi critici rispetto all’autonomia all’interazione e alla
comunicazione con l'altro al gioco alla “playfulness” sia i possibili accorgimenti le strategie
mirate che si possono mettere in atto per facilitare lo sviluppo del bambino in queste aree .
interviste ad esperti EA genitori ed esempi specifici completano un'opera utile anche per
supportare in giro futuri nella comunicazione con le famiglie per valorizzare il ruolo
dell'adulto e per aiutare a costruire opportunità per il bambino con disabilità in un’ottica di
progetti di vita.
l'inclusione di linea la necessità di diffondere e sviluppare i modelli di convivenza civile
aperti all'incontro alla solidarietà alla collaborazione e al dialogo con l'altro e di offrire a tutti
pari opportunità di crescita = traguardo a cui le società contemporanee mirano attraverso
convenzioni ed organizzazioni internazionali (OMS, OCSE, ONU) ma che a livello
mondiale non è ancora stato raggiunto.
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Riassunto Nido inclusivo e bambini con disabilità

Psicologia della disabilita' e dell'integrazione (Università degli Studi di Milano-Bicocca) Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. Scaricato da Vale V. (valentina.vassev01@gmail.com)Nido inclusivo e bambini con disabilità, Bulgarelli Daniela

L'inclusione dei bambini con disabilità al nido

Normativa e tipologie di disabilità

  1. Normativa nazionale ed internazionale
  2. Le disabilità: intellettiva, visiva, uditiva, motoria, difficoltà di comunicazione, autismo, disabilità multipla
  3. Osservazione e comunicazione con la famiglia
  4. Profilo di Funzionamento, PEI, strumenti per valutare l'inclusione

Il gioco nei bambini con disabilità

Sviluppo e supporto del gioco

  1. Sviluppo del gioco e tipologie di gioco
  2. Osservazione del gioco
  3. Come supportare il gioco nelle diverse disabilità

La comunicazione nei bambini con disabilità

Caratteristiche e ruolo dell'adulto

  1. La comunicazione e il linguaggio nello sviluppo tipico
  2. Le caratteristiche della comunicazione nelle disabilità
  3. Ruolo dell'adulto nel favorire la comunicazione

Un testo sul bambino con disabilità al nido risponde alla necessità di focalizzare e approfondire una tematica che spesso gli educatori e coordinatori di nido riportano come critica anche per mancanza di materiali didattici sui quali basare la riflessione professionale e le buone pratiche. Dall' inquadramento legislativo e dei Diritti con particolare attenzione al tema dell' inclusione sociale scolastica alla descrizione delle disabilità riferite alla fascia 03 anni il volume approfondisce sia l'osservazione del bambino con segnali di difficoltà sia gli elementi critici rispetto all'autonomia all'interazione e alla comunicazione con l'altro al gioco alla "playfulness" sia i possibili accorgimenti le strategie mirate che si possono mettere in atto per facilitare lo sviluppo del bambino in queste aree . interviste ad esperti EA genitori ed esempi specifici completano un'opera utile anche per supportare in giro futuri nella comunicazione con le famiglie per valorizzare il ruolo dell'adulto e per aiutare a costruire opportunità per il bambino con disabilità in un'ottica di progetti di vita.

l'inclusione di linea la necessità di diffondere e sviluppare i modelli di convivenza civile aperti all'incontro alla solidarietà alla collaborazione e al dialogo con l'altro e di offrire a tutti pari opportunità di crescita = traguardo a cui le società contemporanee mirano attraverso convenzioni ed organizzazioni internazionali (OMS, OCSE, ONU) ma che a livello mondiale non è ancora stato raggiunto. This document is available free of charge on studocu Scaricato da Vale V. (valentina.vassev01@gmail.com)Da 40 anni in Italia si lotta attivamente per una scuola inclusiva dal nido all'università in particolare al nido dagli anni '90 sono stati accolti bimbi con disabilità ma le scarse competenze e conoscenze in merito hanno fatto sì che l'educazione garantisca il benessere di ognuno e offrisse a tutti la possibilità di partecipare alle attività proposte. Anche nel settore della ricerca si è trascurato a lungo questa fase dello sviluppo sebbene la Legge Quadro sull'handicap 104 (1992) sottolinea come il processo inclusivo interessa ogni momento della vita ogni età proprio per favorire il raggiungimento dell'autonomia dell'individuo con disabilità.

L'inclusione dei bambini con disabilità

I bambini con disabilità e il nido: diritti e opportunità

Disabilità, inclusione ed educabilità Nell'ICF, ovvero la classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute possiamo trovare la definizione di salute e disabilità questo modello classifica la salute in base al funzionamento della persona e quindi in base alle funzioni corporee: mentali, sensoriali, respiratorie metaboliche e digestive urinarie e riproduttive strutture corporee: legate al sistema nervoso, vista, udito, respirazione, riproduzione e movimento attività: esecuzione di compiti e azioni in base all'apprendimento, alla sua applicazione, comunicazione, mobilità, cura della propria persona, interazioni partecipazione: coinvolgimento di una persona in una situazione di vita in base all'apprendimento e alla sua applicazione, comunicazione ... essa è collegata al concetto di essere presenti/frequentare, e deve tener conto delle preferenze ,delle competenze nell' attività e del senso di fiducia della persona per evitare un calo di partecipazione futura; all' interno dei servizi educativi la partecipazione del bambino dipende anche gli aspetti fisici dell'ambiente, dall'organizzazione e dall' atteggiamento del personale educativo oltre che da sue caratteristiche . Diversamente dal modello medico che vede la disabilità come un difetto da sistemare con una riabilitazione, il modello sociale richiede interventi politici e sociali ... questo permette la promozione di un modello bio-psico-sociale che tiene conto delle relazioni tra la condizione di salute ed i fattori contestuali /ambientali e la loro incidenza sulle attività e sulla partecipazione delle persone. L'ambiente deve essere un facilitatore della partecipazione del disabile e per questo va progettato adeguatamente.

Il percorso verso l'inclusione

  1. inserimento
  2. integrazione Scaricato da Vale V. (valentina.vassev01@gmail.com)
  3. inclusione, che richiede educabilità: capacità di essere educati e quindi di accettare il bimbo disabile per promuovere il suo sviluppo nel rispetto delle sue specificità ed individualità.

Il diritto dei bambini all'educazione e all'inclusione

quattro documenti internazionali e nazionali, sanciscono il diritto all'educazione e all'inclusione di tutti i bambini

  1. Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ratificata in Italia (1991) con la legge 176: è riferita ad ogni individuo al di sotto dei 18 anni di età e si basa su quattro principi fondamentali
    • non discriminazione
    • tutela del superiore interesse del bimbo
    • diritto alla vita e alla sopravvivenza e allo sviluppo
    • partecipazione e rispetto per l'opinione del fanciullo;

Il bambino ha un ruolo attivo, va tutelato ed ascoltato. Si ricorda l'importanza del suo diritto all'educazione fondamentale perché favorisce lo sviluppo della personalità e le attitudini fisiche/mentali del bimbo.

  1. Legge Quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (1992): Dichiara che si garantisce l'inserimento al nido del bambino con handicap da 0 a 3 anni
  2. Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (2006/2008): sostiene il processo di inclusione dei disabili che spesso vengono esclusi socialmente, discriminati e vengono stella tipizzati. attraverso: rispetto per la dignità, autonomia e indipendenza delle persone, non discriminazione, partecipazione sociale, rispetto ed accettazione della differenza, pari opportunità, rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bimbi con disabilità e per il loro diritto e preservare la propria identità
  3. Risoluzione del Parlamento Europeo sull'apprendimento durante la prima infanzia nell'UE (2011): ribadisce che i Servizi per la Cura e l'Educazione della Prima Infanzia (CEPI) devono essere universali e promuovere un'istruzione inclusiva

Il nido come servizio inclusivo: cenni sulla normativa nazionale

Percorso del nido d'infanzia servizi educativi e di inclusione, 5 tappe

  1. Piano quinquennale per l'istituzione di asili comunali con il concorso dello Stato (1971): definisce il nido come servizio che sostiene la famiglia lo sviluppo globale del bambino gli vengono riconosciute quattro funzioni principali: rispettare le esigenze della famiglia, coinvolgere famiglie e organizzazioni sociali territoriali nella gestione, garantire personale qualificato, può sedere requisiti minimi che garantiscano l'armonico sviluppo del bambino.
  2. Legge 104 (1992): sancisce l'integrazione scolastica della persona handicappata
  3. Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia l'adolescenza (legge 185 del 1997): introduce forme innovative di servizi socio educativi per la This document is available free of charge on studocu Scaricato da Vale V. (valentina.vassev01@gmail.com)prima infanzia che affiancano il nido per rispondere il più adeguatamente possibile alle necessità sociali e familiari
  4. Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni (leggi 107 del 2015): istituisce il sistema integrato 0-6 in un'ottica inclusiva. diventa strumento di continuità educativa educazione e condivisa con la famiglia. l'obiettivo è quello di aumentare l'accessibilità dei servizi educativi e la copertura dell'utenza coinvolgendo la totalità dei bimbi in quanto viene riconosciuto il ruolo cardine dell'educazione precoce per lo sviluppo completo dell'individuo. In Italia vi era una media nazionale di questi servizi del 28% con grande eterogeneità regionale
  5. Decreto legislativo 65 (2017): cerca di raggiungere la copertura di almeno il 33% dei bambini sotto i 3 anni di età e il 75% dei comuni

La disabilità nelle normative nazionali e regionali sui nidi

Alcune normative italiane dichiarano apertamente che i servizi per la prima infanzia devono sostenere e garantire il diritto all'inserimento ed all'integrazione dei bambini con disabilità, ricorrendo se necessario ad una collaborazione editoriale tra servizi educativi, enti sanitari locali e comuni. Per i cicli scolastici, la normativa nazionale prevede l'inserimento dell'insegnante di sostegno nella sezione oh classi con almeno un bambino con disabilità, ma solo alcune regioni ne fanno un esplicito riferimento. bisogna ricordare, però virgola che quando la professionalità dell'educatore di sostegno viene delegata o sottovalutata si rischia di incombere in processi di esclusione anziché di inclusione. Inoltre, se mancano espliciti riferimenti ai bambini con disabilità nelle normative regionali, ci si appoggia alle norme regionali e nazionali che regolano le attività delle persone con disabilità.

Le disabilità

La disabilità nasce dalla complessa interazione tra le condizioni di salute di un individuo, i suoi fattori personali e quelli contestuali in cui vive. Nel caso della disabilità vi è una relazione negativa tra soggetto e ambiente che irrita la partecipazione punto dei principali disabilità riconosciute dall'OMS e DSM-5 sono

  1. Disabilità intellettiva
  2. Disabilità visiva
  3. Disabilità uditiva
  4. Disabilità motoria
  5. Difficoltà della comunicazione
  6. Disturbi dello spettro autistico
  7. Disabilità multipla

Disabilità intellettiva

si distingue in: disabilità intellettiva, ritardo globale dello sviluppo e disabilità intellettiva senza specificazione. Scaricato da Vale V. (valentina.vassev01@gmail.com)

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